RASSEGNA STAMPA SU VINO, BIRRA E ALTRI ALCOLICI
A cura di Roberto Argenta, Guido Dellagiacoma, Alessandro Sbarbada
POLESINE24
Alcol ai minori: bar chiuso 45 giorni
Scatta il provvedimento
La vendita di alcolici ai minorenni è un problema che spesso passa
inosservato, ma che ha conseguenze significative sulla società.
Recentemente, un negozio di vicinato situato in Riviera Businello, nel
centro di Padova, è stato chiuso per 45 giorni su ordine del questore Marco
Odorisio. La decisione è stata presa dopo che il titolare è stato sorpreso a
vendere alcolici a minori, un atto che non solo viola la legge, ma mette a
rischio la salute e la sicurezza dei giovani coinvolti.
Il provvedimento di chiusura è stato notificato il 5 febbraio dagli agenti
della Divisione Amministrativa della Questura di Padova. L’intervento è
stato il culmine di un’attività di controllo iniziata a seguito di
segnalazioni da parte dei residenti della zona. Gli agenti, dopo un’attenta
attività di appostamento, hanno constatato che il titolare aveva venduto una
bottiglia di vodka a un minore di 16 anni e due bottiglie di birra a un
minore di 14 anni. Questo episodio non è stato un caso isolato: già il 22
maggio, il negoziante era stato sorpreso a vendere lattine di birra a tre
minori di 13 e 14 anni.
La somministrazione di alcolici ai minori ha portato alla denuncia del
titolare all’autorità giudiziaria. Inoltre, durante le ispezioni, sono
emerse ulteriori irregolarità, come la mancata esposizione della licenza e
la vendita di prodotti scaduti, che hanno comportato sanzioni amministrative
per un totale di 1.900 euro. Queste violazioni hanno portato a un primo
provvedimento di sospensione della licenza per 30 giorni, seguito ora da un
secondo provvedimento di 45 giorni. Il questore Odorisio ha annunciato
l’intenzione di proporre la revoca definitiva della licenza, un passo
necessario per prevenire ulteriori rischi per la comunità.
LA REPUBBLICA
Alcol, ecco perché gli over 65 sono più a rischio
di Elvira Naselli
Con letà diminuisce lenzima che metabolizza lalcol, che quindi resta in
circolo più a lungo e provoca più danni. Accelerando il decadimento
cerebrale
Che lalcol faccia male indipendentemente se sia contenuto in
superalcolici, vino o birra è ormai cosa assodata e confermata da
centinaia di studi scientifici, oltre che dallOrganizzazione mondiale della
Sanità e dallo Iarc, che ha messo già nel lontano 1988 il vino nel gruppo 1,
quello in cui ci sono evidenze sufficienti sul fatto che causa il cancro
negli esseri umani. Per alcuni esseri umani, però, può essere ancora più
rischioso. Di recente il Washington Post ha rilanciato il tema della
tolleranza allalcol degli over 65 sostenendo che gli effetti dellalcol
cambiano con letà poiché il nostro cervello cambia invecchiando.
E non cambia la tolleranza ma proprio gli effetti: lo stesso bicchiere di
vino non ha gli stessi effetti se lo si beve a 40 o a 70 anni, proprio
perché nel frattempo ci sono state modifiche cerebrali dovute
allinvecchiamento. E gli effetti dellalcol pongono i più anziani in una
posizione di maggior rischio cadute e fratture, incidenti stradali ed eventi
depressivi. Un altro fattore da considerare è che con letà il metabolismo
rallenta, cosa che potrebbe trattenere più a lungo lalcol nel nostro
organismo prolungandone gli effetti. Infine, il problema politerapie degli
anziani: soprattutto sopra i 75 anni non di rado le pillole da gestire sono
anche dieci al giorno e molte sono controindicate con lutilizzo di
alcolici.
