Alcologiarassegna stampa su vino, birra e altri alcolici del 1 aprile 2025

1 Aprile 2025
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RASSEGNA STAMPA SU VINO, BIRRA E ALTRI ALCOLICI

A cura di Roberto Argenta, Guido Dellagiacoma, Alessandro Sbarbada

WINENEWS

Verso Vinitaly 2025, con la visita al Presidente della Repubblica, Sergio
Mattarella

Al Quirinale la delegazione guidata dal presidente Veronafiere, Federico
Bricolo, con i rappresentanti del vino italiano

Vinitaly 2025 si prepara ad aprire le sue porte al business del vino in
fiera, dal 6 al 9 aprile 2025, ed ai wine lovers in città, a Verona. E lo fa
coinvolgendo anche la massime istituzioni del Paese, a testimonianza del
valore che ha il vino per l’Italia. Ed oggi, il Presidente della Repubblica,
Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale a Roma una delegazione di
Veronafiere, guidata dal presidente Federico Bricolo, con l’amministratore
delegato Maurizio Danese e il direttore generale Adolfo Rebughini, il
sindaco di Verona Damiano Tommasi, il presidente Agenzia Ice Matteo Zoppas,
la presidente Federvini (Gruppo Vini) Albiera Antinori e la presidente Ceev
e Agivi-Uiv Marzia Varvaglione.

Un incontro avvenuto, peraltro, alla vigilia delle attese novità sui dazi
Usa, che lo stesso Mattarella, nei giorni scorsi, prima nel “Forum della
Cultura dell’Olio e del Vino” n. 44, promosso da Bibenda & Fondazione
Italiana Sommelier (Fis), poi ad “Agricoltura è” a Roma, con la regia del
Ministero dell’Agricoltura, aveva in qualche modo condannato, sottolineando
che “un sistema di dazi e di chiusure creerebbe conseguenze fortemente
negative anche per gli apparati produttivi interni. Pensiamo all’Italia: noi
esportiamo il 40% del vino che produciamo, un terzo del riso che produciamo,
importiamo la metà, il 50% del grano che ci serve. Quando si parla di guerre
commerciali spesso si mette l’accento sull’aggettivo commerciali: bisogna
metterlo invece sul sostantivo guerre, perché sono guerre anche queste di
contrapposizione, che inducono poi a contrapposizioni sempre più dure e più
pericolose”. Oggi, nell’incontro, il presidente Veronafiere, Federico
Bricolo ha presentato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella temi
e novità del Vinitaly 2025, il n. 57, sottolineando il ruolo guida della
fiera per la valorizzazione del settore vitivinicolo italiano a livello
internazionale, che lo stesso Mattarella ha toccato con mano, con la sua
presenza al Vinitaly 2016 (edizione n. 50). “È un onore poter raccontare di
persona al Presidente della Repubblica l’impegno che Veronafiere, attraverso
Vinitaly, porta avanti da 57 anni, per promuovere al meglio il made in Italy
enologico in tutto il mondo – ha commentato il presidente Veronafiere,
Federico Bricolo – un progetto di sistema forte della collaborazione di
tutti gli attori coinvolti: imprese, istituzioni e associazioni, accomunate
dall’obiettivo di far crescere una filiera che per l’Italia rappresenta un
importante valore economico, culturale e identitario. Siamo, quindi, grati
al Capo dello Stato per il sostegno e la vicinanza che ha espresso a tutto
il settore, in un momento particolare per il mondo del vino italiano dovuto
alle tensioni globali che oggi condizionano i mercati di riferimento”.

Come omaggio alla storia e alla tradizione vinicola del Paese e della città
di Verona, il presidente Bricolo e il sindaco di Verona Tommasi hanno
consegnato al Presidente Mattarella la copia di una xilografia raffigurante
la prima fiera dei vini italiani, tenutasi a Verona nel 1876, nel Palazzo
della Gran Guardia. Un evento antesignano del moderno Vinitaly, nato nel
1967, e oggi punto di riferimento globale per il comparto, con 4.000 aziende
espositrici e operatori professionali da 140 nazioni. “È un grande orgoglio
e onore essere stati ricevuti dal Presidente Sergio Mattarella – ha
dichiarato il sindaco di Verona, Damiano Tommasi – che ha dimostrato ancora
una volta la sua vicinanza e attenzione alla nostra città, consapevole della
sua dimensione internazionale nei vari ambiti e dell’importante ruolo che
svolge Veronafiere. La presentazione di Vinitaly 2025 è stata anche
l’occasione di ribadire l’importanza del mondo vitivinicolo per il nostro
Paese ed anche per la realtà veronese”.

