Alcologiarassegna stampa su vino, birra e altri alcolici del 2 dicembre 2024

2 Dicembre 2024
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RASSEGNA STAMPA SU VINO, BIRRA E ALTRI ALCOLICI

A cura di Roberto Argenta, Guido Dellagiacoma, Alessandro Sbarbada

GAZZETTA DI MANTOVA

Ubriaco e sotto effetto di droghe causa un incidente mortale nel Mantovano,
arrestato per omicidio stradale un 22enne

Valerio Morabito

Il giovane automobilista, che ha causato la morte di un connazionale 33enne
nel territorio di Dosolo, è risultato positivo agli accertamenti

Era sotto effetto di sostanze alcoliche e droghe il 22enne indiano che, alla
guida della sua utilitaria, ha causato un incidente mortale a Dosolo. I
carabinieri della Compagnia di Viadana, in seguito agli accertamenti
sanitari, hanno arrestato l’automobilista per il reato di omicidio stradale
e guida sotto effetto di sostanze alcoliche e stupefacenti. Del resto il
giovane aveva un tasso alcolemico di 2,84 grammi per litro e prima di
mettersi alla guida della Renault Clio aveva assunto marijuana. Vale la pena
ricordare che il drammatico fuori strada è avvenuto poco dopo la mezzanotte
del 30 novembre, quando l’auto guidata dal 22enne ha percorso la strada
provinciale 57 a velocità sostenuta e ha improvvisamente urtato un cordolo
della rotatoria che conduce al ponte sul Po di Guastalla.

Com’è facile immaginare, il conducente ha perso il controllo dell’utilitaria
e il mezzo è finito in un campo confinante con la provinciale 57 dopo aver
colpito segnali stradali e il terrapieno. L’impatto è stato tremendo e
nonostante il tempestivo intervento del personale sanitario della Croce
Verde di Viadana e della Croce Rossa di Suzzara, il passeggero trentatreenne
è morto sul colpo. La vittima è Jatindet Kumar, nato in India e circa un
mese fa aveva deciso di trasferirsi in Italia in cerca di lavoro.

FROSINONE TODAY

Quattordicenne in coma etilico, salvata da amiche e passanti

Il grave episodio sabato pomeriggio nel centro di Cassino. La Polizia sulle
tracce del bar che vende alcol ai ragazzini

Una ragazzina di 14 anni è stata trovata in coma etilico nei pressi di
piazza Labriola a Cassino nel sud della provincia di Frosinone. Il
gravissimo episodio è accaduto nel pomeriggio di sabato quando, a dare
l’allarme, sono stati alcuni passanti attirati dalle grida di paura delle
amiche.

Immediatamente soccorsa e trasferita al pronto soccorso del ‘Santa
Scolastica’, la quattordicenne non ha saputo fornire ai medici e agli
inquirenti della Polizia di Stato, ulteriori dettagli riguardo l’assunzione
dell’alcol. L’ipotesi più plausibile è che l’adolescente abbia bevuto
acquistando ‘cicchetti’ da 10 euro in qualche locale della zona.

Per questo motivo sono scattate le indagini: non è la prima volta che
accadono gravissimi episodi di questo tipo, e soprattutto non è la prima
volta che la Polizia di Stato arriva a chiudere attività commerciali che
vendono alcol ai minori. Una situazione deplorevole: lucrare sulla pelle
degli adolescenti, che non sono in grado di comprendere la gravità delle
loro azioni, è decisamente vergognoso.