Ma è soprattutto una mentalità a dover cambiare. “Non si spiega agli
studenti in Medicina quali sono tutte le problematiche per la salute legate
gli alcolici, ragiona Giovanni Addolorato, responsabile dellUnità di
Medicina Interna e patologie alcol correlate della Fondazione Policlinico
Gemelli di Roma. Nelle lettere di dimissione leggo indicazione di farmaci e
consigli sulla riduzione del sale e lacqua da bere ma non una parola
sullastensione dalle bevande alcoliche. Eppure, sono assolutamente
controindicate se prendi una statina, o anticoagulanti, antiaggreganti,
laspirinetta, gli ansiolitici o le benzodiazepine. Praticamente tutti i
farmaci sono controindicati se si bevono alcolici.
La perdita di due enzimi
Se lassunzione di farmaci è la controindicazione di maggior impatto, non è
certo lunica. “Gli anziani, intendendo per anziani gli over 65 che pure ai
nostri occhi anziani non sono, cominciano a perdere due enzimi, quello della
lattasi, motivo per cui non tollerano più il latte e corrono in bagno dopo
colazione, e lalcol deidrogenasi, enzima che ci permette di smaltire
lalcol, premette Emanuele Scafato, direttore Osservatorio Nazionale alcol
dellIstituto superiore di Sanità. Senza questo enzima lalcol non si
metabolizza e resta in circolo per più tempo provocando un danno maggiore.
Soprattutto al fegato, già sotto pressione per lo smaltimento dei farmaci
utilizzati. “Ed è per questo che, anche con quantità minime, gli effetti
sono maggiori, dallo sdoppiamento della vista, ai problemi dequilibrio, di
coordinamento e di parola. Per fortuna sta cambiando la cultura e stanno
diminuendo i consumatori moderati continua Scafato ma non cè alcuna
riduzione purtroppo negli alcol dipendenti, e il Sistema sanitario ne ha
intercettati solo 67 mila su una stima di 800 mila: vuol dire che il 93% non
è trattato in alcun modo. E non vedo politiche né campagne su quanto lalcol
faccia male, sui nuovi casi di tumore, soprattutto allapparato digestivo e
alla mammella, e sugli incidenti stradali: a 21 anni non solo non hai
esperienza alla guida ma non metabolizzi per niente gli alcolici e lalcol è
la prima causa di morte tra i giovani, 3000 morti allanno.
Ma non è solo una questione di farmaci assunti. Con letà il nostro
organismo cambia. “Quando si diventa anziani cè una iniziale regressione
della struttura cerebrale, continua Addolorato. La corteccia si
assottiglia, si perdono neuroni. Poiché lalcol è tossico per il cervello,
gli effetti sono peggiori se cè già una patologia neurodegenerativa minore.
È un danno che si somma, insomma, alla perdita fisiologica neuronale e che
può anticipare o peggiorare il decadimento cognitivo. Tutte le sostanze
tossiche velocizzano il decadimento cognitivo, al contrario gli stimoli,
come lettura, studio, rapporti sociali, lo allenano. Parimenti non devono
bere i giovani fino ai 21 anni: dai 18 ai 21 anni cè la trasformazione del
cervello istintivo degli adolescenti nel cervello razionale degli adulti. Se
durante ladolescenza si bevono alcolici che non si metabolizzano perché gli
enzimi ancora non ci sono interrompo questo progresso e si resta al cervello
istintivo per sempre.
Il vino dealcolato
Molti Paesi stanno virando verso le bevande zero alcol. Lo ha già fatto la
birra, e il vino muove passi decisi tanto che allultimo Vinitaly cera un
padiglione dedicato. Se i consumatori si convertiranno lo decideranno molte
cose ma certamente non può continuare la narrazione anacronistica del Un
bicchiere al giorno fa bene, perché è una battaglia di retroguardia, che
non giova neanche ai produttori. In Francia il governo sovvenziona
lespianto di viti che producono rosso perché il mercato sta virando verso
una minore gradazione alcolica. “Negli Stati Uniti gli zero alcol sono
arrivati al 15% del mercato conclude Scafato e sono aumentate le
esportazioni di bianco e rosé; in Italia abbiamo tre annate di rosso
invendute perché le esportazioni si sono ridotte e tentano di far aumentare
i consumi interni. In trentanni sono cambiate tante cose ma non basta: ogni
italiano paga 23 euro lanno di tasse per i costi sociali e sanitari
dellalcol, che sottraggono l1,3% del Pil. Praticamente una finanziaria.
