RASSEGNA STAMPA SU VINO, BIRRA E ALTRI ALCOLICI
A cura di Roberto Argenta, Guido Dellagiacoma, Alessandro Sbarbada
FEDERVINI
Oms presenta il documento di discussione sulla etichettatura delle bevande
alcoliche
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha presentato un importante
documento di discussione sulla etichettatura delle bevande alcoliche in
vista dei prossimi incontri autunnali del Comitato sulla Etichettatura degli
Alimenti (Ccfl) della Commissione del Codex Alimentarius. I meeting si
terranno a Quebec City dal 27 ottobre al 1 novembre 2024.
Il documento sintetizza le risposte e le raccomandazioni di 49 membri del
Codex, un’organizzazione membro e 7 osservatori, con l’obiettivo di
migliorare la consapevolezza dei consumatori e la sicurezza attraverso
pratiche di etichettatura più chiare e informative sui prodotti alcolici.
I prossimi incontri del Ccfl saranno cruciali per la revisione e la
discussione delle proposte della Who, che mirano a stabilire standard
internazionali per l’etichettatura delle bevande alcoliche.
Fonte:
<www.fao.org/fao-who-codexalimentarius/sh-proxy/tr/?lnk=1&url=https%
253A%252F%252Fworkspace.fao.org%252Fsites%252Fcodex%252FMeetings%252FCX-714-
48%252FWorking%2Bdocuments%252Ffl48_09e.pdf>
www.fao.org/fao-who-codexalimentarius/sh-proxy/tr/?lnk=1&url=https%2
53A%252F%252Fworkspace.fao.org%252Fsites%252Fcodex%252FMeetings%252FCX-714-4
8%252FWorking%2Bdocuments%252Ffl48_09e.pdf (*)
(*) Nota: cliccando sul link potete accedere al documento.
Mi pare interessante che a pubblicare questa notizia sia FEDERVINI
IL GIORNALE DI VICENZA
Alcol ad un minorenne. Scatta la multa alla parrocchia
Controlli della Guardia di finanza alle sagre e feste paesane di Castello di
Arzignano e Castelgomberto
Quando gli hanno chiesto quanti anni avesse, ha spiegato di essere
minorenne. E sì, quella birra che aveva in mano l’aveva appena comprata allo
stand della sagra, dove nessuno gli aveva chiesto un documento d’identità. E
poiché, come noto, è vietato vendere alcolici a minorenni, per
l’organizzatore della festa è scattata, da parte della pattuglia della
Guardia di finanza, una sanzione amministrativa da 330 euro.
È quanto accaduto nello scorso fine settimana ad Arzignano, dove ad essere
stata multata è stata la parrocchia di Castello, che ha organizzato la festa
paesana; nel caso specifico, il responsabile che era stato designato dal
presidente che gestisce l’evento. Dalla sagra hanno poi spiegato che i
volontari allo stand, per la fretta, non si erano accorti della giovane età
del cliente.
È questo l’esito dei controlli su vasta scala organizzati dalla compagnia di
Arzignano della guardia di finanza nello scorso fine settimana. I militari
del capitano Tollardo hanno passato al setaccio in particolare i luoghi di
ritrovo, e quindi anche le feste estive, come la fiera di Santa Maria
Maddalena in corso a Castelgomberto, dove sono state identificate numerose
persone.
Nel corso delle verifiche, le fiamme gialle hanno anche sequestrato
complessivamente 50 grammi di hashish e marijuana nel corso di vari
interventi; quattro giovani, tutti maggiorenni, sono stati segnalati in
prefettura in qualità di consumatori di sostanze stupefacenti. È avvenuto a
Valdagno, dove i militari hanno fermato nella serata di venerdì un’auto per
un controllo stradale in viale Regina Margherita: i due occupanti hanno
consegnato spontaneamente alcune dosi di droga.
E poi ad Arzignano, in via dei Lessini, dove sono stati trovati dei ragazzi
che fumavano spinelli.