USR UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA SICILIA

Ufficio VII – Ambito territoriale di Messina

IlSole24ORE – Alcol, in Italia prevale il consumo responsabile, torna nelle
scuole “Responsability in education”

L’educazione è il pilastro per contrastare un fenomeno che non va
sottovalutato. Da questa consapevolezza riparte il programma che ha già
coinvolto oltre 4.800 studenti maggiorenni delle classi quinte

di Redazione Scuola

In Italia persiste e prevale fortunatamente un approccio moderato e
responsabile al consumo di alcol e il binge drinking (letteralmente
“abbuffata alcolica”) diffuso principalmente nel Nordeuropa, rimane nel
nostro Paese un fenomeno limitato ma che va attenzionato. Rimane una
preoccupazione significativa per i giovani, ed è per questo importante
continuare a promuovere campagne di sensibilizzazione per ridurre i
comportamenti a rischio legati al consumo eccessivo di alcol. Proprio sulla
formazione vuole infatti porre l’accento Fondazione Birra Moretti con il
programma educativo “Responsibility in Education”. Dedicato al consumo
moderato e responsabile e rivolto agli studenti maggiorenni delle classi
quinte delle scuole alberghiere, il progetto ha già coinvolto dal 2022 oltre
4.800 studenti di 31 istituti di Scuola Superiore in Lombardia, Puglia,
Lazio, Sicilia e Sardegna. E riparte ufficialmente nel 2025 con la prima
tappa in Sardegna presso l’Istituto Professionale Servizi per
l’Enogastronomia e l’Ospitalità alberghiera “Antonio Gramsci” e a Messina
presso l’Istituto d’Istruzione Superiore “Antonello”, supportati dal
patrocinio dei rispettivi Comuni.

Puntare sull’educazione

“Siamo convinti che l’educazione dei giovani sia la chiave per favorire un
consumo di alcol responsabile e moderato” (*) – dichiara Paolo Merlin,
direttore della Fondazione Birra Moretti -. “Con il nostro programma,
abbiamo scelto di partire dalle nuove generazioni di professionisti
dell’Ho.Re.Ca. che saranno di fatto i futuri ambasciatori dell’educazione
alimentare. I giovani oggi sono molto più consapevoli degli effetti sulla
salute del consumo eccessivo di alcol e lo riscontriamo ogni giorno durante
gli incontri con loro e i loro docenti. I numeri raggiunti dal programma in
questi anni scolastici e il crescente interesse da parte degli istituti e
degli insegnanti ci confermano la potenza dell’educazione e ci spingono a
credere che siamo sulla strada giusta”.

(*) Nota: lo abbiamo scritto numerose volte, se la Philip Morris andasse
nelle scuole a insegnare ai giovani a fumare responsabilmente e
moderatamente qualcuno (si spera) insorgerebbe.

Se la Birra Moretti fa altrettanto per l’alcol, le scuole promuovono e
rilanciano l’iniziativa, con il patrocinio dei comuni.

VINOSANO.COM

Dazi Usa: una tetra prospettiva per i vini e alcolici italiani

Il blocco degli ordini e delle spedizioni dall’Europa e dall’Italia saranno
le prima conseguenze e potranno costare 6 milioni al giorno alle cantine
italiane.

È quanto stima Coldiretti, effettuata sulla base dei dati Istat delle
vendite a marzo-aprile 2024“. Questo ha creato una situazione di strallo con
il 96% dell’export agroalimentare verso gli Usa che viaggia su nave, per cui
gli importatori attendono segnali dall’amministrazione Trump prima di
effettuare gli ordini, . Una situazione che danneggia le aziende vinicole
italiane, che potrebbero non recuperare le commesse perse”.

Non solo, “il pericolo è anche quello di perdere quota di mercato e
posizionamento sugli scaffali conquistati ” dice Francesco Ferreri della
Consulta Vitivinicola della Coldiretti, un dazio al 200% potrebbe portare
alla perdita fino al 70-80% delle esportazioni di vino, favorendo la
concorrenza da parte di altri Paesi non colpiti dalla guerra commerciale.
Una vera e propria stangata da almeno un miliardo per le cantine italiane.

