Alcologiarassegna stampa vino birra e altri alcolici del 6.4.25

6 Aprile 2025
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RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA SU VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
A cura di Alessandro Sbarbada, Guido Dellagiacoma, Roberto Argenta

AGENZOAGIORNALISTICAOPINIONE
MIT * CODICE STRADA: SALVINI, «NEI PRIMI TRE MESI CALO DEL 20,4% DELLE
VITTIME (61 VITE SALVATE), 8,8% FERITI E 5,5% INCIDENTI (RISPETTO A STESSO
PERIODO ANNO PRECEDENTE)»
sabato 5 aprile 2025

*(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata
all’Agenzia Opinione) *Sicurezza stradale: con il nuovo Codice della Strada
aumentata la consapevolezza dei rischi, stretta sul cellulare alla guida
(prima causa di patenti ritirate). Dati chiari su alcol e droga: smentiti
allarmismi, nessuna “caccia” e limiti invariati.
Con l’introduzione del nuovo Codice della Strada, continua l’impegno
costante per la sicurezza stradale, con un focus primario
sul contrasto alla distrazione, in particolare sull’utilizzo improprio del
cellulare alla guida, che si conferma la principale causa di ritiro delle
patenti.
Nei primi tre mesi dall’entrata in vigore del Codice (14 dicembre 2024 – 13
marzo 2025), questa maggiore attenzione ha portato al ritiro di 17.607
patenti.
I dati dimostrano che non vi è stata alcuna “caccia” a chi utilizza
determinate sostanze, nemmeno per questioni mediche, così come per il
consumo di alcol alla guida, i cui limiti, si ribadisce, sono rimasti
invariati. Infatti, le percentuali di sanzioni per guida in stato di
ebbrezza (1,7% dei controlli, con 3.464 ritiri) e per guida sotto l’effetto
di stupefacenti (0,2% dei controlli, con 407 ritiri) rimangono contenute.
Parallelamente, il ritiro di 8.912 patenti per l’utilizzo del cellulare
alla guida ha evidenziato un’efficace azione di contrasto verso questo
comportamento pericoloso. Questo quadro conferma come il nuovo Codice della
Strada stia portando a una maggiore consapevolezza tra gli utenti della
strada riguardo ai pericoli della distrazione, senza un aumento
indiscriminato delle sanzioni per alcol e droga.
Nei primi tre mesi di entrata in vigore, inoltre, si osservano segnali
incoraggianti per la sicurezza generale: un calo del 20,4% delle vittime
(61 vite salvate), dell’8,8% dei feriti e del 5,5% degli incidenti rispetto
allo stesso periodo dell’anno precedente.
L’obiettivo è proseguire con questa strategia, mantenendo alta la pressione
sui comportamenti rischiosi per migliorare la sicurezza sulle nostre strade
e salvare sempre più vite.

*(Dati di Polizia Stradale e Carabinieri, condivisi dal Viminale con il
Mit). *GAMBEROROSSO

*L’intervista *”Codice della strada? Errore approvarlo prima di Natale, c’è
psicosi anti alcol. Sì a Piwi e Tea”. Intervista al ministro Lollobrigida

*”Piena apertura a Piwi e Tea”. Alla vigilia di Vinitaly il titolare
dell’Agricoltura apre ai nuovi vitigni “resistenti”. E sui dazi Usa: il
vero problema è la psicosi, non le tasse *
*di Lorenzo Ruggeri *06 Aprile, 2025
Etichette allarmistiche, dazi, calo dei consumi: il vino è sotto tiro.
Prendiamo
un caffè con il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida nel suo
ufficio per un confronto a tutto tondo. Non nasconde la sua preoccupazione
sul momento delicato: «È un miracolo che il vino italiano regga dal punto
di vista degli asset strategici ed economici grazie ai nostri imprenditori
e alla loro capacità di mantenere un livello qualitativo molto alto: una
garanzia rispetto ad aggressioni di chi gioca solo la partita del prezzo».
Storicamente, ricorda, ci sono stati attacchi di comunicazione su singoli
prodotti, dal caffè all’olio di palma che pochi anni fa era diventato il
male assoluto del mondo costringendo grandi aziende dolciarie a un rapido
passo indietro.

