Alcologiarassegna stampa vino birra e altri alcolici del 7.4.25

7 Aprile 2025
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RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA SU VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
A cura di Alessandro Sbarbada, Guido Dellagiacoma, Roberto Argenta

SALERNOTODAY
Stop agli alcolici nel fine settimana: scatta il divieto a Battipaglia

*Obiettivo del provvedimento è scongiurare le frequenti risse tra ubriachi,
registrate negli ultimi mesi *Annunciato il divieto di vendita di
superalcolici e alcolici durante i fine settimana, dalle ore 19 alle ore 6
del mattino successivo a Battipaglia: lo ha annunciato l’assessore comunale
con delega alla polizia locale, Francesca Napoli. L’ordinanza è stata
firmata dalla sindaca Cecilia Francese e sarà operativa a partire dalla
metà di aprile, fino alla fine di settembre.
Obiettivo del provvedimento è scongiurare le frequenti risse tra ubriachi,
registrate negli ultimi mesi.

*L’ordinanza riguarderà tutti gli esercizi commerciali che vendono
alcolici, inclusi bar, rivendite automatiche H24 e supermercati. Vietato
anche il consumo di alcolici e superalcolici in spazi pubblici durante gli
orari stabiliti. Possibile bere, invece, ai tavoli esterni e interni di bar
e ristoranti. *IL GIORNALE
Scatta l’allarme sul vino: perché è a rischio il Made in Italy

*A Casa Coldiretti confronto tra le principali cantine italiane su dazi
Usa, vino dealcolato e consumo responsabile. Il settore chiede un
intervento urgente alle istituzioni: “L’export verso gli Stati Uniti vale 2
miliardi, non possiamo permetterci di perderlo” **Gian Maria De Francesco*
Un fronte compatto per difendere il vino italiano. A Casa Coldiretti, nella
giornata inaugurale di Vinitaly, otto tra le più importanti cantine del
Paese si sono confrontate con i vertici dell’organizzazione agricola sui
grandi temi che oggi preoccupano il comparto: dai dazi Usa
all’etichettatura allarmistica, fino alla percezione del consumo tra i
giovani. Presenti Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, Francesco
Ferreri, presidente della Consulta vino, e Riccardo Cotarella,
coordinatore. I dazi statunitensi sono la minaccia più urgente. Alessia
Antinori (Cantina Antinori) ha lanciato l’allarme: “Una bottiglia da 10-15
dollari potrebbe arrivare a costare tra i 15 e i 20 dollari al consumo.
L’impatto sarà forte, specie per chi lavora su quei volumi. Possiamo solo
collaborare con i distributori per attenuare l’aumento e non trasferirlo
interamente al cliente finale”.
Le preoccupazioni sono condivise da tutta la filiera vitivinicola, che in
una nota unitaria – firmata da Alleanza Cooperative Agroalimentari,
Assoenologi, Cia, Confagricoltura, Copagri, Federdoc, Federvini e Unione
Italiana Vini – ha chiesto un intervento immediato delle istituzioni:
“Serve un’azione diplomatica forte per sospendere i dazi. L’export verso
gli Stati Uniti vale 2 miliardi di euro. Il rischio è perdere quote di
mercato e vedere sparire molti dei nostri vini di eccellenza dalle tavole
americane”. Preoccupazione anche per il tema delle etichette allarmistiche
e la crescente stigmatizzazione del vino. Josè Rallo (Donnafugata) ha
sottolineato: “C’è il pericolo che il vino non venga più visto come parte
di una tradizione millenaria fatta di equilibrio e cultura, ma come un
vizio da censurare”.
Dello stesso avviso Enrico Coser (Ronco dei Tassi): “Serve una netta
distinzione tra abuso e consumo consapevole”. Marta Cotarella (Famiglia
Cotarella) ha ribadito l’importanza del valore sociale del vino: “Per i
giovani italiani il vino è sinonimo di ‘insieme’. Diversamente da altri
alcolici, spesso più economici, il vino racconta un’esperienza, una
cultura”. Aldo Vajra ha invitato all’ottimismo: “C’è un passaggio
generazionale in atto, dobbiamo avere fiducia e raccontare ai nostri figli
la bellezza del nostro lavoro”.
Sulla questione del vino dealcolato, Giancarlo Tommasi ha aperto alla
diversificazione: “Se c’è chi si sente di produrre un vino a basso o nullo
contenuto alcolico, è giusto che possa farlo”. Infine, uno sguardo ai
successi.
Vittorio Moretti (Bellavista) ha ricordato i risultati ottenuti: “Siamo
riusciti a costruire un’offerta che unisce quantità, qualità e
soddisfazione economica”. Il settore insomma resta in trincea, ma non
rinuncia alla fiducia. Come ha concluso Giacomo Neri (Casanova di Neri):
“Tutti sono ottimi capitani con il mare calmo. Ora servono nervi saldi”.