DISSAPORE

Ecco come l’alcol, combinato con il fumo, danneggia il DNA

Uno studio ha approfondito come fumo e alcool insieme aumentino il rischio
di tumori.

di Massimo De Marco / 1 Aprile 2025

Che il fumo e il consumo di alcool non facciano bene alla salute non è certo
una novità, se poi il sorseggiare del whiskey e l’aspirare con voluttà da
una sigaretta avvengono nello stesso momento, non ci si può che aspettare un
peggioramento proporzionale delle conseguenze.

Un processo tutto sommato intuitivo ma di cui, ancora, non era completamente
chiaro il funzionamento, almeno finora: uno studio di recente pubblicazione
su Nature Genetics ha mostrato gli effetti negativi del fumo combinati con
altri fattori, vedi l’alcool, sul DNA possano essere più che raddoppiati.

I risultati dello studio

Ogni anno vengono diagnosticati circa 750 mila nuovi casi di tumore al collo
o alla testa, e il 70% è collegato a fattori di rischio evitabili, come il
fumo, mentre solo 4% è legato singolarmente all’alcool. Quando però ci si
trova di fronte a soggetti che consumano abitualmente alcool e tabacco
insieme, i danni al DNA appaiono più che raddoppiati.

La dottoressa Laura Torrens Fontanals fa parte del team di cinque scienziati
che hanno condotto la ricerca: “il nostro studio mappa le specifiche
cicatrici molecolari lasciate dal fumo di tabacco nei tumori alla testa e al
collo. Scoprendo questi pattern unici di danni al DNA, non stiamo solo
identificando dei fattori chiave che conducono alla formazione di tumori, ma
stiamo anche rivelando nuove possibilità di prevenzione che potrebbero
aiutare a ridurre l’incidenza di tumori alla testa e al collo in tutto il
mondo”.

Il professor Mile Stratton approfondisce: “ogni tumore porta con sé una
traccia archeologica -un registro scritto nel suo DNA- di cosa l’ha
provocato in origine. Sequenziare l’intero genoma del tumore ci fornisce un
potente strumento per cercare queste tracce archeologiche, che noi vediamo
come pattern distinti nel genoma”. Continua Stratton “queste firme
mutazionali rivelano sia le cause conosciute che quelle sconosciute del
cancro, e aiutano a scoprire i fattori scatenanti nello stile di vita che
portano a nuovi casi in tutto il mondo”.

Queste nuove scoperte permettono di approfondire la comprensione dei
meccanismi che conducono ai tumori al collo e alla testa e come fattori
scatenanti come fumo e alcool, ma anche l’eccessiva esposizione ai raggi UV,
contribuiscano a danneggiare il DNA: una nuova conoscenza che ora permetterà
agli scienziati di sperimentare nuove terapie.

GAZZETTA DI MANTOVA

Castelbelforte, ubriaco morde l’orecchio di un carabiniere: arrestato

Dagli accertamenti è emerso che l’uomo conduceva il veicolo nonostante la
patente di guida fosse stata revocata

A Castelbelforte, domenica (30 marzo), poco dopo la mezzanotte, il
conducente di una Passat Volkswagen – un 43enne originario di Teramo e
residente da anni a San Giorgio Bigarello – ha perso il controllo del suo
veicolo, finendo fuori strada in un terreno agricolo scivoloso dalle piogge
delle ore precedenti. L’uomo è riuscito ad uscire autonomamente
dall’abitacolo, cercando di riportare la propria auto sulla carreggiata per
allontanarsi dal luogo dell’incidente.

All’arrivo dei carabinieri di Roverbella, l’uomo, apparso in evidente stato
di alterazione, continuava a rifiutare categoricamente di fornire i
documenti. Poco dopo, la situazione è degenerata e il conducente ha morso
all’orecchio un carabiniere. È nata così una colluttazione, alla fine della
quale l’uomo è stato ammanettato, grazie anche all’aiuto dei testimoni
dell’incidente che sono intervenuti in aiuto alle forze dell’ordine. Così,
il 43enne è stato arrestato con l’accusa di resistenza, violenza e lesioni a
pubblico ufficiale. I due carabinieri coinvolti sono stati costretti a
ricorrere alle cure mediche, ottenendo ciascuno 3 giorni di prognosi.

Dagli accertamenti è emerso che l’uomo conduceva il veicolo nonostante la
patente di guida fosse stata revocata. Inoltre, lo stesso si rifiutava di
sottoporsi all’alcoltest. Il conducente è stato posto agli arresti
domiciliari. Lunedì (31 marzo) il Giudice del Tribunale di Mantova ha
convalidato l’arresto e ha applicato la misura dell’obbligo di dimora nel
comune di San Giorgio Bigarello.

