Alcologiarassegna stampa vino birra e altri alcolici del 14.11.24

14 Novembre 2024
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RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA SU VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
A cura di Alessandro Sbarbada, Guido Dellagiacoma, Roberto Argenta

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’

Trattamento del disturbo da uso di alcol

Pubblicato 13/11/2024 – Modificato 14/11/2024

*Produttore*

CRARL Centro di Riferimento Alcologico Regione Lazio, Dipartimento Salute
Mentale ASL ROMA 1 in Collaborazione con Dipartimento di Epidemiologia del
Servizio Sanitario Regionale – Regione Lazio ASL ROMA 1.

*Abstract*

L’Unione Europea ha il più alto consumo di alcol al mondo. II consumo di
alcol è la 3° causa di morte prematura dopo l’ipertensione e il tabacco.
Inoltre, almeno 40 delle malattie e condizioni riportate dall’ICD-10 sono
totalmente da addebitare all’ alcol e 200, invece, parzialmente
alcol-correlate. In questo panorama, ci sono vari livelli di intervento
clinico nei diversi contesti istituzionali, pubblici e privati, con
approcci metodologici che non sempre tengono conto del procedere
scientifico degli studi e che, soprattutto, possono essere disomogenei con
esiti non sempre positivi, se non potenzialmente iatrogeni.

Scopo delle presenti Linee Guida è di produrre raccomandazioni operative
per il Trattamento del Disturbo da uso di Alcol DUA25 sulla base delle
evidenze disponibili, coadiuvati dall’esperienza clinica del Gruppo
Promotore e del Panel di Esperti. Non di meno, tali evidenze debbono
calarsi nelle diverse realtà cliniche che si occupano di alcol, in setting
ospedalieri e territoriali, e con diversi contesti di target e compiti
istituzionali. La finalità è di uniformare ove possibile il Trattamento del
DUA, offrendo la migliore cura su tutto il territorio nazionale. Vieppiù,
indicare dove utile anche gli obiettivi di ricerca clinica che debbono
essere implementati per rendere il Trattamento DUA sempre più vicino alla
realtà clinica complessa che lo contraddistingue.

Popolazione: over 18, maschi e femmine che sono affetti da Disturbo da Uso
di Alcol. Popolazione esclusa: Minori ≤ 18, donne in gravidanza.

NEWSNOVARA

‘La vita non si beve’: al Castello di Novara un evento per sensibilizzare i
giovani sui pericoli della guida sotto effetto di alcol e droghe

*La Prefettura di Novara organizza un incontro educativo il 15 novembre
alle 17 per affrontare il tema dell’abuso di alcol e droghe tra i giovani*

Eventi | 14 novembre 2024

Il prossimo 15 novembre, il Castello di Novara ospiterà ‘La vita non si
beve Non berti la vita’, un evento promosso dalla Prefettura di Novara per
sensibilizzare i giovani sui pericoli e sulle conseguenze della guida sotto
l’effetto di alcol e sostanze stupefacenti. L’iniziativa, che si inserisce
in un progetto di educazione civica, vedrà la partecipazione delle forze
dell’ordine locali, che collaboreranno con le scuole del territorio per
creare momenti di riflessione e confronto con gli studenti.

Il tema dell’abuso di alcol e droghe tra i giovani è diventato sempre più
rilevante, con un’incidenza preoccupante e anticipata rispetto al passato.
Durante l’incontro, le problematiche legate all’alcolismo e all’uso di
sostanze saranno analizzate attraverso testimonianze e percorsi informativi
che mostrano l’impatto devastante di questi comportamenti irresponsabili
sulla sicurezza stradale e sulla vita di chi li pratica.

ILSUSSIDIARIO

“Bisogna smettere di bere alcol a 65 anni”/ Il dottor Restak: “Alcolici
favoriscono insorgere della demenza”

*Bisognerebbe smettere di bere alcol all’età di 65 anni: questo il
consiglio del dottor Restak, grandissimo esperto di demenza e Alzheimer*

*Davide Giancristofaro Alberti*

Pubblicato 14 Novembre 2024

A che età bisognerebbe smettere di bere alcol? Secondo il neurologo Richard
Restak c’è una data precisa, ovvero, 65 anni. Restak, presidente
dell’associazione americana di neuropsichiatria, grande esperto di malattie
come l’Alzheimer e la demenza senile, ha realizzato uno studio che è stato
citato in queste ore da Dissapore.com, in cui appunto si sottolinea quando
sarebbe il caso di smettere di alzare il gomito, per evitare problemi anche
seri dal punto di vista neurologico. E non si tratta di una data in cui
viene consigliato un uso moderato dell’alcol, bensì un termine ultimo: dai
65 anni in su stop al bere, qualsiasi tipo di bevanda alcolica e in
qualsiasi quantità.