Possiamo permettercelo? Direi di no.
RAINEWS
TGR Piemonte Torino
Diciannove zone senza alcool dopo le nove di sera
Da fine mese sarà vietato vendere bevande alcoliche, bottiglie o lattine,
dalle 21 alle 7 di mattina nelle aree indicate nell’ordinanza comunale che
sarà approvata dalla Giunta.
Da fine febbraio sarà vietato l’asporto di bottiglie e lattine dalle 21 alle
7 in una ventina di zone di Torino. Il divieto attualmente scatta alle 23.
L’obiettivo è contenere la vendita di alcolici da parte dei minimarket, con
conseguenti risse e schiamazzi notturni. Dopo il via libera della giunta il
provvedimento entrerà in vigore. Il modello è via Di Nanni, la zona pedonale
di Borgo San Paolo dove è stata introdotta con successo dopo le proteste dei
residenti.
Il provvedimento è stato illustrato ieri a Palazzo Civico dagli assessori
Paolo Chiavarino (Commercio) e Marco Porcedda (Sicurezza). Le aree coinvolte
fanno parte di cinque delle otto circoscrizioni: la Due (Santa Rita e
Mirafiori), la Cinque e la Sei (tutta la periferia Nord), la Sette (Aurora,
Vanchiglia e Madonna del Pilone) e la Otto (borgo Filadelfia e
Nizza-Millefonti). Non tutto il quartiere ma vie ben precise individuate in
base a segnalazioni dei cittadini e irregolarità riscontrate nei mesi
scorsi. Sono comunque ancora possibili limature del provvedimento. Bar e
ristoranti potranno proseguire la somministrazione di alcol all’interno, il
divieto riguarda solo l’asporto.
YOUTUBE
EMANUELE SCAFATO. GIORNATA MONDIALE CANCRO: ALCOL E CANCRO,UN LEGAME
ACCERTATO, UN BINOMIO DA EVITARE
Video: https://www.youtube.com/watch?v=BzJQ5t3Bob4
In Italia 9 su 10 consumatori NON sanno che l’alcol è un cancerogeno e che
consumare anche moderatamente alcolici, qualunque tipo di bevanda alcolica,
incrementa il rischio di 7 tipi di cancro. Dei 10.000 nuovi casi di cancro
causati dall’uso di alcol in Italia , tutti evitabili, il 42 % è generato
da consumi che sono contenuti nei 2 bicchieri al giorno. Per questo il
Parlamento Europeo ha avviato in sintonia con OMS e Nazioni Unite un Piano
di lotta al cancro basato sul Codice Europeo che afferma “Se bevi limita il
consumo. SE vuoi prevenire il cancro, non bere è la scelta migliore per la
salute”. Bere responsabile nei minori e nei giovani è NON BERE, in
particolare per le donne, le giovani ragazze che nel secondo bicchiere
vedono incrementare del 27 % il rischio del cancro della mammella, i giovani
maschi quello del colon. Conoscere per non rischiare è contrastare le fake
news, quelle che affermano che l’alcol fa bene, che previene le malattie, il
cui consumo moderato è esente da rischi. Nei fatti, l’evidenza scientifica è
chiara: non esistono quantità sicure di consumo di alcol, qualunque sia la
bevanda alcolica, dal vino alla birra, dai superalcolici agli amari, ai
cocktail, TUTTI gli alcolici sono tossici, cancerogeni, antinutrienti,
calorici e induttori di dipendenza. Tutte le informazioni fornite mirano ad
incrementare la consapevolezza e a favorire scelte informate puntando alla
prevenzione del rischio alcol in Italia. Una sintesi grafica delle
informazioni utili su alcol e cancro , un depliant fronte/retro realizzato
dall’Osservatorio Nazionale Alcol in collaborazione con l’OMS è al link
www.epicentro.iss.it/alcol/pdf/8%20SCAFATO%20FINALE%20FACSHEET%20CAN
CRO%20E%20ALCOL%20TRADUZIONE%20PER%20OMS.pdf .