WINE MERIDIAN

Winelivery introduce gli etilometri monouso per promuovere un consumo
responsabile anche fuori casa

Disponibili in app e nei locali del gruppo, questi dispositivi permettono di
verificare in pochi minuti il tasso alcolemico prima di mettersi alla guida,
in linea con il crescente dibattito sulla sicurezza stradale.

Winelivery introduce da fine marzo 2025 gli etilometri monouso acquistabili
tramite app e nei locali del gruppo. L’iniziativa mira a promuovere un
consumo responsabile di alcol anche fuori casa, offrendo ai clienti uno
strumento semplice per verificare il proprio tasso alcolemico prima di
mettersi alla guida, in linea con il dibattito sulla sicurezza stradale. (*)

In un momento in cui si discute sempre più spesso di sicurezza stradale a
seguito dei recenti aggiornamenti al Codice della Strada, Winelivery
introduce una novità pensata per favorire un approccio pratico e
responsabile al consumo di bevande alcoliche: da fine marzo, sarà possibile
acquistare etilometri monouso direttamente in app e presso i Bar e le
Enoteche del gruppo.

L’iniziativa nasce dalla volontà di offrire ai clienti uno strumento
semplice e immediato per verificare il proprio tasso alcolemico prima di
mettersi alla guida. Un gesto rapido, un soffio, appunto, che può aiutare a
evitare situazioni di rischio.

L’etilometro monouso è facile da utilizzare e consente di rilevare in pochi
minuti se il livello di alcol nel sangue è superiore o inferiore al limite
legale di 0,5 g/L.

Con questa iniziativa, Winelivery consolida il proprio impegno nella
promozione di un consumo consapevole, che non si limita al momento della
consegna a domicilio, ma si estende anche all’esperienza fuori casa. Perché
il piacere di un buon drink non deve mai mettere a rischio la sicurezza.

“Da sempre ci impegniamo ad offrire non solo un servizio efficiente e di
qualità, ma anche a promuovere un approccio responsabile al consumo di
bevande alcoliche. Con questa iniziativa vogliamo dare ai nostri clienti uno
strumento semplice ma fondamentale per prendere decisioni consapevoli.
Winelivery non è solo delivery, è attenzione, responsabilità e cura per la
sicurezza dei nostri clienti”, afferma Francesco Magro, CEO di Winelivery.

L’iniziativa è partita ufficialmente a fine marzo e coinvolge sia i clienti
del servizio a domicilio, che i clienti dei Winebar del gruppo, offrendo
un’opportunità concreta per rendere più sicura ogni serata.

(*) Nota: per la sicurezza stradale il messaggio non consumare alcolici
rimanendo sotto il limite legale per guidare, il messaggio è “chi beve non
guida”. Non occorre un etilometro per sapere se si ha bevuto.

FORMULACRITICA.IT

La F1 e quel rapporto ad alto tasso alcolico

Breve storia delle sponsorizzazioni di whisky e superalcolici in F1, più un
curioso aneddoto riguardante proprio il Gran Premio del Giappone.

by Giovanni Tito

La F1, fin dagli albori delle sponsorizzazioni sportive, ha attratto le più
disparate aziende di qualsiasi settore, anche quelle che fanno male alla
salute dei tifosi, come le multinazionali del tabacco, che all’inizio di
questo secolo hanno dovuto alzare bandiera bianca, viste le leggi dei vari
Stati dove la Formula 1 veniva ospitata, seppur trovando qualche escamotage
per apporre il proprio marchio sulle monoposto.

Ma se le lobby del tabacco si sono arrese, lo stesso non si può dire per
birre e superalcolici, che vivono e prosperano nei vari Gran Premi in
calendario, seppur accompagnati dallo slogan “If you drink, never drive”
(“Se bevi, non guidare”) della Heineken.

Le marche di whisky che sponsorizzano i team di F1

Scuderia Ferrari e Chivas Regal

A partire dallo scorso novembre, Chivas Regal è diventato “Official Team
Partner” della Ferrari. Questa collaborazione prevede, per la stagione 2025,
una serie di iniziative, eventi speciali e contenuti digitali volti ad
avvicinare nuovi fan alla Formula 1. Un obiettivo chiave di questa
partnership è anche aumentare la consapevolezza sui pericoli del consumo di
alcol durante la guida.

