RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA SU VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
A cura di Alessandro Sbarbada, Guido Dellagiacoma, Roberto Argenta
CORRIERENAZIONALE
Tumore al seno: troppe donne sottovalutano l’abuso di alcol
*Tumore del seno: in Italia ogni anno 6000 casi per l’abuso di alcol, ma
poche donne conoscono il rischio legato a queto vizio*
22 Dicembre 2023
Quasi un quarto dei casi di cancro della mammella (23%) è causato da
fattori di rischio evitabili, come fumo di sigaretta, sovrappeso, alcol e
sedentarietà. In particolare, al consumo eccessivo di alcol è riconducibile
fino all’11% delle nuove diagnosi, pari a oltre 6.000 casi ogni anno in
Italia. La tossicità della sostanza è maggiore nelle donne, il cui
organismo si caratterizza per una minore produzione dell’enzima
Alcol-Deidrogenasi (ADH) che determina una ridotta capacità di
metabolizzare l’etanolo. Che stimola anche l’azione degli estrogeni, gli
ormoni responsabili della crescita di circa il 70% dei tumori del seno.
La probabilità di sviluppare la malattia aumenta esponenzialmente quando
all’alcol si associano altri fattori di rischio, che ne potenziano gli
effetti dannosi, come il fumo di sigaretta. In Italia, però, il 36,9% delle
donne è sedentario, il 26,8% è in sovrappeso e l’11,1% obeso, il 15,3% fuma
e l’8,7% consuma alcol in quantità a rischio per la salute. Questi
comportamenti aumentano la probabilità di sviluppare non solo il carcinoma
mammario, ma anche altre neoplasie e gravi malattie, come quelle
cardiovascolari, metaboliche e neurodegenerative. La soglia limite del
consumo alcolico è pari a 20 grammi al giorno per gli uomini (due bicchieri
di vino da 125 millilitri) e 10 grammi al giorno per le donne (circa un
bicchiere di vino). L’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM),
lancia l’allarme sui rischi dell’abuso di alcol, purtroppo ancora
sottostimati, proprio per sensibilizzare le donne.
“In Italia, nel 2022, si sono registrati 55.700 nuovi casi di carcinoma
mammario e 834.200 donne vivono dopo la diagnosi – afferma Saverio Cinieri,
Presidente AIOM -. La sopravvivenza a 5 anni è pari all’88% e supera il 90%
quando la malattia è individuata negli stadi iniziali. La nostra società
scientifica ha lanciato la prima campagna nazionale rivolta alle donne dai
20 anni in su, per favorire corretti stili di vita a tutte le età, con
l’obiettivo di ridurre l’incidenza e la mortalità del carcinoma mammario.
Una campagna indirizzata alla popolazione femminile con messaggi diretti,
che si concentra soprattutto sui fattori di rischio modificabili per
prevenire il tumore del seno e, a cascata, tutte le patologie influenzate
dagli stili di vita. Uno degli ambiti su cui è necessario intraprendere
azioni mirate e immediate è proprio il livello di consapevolezza della
popolazione femminile sui gravi danni dell’abuso di alcol. Una ricerca
inglese ha stimato che solo una donna su 5 (19,5%) identifica l’etanolo
quale fattore di rischio del cancro del seno. È necessario colmare quanto
prima queste lacune, che ritroviamo anche nel nostro Paese”. La campagna
AIOM è realizzata con il contributo non condizionante di AstraZeneca.
“È attualmente riconosciuto come il consumo di alcol, anche di bassa
entità, sia associato ad aumentato rischio di sviluppare il carcinoma
mammario – sottolinea Federica Miglietta dell’Oncologia Medica 2, IRCCS
Istituto Oncologico Veneto di Padova e del Dipartimento di Scienze
Chirurgiche, Oncologiche e Gastroenterologiche dell’Università di Padova –
con più di 100 studi a supportare tale relazione. Il consumo di alcol
aumenta il rischio di sviluppare carcinoma mammario in una modalità
dose-dipendente: in particolare, il rischio relativo aumenta del 7% *per
ogni unità alcolica in più consumata al giorno*. (*) Inoltre, il consumo
alcolico può associarsi ad aumentato rischio di sovrappeso e obesità, a
loro volta correlati a una maggiore probabilità di sviluppare il carcinoma
mammario, soprattutto nella donna in post-menopausa, dove una delle
principali fonti di produzione estrogenica è proprio il tessuto adiposo,
con conseguente eccessivo stimolo ormonale sulla ghiandola mammaria. Va
ricordato che i limiti di alcol suggeriti si riducono ulteriormente nella
terza età. Negli anziani, infatti, la capacità di metabolizzare l’etanolo
diminuisce progressivamente”.