Ulteriori informazioni sono sul mio blog in Fondazione Veronesi
www.fondazioneveronesi.it/magazine/i-blog-della-fondazione/il-blog-d
i-emanuele-scafato/alcol-e-tumori-quel-che-non-ti-aspetti
YOUTUBE
EMANUELE SCAFATO: CE LE BEVIAMO TUTTE? AllISS studenti a lezione su rischi
dellalcol e su FAKE NEWS
Video: https://www.youtube.com/watch?v=4ODxS9D4LXs
Una lezione sui rischi correlati alluso e allabuso di alcol soprattutto
tra gli adolescenti. È iniziata così lesperienza di alternanza scuola
lavoro allinterno dellIstituto superiore di Sanità per i ragazzi di 7
licei romani: il Socrate, il Peano, il Malpighi, il Keplero, lIss Croce
Aleramo, il Cavour e lAugusto.
Molto spesso le persone vogliono sentire le cose che gli vengono dette ha
evidenziato Emanuele Scafato, direttore dellOsservatorio nazionale
sullalcol dellIstituto Superiore di Sanità è ovvio che può far piacere
che una bevanda alcolica possa portare dei vantaggi, ma questo non è
supportato dallevidenza scientifica. Vale per il resveratrolo del vino e
per lo xantumolo della birra, sono tutte astrazioni che non possono essere
generalizzate, ma che vengono utilizzate come elemento di appealing verso i
giovani. Io vedo che in altre parti del mondo che il bere per ubriacarsi è
calato molto non è più considerato trendy. Ci sono ragazzi che hanno deciso
che è più figo saper cucinare, saper mangiare bene e nei Paesi
mediterranei questo potrebbe prendere piede perché la nostra è forse la
cucina più buona del mondo. Senza contare che il vino non fa più parte della
piramide nutrizionale perché è una sostanza tossica, cancerogena, una
sostanza che i minori, fino ai 25 anni, per gli effetti negativi che può
avere sullo sviluppo della corteccia prefrontale va evitato. Non è una
molecola per tutti.
LIstituto Superiore di Sanità ha sviluppato un programma ricco di percorsi
per le competenze trasversali e per lorientamento, ex alternanza scuola
lavoro, sin dal 2016 attivando una serie di attività in ambito scientifico
in risposta alle esigenze delle scuole, con più di 28 mila ore offerte e il
coinvolgimento di oltre 280 ricercatori. Un percorso in cui i ragazzi
diventano consapevoli della realtà lavorativa della ricerca per la salute
attraverso iniziative cresciute rapidamente grazie allentusiasmo di tutti i
protagonisti.
GAZZETTA DI SIENA
Alcol test, per chi non vuole rinunciare a bere a cena ora cè la navetta
Sinergie tra ristoranti e tour operators per chi vuole andare a cena fuori
senza rinunciare a bere per timore dellalcol test
Una navetta per il rientro sicuro dopo cena, senza mortificare labbinamento
cibo-vino. E quella che stanno iniziando a sperimentare i pubblici esercizi
senesi come contromisura alle nuove sanzioni del Codice della strada, ed ai
timori indotti per i clienti-automobilisti.
Limpatto del nuovo Codice sui consumi in ristoranti e altri locali è ormai
un dato di fatto. Osserva Giovanni Carli, Vicepresidente dei ristoratori
Fiepet Confesercenti Siena. Da un paio di mesi la tendenza è chiara, e
incide ancora più in negativo in un periodo di bassa stagione come quello
attuale. Un atteggiamento che difficilmente cambierà, almeno per un po di
tempo. Per questo il settore ha iniziato a studiare contromisure per andare
incontro alle esigenze del pubblico, oltre a quelle delle attività.
