Alcologiarassegna stampa vino birra e altri alcolici del 15.1.25

15 Gennaio 2025
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RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA SU VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
A cura di Alessandro Sbarbada, Guido Dellagiacoma, Roberto Argenta

AGENPARL

CODICE DELLA STRADA, SALVINI OSPITE DELLA FIPE PER ILLUSTRARE I PRIMI DATI:
“INCIDENTI GIÙ, FAKE NEWS SOPRATTUTTO SUI LIMITI ALCOLICI”

*Diego Amicucci*

Roma, 15 Gennaio 2025

In occasione del primo Consiglio Direttivo della Federazione Italiana
Pubblici Esercizi (FIPE), il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti,
Matteo Salvini, ha incontrato i rappresentanti del settore della
ristorazione provenienti da tutta Italia, per discutere delle novità
introdotte dal codice della strada e dei riflessi sul consumo di bevande
alcoliche.

Durante l’incontro, il Ministro Salvini ha illustrato i dati diffusi oggi
dal Mit e raccolti dal Viminale: dopo un mese dall’entrata in vigore delle
nuove norme sono diminuiti incidenti e vittime. Salvini ha confermato ai
presenti che il nuovo Codice della Strada non introduce modifiche ai limiti
già previsti per quanto riguarda il consumo di alcol e ha ricordato le
“troppe fake news che hanno raccontato un codice diverso da quello
realmente in vigore”. (*)

Così una nota del Mit.

(*) Nota: relativamente al consumo di alcolici, le modifiche al Codice
della Strada sembrano sortire effetti positivi, se non fosse che ogni tanto
interviene il Ministro dei Trasporti…

SANREMONEWS

Nuovo codice della strada: a Sanremo un solo esito positivo all’alcol test
nell’ultimo mese

*Il primo mese segna una netta diminuzione nei casi riscontrati, la domanda
è se la tendenza proseguirà anche successivamente*

mercoledì 15 gennaio

Dopo l’entrata in vigore del nuovo regolamento del codice della strada, tra
gli automobilisti italiani si è diffusa una profonda attenzione per quelle
che sono le modifiche effettuate.

Quella che maggiormente è stata argomento di dibattito, sia a livello
pubblico che privato, ha riguardato il consumo degli alcolici alla guida,
per cui il superamento della soglia di tolleranza dal 14 dicembre comporta
anche la sospensione della patente di guida. Questo ha riguardato anche
Sanremo dove, riferisce la polizia locale, si è notata in generale una
netta riduzione dei casi di guida in stato di ebbrezza: nel corso
dell’ultimo mese, infatti, il corpo ha riscontrato un solo caso di
positività all’alcol test per una persona, a fronte di diversi controlli
effettuati. E in generale, da parte degli automobilisti, continua la
polizia locale, si nota un’attenzione decisamente maggiore a quello che è
il consumo di bevande alcoliche, con un maggiore limitarsi anche quando si
decide di uscire per una cena, così da non rischiare conseguenze.

Da un certo punto di vista quindi si può affermare che le modifiche alla
norma abbiano portato il risultato desiderato, ovvero ridurre i casi di
guida in stato di ebbrezza: un deterrente importante è sicuramente la
sospensione della patente che è stata introdotta e che per molti sarebbe un
problema eccessivamente gravoso da dover affrontare. E sicuramente ad aver
influito è stata anche la campagna di comunicazione che c’è stata nel corso
dei mesi, per informare sui cambiamenti che sarebbero di lì a poco
arrivati. Ora sarà da capire se effettivamente i numeri continueranno a
rimanere bassi o se, passata la prima fase, si ritornerà alle “abitudini”
precedenti.

Con il nuovo codice della strada, è stato stabilito che qualora venga
riscontrato in chi è alla guida un tasso alcolemico tra 0,5 e 0,8% scatterà
la sospensione della patente da 3 a 6 mesi, arrivando a un anno se si
dovesse superare la soglia rimanendo entro l’1,5% e aumentando
ulteriormente oltre questo livello. A queste sanzioni se ne aggiungono
altre di carattere pecuniario, con cifre che sono state aumentate rispetto
alle precedenti.

MILANOTODAY

La Lombardia non comprerà alcoltest da dare ai locali

*La decisione con la bocciatura di una mozione che chiedeva di distribuire
etilometri per consentire ai clienti di verificare il tasso alcolemico
prima di guidare*

La Regione Lombardia non acquisterà gli etilometri da distribuire a locali
e ristoranti come forma di prevenzione contro l’abuso di alcol. Una mozione
che chiedeva questo, proposta da Samuele Astuti del Partito democratico, è
stata respinta dal consiglio regionale nel pomeriggio di martedì 14
gennaio. Gli etilometri (accompagnati da una campagna di comunicazione),
secondo il proponente, sarebbero serviti ai clienti dei locali per
verificare il proprio tasso alcolemico prima di mettersi alla guida.