ILMETROPOLITANO
Alcolock: cos’è chi deve installarlo e quanto costa

*L’alcolock è una delle novità più rilevanti introdotte dal nuovo Codice
della Strada, entrato in vigore il 14 Dicembre scorso *Tuttavia le sue
caratteristiche, le modalità di applicazione e la sua regolamentazione
erano ancora in attesa di un decreto attuativo da inviare a Bruxelles entro
il 18 giugno. In anticipo sui tempi, il governo ha trasmesso alla
Commissione il testo definitivo che il Corriere della Sera ha visionato in
anteprima.
Se il testo sarà confermato senza modifiche entro il 18 giugno, la legge
potrebbe entrare in vigore già a luglio, rendendo obbligatoria
l’installazione dell’alcolock per i conducenti sanzionati per guida in
stato di ebbrezza.

*Cos’è e come funziona l’alcolock *L’alcolock è un meccanismo di sicurezza
progettato per impedire la guida in stato di ebbrezza. Questo dispositivo
viene montato all’interno dell’auto, a lato del volante, (dal 1°luglio 2024
le auto di nuova immatricolazione devono essere predisposte
all’installazione dell’alcolock) e richiede al conducente di effettuare un
test del respiro prima di poter avviare il motore. Se il sistema rileva la
presenza di alcol oltre una determinata soglia, blocca l’accensione del
veicolo, evitando che il conducente possa mettersi alla guida.

*Per chi vige l’obbligo di installazione *L’installazione dell’alcolock
sarà obbligatoria per coloro che sono stati condannati in tribunale per
guida in stato di ebbrezza con un tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l.
Dopo aver scontato la pena (diversa a seconda del tasso alcolemico
riscontrato se inferiore o superiore a 1,5 g/l l’interessato non potrà
mettersi alla guida con un tasso alcolemico inferiore a 0,5 g/l (fanno
eccezione i neopatentati cui è sempre valido il divieto di assumere bevande
alcoliche prima di guidare), ma dovrà installare a proprie spese l’alcolock
e rispettare per un dato periodo di tempo (a seconda che sia stato fermato
con un tasso alcolemico inferiore o superiore a 1,5 g/l) il divieto
assoluto di bere alcol, pena sanzioni pesantissime moltiplicate di un terzo
rispetto a quelle attuali.

*Durata dell’obbligo: *– Due anni per chi viene sorpreso con un tasso
compreso tra 0,8 e 1,5 g/l.
– Almeno tre anni per chi supera la soglia di 1,5 g/l (salvo decisioni più
restrittive della commissione medica per il rinnovo della patente).

*Installazione e manutenzione: *– Il dispositivo dovrà essere installato
presso officine autorizzate e sottoposto a taratura periodica.
– I relativi documenti di omologazione dovranno essere sempre a bordo del
veicolo e disponibili per i controlli delle forze dell’ordine.

*Costi: *– Il costo stimato dell’installazione è di circa 2.000 euro.
– A questa cifra si aggiungeranno i costi dei boccagli monouso, della
manutenzione e delle verifiche periodiche.
– Un possibile inconveniente è che, se il veicolo è condiviso con altri
membri della famiglia, chiunque lo guidi dovrà sottoporsi al test, anche se
non ha restrizioni di guida.

ILCENTRO
Guida la moto da ubriaco e si schianta contro un’auto: grave 24enne ad
Avezzano