Contromisure che stimolano nuove sinergie tra attori anche diversi
dellospitalità. È il caso dellaccordo tra Il Mangia viaggi e il Ristorante
Il Tufo di Siena, che dallo scorso fine settimana consente il transfert
gratuito tra il locale e una meta nel raggio di 10 chilometri, e tre le ore
23 e le 2 del venerdì e sabato.
Le prime reazioni della clientela sono state incoraggianti. Racconta
Carli, che del Tufo è contitolare. Cè chi ha programmato la serata
consapevole del nuovo servizio, e chi invece ne ha approfittato sul posto,
dopo averlo saputo. Sono formule che dobbiamo iniziare a sperimentare in
aggiunta a dotazioni già esistenti come lalcol test fai da te, che in
questa fase è tornato ad essere utile. E alle scelte che i consumatori per
primi stanno adottando, tipo lalternarsi nel guidare senza aver bevuto. Non
possiamo rassegnarci a rinunciare al piacere di bere, responsabilmente. (*)
Lopzione-navetta potrebbe stimolare sinergie non solo tra tour operators e
locali, ma anche tra più locali della stessa zona, abbattendo costi ed
emissioni in atmosfera. Novità in questo senso sono attese nel breve periodo
sia nel capoluogo che nel resto della provincia.
(*) Nota: il bere irresponsabile è sempre quello degli altri.
BERLINO MAGAZINE
In Germania si bevono sempre meno bevande alcoliche
da Anna Scabello
Calo del consumo di bevande alcoliche in Germania: aumentano le persone che
adottano un approccio più consapevole
La passione dei tedeschi per il consumo di bevande alcoliche, in particolare
la birra, è nota da centinaia di anni. Emblema della cultura e occasione di
ritrovo, il consumo di alcolici riunisce adulti e giovani in pub, bar e
ristoranti, luoghi attorno a quali ruota la vita sociale di gran parte degli
abitanti.
Tra le bevande inebrianti, il consumo di birra resta il preferito, con oltre
5.000 varietà prodotte da 1.500 birrifici situati in tutto il paese. Lo
stato meridionale della Baviera produce più della metà della birra
nazionale, rappresentando da sempre il maggiore produttore del paese.
Da anni però il consumo di birra e, più in generale, di bevande alcoliche è
in calo: da circa 107 litri a 88 litri annui di birra prodotti tra il 2013 e
il 2023, registrando una riduzione di quasi un quarto. Anche il consumo di
vino ha subito una diminuzione: circa 1 litro in meno nel 2023 rispetto
allanno precedente.
Perché il consumo di bevande alcoliche è in calo?
Il consumo di birra e vino indubbiamente appartiene alla tradizione e alla
quotidianità in Germania, ma negli ultimi anni i tedeschi si sono
gradualmente allontanati dalle bevande alcoliche. Il motivo principale di
questa tendenza è ladozione di un approccio più consapevole al consumo di
bevande alcoliche, da parte di un numero crescente di persone, con la
volontà di evitare, per quanto possibile, le malattie causate dallalcol e
di diminuire lapporto calorico. Negli ultimi anni, inoltre, la vendita di
birra analcolica, già presente sul mercato da diverso tempo, è raddoppiata.
Lesperto Peter Büngener, ricercatore per il Dipartimento di Birra e
Tecnologia delle bevande presso la Technische Universität a Berlino,
afferma che, ad oggi, la nuova generazione è maggiormente attenta e
informata sugli effetti negativi del consumo di birra e, nello specifico,
dellalcol in essa contenuto. In Germania, così come nel resto del mondo, si
assiste ad un calo della fruizione di bevande alcoliche.
Altri esperti del settore sostengono che un ulteriore fattore di questa
riduzione potrebbe essere legato alla modifica dellimmagine della birra: se
un tempo era considerata la classica bevanda di tendenza, oggi è vista come
spißig, ovvero borghese, e sembra aver smarrito la sua energia rock.
Il dato di fatto concreto è il calo del consumo di alcolici in Germania.
Nonostante ciò, 1,6 milioni di cittadini continuano a essere dipendenti
dallalcol, un problema che affligge il paese e non deve essere
sottovalutato.