Un’idea però respinta da Guido Bertolaso, assessore al welfare, secondo cui
l’acquisto di questi strumenti esula dalle competenze regionali, perché già
previsto da una norma nazionale. Non solo. Bertolaso ha tenuto a
sottolineare che “la prevenzione contro la dipendenza dall’alcol è uno
degli aspetti su cui Regione Lombardia è già al lavoro, soprattutto
nell’ambito della lotta al disagio giovanile”. (*)

Dal Pd non hanno però gradito la bocciatura del testo. “La maggioranza non
considera seriamente la prevenzione”, commentano Samuele Astuti e Paolo
Romano dal Pirellone: “Invece di affrontare concretamente i problemi,
preferisce nascondersi dietro all’inasprimento delle pene, una soluzione
apparentemente semplice ed economica, ma in realtà poco efficace nel
contrastare un fenomeno grave e pericoloso come l’abuso di alcol”.

*Incidenti non calano*

In particolare, Romano ha puntato il dito sulla normativa nazionale
richiamata anche da Bertolaso: “È estremamente restrittiva e di fatto
inapplicata, perché i dati reali sui fermi e sugli incidenti non mostrano
alcuna diminuzione significativa. Chiedevamo un piccolo impegno sulla
prevenzione, ma su questo la destra si sottrae ancora una volta”. (**)

(*) Nota: le motivazioni per il diniego all’acquisto degli etilometri sono
discutibili, ma il loro uso sarebbe servito solamente a bere il più
possibile prima di guidare, e in un momento in cui sembra passare l’idea di
non bere prima di guidare, sarebbe quantomai inopportuno.

(**) Nota: è ancora presto per avere dei dati attendibili sul numero degli
incidenti stradali dopo l’entrata in vigore delle modifiche al CdS. Per
adesso sembra che il risultato sia una diminuzione del consumo di alcolici,
è un buon risultato già di per sé, e se fosse confermato, non tarderà a
riflettersi anche sull’incidentalità.

SAVONANEWS

Nuovo codice della strada, calano le vendite di alcolici: l’idea del
“rimpiattino”, bottiglia di vino a casa se non consumata per intero

*Balzola (Fipe Confcommercio): “Il calo interessa sia la ristorazione che i
locali serali dove si consumano aperitivi e drink”*

Alassino | 15 gennaio 2025

Nuovo codice della strada, calano le vendite di alcolici: l’idea del
“rimpiattino”, bottiglia di vino a casa se non consumata per
intero

Con l’entrata in vigore del nuovo codice della strada, il Savonese sta
registrando una significativa riduzione delle vendite di alcolici nei
ristoranti e nei bar. Una tendenza legata all’inasprimento delle sanzioni
per chi guida con un tasso alcolemico superiore a 0,50 g/l. La paura di
multe, sospensioni della patente e persino pene detentive sta rapidamente
cambiando le abitudini dei consumatori.

“Abbiamo notato un’importante flessione dei consumi già all’uscita del
decreto-legge – conferma Carlomaria Balzola, presidente di Fipe
Confcommercio Savona –. Il calo interessa sia la ristorazione che i locali
serali dove si consumano aperitivi e drink. Questo riflette una maggiore
consapevolezza sui rischi della guida in stato di ebbrezza, un tema che
condividiamo e supportiamo, ma serve equilibrio e nuove soluzioni per
guardare al futuro”.

L’obiettivo delle nuove norme è chiaro: ridurre gli incidenti stradali e
promuovere una maggiore responsabilità tra gli automobilisti. “Le pene sono
state inasprite per combattere gli eccessi, un passo giusto e necessario –
prosegue Balzola – ma dobbiamo anche evitare di penalizzare chi vuole
trascorrere una serata spensierata in modo responsabile e il mondo della
ristorazione. È fondamentale affrontare il tema con una visione più ampia,
che tuteli sia i consumatori che l’intero settore economico”.

Tra le soluzioni avanzate da Fipe Confcommercio Savona emerge l’idea del
“rimpiattino”. “Se in un ristorante si ordina una bottiglia di vino e non
si consuma per intero – spiega Balzola – il ristoratore potrebbe fornire un
contenitore per portarla a casa. È una soluzione semplice, che evita
sprechi e permette di rispettare i limiti di legge”.