I controlli proseguiranno in tutta la provincia anche nelle prossime
settimane. L’obiettivo, spiegano dal comando provinciale, è di tutelare la
cittadinanza contrastando «le forme di illegalità che destano maggiore
preoccupazione ed allarme sociale».
ANSA
Alcolici a minori, Comune Pomigliano dispone chiusura locali
Sindaco Russo, guerra contro chi mette a rischio vita adolescenti
Quindici giorni di chiusura per l’esercente sorpreso a somministrare, per la
seconda volta in meno di un mese, bevande alcoliche ad alcuni minori di 14
anni a Pomigliano d’Arco. È quanto disposto dall’amministrazione comunale
guidata dal sindaco Raffaele Russo, che ha annunciato tolleranza zero contro
la somministrazione di alcolici ai minori, soprattutto quelli con meno di 14
anni, disponendo la chiusura per cinque giorni anche per un altro esercente
sorpreso questo fine settimana a commettere lo stesso reato.
“Dichiareremo guerra a tutti coloro che mettono a rischio il benessere
degli adolescenti – ha detto Russo – senza alcuna eccezione. Chiunque pensi
di poter ignorare le leggi e mettere in pericolo la vita dei giovani sarà
punito con il massimo rigore possibile. Come sindaco di Pomigliano d’Arco e,
ancor prima, come medico, sono ben consapevole dei gravi danni che l’alcol
può causare alla salute degli adolescenti. È per questo motivo che il nostro
Comune adotta una politica di tolleranza zero nei confronti di chi
somministra alcolici ai minorenni.
Recenti controlli hanno evidenziato gravi infrazioni da parte di alcuni
esercenti. Per questi casi, abbiamo già disposto la chiusura temporanea
delle attività coinvolte. Tuttavia, voglio essere chiaro: non ci fermeremo
qui. Per coloro che verranno colti più volte in queste violazioni,
adotteremo provvedimenti sempre più severi. La salute e la sicurezza dei
nostri giovani – ha concluso il sindaco – sono una priorità assoluta per
questa amministrazione”. I titolari dei due esercizi commerciali sorpresi a
violare la legge dai vigili urbani guidati dal tenente colonnello Emiliano
Nacar, oltre a ricevere la sanzione amministrativa, sono stati anche
denunciati all’autorità giudiziaria. L’ordinanza pubblicata oggi prevede un
periodo di chiusura, per l’esercente “recidivo”, di 15 giorni a partire dal
giorno della notifica; per l’altro bar invece, colto per la prima volta in
fallo, la chiusura è stata disposta per 5 giorni a partire da venerdì 18
luglio. “Siamo profondamente grati alla Polizia Municipale, operosamente
guidata dal Comandante Nacar – ha commentato Marianna Manna, Assessore al
Commercio – per i controlli che sta effettuando per garantire sicurezza e
decoro nei luoghi della movida e grazie ai quali è stato possibile
sanzionare impudenti esercenti che, in barba alla legge e ad ogni logica di
civiltà, hanno somministrato alcolici a minorenni. L’ufficio commercio ha,
con estrema solerzia, adottato i provvedimenti di chiusura e su questa linea
di intransigenza continuerà la nostra attività”.
IL RESTO DEL CARLINO
Guida ubriaca con il figlio sul sedile, mamma ai lavori socialmente utili
Lincidente si era verificato in via Pascoli, a Porto San Giorgio (Fermo).
Il giudice ha inflitto allascolana sei mesi di attività da svolgere in un
centro e una multa di 2.500 euro
Fermo, 16 luglio 2024 Dopo essersi messa alla guida ubriaca e con il
figlio minorenne sul sedile del passeggero, aveva perso il controllo del
mezzo e si era schiantata contro un muro. La conducente del mezzo, una
50enne ascolana è finita sotto processo ed è comparsa davanti al giudice del
tribunale di Fermo per rispondere del reato di guida in stato di ebbrezza
alcolica con laggravante del grado di parentela del minore trasportato. Al
termine del procedimento la donna è stata condannata a sei mesi di lavori
socialmente utili e alla sanzione pecuniaria di 2500 euro.