Il progetto AIOM di sensibilizzazione sulla prevenzione del cancro della
mammella include anche un focus sull’autopalpazione, pratica non invasiva
che non comporta la presenza del medico e che ciascuna donna, dopo
l’adolescenza, può sperimentare su se stessa con grandi risultati in
termini di diagnosi precoce. Va effettuata ogni mese a partire dai 20 anni,
meglio se nella prima o seconda settimana dalla fine del ciclo mestruale.
“È importante anche migliorare l’adesione allo screening mammografico, che
si attesta intorno al 53,6% – spiega Federica Martorana, ricercatrice al
Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Catania
-. Restano infatti differenze importanti fra le diverse aree: al Nord i
tassi raggiungono il 61,7%, al Centro il 48,3%, al Sud il 40,5%. Questo
esame rientra nella prevenzione secondaria ed è fondamentale, perché
consente di individuare la malattia in fase iniziale, quando le possibilità
di guarigione sono molto alte”. “Gli stili di vita sani svolgono un ruolo
decisivo anche nella prevenzione terziaria, cioè nella riduzione del
rischio di ricaduta per coloro che hanno già ricevuto la diagnosi –
continua Federica Martorana -. Lo studio DELCaP (The Diet, Exercise,
Lifestyles, and Cancer Prognosis Study), pubblicato su ‘JAMA Network Open’,
ha valutato l’aderenza alle raccomandazioni sugli stili di vita sani
dell’American Cancer Society e dell’American Institute of Cancer Research
di 1340 pazienti con tumore al seno ad alto rischio. È stato dimostrato che
la stretta adesione a queste regole prima, durante e dopo il trattamento
può ridurre del 37% il rischio di recidiva e del 58% il rischio di
mortalità”.
Cinquant’anni fa, all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, nacque
l’AIOM. Dal 1973, l’oncologia medica ha compiuto enormi progressi e
l’Italia è ai vertici mondiali nella ricerca e nella cura di questa
malattia, come evidenziato nel libro “Dalla condanna alla guarigione. Come
50 anni di ricerca hanno cambiato la cura del tumore del seno” (di Saverio
Cinieri e Mauro Boldrini, Cairo Editore).
“La sopravvivenza a 5 anni è passata dal 30% a quasi il 90% in mezzo secolo
– afferma il Presidente Cinieri -. Oggi sempre più persone, grazie anche
alla diagnosi precoce, superano il tumore della mammella. E la malattia
avanzata sta diventando una patologia cronica, grazie a strumenti efficaci
come le terapie mirate e l’immunoterapia, che si aggiungono a chirurgia,
chemioterapia, terapia ormonale e radioterapia. Come emerso dal recente
Congresso della Società Europea di Oncologia Medica, anche per le pazienti
con malattia metastatica già trattate si stanno aprendo prospettive
importanti grazie agli anticorpi farmaco-coniugati, che associano a un
agente citotossico un anticorpo diretto verso un bersaglio che si trova
sulla cellula tumorale. Questo approccio si è dimostrato efficace anche nei
tumori HER2-low, che non hanno alta espressione o amplificazione del
recettore HER2 e costituiscono il 55% di tutti i carcinomi mammari”. “AIOM
ha contribuito, come società scientifica dell’oncologia medica, a favorire
questi progressi, diventando un punto di riferimento non solo per i medici,
ma anche per i pazienti, i cittadini e le Istituzioni – evidenzia il
Presidente AIOM -. Senza la nostra Associazione, questi rilevanti progressi
ben difficilmente avrebbero potuto tradursi in un miglioramento degli
standard assistenziali”.
“Il nostro impegno in oncologia è quello di offrire una cura per le
principali patologie oncologiche nei diversi setting terapeutici con
l’ambizione di eliminare il tumore del seno come causa di morte – conclude
Alessandra Dorigo, Head of Oncology di AstraZeneca Italia -. Questa visione
ci spinge a continuare a prenderci cura dei pazienti con tumore alla
mammella promuovendo screening e diagnosi precoce ma anche ricercando nuovi
standard di cura che, grazie a nuove classi di farmaci e nuovi meccanismi
d’azione, migliorino la qualità di vita delle persone. Per questo siamo
orgogliosi di essere partner della comunità scientifica, delle Istituzioni
e delle associazioni pazienti in progetti come questo, che mettono a
fattore comune le competenze e donano una nuova visione, di speranza, sulla
cura”.