*Nuovo codice della strada: tempi sbagliati *Sul clima avverso al vino ha
influito senza dubbio anche il nuovo Codice della strada, entrato in vigore
lo scorso 14 dicembre che, pur non rivedendo i limiti dei parametri
alcolici consentiti, ha indotto una paura senza precedenti, tanto da
scatenare un’autentica psicosi dell’etilometro e una drastica riduzione di
ordini nei ristoranti. *Sul Codice la politica ha sbagliato comunicazione?
«L’errore è stato approvare il nuovo Codice nel periodo precedente a
Natale, momento di massimo consumo,* ma erano i tempi legislativi. Social e
comunicazione hanno creato un allarmismo che ha spaventato e questo ha
portato a una riduzione oggettiva dei consumi. La gente era terrorizzata
dal contenuto della norma, senza conoscerla, perché non ci sono stati cambi
sui parametri alcolici, sono state modificate solo le sanzioni che sono un
elemento di deterrenza. Possiamo discutere se lo 0,5 sia una soglia giusta,
ma dobbiamo toglierci dalla testa che si possa bere e guidare mettendo a
rischio la vita delle persone. In ogni caso, vedo un riposizionamento dopo
la grande paura iniziale».

*Informazione più corretta, no al nutriscore *Torniamo sulla distinzione
tra consumo e abuso, che Lollobrigida ha stigmatizzato con un paragone poco
calzante che ha fatto discutere: anche l’acqua fa male se consumata in
eccesso. «Paradossi estremi che vengono male interpretati. Fanno male le
ricerche che orientano il consumatore in maniera strumentale. Il compito è
informare meglio, a partire delle etichette, oggi i qr-code ci dicono tutto,
è utile dichiarare sia i rischi che i benefici connessi a un prodotto. Più
informazione corretta e non condizionante come il nutriscore. Per questo
stiamo lavorando per un’etichetta informativa che faccia bene alla salute
delle persone che consumano il vino, ma anche alla salute delle imprese.
Casualmente, alcuni attacchi sembrano orientati verso modelli di produzione
che non hanno capacità di difesa. E lo dico anche in riferimento al vino
per quanto è frammentato». In questo senso vanno i due incontri programmati
al Vinitaly 2025 di Verona: il primo con Olivér Várhelyi, Commissario
europeo per la Salute. «Per parlare di vino nella sua complessità: aspetti
negativi dell’abuso, aspetti positivi di un uso corretto. Semplicemente
informare correttamente senza sciovinismi e discorsi di parte». E poi con
quello con il Commissario per l’Agricoltura Christophe Hansen, per
presentare un piano annuale europeo. L’altro focus a Verona sarà sul tema
dell’export ripercorrendo la storia dei mercati del vino, un argomento che
ben si sposa con lo spirito del tempo: «Perché non basta essere
all’avanguardia nelle produzioni: la capacità d’inserirsi nelle logiche di
mercato è fondamentale e permette di anticipare le criticità».

*I prodotti buoni e sani devono costare *E i dazi americani? «Trump non
agisce con la logica politica tradizionale, agisce da imprenditore: fa
trattative difficili da analizzare con lo sguardo cui siamo abituati. I
dazi portano spesso a situazioni poco prevedibili, credo che sui nostri
vini di pregio possano piuttosto portare inflazione negli Stati Uniti:
l’americano medio che vuole Barolo continuerà a comprarlo. Ci sarà da
vedere come verrà ripartito quel ricarico tra importatori, distributori,
produttori e consumatori. Stiamo facendo studi comparativi, a oggi l’unico
effetto è stata la corsa agli stock degli ultimi due mesi negli Usa per
paura degli aumenti», sorride. Mentre parliamo si alza e prende una
bottiglia di extravergine toscano Dop Gallo Nero. In Italia, dati alla
mano, abbiamo un milione e mezzo di ettari di oliveto. Bene, quasi la metà
sono abbandonati, con grave danno non solo per la scarsità di materia prima
da avviare al frantoio, ma anche per la bellezza paesaggistica. «Quando
dico che l’olio extravergine di oliva deve costare 30 euro al litro non sto
dicendo che voglio togliere l’olio alla famiglia, ma che – come nel vino –
bisogna sapere che una bottiglia da 30 vale di più di una da tre. Se vuoi
essere sicuro di comprare un olio extravergine, da monocultivar, lo devi
pagare. A 5 euro l’extravergine italiano non esiste, stai acquistando
un’altra cosa, che non ti ammazza, non ti fa male. Ma devi essere
informato», chiosa.