MOTORINEWS

Troppi automobilisti assumono alcol o droga alla guida: gli ultimi dati
preoccupano

*Negli ultimi cinque weekend la Polizia ha effettuato controlli serrati: il
6,5% degli automobilisti è risultato positivo ad alcol o droghe.*

14 Novembre 2024

*di Irene*

Nonostante mettersi al volante di un veicolo imponga il rispetto di una
lunga serie di regole, sono ancora molti i conducenti che trasgrediscono,
mettendo in serio pericolo la propria sicurezza e quella degli altri. Tra i
tanti comportamenti da non adottare quando ci si appresta a guidare
un’auto, uno dei peggiori è senza dubbio l’assunzione di alcol: guidare una
vettura con un tasso alcolemico superiore al consentito innalza moltissimo
il rischio di provocare incidenti anche gravi.

*Troppi automobilisti in stato psicofisico alterato: tutti i dati*

Negli ultimi anni si sta cercando di arginare questo fenomeno imponendo
anche sanzioni più severe per coloro che vengano ‘beccati’ al volante in
alterazione psicofisica per abuso di alcol e/o droghe.

Purtroppo, almeno stando ai dati, questo impegno non sembra essere ancora
sufficiente: nell’ultimo fine settimana, infatti, il 6,5% dei conducenti
fermati dalla Polizia Stradale non erano in regola con la legge.

Le Forze dell’Ordine, in vista della giornata mondiale del ricordo delle
vittime della strada (in programma il 19 novembre, ndr), hanno deciso di
intensificare i controlli: il quadro che ne è emerso non può non
preoccupare.

I controlli sono avvenuti per cinque weekend consecutivi, da ottobre a
novembre 2023, nelle ore serali e notturne.

Questi controlli più serrati hanno riguardato tutte le province italiane ma
si sono concentrati nelle aree più interessate dalla movida.

E’ la stessa Polizia di Stato, in una nota, a spiegare che il 6,5% dei
conducenti controllati è risultato alla guida in stato di alterazione
psicofisica dovuta all’assunzione di alcol o di sostanze stupefacenti.

In tutto le Forze dell’Ordine hanno fermato 44.771 persone e 24.350 veicoli
nei 1.323 posti di blocco effettuati durante questi 5 weekend.

I precursori e gli etilometri hanno fatto emergere un limite di alcol
superiore a quanto stabilito dalla legge in 1.461 automobilisti, pari a
circa il 6% dei controllati.

*Aumenta la percentuale di incidenti con giovani coinvolti*

Le persone trovate in stato di alterazione psicofisica per assunzione di
sostanze stupefacenti sono state invece 90, pari al 14,7% dei 612
controllati durante i 109 servizi effettuati grazie all’ausilio dei
Sanitari della Polizia di Stato.

Se da una parte gli ultimi dati hanno messo in evidenza come gli incidenti
in Italia siano in diminuzione, dall’altra c’è un aspetto che deve essere
affrontato di petto.

La percentuale di incidenti che vedono protagonisti i giovani è infatti in
aumento: il numero dei deceduti è in calo, ma cresce invece quello dei
feriti.

La Polizia di Stato, nella nota, ricorda che gli incidenti stradali sono la
principale causa di morte per quella fascia di giovani che va dai 15 ai 29
anni.

LAVOCEDIGENOVA

Sestri Ponente, la pace non esiste più: risse, ubriachi, criminalità anche
in pieno giorno

Risse, degrado, insicurezza e spaccio nel quartiere vicino la zona del
Mercato del Ferro a Sestri Ponente, precisamente Via Cerruti-Via Capponi e
vie limitrofe di fronte ai cantieri, dove ormai da diverso tempo i
residenti denunciano continuamente episodi di violenza che tengono la zona
sotto scacco di criminali violenti.

Ripetute le chiamate alle forze dell’ordine che, nonostante i continui
sopralluoghi, non permettono al quartiere di risalire la china e
l’insicurezza è in continuo divenire.