Aston Martin e Glenfiddich

La partnership tra Aston Martin e Glenfiddich celebra la passione condivisa
per l’eccellenza e l’innovazione, come spiegava la nota che annunciava
ll’accordo. Per la stagione 2025, sono previste esperienze straordinarie che
vanno oltre l’ambito sportivo, tra cui la vendita di un’edizione speciale
del whisky Glenfiddich 1959, destinata a collezionisti e appassionati.

McLaren e Jack Daniel’s

La collaborazione tra McLaren e Jack Daniel’s, iniziata nel 2023, continua a
prosperare. Ogni anno, in occasione del Campionato Mondiale, viene creata
una bottiglia in edizione limitata chiamata “McLxJD”, contenente il classico
Tennessee Whiskey. Questa edizione particolare presenta un design ispirato
ai colori della livrea della monoposto McLaren, celebrando le curve e i
rettilinei dei circuiti di F1.

Non solo i team ma anche la F1: il rapporto con LVMH

Oltre alle collaborazioni con marchi di whisky, la F1 ha annunciato una
partnership globale decennale con il gruppo del lusso LVMH, che coinvolgerà
diverse maison iconiche come Louis Vuitton, Moët Hennessy e TAG Heuer.
Questa alleanza, che inizierà nel 2025, mira a combinare l’innovazione e le
alte prestazioni della Formula 1 con l’eccellenza e la creatività dei brand
LVMH, offrendo esperienze uniche ai fan e ai clienti.

James Hunt e il Gran Premio del Giappone del 1976

James Hunt, il pilota britannico della McLaren, campione del mondo di F1 nel
1976, affrontò il decisivo Gran Premio del Giappone, la prima volta del
Circus in terra nipponica, sotto la pioggia torrenziale del Fuji, dopo aver
bevuto del whisky invece di una colazione tradizionale.

Queste collaborazioni evidenziano come il mondo della Formula 1 e quello dei
marchi di lusso, in particolare nel settore dei whisky, condividano valori e
obiettivi comuni, creando sinergie che arricchiscono l’esperienza degli
appassionati e promuovono l’eccellenza in entrambi i campi.

VICENZA TODAY

Vicenza, paura in strada: ubriaco brandisce un coltello e colpisce le
ringhiere

Bloccato dalla Polizia, il 50enne trentino denunciato per porto abusivo di
armi

Momenti di tensione nella serata di domenica 30 marzo a Vicenza, quando un
uomo in evidente stato di alterazione ha seminato il panico in via Toti,
agitando un coltello con una lama di 20 centimetri mentre batteva
ripetutamente contro le ringhiere delle abitazioni.

A dare l’allarme alcuni residenti, che hanno segnalato alla polizia di Stato
la presenza di un individuo molesto, descritto mentre camminava con una
bottiglia di birra in una mano e, nell’altra, un coltello avvolto nella
carta stagnola. Sul posto sono intervenute le Volanti, che hanno rapidamente
individuato il soggetto.

Alla vista degli agenti, l’uomo – identificato come L.R., 50enne originario
del Trentino ma residente in città – ha tentato di liberarsi dell’arma
lanciandola tra le siepi, ma il gesto non è sfuggito ai poliziotti, che
hanno recuperato e sequestrato il coltello. L.R. è stato quindi accompagnato
in Questura, dove è stato denunciato per porto abusivo di oggetti atti ad
offendere e sanzionato per ubriachezza manifesta.

TREVISO TODAT

Aspetta la pizza a domicilio, aggredita da un’ubriaca: allarme lanciato alla
polizia

L’episodio martedì scorso nel quartiere trevigiano di San Liberale.
Identificata e denunciata una 43enne: a suo carico anche un foglio di via
con divieto di ritorno a Treviso.

Stava aspettando, di fronte a casa, la consegna di una pizza a domicilio ma
è stata avvicinata e importunata da una 43enne che era completamente
ubriaca. Sfortunata protagonista dell’episodio una residente del quartiere
di San Liberale che ha subito richiesto l’intervento della polizia. Gli
agenti hanno identificato la molestatrice che aveva già a suo carico la
misura di prevenzione del foglio di via con divieto di ritorno nel Comune di
Treviso. La 43enne è stata fermata e denunciata per la violazione del
provvedimento del Questore, oltre ad essere sanzionata in via amministrativa
per ubriachezza molesta.

Associazione Nuovo Paradigma O.d.V. – C.F. 91071720931

Associazione Nuovo Paradigma O.N.L.U.S. – C.F. 91071720931