*Dare più forza alla filiera dei formaggi *Parla con tono autentico, da
semplice appassionato: «E non ho mai capito perché la data di scadenza
dell’olio parte da quando viene imbottigliato e non dalla data di
produzione». Per favorire il consumo delle diverse cultivar, in Italia ne
abbiamo 540, consiglia ai ristoratori di dotarsi di bottiglie da 100ml:
«Pratiche per provare diversi oli e preziosi come souvenir da portare a
casa». E poi l’altro suo mantra: i formaggi. «Potremmo alimentare la
filiera del formaggio in maniera esponenziale perché abbiamo quantitativi
di latte importante. Il Parmigiano lo vendi a valore, il latte così lo
paghi 1 euro e questo ha portato a ripopolare le aree montane e di collina,
così motivi i ragazzi che tornano a fare gli allevatori. La vera sfida si
gioca sul settore horeca, perché i prodotti particolari li assaggi al
ristorante». Lo incalziamo sui temi più attuali nel vino, a partire dalle
spinte d’innovazione scientifica che puntano a cambiare i disciplinari.

*Sì ai nuovi vitigni: siamo con la scienza *Piena e convinta l’apertura sui
vitigni resistenti, i Piwi, allo studio c’è una modifica del Testo Unico
per l’inserimento nelle Doc. «Siamo dalla parte della scienza per arrivare
a produrre qualità impattando sempre meno sull’ambiente: siamo
favorevolissimi. Sostenibilità ambientale ed economica devono andare di
pari passo per creare valore», evidenzia. E nessun dubbio anche sulle Tea,
le tecniche di evoluzione assistita. «Si sbloccherà il tutto a breve, il
compromesso europeo è vicino. L’Italia è stata all’avanguardia, le
coltivazioni Tea distrutte in Veneto da eco-vandali non ci fa fare passi
indietro sulla sperimentazione di tecnologie evolutive avanzate che a
differenza degli ogm permettono di arrivare allo stesso risultato di piante
più resistenti o più produttive con una linea vicina a quello che la natura
farebbe in maniera autonoma, con grandissima probabilità, in un centinaio
di anni. Di fatto, è un’accelerazione, mentre gli ogm sono incroci che
creano qualcosa che in natura non esiste. La resistenza ancora in gioco è
sulla questione dei brevetti, dovremmo arrivare a una proprietà europea»,
aggiunge.

*Dealcolati: hanno un mercato, specialmente all’estero *Sui dealcolati
Lollobrigida ha cambiato idea, dopo un esordio molto scettico sul settore.
«A livello di gusto sono ancora molto diversi, d’altronde l’alcol – come
insegna il professor Moio – è uno stabilizzatore. Se lo levi, dopo 6 mesi
inizia la decadenza e devi aggiungere conservanti. Però non si può negare
che una fetta di mercato esiste, soprattutto all’estero. In Italia oggi
solo lo 0,6-0,7% di chi beve vino è disposto a bere dealcoalto, ma quando
la qualità migliorerà si affermeranno anche da noi, che siamo più
conservatori. A livello mondiale uno spazio c’è. Con la regolamentazione
italiana abbiamo evitato di mettere sullo stesso piano i vini senz’alcol
con il prodotto classico e le sue indicazioni geografiche». E magari
possono tornare utili in una narrazione culturale e geografica del vino già
nelle scuole: educazione del gusto. «Le scuole sono centrali per far
conoscere meglio che cosa c’è dietro un prodotto ed evitare di considerare
il vino al pari di un distillato da 60 gradi o della droga. Deve passare il
messaggio che è un alimento presente da 5mila anni nell’area del
mediterraneo. Poi saranno loro a scegliere cosa bere».

*Fa più male la criminalizzazione del vino che le tasse *La priorità, dice
Lollobrigida, è lavorare su promozione e percezione. «Il vino caratterizza
una sana dieta fatta di aspetti sia fisici che mentali, la convivialità è
una delle facce del benessere. Il vero rischio non è il sistema tariffario
ma la criminalizzazione del prodotto, nessuna tariffa nel mondo fa più
danni. Non dobbiamo incentivare a bere di più, ma a bere meno, bere meglio,
bere qualità. E pagarla il giusto».