Lincidente si era verificato in via Pascoli, a Porto San Giorgio, dove la
donna, alla guida di una Mini Cooper, aveva centrato in pieno un muro. I
carabinieri, intervenuti sul posto, avevano accertato che alla guida cera
una 50enne, che trasportava sul lato passeggero suo figlio minore. Entrambi,
fortunatamente, erano rimasti illesi dopo lurto.
Dalla ricostruzione della dinamica era emerso che la donna, dopo aver fatto
la spesa presso un vicino supermercato, si era messa alla guida della sua
auto ma, appena uscita dal parcheggio, aveva perso il controllo del mezzo e
si era andata a schiantare contro il muro di recinzione di una lavanderia.
La 50enne, che da subito non era apparsa lucida ai militari dellArma
intervenuti, era stata sottoposta alla prova con letilometro, risultando
positiva con un tasso alcolemico piuttosto alto, ovvero di circa 2 g/l, pari
cioè al quadruplo di quello consentito dalla vigente normativa. Era stata
quindi denunciata dagli uomini dellArma alla Procura di Fermo, per guida in
stato di ebbrezza alcolica. Contestualmente, le era stata ritirata la
patente di guida che, successivamente, la prefettura di Fermo aveva sospeso
per un anno, e le era stata anche sequestrata lauto per la conseguente
confisca. I militari avevano poi dovuto far intervenire sul posto il padre
del minore, al quale lo avevano affidato viste le particolari condizioni in
cui versava la madre.
RAINEWS
Vendeva alcol di contrabbando nocivo per la salute, denunciato alla Procura
di Larino
Dalle analisi è emerso che all’interno delle bottiglie c’era anche alcol
isopropilico, composto destinato a usi industriali, medici e cosmetici. Il
titolare deve rispondere di frode e commercio di sostanze alimentari
adulterate
Lo scorso Natale il sequestro della Guardia di Finanza – nel mercato rionale
di Campomarino – di 64 litri di alcol etilico di contrabbando.
Dalle analisi è emerso adesso che all’interno delle bottiglie c’era anche
alcol isopropilico, composto destinato a usi industriali, medici e
cosmetici, con conseguenti rischi per la salute e l’ambiente.
Il responsabile, già denunciato alla Procura della Repubblica di Larino per
sottrazione all’accertamento e al pagamento dell’accisa sull’alcool, per
ricettazione e contraffazione dell’etichettatura commerciale apposta sulle
bottiglie commercializzate (riferibili a noti distributori nazionali
risultati estranei ai fatti), è stato adesso deferito all’Autorità
giudiziaria anche per i reati di frode nell’esercizio del commercio e per
commercio di sostanze alimentari contraffatte e adulterate.
ILDOLOMITI.IT
Alla guida dell’auto con un tasso di alcol nel sangue oltre 3 volte
superiore al limite, via la patente ad un giovane trentino
L’uomo è stato anche denunciato dopo essere stato fermato lungo la statale
12. Il test ha evidenziato lassunzione di alcol ad un valore pari ad 1.70
g/l
TERMENO. Oltre tre volte il limite stabilito dalla legge di alcol nel
sangue. A finire nei guai nel corso della notte è stato un giovane residente
a Trento di origine colombiana che è stato denunciato per guida in stato di
ebbrezza alcolica.
L’uomo è stato fermato per un controllo alle 3 e 30 di notte dalla pattuglia
di Termeno lungo la SS12. Subito i militari si sono accorti dei sintomi di
chi ha abusato con lassunzione di sostanze alcoliche.
I carabinieri hanno quindi chiesto il supporto di unautoradio dellaliquota
Radiomobile di Egna munita di etilometro. Il test ha evidenziato
lassunzione di alcol ad un valore pari ad 1.70 g/l.
Da qui la decisione di ritirare la patente e di denunciare il giovane a
piede libero ai sensi dellarticolo 186 del Codice della strada. La sua
posizione è al vaglio della Magistratura e della Autorità Prefettizia.