(*) Nota: “il* rischio relativo aumenta del 7% per ogni unità alcolica in
più consumata al giorno*”, se non esiste una dose soglia, ogni unità in più
dovrebbe considerarsi in più di zero. Invece si considera il rischio di una
unità alcolica al giorno come accettabile, accettabile da chi?
POLESINE24
VENETO
Il sindaco vieta alcool, cibo di strada e fuochi a Natale
Succede a Venezie, per contrastare gli episodi di ubriachezza molesta
22.12.2023
Con l’arrivo delle festività natalizie, il Comune di Venezia, guidato dal
sindaco Luigi Brugnaro, ha emesso un’ordinanza volta a prevenire situazioni
di ubriachezza molesta e garantire il decoro urbano durante i
festeggiamenti di Natale. Il provvedimento mira a proteggere la sacralità
della notte di Natale, evitando situazioni di disturbo e degrado del
territorio, del patrimonio culturale e della vivibilità urbana.
L’ordinanza, che sarà in vigore dalle ore 22 del 24 dicembre alle ore 6 del
25 dicembre 2023, (*) prende spunto da episodi verificatisi negli ultimi
anni, durante i quali la notte di Natale è stata caratterizzata da
manifestazioni di convivialità e aggregazione sociale, alcune delle quali
hanno causato problemi alla sicurezza urbana.
Il testo dell’ordinanza specifica che durante questo periodo i pubblici
esercizi non potranno organizzare eventi e intrattenimenti musicali con dj
set, né utilizzare impianti di diffusione sonora e musicale di qualsiasi
tipo, sia all’interno che all’esterno. Questa restrizione interesserà i
locali situati entro un raggio di 500 metri dalle chiese e dagli altri
edifici di culto, così come quelli ubicati nelle aree Unesco della città
antica e delle isole.
La limitazione si estende a diverse aree del territorio comunale, tra cui
Mestre, Marghera, Chirignago e Favaro Veneto, coinvolgendo piazze e luoghi
di aggregazione. Nello stesso intervallo di tempo, i pubblici esercizi non
potranno predisporre attrezzature per la spillatura e la preparazione delle
bevande sui plateatici, e sarà vietata la somministrazione ambulante di
alimenti e bevande.
Le attività commerciali alimentari ed artigianali situate nelle aree
individuate dovranno interrompere le proprie attività alle ore 22 del 24
dicembre e non riprenderle prima delle ore 6 del 25 dicembre.
Infine, il provvedimento vieta l’accensione di fuochi artificiali di
qualsiasi natura entro un raggio di 500 metri dalle chiese ed edifici di
culto, anche se collocati esternamente ai centri abitati.
(*) Nota: nessuno può credere seriamente che vietare la vendita di alcolici
dalle ore 22 del 24 dicembre alle ore 6 del 25 dicembre, e solo in alcune
zone della città, possa limitare i problemi di ordine pubblico. Lo fanno
così, tanto per fare, per poter dare la colpa ai soliti irresponsabili il
giorno dopo.
CITADELLASPEZIA
LA REDAZIONE
Sanzionato sette volte per aver venduto alcolici a minorenni, chiesta la
revoca della licenza. E il giro di vite si allarga ad altri market del
centro
*Si tratta del market dove, due ragazze di 13 e 14 anni nel pomeriggio del
31 ottobre scorso, hanno acquistato superalcolici per una cena tra compagne
di scuola: una delle due era stata poi ricoverata al Sant’Andrea nel corso
di quella serata per intossicazione acuta da alcool.*
di Redazione
22 Dicembre 2023
Lo Sportello Unico Attività Produttive del Comune della Spezia, in forza
delle segnalazioni ricevute dalla Polizia Locale che aveva accertato e
verbalizzato diverse violazioni alle ordinanze del sindaco di limitazione
della vendita di bevande alcoliche, ha notificato al titolare di un
minimarket etnico situato nella zona di Piazza Europa, l’ordinanza di
sospensione del titolo autorizzativo ad esercitare. Il provvedimento
comminato, comportava la chiusura totale, per il periodo d’interesse,
dell’esercizio di vicinato. Da qui i successivi controlli della Polizia
Locale per verificare il rispetto dell’ordinanza al termine dei quali è
stato acclarato che il commerciante bengalese, anziché chiudere, manteneva
il negozio in piena attività.