ROMATODAY
Piazza Bologna, alcol fuori orario e musica “a palla”: chiuso locale
recidivo

*Intervento dei vigili e della polizia di Stato nel quadrante della movida
in II municipio *Troppi interventi, troppe sanzioni consecutive: un locale
della movida di piazza Bologna è stato chiuso sabato 5 aprile dalla polizia
locale di Roma Capitale e dalla polizia di Stato.

*Locale chiuso a piazza Bologna *L’intervento è stato congiunto tra gli
agenti del Gssu, il gruppo sicurezza sociale urbana dei caschi bianchi, e
quelli del commissariato Porta Pia. A piazza Bologna, uno dei centri
nevralgici della movida studentesca del II municipio, a due passi
dall’università Sapienza, uno dei locali che animano le serate capitoline è
stato raggiunto da un decreto di sospensione temporanea della licenza,
emesso dalla Questura.

*Alcol fuori orario e musica “a palla” *Nei mesi, infatti, il locale è
stato oggetto di diversi controlli effettuati dai caschi bianchi. Una volta
per il mancato rispetto del divieto di vendere alcol oltre certi orari, una
volta per aver tenuto la musica “a palla”, un’altra perché fuori dal locale
c’erano più di 100 persone sul marciapiede, con tanto di supporti esterni
abusivi utilizzati come banconi.

*Licenza sospesa *Alla fine sono scattati i sigilli, con licenza sospesa
temporaneamente. Troppe le irregolarità ripetute nel tempo, che hanno
“determinato un forte pregiudizio alla sicurezza e all’ordine pubblico,
nonché alla circolazione stradale e alla quiete pubblica nelle ore
notturne”. I gestori dovranno pazientare per qualche settimana.

LA NAZIONE
Multato chiede risarcimento da 300mila euro al Comune

*L’uomo, sanzionato per guida in stato d’ebbrezza, ha fatto causa al Comune
di Cerreto Guidi. L’accusa: “Alcoltest non usato correttamente. Quel fatto
mi ha rovinato la vita”. Perso il primo grado, fa ricorso in Appello **Cerreto
Guidi (Firenze),* 6 aprile 2025 – Ha fatto causa al Comune di Cerreto
Guidi, dopo esser stato sanzionato per guida in stato di ebbrezza a seguito
di un incidente, chiedendo un risarcimento di 300mila euro. Il verdetto di
primo grado è però stato favorevole all’ente, anche se adesso dovrà essere
la Corte d’appello a esprimersi. È la bizzarra storia che oppone un
automobilista al Comune: l’ente ha incaricato nei giorni l’ufficio legale
in modo da poter sostenere l’Appello, dopo la sentenza di primo grado
emessa lo scorso gennaio. Per una vicenda complessa risalente a dicembre
2010 e ricostruita in una delibera di giunta: l’utente della strada
protagonista di questa storia, in seguito ad un incidente stradale sul
territorio cerretese, “fu sottoposto ad alcool test ed ad una serie di
procedimenti (tra i quali anche uno di carattere penale) – si legge
nell’atto –, ritenuti dallo stesso ’viziati’ da un utilizzo non corretto
dell’apparecchiatura di rilevamento del tasso alcolemico da parte degli
agenti di polizia municipale intervenuti in quella circostanza, rendendo, a
giudizio dello stesso, tale accertamento illegittimo”.
L’automobilista sanzionato, a seguito dell’accaduto ha accusato il Comune
dei “presunti danni materiali, morali ed esistenziali che sarebbero tutti
derivanti esclusivamente dall’alcool test”. Soprattutto per le conseguenze:
verbale per guida in stato di ebbrezza, ritiro della patente e sequestro
del mezzo, secondo la procedura prevista dal Codice stradale, avrebbero
avuto “effetti nefasti” sulla vita dell’uomo. Tra cui la perdita del lavoro
(il mezzo sequestrato era quello della ditta per la quale lo stesso
prestava servizio), l’aver subito un processo penale in conseguenza delle
contestazioni operate dall’organo di polizia municipale e un
“deterioramento complessivo della sua esistenza, dal momento che tale
episodio avrebbe fatto perdere allo stesso alcuni anni di retribuzioni, la
possibilità di accedere anticipatamente a pensione, e svariati danni morali
ed esistenziali”. L’uomo aveva quantificato tramite il proprio avvocato in
300mila euro l’ammontare dei danni che imputava “esclusivamente ad una
condotta ’negligente’ degli agenti”, questa la teoria sostenuta. Una
richiesta in sede civile che è stata tuttavia respinta dal tribunale di
Firenze, dicevamo, a poco più di quattordici anni dall’episodio. E la
storia è giunta solo adesso al secondo capitolo: il legale dell’utente
multato ha fatto ricorso lo scorso 18 febbraio. Per una vicenda che, di
questo passo, promette di proseguire a lungo.