ROMA TODAY
Alcol test sull’Aurelia, automobilista con il tasso 4 volte sopra il limite
I carabinieri hanno identificato circa duecento persone e controllato una
cinquantina di veicoli
Alcol test positivo per diversi automobilisti fermati dai carabinieri
durante i controlli anti movida nell’ultimo week end. I militari hanno
identificato circa duecento persone e controllato una cinquantina di
veicoli.
In particolare, notevoli sono stati gli sforzi profusi per fronteggiare il
fenomeno della guida in stato di ebbrezza. I carabinieri di Civitavecchia
hanno svolto posti di blocco in particolare in via Aurelia Sud, all’esito
del quale sono stati intercettati 4 automobilisti con tasso alcolemico ben
al di là del consentito, uno di questi quasi del quadruplo.
Per 3 di loro è scattata la denuncia alla procura di Civitavecchia mentre
per il quarto una sanzione amministrativa, oltre al ritiro, per tutti, della
patente di guida. Sorpreso alla guida anche un uomo con patente revocata,
recidivo nel biennio e pertanto è stato anche denunciato a piede libero.
FIRENZE TODAY
Consigliere della Lega positivo all’alcol test, i 5 Stelle chiedono le
dimissioni e anche il Carroccio lo scarica
Emanuele Cocollini è il vicepresidente del consiglio comunale, i vertici del
partito: “Prendiamo le distanze, rispetto della legge e sicurezza nostri
valori fondanti”
Anche la Lega lo scarica. “Prendiamo le distanze dalla notizia che vede
coinvolto il vice presidente del consiglio comunale Emanuele Cocollini. Il
rispetto della legge e della sicurezza comune sono valori rappresentativi e
fondanti del nostro Movimento. Valori che portano dunque la Lega a
condannare il comportamento tenuto da Cocollini, tutelando altresì le
iniziative intraprese e finalizzate alla concretizzazione del reato di
omicidio stradale”.
Così si legge in una nota resa pubblica dalla ‘Lega Salvini Firenze’,
firmata dai consiglieri della Città metropolitana Alessandro Scipioni e
Filippo La Grassa, dal deputato Guglielmo Picchi nonché dal “gruppo
consiliare comunale e dei quartieri”. L’intero partito locale dunque.
Il fatto è quello di lunedì sera, quando Cocollini, come riportato dalla
Nazione, è stato trovato positivo all’alcol test dai carabinieri mentre
viaggiava sul suo scooter. Mezzo sequestrato e patente ritirata.
Subito si sono espressi i consiglieri comunali 5 Stelle De Blasi e Masi,
chiedendo le dimissioni dalla carica di vicepresidente del consiglio
comunale, mentre il capogruppo Pd in Palazzo Vecchio Armentano e
l’associazione Lorenzo Guarnieri hanno chiesto scuse pubbliche.
Ma con la nota di cui sopra è anche l’intero Carroccio, a quanto pare, ad
averlo scaricato. “Oltre a dissociarci da taluni comportamenti individuali –
si legge ancora nella nota della Lega -, ribadiamo limportanza di non bere
alla guida, tutelando così lincolumità personale e della collettività”.
A breve si attende una replica al vetriolo del diretto interessato. Lui
stesso è spesso stato percepito dal partito come un ‘moderato’, più volte in
contrapposizione con il capogruppo Federico Bussolin. Al di là dell’accaduto
(al momento non è noto quale fosse il valore di ‘positività’), che sia anche
una scusa per sostituirlo?
LA NUOVA SARDEGNA
Olbia, show di un ubriaco su un aereo easyJet: il comandante lo butta fuori
Quarantenne svizzero inveisce dopo limbarco contro il vicino di poltrona e
gli assistenti di volo: interviene la polizia di frontiera
Olbia
Ubriaco già al mattino presto. E con la birra in mano sino a pochi minuti
prima dellimbarco. Un quarantenne svizzero, in viaggio con la moglie e il
loro bambino, alle 8,30 di oggi, 16 luglio, è stato protagonista di uno show
di cattivo gusto. Già abbastanza agitato quando si trovava nellaerostazione
del Costa Smeralda, appena salito con la famiglia a bordo del volo easyJet
in partenza per Zurigo, ha subito cominciato a dare molto fastidio.