La denuncia parte dai residenti, che lamentano schiamazzi, risse violente e
impossibilità nel vivere ormai un quartiere che ha, nel corso del tempo,
perso il suo fascino e la sua tranquillità che l’ha sempre resa una delle
zone più vivibili di Sestri.

Girando nel quartiere, la situazione è ormai insostenibile e i negozi
locali si vedono sempre più affiancati dai mini market etnici che pullulano
nella zona e che, talvolta, diventano un agglomerato di violenti e ubriachi.

La spaccio di stupefacenti, tra i tanti problemi citati, è la triste
‘conclusione’ di una lunga catena di problemi lasciati a marcire e,
nonostante le continue denunce dei residenti, non tende a migliorare.

ANCONATODAY

Caos nel bar, ubriaco aggredisce i carabinieri ferendone uno: in arresto un
53enne

*I militari erano intervenuti in un bar allertati dai dipendenti del
locale, in quanto l’uomo – dopo aver abusato di bevande alcoliche – stava
disturbando altri clienti: dovrà rispondere dei reati di resistenza a
pubblico ufficiale e lesioni personali*

*LORETO* – Aveva alzato decisamente troppo il gomito, e stava disturbando
altri clienti presenti all’interno del bar. É stato così richiesto dai
dipendenti l’intervento dei carabinieri, arrivati in locale della
centralissima Piazza Leopardi. Nonostante i tentativi di dialogare e farlo
ragionare, l’uomo – un 53enne del luogo già noto alle forze dell’ordine –
si è scagliato contro i militari ingaggiando con loro un’aspra
colluttazione al punto che uno di loro ha dovuto ricorrere a cure mediche
per le contusioni riportate nel tentativo di tranquillizzarlo. L’uomo è
stato arrestato: dovrà rispondere dei reati di resistenza a pubblico
ufficiale e lesioni personali, ed attenderà l’udienza per direttissima con
la quale verrà decisa la convalida dell’arresto.

MEDIASET.IT

PROTESTA IN PIAZZA DEL CAMPIDOGLIO

Vigile investito a Roma, la rabbia dei colleghi: “Non abbiamo tutele in
strada”

*I sindacati della polizia locale sono scesi in piazza dopo che un collega
25enne, Daniele Virgili, è stato investito in servizio da un’auto guidata
da un uomo in stato di ebbrezza*

Rabbia e frustrazione, in piazza del Campidoglio a Roma, dei sindacati
della polizia locale in protesta dopo l’incidente che ha visto coinvolto un
loro collega, il 25enne Daniele Virgili, investito in servizio da un’auto
guidata da un uomo in stato di ebbrezza. “Siamo tutti Daniele, siamo tutti
birilli”. Alla manifestazione hanno aderito circa 500 persone per chiedere
una riforma del comparto (ferma al 1986), che prevede maggiore sicurezza e
tutela. “Siamo in strada in balia di chiunque – dicono le persone in piazza
– non abbiamo mezzi adeguati, siamo sotto organico e pressati da turni
stressanti”.

DONNAGLAMOUR

Ubriaca, aggredisce sorella e nipote: il motivo scatenante

*Daniela Caruso*

In stato di forte ubriachezza, la donna ha aggredito sia la sorella che la
nipote, provocando loro diverse ferite. La vicenda.

Deborah Jeffs, 52 anni, aveva bevuto molto quando si è scagliata,
violentemente, contro la sorella e la nipote: le due hanno riportato ferite
permanenti. Il caso.

Una donna e sua figlia sono state aggredite, in modo del tutto immotivato,
da sua sorella, che era particolarmente ubriaca.

Deborah Jeffs, 52 anni, ha aggredito Donna Rumsey e sua figlia Faye dopo
essersi lasciata con il suo compagno.