Un’altra proposta riguarda la collaborazione con i tassisti per ridurre i
costi del servizio. “In altre città esistono accordi che calmierano i
prezzi dei taxi, incentivandone l’uso e offrendo un’alternativa sicura per
tornare a casa. Al momento, però, i costi restano elevati, soprattutto nei
piccoli centri, scoraggiando questa scelta e penalizzando sia i consumatori
che l’indotto economico”.

Balzola sottolinea l’importanza di un dialogo con la Prefettura e altre
associazioni di categoria per individuare soluzioni condivise. *”Dietro
ogni bottiglia di vino invenduta c’è un sistema complesso che soffre. **(*)
*Meno vendite al ristorante significano meno produzione, meno lavoro e un
impatto negativo sull’intero settore. L’equilibrio tra sicurezza e
sostenibilità economica è fondamentale”.

(*) Nota: se vogliamo fare un bilancio tra la sofferenza causata dal vino
venduto e di quella che provoca il vino invenduto, noi siamo pronti.

RADIOSIENATV

Turismo del vino e alcol test, Violante Gardini Cinelli Colombini: “Serve
un nuovo modello di accoglienza” (*)

*Il Presidente Nazionale del Movimento Turismo del Vino analizza
l’enoturismo in Italia all’indomani delle nuove sanzioni introdotte dal
Ministro Salvini. la proposta è quella del driver discount per i turisti*

Di Redazione – 15 Gennaio 2025

L’inasprimento delle sanzioni a seguito di un alcol test positivo ha
allarmato i presidenti regionali del Movimento Turismo del Vino. Nel corso
dell’ultima riunione hanno chiesto alla presidente nazionale Violante
Gardini Cinelli Colombini di studiare le azioni da suggerire alle cantine
che, proprio in questo periodo, stanno progettando le esperienze da
proporre ai visitatori durante la stagione 2025.

“In realtà, per affrontare efficacemente il problema serve la
collaborazione di tutti: delle istituzioni locali perché potenzino le
infrastrutture di trasporto molto carenti in campagna e, nell’immediato, il
numero di Taxi e NCC cioè le auto con conducente. Da parte delle cantine
con proposte più ricche e diversificate puntando a un turismo più lento e
attento. Infine serve un piccolo sforzo da parte degli enoturisti per
programmare
la visita di una cantina al mattino e una al pomeriggio e non due
consecutivamente.” Spiega la Presidente Gardini Cinelli Colombini
sottolineando che la soluzione è: bere meno ma meglio e magari vivendo
un’esperienza memorabile.

I primi dati emersi da un campione di 250 cantine turistiche socie del MTV,
esaminate dal Professor Antonello Maruotti, statistico del costituendo
“Centro studi enoturistici” presso l’Università Lumsa di Roma, mostrano
come le aziende del Movimento Turismo del Vino siano già attrezzate per
offrire esperienze più ricche e appaganti che vadano ben oltre la semplice
visita della cantina con degustazione finale.

“9 cantine su 10 offrono cibi tipici insieme all’assaggio – continua
Violante Gardini Cinelli Colombini – un terzo ha la ristorazione e
altrettante propongono pic-nic nelle vigne, quasi la metà serve pasti a
base di salumi, formaggi e altri alimenti freddi. Un terzo ha una struttura
ricettiva in cui passare la notte e il 20% ha un’area sosta per camper e,
sempre un terzo delle cantine, propone attività sportive-rigeneranti del
corpo e della mente, ad esempio trekking e passeggiate a cavallo, che
potrebbero impegnare le due ore successive all’assaggio.“

“Di solito basta aspettare 2-3 ore per portare a zero l’alcolemia di un
bicchiere di bevanda alcolica consumata; se non si è digiuni il tempo può
anche ridursi a 1-2 ore” – spiega il Ministero della Salute. E’ proprio da
questa premessa che emerge la necessità di dirigersi verso questo nuovo
modello di accoglienza proposto dalle cantine del Movimento Turismo del
Vino, che vede la diversificazione delle attività in cantina e l’attenzione
all’abbinamento cibo-vino.

Le cantine MTV dimostrano di essere già pronte a offrire esperienze più
complete e diversificate che compensino un eventuale calo dei visitatori
con la prenotazione di attività più articolate e fidelizzanti per un numero
maggiore di ore, perché dormendo accanto alla cantina il rischio alcol test
sparisce. Le nuove proposte delle aziende MTV saranno presentate a maggio
in occasione di Cantine Aperte, la kermesse della wine hospitality che
diventerà la grande vetrina delle novità italiane in materia enoturistica.
Quello che MTV consiglia alle cantine turistiche è l’applicazione di
sconti, il dono di un gadget o di una bottiglia ai guidatori che devono
limitare gli assaggi e alle donne in gravidanza che devono rinunciarci del
tutto.