Prima, per futili motivi, se lè presa con il vicino di poltrona, che nulla
aveva fatto. Poi, invitato dagli assistenti di volo a tranquillizzarsi, si è
scagliato anche contro di loro urlando e usando parole pesanti. Uno
spettacolo che non hanno apprezzato gli altri passeggeri a bordo (laereo
era pieno), ma che non è piaciuto soprattutto al comandante. Il quale ha
subito chiesto lintervento della polizia di frontiera guidata dal dirigente
Christian Puddu e intervenuta con due squadre, per far scendere
immediatamente il viaggiatore sgradito. Il quarantenne, a quel punto, è
stato accompagnato sotto bordo e, con lui, anche se senza colpe, la moglie e
il figlio. Sicuramente il turista verrà denunciato per ubriachezza molesta e
per interruzione di pubblico servizio: laereo è infatti partito con unora
e mezzo di ritardo. (s.p.)
WINENEWS
Sostenibilità, salutismo e territorio: ecco dove andrà il mondo del vino
nel prossimo decennio
Gli scenari per il 2034 secondo Denis Pantini, responsabile Nomisma Wine
Monitor, a Sanguis Jovis, lAlta Scuola del Sangiovese by Fondazione Banfi
Un mercato frammentato, con i consumi in calo, ma allo stesso tempo più
qualificato e legato allexport, sempre più determinante per il proprio
sviluppo economico. Uno stato dellarte, quello del vino, che vede i rossi
in calo, con un tema come quello della sostenibilità determinante per il
futuro. Unanalisi sul presente per capire dove andrà il settore nel
prossimo decennio, in Italia e non solo, è stato uno dei temi di Sanguis
Jovis, lAlta Scuola del Sangiovese voluta dalla Fondazione Banfi, nei
giorni scorsi a Montalcino, per approfondire e studiare tutto ciò che ruota
intorno ad uno dei principali vitigni a bacca rossa del Belpaese, e il più
importante in Toscana, come il Sangiovese. Ma anche con focus di portata
globale come dimostra The Future is? Scenari possibili per il vino 2034,
condotto da Denis Pantini, responsabile di Nomisma Wine Monitor. Cosa ci
dobbiamo aspettare, quindi, tra dieci anni per il mondo del vino? Intanto la
crescita di concetti come sostenibilità, salutismo e territorio,
sempre più cari ai consumatori. Nei mercati consolidati, inoltre, Unione
Europea in primis, i consumi di vino continueranno a calare in volume, ma
cresceranno in valore sulla base di un trend globale sensibile ai prodotti
premium. La migrazione dei consumi, fenomeno ormai già noto, continuerà,
ma con tassi di crescita più bassi, un effetto che ovviamente avrà delle
ripercussioni per il vino italiano e che si sommerà ai cambiamenti
climatici. E se è vero che il quadro non è dei migliori, non va comunque
dimenticata linnovazione che può venire incontro al settore, fornendo un
grande aiuto, ad iniziare dalla lotta ai cambiamenti climatici.
Per capire il fenomeno della migrazione dei consumi, basti pensare che, a
livello globale, dal 2003 al 2023 si è perso il 7,5%, e quindi siamo passati
da 239 a 221 milioni di ettolitri con lEuropa in rosso; solo lItalia
(-26%), restando ai consumi, è scesa da 29,3 a 21,8 milioni di ettolitri, ma
con una scelta più qualificata, considerando che nel 2022 i vini Dop/Igp
hanno sorpassato quelli generici (12,1 contro 10,2 milioni di ettolitri).