*G.F. *LACRONACADIROMA
Ubriaco guida carro soccorso, bloccato e denunciato in autostrada: il
clamoroso abuso di un soccorritore

*Di Nicola De Nardo *La scoperta è stata fatta dagli agenti della polizia
stradale di Frosinone. Il conducente del mezzo aveva un tasso alcolemico
più che doppio rispetto al consentito. Incredibile, vero? E dire che
qualcuno si lamenta delle leggi troppo severe.

*Ubriachi al volante: una costante? *Secondo quanto riportato, il
conducente è stato fermato durante un normale controllo stradale. Gli
agenti, notando il comportamento anomalo dell’uomo, hanno deciso di
sottoporlo all’alcoltest. Il risultato ha lasciato tutti senza parole.

*Le conseguenze per il conducente *Ora il conducente dovrà affrontare le
conseguenze delle sue azioni. Tra multe salate e la patente ritirata, non
sarà certo una passeggiata. E mentre alcuni potrebbero dire che è un
castigo troppo severo, altri si chiedono come sia possibile che ci siano
ancora persone così irresponsabili da mettersi al volante in queste
condizioni.
Gli agenti della polizia stradale di Frosinone continuano incessantemente
il loro lavoro di controllo per garantire la sicurezza sulle strade,
nonostante le continue sfide poste da chi sembra non imparare mai.

ZAZOOM
Minaccia i carabinieri Ubriaco in auto denunciato
Ilgiorno.it – 6 apr 2025
Notte di controlli dei carabinieri, nel mirino la guida in stato di
ebbrezza e in generale il rispetto del codice. A fine nottata il bilancio è
di 130 veicoli e 150 persone controllate, alcune sanzioni e tre denunce.
Una di queste spiccata ai danni di un ecuadoregno 35enne, protagonista di
un concitato tentativo di fuga e denunciato per guida in stato di ebbrezza,
per resistenza, Minaccia e violenza a pubblico ufficiale. Il servizio si è
svolto sulla Sp 121 ed è stato eseguito dai carabinieri di Pioltello. Le
sanzioni amministrative per guida in stato di ebbrezza sono andate a un
24enne neopatentato, un 53enne e un 47enne. Tre invece le denunce, una a
carico di un 48enne, le altre a carico dell’ecuadoregno e della sue
compagna 36enne. L’uomo prima ha tentato di forzare il posto di blocco, poi
è fuggito in auto, poi si è gettato dalla macchina cercando di scappare a
piedi.

CASTEDDUONLINE
Passeggero ubriaco e molesto sul volo Cagliari- Cracovia: denunciato

*Un uomo di nazionalità polacca, palesemente ubriaco, ha iniziato ad
infastidire gli altri passeggeri a bordo ed in particolare una donna. *
*di Claudia Assanti *5 Aprile 2025
Disavventura per i passeggeri del volo Cagliari- Cracovia. Un uomo di
nazionalità polacca, palesemente ubriaco, ha iniziato ad infastidire gli
altri passeggeri a bordo ed in particolare una donna. A quel punto è stato
necessario l’intervento della Polizia di Frontiera dell’aeroporto di Elmas.
L’uomo è stato fatto scendere dal veivolo ed è stato denunciato per
ubriachezza in luogo pubblico e molestie.

IL GAZZETTINO
Barista aggredita e presa a pugni in faccia: aveva cercato di allontanare
un uomo dal locale …

TRENTOTODAY
Trento, ubriaco aggredisce i poliziotti

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