La birra: simbolo storico tedesco
Marchio distintivo della Bundesrepublik (Germania), la birra conta una
tradizione secolare che risale ai primi secoli d.C. I monaci germanici del
Medioevo producevano la bevanda nei monasteri sia per il consumo personale
che per venderla. Circa 200 anni fa venne aperta la prima birreria
allaperto proprio a Monaco di Baviera, città che ospita annualmente il
celebre festival della birra: lOktoberfest.
NONSOLOBIRRA.NET
Birra low alcol: Il nuovo trend di consumo che conquista i giovani
Salute, benessere e piacere moderato: come le birre a basso contenuto
alcolico stanno ridefinendo il mercato globale e italiano
Il consumo di birra sta vivendo una trasformazione profonda, spinto da una
crescente attenzione alla salute, cambiamenti nelle abitudini e una ricerca
di bevande più leggere e meno alcoliche. Secondo le recenti analisi di IWSR
(International Wine & Spirits Research) e BVA Doxa, il settore delle bevande
a basso contenuto alcolico sta emergendo come una delle tendenze più
significative, in linea con il concetto di soft pleasure.
Il rapporto IWSR evidenzia una crescita costante della categoria low
alcol, che comprende birre leggere e altri prodotti con una bassa
gradazione alcolica. Si prevede un incremento del 6% nella domanda globale
entro il 2027 nei principali dieci mercati (fonte: IWSR). Questo fenomeno è
alimentato principalmente dai consumatori più giovani, in particolare dalla
Generazione Z, con il 75% di loro che dichiara di ridurre il consumo di
alcol, optando per alternative più leggere o analcoliche.
Questa tendenza riflette una crescente consapevolezza verso la salute e il
benessere, ma anche motivazioni economiche e sociali. I giovani consumatori
sono più attenti agli effetti dellalcol e cercano bevande che possano
essere gustate senza eccessi, mantenendo comunque laspetto sociale e
conviviale del bere.
Anche in Italia, i cambiamenti nel comportamento dei consumatori sono
evidenti. Secondo uno studio di BVA Doxa per il Centro Informazione Birra di
AssoBirra, la tendenza del low alcol si allinea con il concetto di soft
pleasure, particolarmente rilevante durante i mesi invernali. Questa
filosofia promuove momenti di relax e piacere in modo sobrio, senza eccessi.
Le birre a basso contenuto alcolico sono diventate la scelta ideale per chi
desidera godere di un lusso accessibile, combinando gusto e moderazione.
Questa tipologia di bevanda permette di mantenere unesperienza piacevole e
di qualità, senza compromettere il benessere fisico.
La birra low alcol rappresenta non solo una moda passeggera, ma un vero e
proprio cambiamento culturale che rispecchia nuovi valori legati alla
salute, alla consapevolezza e al piacere moderato. Con una domanda in
continua crescita e un forte appeal tra i giovani, questo segmento di
mercato è destinato a diventare sempre più centrale nel panorama delle
bevande alcoliche, sia a livello globale che italiano.
LATINAOGGI.EU
Ubriaco provoca un incidente, patente sospesa per due anni e auto
sequestrata
L’uomo aveva cercato di allontanarsi dopo lo scontro, fermato dal conducente
della macchina danneggiata
Aveva provocato un incidente in pieno centro cittadino guidando in stato di
ebrezza: ieri per 41enne di Cisterna è scattato un provvedimento di
sospensione della patente per due anni stabilito dal Prefetto dopo la
denuncia alla Procura da parte del comando della polizia locale di Cisterna
che aveva anche ritirato il titolo di guida.
Lincidente stradale oggetto degli accertamenti risale al 25 gennaio scorso,
quando gli agenti del comandante Raoul De Michelis sono intervenuti per il
rilievo di un sinistro nel centro della città. Agli operatori risultava
anomalo il comportamento del 41enne conducente del veicolo il quale, dopo un
primo tentativo di allontanarsi dal luogo del sinistro, veniva fermato dal
conducente della macchina danneggiata.