Consumi che calano e un export che viene incontro al settore, dimostrandosi
una vera e propria ancora di salvezza: in venti anni (2003 – 2022) le
esportazioni sono cresciute in tutte le principali potenze del vino,
lItalia (+109%) è arrivata a 7,84 milioni di euro, la Francia, leader, a
12,28 milioni. E proprio sulla presenza nei mercati esteri il Belpaese ha
fatto passi da gigante, passando da una leadership in 9 Paesi nel 2003 (17%)
ai 46 nel 2023 (22%), con la Francia che è cresciuta meno, ma primeggia,
comunque, in 51 mercati. LUe resta larea principale per lexport dei vini
italiani (39,6% nel 2022), perdendo comunque quota negli ultimi venti anni
(44,7%), mentre per quanto riguarda le categorie, il rosso è andato in
leggero ribasso (ora al 56,7%) ed il calo considerevole degli sfusi (passati
dal 35,1% al 19,4%) è stato assorbito dagli spumanti che dal 6,4% sono
arrivati al 23,9%. Il calo di esportazioni dei vini rossi nel 2023 (-11,6%
in Francia, -6,9% in Italia, – 12,1% in Spagna) è un segnale preoccupante
che mostra come i consumi vanno altrove, e daltronde i consumatori
occasionali in Italia sono passati dal 45% nel 2008 al 60% nel 2023 con una
crescente attenzione alla qualità di quanto messo nel calice, soprattutto da
parte dei Millenials (41%). Alla domanda su quali tipologie di vino
cresceranno di più in Italia nei prossimi tre anni, l85% ha risposto quelli
con marchio biologico, stessa percentuale alla voce certificazione
sostenibile (93% per i Gen Z), il 79% quelli realizzati da piccoli
produttori, il 75% crede nei vini prodotti in vitigni autoctoni, il 68% nei
vini di fascia medio-alta, il 66% prodotti in uno specifico territorio, il
50% con packaging con vetro più leggero (59% per la Gen Z), il 46% pensa che
aumenteranno i vini a bassa gradazione alcolica (53% per la Gen Z).
Anche negli Stati Uniti, mercato leader per lItalia, il 71% pensa che
cresceranno i vini biologici e con certificazione sostenibile, il 69% quelli
realizzati da piccoli produttori, il 68% i premixati (75% da parte della Gen
Z), il 61% le limited edition (70% per la Gen Z). Negli Usa, nel 2023, il
vino ha coperto l11% dei consumi delle bevande alcoliche, salgono gli
spirits (10%) e i ready to drinks (9%), mentre la birra in dieci anni è
passata dall81% al 70%. I dealcolati sono ancora marginali, ma comunque con
segnali di evidente crescita: i vini no alcool valgono 63 milioni di euro, e
nel confronto tra il 2022 e il 2024 si è verificato un +16% in volume e +52%
a valore. Una tendenza che riguarda anche altri Paesi, in Germania, ad
esempio, vanno forte gli spumanti dealcolati.
Non è facile prevedere oggi cosa potrà cambiare tra dieci anni – spiega
Denis Pantini, a WineNews -, i cambiamenti già esistenti sono repentini, di
mese in mese. Quello che possiamo dire è che ci sono dei fattori strutturali
che già oggi hanno degli impatti su questo mercato e che continueranno ad
averli anche nei prossimi dieci anni. Oggi il consumatore è attento
soprattutto a tre aspetti che sono la sostenibilità, il salutismo ed il
territorio; questi sono fattori che si riverseranno anche nelle scelte di
acquisto per il prossimo decennio impattando sul tipo di produzione che le
nostre imprese possono mettere in campo, tenendo in conto che si sommano a
tutta unaltra serie di elementi, positivi e negativi: in questultimo caso
parliamo dei cambiamenti climatici che necessariamente porteranno molte zone
del nostro Paese a rivedere un po anche i vitigni e le tipologie di uve da
coltivare. Siamo fiduciosi che linnovazione, che già oggi fa passi da
gigante, ma ne dovrà fare molti di più anche nei prossimi anni, penso ai
vitigni resistenti così come allagricoltura di precisione, sia un elemento
da considerare. Poi cè la questione dei mercati internazionali che dovrà
avere un ruolo di primo piano per mantenere i nostri livelli di filiera
sostenibili da un punto di vista economico: in Italia saremo sempre di meno,
caleranno i consumatori e guarderemo sempre di più allestero con un occhio
vigile su dove vanno i consumi che si spostano da unarea del pianeta
allaltra. LAsia dovrà essere vista con più attenzione rispetto a quanto
viene fatto oggi, sappiamo che è un mercato molto difficile ma dobbiamo
capire meglio la cultura e le tradizioni di questi popoli. Però è chiaro che
i tassi di crescita dei consumi di vino sono lì, non sono più in Europa.