LAPRESSE

Adriano in lotta contro l’alcool si confessa: “Ho l’ossessione di sprecare
la mia vita”

*L’ex calciatore brasiliano scrive una lettera aperta: “Non è facile essere
una promessa rimasta incompiuta”*

13 Novembre 2024

Una lettera aperta scioccante e drammatica, piena di verità scomode, dolori
e sensi di colpa che tratteggiano un uomo diventato campione e poi, a luci
non ancora spente e con ancora tanto talento da mostrare, finito nel
baratro della dipendenza dall’alcol. Ha colpito il cuore di tutti i suoi
fans lo sfogo – che suona come un grido di aiuto – dell’ex calciatore
brasiliano Adriano Leite Ribeiro, meglio conosciuto in Europa come
l’Imperatore, che a 42 anni ammette di continuare la sua battaglia contro
l’alcolismo. “Il più grande spreco del calcio sono io. Mi piace quella
parola, spreco. Non solo per come suona, ma perché sono ossessionato
dall’idea di sprecare la mia vita”, ha raccontato Adriano senza ricorrere
ad eufemismi pochi giorni dopo un video che ha fatto il giro del web in cui
viene immortalato in compagnia di alcuni amici mentre beveva alcolici per
le vie della sua favela.

Parla di ‘spreco frenetico’ in questa esplosione di emozioni pubblicata su
‘The Players Tribune’ intitolata “Una lettera alla mia Favela”, in cui, a
otto anni dal suo addio al pallone, ha descritto con un realismo sferzante
di come è la sua vita a Vila Cruzeiro, di quanto sia difficile affrontare
la morte di suo padre e il peso di essere una ‘promessa non mantenuta’.
L’ex giocatore di Inter e Roma, Flamengo e Corinthians ha spiegato perché
ha scelto di vivere nella favela e di come conduce le sue giornate: “Bevo a
giorni alterni, sì. E anche gli altri giorni. Come fa uno come me ad
arrivare al punto di bere quasi tutti i giorni? Non mi piace dare
spiegazioni agli altri. Ma eccone una. Perché non è facile essere una
promessa rimasta incompiuta. Soprattutto alla mia età”, ha detto
l’Imperatore decaduto (“E non ho ancora capito perchè mi chiamassero così
in Europa”). Nella lettera Adriano ha soprattutto sottolineato l’importanza
di suo padre e come abbia segnato un prima e un dopo nella vita familiare
quando l’uomo venne colpito alla fronte, a seguito di un proiettile
vagante, durante una festa a Cruzeiro.

“Da allora, la vita della mia famiglia non è più stata la stessa. Mio padre
ha iniziato ad avere frequenti attacchi epilettici. Hai mai visto una
persona che ha avuto un attacco epilettico di fronte a te? Non vuoi
guardarlo, fratello. È spaventoso”, ha confessato. La morte del padre
(Almir Leite Ribeiro, detto Mirinho) avvenne nel 2004, dopo che Adriano
divenne campione della Copa América con il Brasile. Venti anni dopo, l’ex
calciatore non riesce a farsene una ragione: “La morte di mio padre ha
cambiato la mia vita per sempre. Ad oggi è un problema che non sono ancora
riuscito a risolvere”. Accompagnato da immagini fotografiche che catturano
diversi momenti della sua vita a Vila Cruzeiro, Adriano ha spiegato perché
ha scelto di vivere in quella favela. “Quando sono scappato dall’Inter e ho
lasciato l’Italia, sono venuto a nascondermi qui. Ho visitato l’intero
complesso per tre giorni. Nessuno mi ha trovato. Non c’è modo”, ha detto.

Fuori da tutto, dal mondo e da quei riflettori diventati per lui troppo
abbacinanti per un’anima scura che chiedeva solo di riposarsi dal dolore.
“Non ne potevo più, di dover prestare sempre attenzione alle telecamere
ogni volta che uscivo in Italia, a chiunque incrociasse la mia strada, che
fosse un giornalista, un truffatore, o qualsiasi altro figlio di puttana.
L’ho fatto perché non stavo bene. Avevo bisogno dei miei spazi per fare
quello che volevo fare”, ha detto.Adriano ha argomentato perché Villa
Cruzeiro è il suo ‘luogo’ di appartenenza. “Vedo mio padre in ognuno di
questi vicoli. Cosa voglio di più? Qui sono veramente rispettato, qui c’è
la mia storia e ho imparato cos’è la comunità”. Perché Vila Cruzeiro non è
il posto migliore del mondo “ma è il mio posto”. Di una ex stella che ha
scelto di vivere a modo suo, tenendosi stretto il dolore di una vita
consumata da alcol e una buna dose di rimorsi

VERATV

Osimo – Ubriaco infastidiva i clienti di un bar, arrestato 53enne

LA STAMPA

Domodossola, ubriaco in bici con un tasso di alcol due volte oltre il
limite

RAINEWS

Lamezia Terme, con la spranga devasta un ristorante, arrestato dalla Polizia

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