Come di rito, si provvedeva a sottoporre il conducente al controllo tramite
strumento precursore dal quale si rilevava la positività alle sostanze
alcooliche. Il successivo controllo con lalcol test riportava lesito di
1.63 gr./litro alla prima prova ed 1,61 gr./litro alla seconda.
In relazione allesito di tale verifica strumentale, il conducente dellauto
è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Latina e gli è stata
ritirata la patente di guida. Questultima è stata inviata poi al Prefetto
che ha determinato la sospensione per un periodo di 2 anni.
La restituzione della patente è subordinata alla verifica dei requisiti di
idoneità alla guida da parte della commissione medica della ASL presso la
quale il trasgressore dovrà presentarsi.
Inoltre, il veicolo condotto è stato sottoposto a sequestro amministrativo
finalizzato alla confisca così come previsto, quale sanzione accessoria, per
coloro che si pongono alla guida con un tasso alcolemico superiore a 1,5
gr/litro. Le pene per la guida in stato di ebrezza sono aggravate dalla
circostanza che il conducente ha provocato un sinistro stradale.
FANPAGE
Sinner non farà causa a chi ha prodotto un vino sfruttando la sua immagine:
fa una sola richiesta
Gli avvocati di Sinner hanno inviato una lettera al comune di Manduria per
il caso del vino Rosso Sinner regalato dagli amministratori al tennista
numero uno al mondo.
A cura di Marco Beltrami
Non si può certo dire questa volta il vino abbia fatto “buon sangue”. È
diventato infatti un caso, quello delle bottiglie di vino “Rosso Sinner”
etichettato come Primitivo di Manduria Doc, e regalato per Natale
dall’amministrazione comunale al tennista numero uno al mondo. Alla fine
sono scesi in campo per tutelare gli interessi di Jannik anche i suoi
avvocati che hanno inviato una lettera al Comune pugliese con tanto di
sottolineatura del divieto ad utilizzare i diritti d’immagine del tennista.
Un pugno e una carezza, visto che gli stessi legali hanno comunicato di non
voler procedere con una causa civile per quanto accaduto. L’unica richiesta
di Jannik dunque è quella di smetterla.
Cos’è il Rosso Sinner, e perché il vino dedicato a Jannik è diventato un
caso
I fatti risalgono a circa un mese fa quando 73 (il numero delle partite
vinte da Sinner nel 2024) bottiglie di vino “Primitivo di Manduria doc” sono
state imbottigliate dalla Vineria Baldari e inviate appunto in Alto Adige
come regalo per il due volte vincitore degli Australian Open. Protagonista
dell’iniziativa, l’assessore alle Attività produttive e agricoltura, Mauro
Baldari, titolare della vineria che ha a quanto pare personalmente
etichettato e fatto imbottigliare il Rosso Sinner.
La questione era diventata oggetto di polemiche in quanto il Consorzio di
tutela Vini di Manduria si era messo sul piede di guerra, sottolineando
l’assenza della fascetta di Stato obbligatoria sul collo della bottiglia a
conferma del suo status di Doc Primitivo di Manduria. Mentre l’Ispettorato
centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti
agro-alimentari ha emesso una sanzione amministrativa, il consigliere di
opposizione Domenico Sammarco ha richiesto le scuse di Baldari e le sue
dimissioni, a conferma di una situazione politicamente molto calda.
La lettera degli avvocati di Sinner al Comune di Manduria
Stando a quanto riportato dal Corriere del mezzogiorno, i legali di Sinner
hanno inviato una lettera datata 9 gennaio all’amministrazione comunale di
Manduria prendendo posizione sull’accaduto. Nella stessa s’invitano i
protagonisti del gesto a non sfruttare più senza autorizzazione l’immagine
del campione, pur spiegando però di non avere intenzione di avviare azioni
legali a tutela dei propri diritti d’immagine e della proprietà
intellettuale. Questo perché è stata riconosciuta la buona fede degli
amministratori. Insomma un ammonimento pacifico, con la certezza che questo
tipo di iniziative saranno organizzate meglio la prossima volta.