TERRA E VITA
Vino, consumi ancora in calo negli Stati Uniti
Nei primi cinque mesi del 2024 vendite giù del 6% per i vini italiani
Oltreoceano. Fanno peggio quelli francesi a -8%. Segno meno in particolare
per Pinot Grigio e Chianti
Consumi di vino italiano al palo negli Stati Uniti, che nei primi cinque
mesi del 2024 segnano un calo del 6%, meglio comunque del saldo complessivo
delle vendite, e in particolare della Francia entrambi a -8%. Dati nazionali
che potevano essere più negativi senza la stabilità del Prosecco e
dell’Asti, ma soprattutto dei metodi charmat non Prosecco (+7%), che oggi
valgono il 24% dei volumi di spumante italiano negli Usa.
A fare il punto su questo mercato è l’Osservatorio Uiv-Vinitaly, che parla
di apnea protratta di consumi di vino in Usa, dove il rapporto tra stock di
alcolici e vendite effettive è ancora molto alto con un’eccedenza di circa
dieci miliardi di dollari. Un mercato strategico per l’Italia che è stato il
filo conduttore dell’assemblea di Unione italiana vini (Uiv), dove ha
comunque prevalso un certo ottimismo. Presenti i ministri dell’Economia,
Giancarlo Giorgetti e dell’Agricoltura Sovranità Alimentare e Foreste,
Francesco Lollobrigida.
Ampliare il mercato
«In un quadro molto complesso come quello Usa ha detto Lollobrigida
occorre ampliare il nostro mercato in termini di valore più che di quantità,
attraverso la capacità di raccontare la qualità che c’è dietro i nostri
prodotti». Il ministro ha poi parlato dei vini dealcolati «dobbiamo
preservare la percezione della qualità del vino italiano e, in particolare
sui nuovi mercati», annunciando «un tavolo per capire insieme come
procedere, «non ho una posizione ideologica su questo, perché l’ultima cosa
che voglio è ostacolare la crescita delle nostre imprese».
Imprese al centro delle attività di Ice, come ha ribadito il presidente
Matteo Zoppas che ha fatto notare che l’export di vino italiano nel mondo
nel 2023 è stato il 20% in più rispetto al 2019, «quindi una situazione
ancora positiva, nonostante i problemi che hanno un’onda lunga causata da un
comportamento a fisarmonica del mercato».
Stili di consumo mutati
«Il vino italiano ha anticorpi adeguati per reagire alle difficoltà ha
detto il presidente di Uiv, Lamberto Frescobaldi in questa fase bisogna
però fare le mosse giuste, il settore si sta adattando ai mutati stili di
consumo modificando il proprio potenziale produttivo meglio di altri Paesi.
Ora serve fare di più, a partire dalla promozione alle politiche d’impresa
senza cedere a chimere assistenzialiste che nuocciono fortemente allo
sviluppo. Questo mondo non tira la giacca a nessuno – ha avvertito – però
vuole essere riconosciuto come un prodotto che dà un contributo
significativo in termini di Pil, occupazione e valorizzazione dei
territori».
Male Pinot Grigio e Chianti
Tra i dati riportati dall’Osservatorio, diversi i segnali negativi per il
vino nazionale, dal Pinot grigio (-7%) al Chianti (-14%), a fare meno peggio
sono i rossi che chiudono a
-6.5% contro il -8% dei bianchi. Intanto perde smalto il segmento luxury
(oltre 50 dollari a bottiglia): a parte qualche nome prestigioso (Brunello e
Chianti Classico, ma anche Bordeaux superiore, Pomerol e Margaux), i rossi
italiani calano dell’8% e i francesi del 16%. Difficoltà anche per i bianchi
tra 25 e 50 dollari scesi del 10%, con l’Italia a -12% la Francia a -6% e la
Nuova Zelanda a -18%.