Al termine degli accertamenti, l’esercente è stato sanzionato con verbale
da 5.000 euro per aver mantenuto aperta l’attività con autorizzazione alla
vendita sospesa e con ulteriore verbale da 1.032,00 euro costituendo il
fatto anche violazione alle norme del Testo Unico Leggi Pubblica Sicurezza.
Tutti gli atti sono stati trasmessi agli uffici competenti, con la
richiesta del provvedimento di revoca dell’autorizzazione allo stesso
market, che peraltro era già stato sospeso nell’ottobre scorso dalla
Questura a causa del coinvolgimento in una rissa di due persone, padre e
figlio, che in quel momento stavano gestendo l’attività.
Analoga richiesta di revoca della licenza, è stata avanzata dal comandante
della Polizia Locale per un altro minimarket sempre in centro città, con un
ancora più pesante curriculum, essendo stato sanzionato ben sette volte per
aver venduto alcolici a minorenni e già chiuso in passato con ordinanza per
quindici giorni. Si tratta del market dove, due ragazze di 13 e 14 anni nel
pomeriggio del 31 ottobre scorso, hanno acquistato superalcolici per una
cena tra compagne di scuola: una delle due era stata poi ricoverata al
Sant’Andrea nel corso di quella serata per intossicazione acuta da alcool.
Un altro market del centro, sia per ripetuti episodi di vendita di alcolici
a minori sia per violazioni all’ordinanza sulla vendita serale di alcolici,
è stato oggetto di una ulteriore richiesta di sospensione della licenza da
parte del Suap.
Nella rete dei controlli è finito anche un bar, al cui titolare è stata
comminata una sanzione da 5.000,00 euro poichè, colpito da ordinanza di
sospensione della licenza per aver mantenuto abusivamente in opera il
dehor, non ha osservato il periodo di chiusura. L’occupazione abusiva è
stata fatta rimuovere definitivamente.
PRIMAPADOVA
22enne ubriaca sperona l’auto dei Carabinieri e si dà alla fuga, poi si
schianta contro un albero
*Pochi giorni prima la giovane era stata beccata alla guida senza patente
(ritirata per guida in stato di ebbrezza), nella sua auto sono state
ritrovate diverse bottiglie vuote di alcolici *
22 Dicembre 2023
*Montagnana – *I Carabinieri della Stazione di Montagnana hanno proceduto
all’arresto, mercoledì 20 dicembre 2023, di una giovane donna di 22 anni,
originaria del Marocco, in seguito a un episodio di guida in stato di
ebbrezza e resistenza a pubblico ufficiale. La donna è stata ritenuta anche
responsabile di lesioni, danneggiamento e possesso ingiustificato di armi.
La vicenda ha avuto inizio nei giorni precedenti, quando l’autovettura
della giovane, una BMW di grossa cilindrata, era stata fermata a
Montagnana. In quell’occasione, la conducente risultava priva di patente,
precedentemente ritirata per guida in stato di ebbrezza. Di conseguenza,
l’auto era stata sottoposta a fermo amministrativo. (*)
Nel pomeriggio del 20 dicembre, una pattuglia della Stazione di Montagnana,
durante un servizio di perlustrazione, ha riconosciuto il veicolo fermo
presso un distributore, con a bordo la giovane e un passeggero. Quando i
Carabinieri si sono avvicinati per il controllo, la 22enne ha reagito
inserendo la marcia e speronando l’auto dei militari per sfuggire al
controllo.
*Poi si schianta contro un albero*
È iniziato così un inseguimento lungo le vie cittadine, anche contro mano,
protrattosi per circa tre chilometri. La fuga è terminata quando la donna
ha perso il controllo del veicolo, schiantandosi contro un albero e un
muretto di un’abitazione privata. Il passeggero è sceso dall’auto e si è
dato alla fuga a piedi, riuscendo a dileguarsi.