E’ probabile che il calo di visite in cantina, riconducibile ai limiti
previsti dal codice della strada, sarà più forte nei distretti viticoli
meno noti e meno presenti nei cataloghi delle agenzie di winery tour o dei
normali Tour Operator. Le escursioni in cantina in auto con conducente sono
quelle preferite da americani alto spendenti ma, allo stato attuale,
riguardano per la maggior parte le wine destination più celebri.

Per finire un ultimo piccolo consiglio: i normali turisti non sputano il
vino come gli assaggiatori professionisti e anzi, spesso, si dispiacciono
nel buttare quello avanzato nel bicchiere. Rinunciare a questi due
comportamenti permetterebbe loro più facilmente di rimanere nei limiti
previsti dal codice della strada pur apprezzando il vino.

“I turisti del vino che dopo la visita in cantina vogliono guidare devono
limitarsi a un solo assaggio di vino e per ricompensare il loro sacrificio
è giusto far loro uno sconto significativo” spiega Donatella Cinelli
Colombini ideatrice nel 1993 della giornata “Cantine aperte” che ha dato il
via all’enoturismo italiano. La figlia Violante Gardini Cinelli Colombini,
che ora è presidente nazionale del Movimento Turismo del Vino, spiega come
più che le parole contano i fatti “diamo l’esempio” ha detto.

La loro è una risposta che anticipa l’inizio dei flussi enoturistici – da
Pasqua a Ognissanti – ma coincide con il momento in cui le aziende
preparano le nuove proposte per presentarle a chi commercializza wine tours
e alle grandi fiere di fine inverno.

I visitatori delle 20.000 cantine italiane aperte al pubblico sono circa 15
milioni all’anno. I canadesi e gli statunitensi arrivano soprattutto in
auto o minivan con autista di agenzie turistiche prenotate in anticipo. Gli
europei invece viaggiano prevalentemente con la auto propria. Sono questi
gli enoturisti a cui offrire il “driver discount”. I controlli delle forze
dell’ordine sono capillari lungo le strade e non ci sono alternative
costituite da servizi di trasporto pubblico. La carenza infrastrutturale è
uno dei problemi, dei distretti del vino, rilevati anche da WineMeridian
dialogando con i managers della wine hospitality italiana.

Il “driver discount” ideato da Donatella e Violate Cinelli Colombini
prevede uno sconto di 10€ sul prezzo dell’esperienza enoturistica per chi,
uscito dalla cantina, guiderà l’auto. Il guidatore dovrà limitarsi a un
solo assaggio “che probabilmente sarà il vino top previsto dal programma,
nel nostro caso il Brunello Riserva” spiega Violante “ma è bene incentivare
questa rinuncia in una logica di sicurezza stradale”.

Anche lo sconto è studiato con attenzione. “Le 5 animazioni proposte in
ognuna delle nostre due cantine – Casato Prime Donne a Montalcino e
Fattoria del Colle a Trequanda – costano da 29 a 60 € escluso i programmi
premium per chi cerca l’esclusività che superano i 150€ . Si tratta di
prezzi in linea con quelli indicati da WIneSuite-Divinea rispetto
all’intera offerta italiana 2024 in cui il 24% delle esperienze risultano
nella fascia di prezzo fra 15-24€, il 32% nel range 26-35€ segue un 24% che
costa 26-50€ e un altro 20% oltre i 50€”.

“Altri due aspetti su cui le nostre cantine vogliono dare il buon esempio –
spiega Donatella Cinelli Colombini – è l’abbinamento di tutti gli assaggi
di vino con alimenti tipici del territorio come l’olio evo con pane
“sciapo” toscano, i salumi e il cacio pecorino. Una proposta molto gradita
dagli enoturisti che rafforza la sicurezza stradale perché non propone
assaggi a stomaco vuoto. Inoltre le esperienze sono diverse e progettate su
misura rispetto a specifici target: turisti, turisti del vino, grandi
enoappassionati, famiglie…”. E in effetti, pur rimanendo sempre legati al
grande vino e al territorio, le cantine Casato Prime Donne di Montalcino e
Fattoria del Colle di Trequanda offrono esperienze diversificate,
istruttive e divertenti. Vanno dal diventare “enologo per un giorno” e
produrre il proprio Supertuscan, all’assaggio itinerante accompagnato da
musiche scelte da un sommelier musicista.

(*) Nota: sta passando l’idea che prima di guidare non si deve bere. Di
tutte le contromisure ipotizzate dai gestori del Turismo del Vino per porvi
rimedio, nessuna sembra realizzabile.

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IL VIDEO

www.ilgazzettino.it/video/aggressione_barista_bere_ubriachi_selvazzano_video_telecamere-8593135.html

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