*Stando a quanto riferito dalle forze dell’ordine, un 24enne del posto,
alla guida della sua moto, non si sarebbe fermato allo Stop. All’altezza
dell’incrocio è finito addosso ad un’auto in transito, venendo sbalzato a
terra. AVEZZANO, *7 Aprile 2025 – Lo schianto all’incrocio tra via
monsignor Domenico Valerii e via Trento. Nel centro di Avezzano. Era da
poco passata l’una e mezza e le strade del centro erano deserte. Paura
nella notte tra sabato e domenica per un frontale che ha visti coinvolti un
motociclista e un’utilitaria. Stando a quanto riferito dalle forze
dell’ordine, un 24enne del posto, alla guida della sua moto, non si sarebbe
fermato allo Stop. All’altezza dell’incrocio è finito addosso ad un’auto in
transito, venendo sbalzato a terra. Immediata la chiamata delle persone a
bordo del veicolo (illese) al 112, che ha inviato sul posto una volante
della polizia di Stato e un mezzo del 118. Le condizioni del giovane sono
apparse subito serie. I sanitari lo hanno stabilizzato e trasportato
d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Avezzano, dove è stato
trattato per la natura traumatica delle lesioni riportate. In particolare
per lo stato degli arti inferiori. Ha riportato diverse fratture, oltre ad
un problema serio ad un piede. Tanto che i medici sono stati costretti ad
amputargli l’alluce. Il 24enne si trova ora ricoverato e lo aspetta un
lungo periodo di riabilitazione. Una volta giunto in pronto soccorso, come
da prassi, i medici lo hanno sottoposto ad analisi specifiche. Dai valori
emersi, sembrerebbe che la quantità di alcol presente nel corpo fosse molto
al di sopra dei limiti consentiti dalla normativa del codice della strada.
La famiglia si è rivolta agli avvocati Luca e Pasquale Motta del foro di
Avezzano.

LA NAZIONE
Esame del sangue dopo l’incidente ma senza avvocato, procedimento nullo e
patente salva

*Dopo il sinistro le analisi avevano certificato un’alta concentrazione di
alcool nel sangue ma non era stato avvisato della possibilità di farsi
assistere da un avvocato per il prelievo **La Spezia, *7 aprile 2025 – Il
prelievo del sangue per verificare la presenza di alcool era stato eseguito
senza informare la persona della possibilità di avvalersi di un avvocato.
Una chiara violazione del diritto che – nonostante le analisi avessero
certificato l’importante presenza di alcool nel sangue – ha causato
l’invalidazione dell’intero procedimento penale e l’immediata restituzione
della patente, che rischiava di essere revocata in caso di condanna per
guida in stato di ebbrezza. È quanto accaduto alcuni mesi fa in città,
protagonista un cittadino della Val di Magra che, grazie all’intervento
dell’avvocato di fiducia Luigi Bondani, non solo ha visto archiviato il
procedimento penale, ma si è visto restituire immediatamente la patente
dalla Prefettura. L’episodio è avvenuto nell’ottobre scorso. L’uomo era
uscito da casa a bordo del suo motorino per comparare alcune birre con cui
accompagnare una pizza.
Sulla Variante Cisa superava un’autovettura il cui conducente, inserita la
freccia destra, sterzava facendo ’deragliare’ il motorino contro il muro
della carreggiata opposta. L’uomo riportava varie contusioni, tra cui
lesioni alla schiena e a due dita della mano, motivo per il quale veniva
portato d’urgenza in ospedale. Qui, veniva raggiunto dalla richiesta di
sottoporsi agli esami tossicologici da parte dei carabinieri, e quindi
operato alla mano. Il responso degli esami tossicologici da parte dei
carabinieri, e quindi operato alla mano. Il responso degli esami è netto,
con un tasso alcolemico riscontrato pari a 1,94g/l: avendo causato un
incidente, l’uomo veniva immediatamente indagato per guida in stato di
ebbrezza, con contestuale sospensione della patente per sei mesi e, in caso
di successiva condanna penale, la revoca della stessa per tre anni, con
conseguente necessità di ottenere una nuova patente come neopatentato una
volta trascorso il periodo di revoca.
I carabinieri tuttavia non avevano preventivamente avvisato l’uomo della
facoltà di farsi assistere da un avvocato durante gli esami ematologici,
analisi pur sempre invasive e che dunque vanno tutelate secondo le norme di
legge. Una lacuna che è apparsa chiara sia dalla mancata menzione di tale
circostanza nel verbale delle forze dell’ordine, sia dalla richiesta
comunicata a distanza dai carabinieri all’ospedale. Dal mancato avviso è
derivata automaticamente la nullità del procedimento, con la richiesta di
archiviazione del pm Federica Mariucci, certificata dalla pronuncia del
giudice per le indagini preliminari del tribunale spezzino, Marinella
Acerbi. Una decisione che ha portato anche all’immediata restituzione della
patente da parte della Prefettura.

NAPOLITODAY
Tassista ubriaco alla guida: fermato in pieno centro

*L’intervento della municipale *Sfrecciava con l’auto zigzagando tra le
altre vetture. Così è stato scoperto un tassista ubriaco dalla polizia
municipale. Gli agenti erano nei pressi della galleria Laziale quando hanno
notato le manovre pericolose.
Fermato l’automobilista, hanno constatato che si trattava di un tassista il
cui tasso alcolemico era di 2. Con lui, a bordo del veicolo, c’erano anche
la moglie e un bambino.