La giovane conducente, chiaramente ubriaca, è stata sottoposta al test
alcolimetrico, risultando positiva con un tasso di 1,74 g/l. Durante la
perquisizione personale e dell’auto, i Carabinieri hanno rinvenuto diverse
bottiglie mezze vuote di alcolici e super alcolici all’interno del veicolo,
oltre a un coltello a manico fisso con lama lunga 13 cm e un coltellino
pieghevole con lama di 7 cm, entrambi sequestrati.
La Procura della Repubblica di Rovigo ha disposto gli arresti domiciliari
per la giovane, in attesa dell’udienza di convalida. Inoltre, è stata
richiesta la convalida dell’arresto con rito direttissimo. L’udienza è
stata rinviata per concedere un termine alla difesa.
(*) Nota: a conti fatti era meglio toglierle gli alcolici piuttosto che la
patente.
LANUOVAVENEZIA
San Donà, i vigili le ritirano la patente: l’amico che la riporta a casa si
schianta sull’auto della pattuglia
*Gli agenti sono interventi per un incidente causato da una donna in stato
di ebbrezza: l’uomo, chiamato da lei, era arrivato per riportarla a casa ma
ha sbagliato manovra*
Giovanni Cagnassi
22 Dicembre 2023
Ubriaca al volante causa un incidente in centro città, ma l’amico che viene
poi a prenderla si schianta a sua volta contro l’auto della polizia locale.
È accaduto in via Giorgione in una sera particolarmente movimentata per la
polizia locale di San Donà. Gli agenti erano intervenuti per un primo
incidente stradale non grave, quando poco dopo si sono trovati a subire il
danneggiamento del proprio veicolo di servizio a causa della stessa auto
oggetto del primo sinistro.
Gli agenti sono intervenuti intorno alle 19 di fronte al bar Nuova
Primavera di via Giorgione. Una coppia di clienti che aveva visibilmente
bevuto, nell’uscire con l’auto dal parcheggio del locale, ha omesso di dare
la precedenza a un altro veicolo in transito lungo la stessa via.
Le due auto si sono così colpite al centro della strada. La conducente, una
50enne domiciliata a San Donà, è risultata positiva agli accertamenti con
etilometro, tanto che gli uomini in divisa le hanno ritirato subito la
patente, conseguita da poco più di 3 mesi, accertando violazioni per un
totale di 20 punti decurtati.
Ma la storia non si era ancora conclusa e il resto doveva ancora arrivare.
La conducente, impossibilitata a guidare l’auto, ha infatti contattato un
amico per farsi riaccompagnare a casa, ma quest’ultimo, nonostante la
sobrietà appurata dagli agenti prima che si mettesse alla guida del veicolo
della donna, quando è ripartito con l’auto ha centrato in pieno l’auto
della polizia locale ferma in sosta, per fortuna senza coinvolgere gli
agenti o altre persone. Questo ha provocato diversi danni alla vettura.
ILFATTOVESUVIANO
Bevono troppo e distruggono il bar
Da Luca Vitale –
22/12/2023
Una serata ordinaria si è trasformata in un dramma a Sant’Andrea di Conza,
dove un esercizio pubblico è teatro di un episodio di violenza causato,
secondo le ricostruzioni, dall’eccessiva assunzione di alcolici da parte di
due giovani stranieri. L’alterazione psico-fisica dovuta all’abuso di alcol
sembra essere la scintilla di un’aggressione fisica e di danni al locale,
culminati con le denunce per “Lesioni personali” e “Danneggiamento” nei
confronti di un 18enne e un 19enne di origini straniere.
Il confronto con il titolare del bar ha portato a una reazione violenta,
scatenata dal rifiuto dell’esercente di servire ulteriori alcolici a questi
giovani. La richiesta ripetuta di ulteriori bevande alcoliche è rifiutata,
e l’invito quindi a lasciare l’esercizio pubblico ha innescato
un’escalation che si è conclusa con aggressioni fisiche e danneggiamenti al
locale.
L’intervento dei Carabinieri, sfruttando le immagini delle telecamere di
videosorveglianza del locale, ha portato all’identificazione e alla
successiva denuncia dei responsabili per i gravi reati commessi. La
tempestività nell’identificazione dei colpevoli si è resa possibile grazie
alle prove raccolte dalle telecamere di sicurezza.
Quest’episodio sottolinea la necessità di un consumo responsabile di
alcolici e l’importanza di rispettare le decisioni degli esercenti nei
locali pubblici. L’eccesso nell’assunzione di alcol può compromettere il
giudizio e condurre a situazioni di conflitto, mettendo a rischio la
sicurezza sia degli avventori che degli operatori dei locali.
EDIZIONECASERTA
Imbottito di alcol alla festa provoca incidente. Minacce pure nell’altro
sinistro
Di redazione Caserta
22 Dicembre 2023
*SANNIO*. Nel corso della settimana, su disposizione del comando
provinciale carabinieri di Benevento, i militari della compagnia del
capoluogo, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio in tutta la
giurisdizione volti a reprimere la consumazione dei reati in genere, con
particolare riferimento ai delitti contro il patrimonio, al contrasto dei
fenomeni dello spaccio, consumo di sostanze stupefacenti e guida in stato
di ebbrezza alcolica, nonche’ nell’ambito dei controlli alle case albergo
per anziani, hanno intensificato i servizi sia nei comuni limitrofi, sia
nelle zone maggiormente frequentate dalla popolazione in questo periodo che
precede le festivita’ natalizie.
Nello specifico, in Torrecuso, a seguito dell’intervento dei carabinieri
per un sinistro stradale, il conducente di una Peugeot veniva sottoposto ad
accertamento etilometrico risultando positivo con un valore di molto
superiore al limite consentito. il veicolo veniva sottoposto a sequestro
amministrativo ed affidato in custodia giudiziale.
sempre nell’ambito dei controlli alla circolazione stradale, a seguito di
un lieve incidente avvenuto in San Giorgio del Sannio, un 40enne minacciava
di morte l’altro conducente e veniva deferito all’autorita’ giudiziaria,
nonche’ segnalato quale assuntore di sostanze stupefacenti.
A Pago Veiano, un 54enne con precedenti di polizia, a seguito di
perquisizione personale e domiciliare, veniva trovato in possesso di un
involucro contenente circa un grammo di cocaina. lo stesso veniva segnalato
alla prefettura e lo stupefacente posto sotto sequestro.
Infine, a seguito di verifiche eseguite presso una struttura per anziani di
pesco sannita, nell’ambito dei controlli congiunti eseguiti con personale
del nas di salerno e del nucleo ispettorato del lavoro di benevento,
venivano deferite all’autorita’ giudiziaria due persone, entrambe
presidenti del consiglio di amministrazione delle societa’ di gestione, per
gravi irregolarita’ o assenza nei rispettivi documenti di valutazione
rischio, omessa visita medica di un lavoratore e mancata formazione sulla
sicurezza dei dipendenti. scoperta altresi’ la presenza di un lavoratore in
nero, nonche’ ulteriori difformita’ fra le quali spicca la presenza di un
numero di ospiti superiore a quello previsto. contestate nella circostanza
ammende e sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di circa
35.000 euro.
PISATODAY
Si ubriaca nella stanza d’albergo, poi irrompe in un’altra camera e si
addormenta: scoperto dalla Polizia
*L’uomo, arrivato per motivi di studio in Italia dall’Africa, si è
impegnato a ripagare tutti i danni*
Nella tarda mattinata di giovedì 21 dicembre una pattuglia della Squadra
Volanti della Polizia è intervenuta in una struttura ricettiva per la
segnalazione di danneggiamenti effettuati da un cliente. Sul posto i
poliziotti hanno identificato il responsabile: un cittadino africano poco
più che trentenne, professionista nel suo Paese e in Italia in possesso del
visto per frequentare un corso di aggiornamento.
Gli agenti hanno ricostruito l’intera vicenda verificando che l’uomo, dopo
aver soggiornato per una notte pagando anticipatamente, nella prima mattina
di ieri non si era presentato al check-out. Il personale della struttura è
salito in camera per assicurarsi che la persona stesse bene e ha appurato
che la porta era aperta, la stanza messa a soqquadro con vari
danneggiamenti e parecchie bottiglie di alcolici vuote riverse a terra.
Dell’uomo nessuna traccia, ma nel mentre i poliziotti si sono insospettiti
dai rumori provenienti da una camera posizionata al piano superiore dove è
stata scoperta la presenza dell’uomo che, nottetempo, accedendo dal tetto
ed infrangendo una finestra con una tegola, si era introdotto in
quest’altra stanza per poi distendersi sul letto. In stato confusionale,
l’uomo ha affermato di non ricordarsi cosa fosse accaduto, dicendosi molto
dispiaciuto per quello che aveva fatto e impegnandosi a risarcire
adeguatamente tutti i danni alla direzione della struttura.