TRENTOTODAY

*Cronaca *Servono spray e taser per bloccare l’ubriaco violento

*Ha cercato di colpire con un cazzotto un agente di polizia *07 aprile 2025
Serata decisamente folle quella che ha visto per protagonista nei giorni
scorsi a Trento un marocchino di 30 anni. L’uomo prima di tutto ha iniziato
a dare in escandescenze nel centro cittadino, complice la sua evidente
ubriachezza, poi la situazione è peggiorata all’arrivo della polizia.
Gli agenti hanno cercato di portarlo alla calma ma, dopo vari tentativi
andati a vuoto, hanno dovuto utilizzare lo spray in dotazione per bloccarlo
e poterlo portare in questura. Terminati tutti gli atti, al momento di
uscire dagli uffici di viale Verona, il 30enne ha cercato di colpire con un
pugno in faccia uno degli agenti che, inevitabilmente, ha dovuto ricorrere
al taser.
Oltre alla sanzione per ubriachezza, il marocchino dovrà ora rispondere di
resistenza a pubblico ufficiale, reato per il quale è stato denunciato.

GAMBEROROSSO
Alert sui dazi Usa: i distributori di vino americani non vogliono accettare
alcun sovrapprezzo

*A rivelare il braccio di ferro tra le due sponde dell’Atlantico è Unione
italiana vini, che esorta le aziende italiane a non cedere: “Il sacrificio
deve essere comune” *di Loredana Sottile
06 Aprile, 2025
Vinitaly inizia con notizie poco incoraggianti sul fronte dazi: i
distributori statunitensi non vogliono ridurre i margini di guadagno. Ergo
non sono disposti a fare accordi con le imprese italiane per dividersi il
peso delle tariffe aggiuntive.

*Il braccio di ferro tra buyer Usa e cantine italiane *A rivelarlo è il
presidente di Unione italiana vini Lamberto Frescobaldi nel primo giorno di
Fiera: «Dagli Stati Uniti arrivano le prime lettere dei distributori non
disposti ad accettare alcun sovraprezzo sui nostri vini». Ciò significa che
le tariffe extra dovrebbero essere assorbite solo dalle aziende italiane o
– eventualità assolutamente da evitare – riversarsi sul consumatore finale,
col rischio concreto di uscire dal mercato.

*Non cedere all’imposizione Usa *«Allo stato attuale si sta evidenziando
una bagarre su chi dovrà assumersi l’onere dei minori ricavi per assicurare
la stabilità dei prezzi al consumo», continua Frescobaldi, che poi esorta
le imprese italiane a non cedere: «Bisogna imporre la propria forza
commerciale su un prodotto che arricchisce in primis la catena commerciale
statunitense». D’altronde, i vini d’importazione, a partire da quelli
italiani, sono protagonisti di un effetto moltiplicatore sull’economia
americana, che monetizza 4,5 dollari per ogni dollaro speso.

*Un sacrificio collettivo per lasciare i listini invariati *Sin
dall’annuncio dei dazi, infatti, il sindacato guidato da Frescobaldi aveva
indicato una strada percorribile negli accordi tra aziende italiane e gli
importatori: «Uiv ritiene che tutta la catena – dalla produzione al punto
vendita – debba sacrificare parte dei ricavi per garantire listini
invariati al punto vendita, pena l’uscita dal mercato di tante realtà del
nostro settore». Un “sacrificio”, secondo l’Osservatorio Uiv, stimato in
323 milioni di euro l’anno che riguarda 480 milioni di bottiglie spedite
oltreoceano.
Di fronte alla chiusura dei buyer, sperando che la situazione possa
cambiare, non resta che sperare nell’azione diplomatica del Governo per
«evitare che si ripeta l’esperienza subita nel 2020 dai vini francesi, che
a fronte di tariffe extra del 25% ha visto calare il proprio business del
28% in valore – conclude Uiv che si mette a disposizione dell’Esecutivo per
descrivere nel dettaglio le dinamiche che si stanno venendo a creare lungo
la catena commerciale.

TOSCANAINDIRETTA
Perdono il controllo delle auto, erano entrambi ubriachi: due 20enni
denunciati a Piombino

LA GAZZETTA DI MANTOVA
Lite tra ubriachi in piazza a Suzzara: nei guai quattro ventenni

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