VERONASERA

Ubriaco a casa dell’ex, litiga e colpisce il fratello con una testata. Poi
impugna dei coltelli e aggredisce gli agenti

L’intervento della polizia di Stato è scattato nella serata di domenica nel
quartiere Santa Lucia, a Verona, su segnalazione dei familiari della 24enne.
L’uomo è stato poi condotto in questura e tratto in arresto

Violenz domestica in città. Un cittadino colombiano di 33 anni è stato
arrestato dalla polizia di Stato di Verona, dopo essersi recato a casa
dell’ex compagna, dove avrebbe colpito con una testata il fratello di questa
e aggredito due degli agenti intervenuti. Per lui le accuse sono di
violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Il tutto ha avuto luogo intorno alle ore 21 di domenica sera, quando alla
centrale operativa della questura scaligera è arrivata una segnalazione di
una lite in famiglia in via Generale Franzini, nel quartiere di Santa Lucia.

Quando i poliziotti sono arrivati sul luogo della segnalazione, hanno
appreso che il colombiano si era recato a casa dell’ex ragazza, una 24enne
cittadina moldava, in evidente stato di alterazione a causa dell’abuso di
alcol.

Sarebbe partita un’accesa discussione con la giovane ed il 33enne avrebbe
poi aggredito il fratello 19enne di lei colpendolo con una testata, che gli
avrebbe causato una una ferita alla fronte con conseguente perdita di
sangue. In seguito alla colluttazione, l’uomo sarebbe rientrato nella sua
abitazione, per poi uscirne poco dopo brandendo due coltelli e minacciando
nuovamente il 19enne.

IL GIORNO

Tenta di strangolare l’anziana madre con una cintura: arrestato il figlio di
51 anni

Pioltello, torna ubriaco e picchia.

L’anziana già vittima delle angherie del figlio, disoccupato e alcolizzato

Pioltello, 2 novembre 2024 – Torna a casa ubriaco, inveisce contro la madre
74enne e le stringe il collo con una cintura, rischiando di strangolarla. Ma
la donna ha chiesto disperatamente aiuto, e sul posto, poco dopo, sono
arrivati i carabinieri. L’uomo, un 51enne, disoccupato e con precedenti
specifici, è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Non
era la prima volta che riversava rabbia, frustrazione e alterazione sulla
madre con cui, senza lavoro nè famiglia propria, viveva in un appartamento
di via Cilea. L’arresto è stato convalidato, per il figlio violento si sono
aperte le porte del carcere di san Vittore.

L’allarme, dall’alloggio al Satellite abitato dai due, è scattato sabato a
tarda sera. A richiamare l’attenzione dei residenti i rumori e le urla
disperate dell’anziana. Quando i carabinieri di Pioltello, giunti poco dopo
sul posto, l’hanno messa al sicuro, ha presentato denuncia e raccontato le
terribili vessazioni che subiva da mesi. Un nuovo caso di maltrattamento in
casa a poche ore da episodi analoghi consumatisi in altri centri
dell’hinterland. A Senago, nella giornata di sabato, era stato arrestato un
40enne su cui pendeva un divieto di avvicinamento alla casa dei genitori,
sui quali, in più occasioni, aveva esercitato violenza. E sempre a Senago,
nella stessa giornata, era stato arrestato un 43enne italiano. Storia
simile: ubriaco, aveva cercato di estorcere denaro ai genitori a suon di
minacce. Quella di figli o parenti adulti ai danni di genitori anziani una
nuova frontiera della violenza domestica, e una piaga sociale emergente.

Lo dicono, in zona Adda Martesana, anche gli ultimi report della Rete
Antiviolenza Viola: degli oltre trecento accessi agli sportelli
antiviolenza, nel 2024, quasi il 25% ha riguardato donne dai 50 ai 70 anni.
“Un problema vero – dice Valentina Francapi, referente della rete Viola di
Melzo, comune capofila – che riguarda soprattutto le over 60. Ed è spesso
legato o alla convivenza o al rientro a casa di figli adulti, a volte
separati, spesso con dipendenze, con problematiche relative al lavoro. O ai
domiciliari per condanne pregresse. Figli che diventano violenti nei
confronti dei genitori o di madri sole e anziane. Proprio l’altra sera
abbiamo raccontato di una donna, anziana e in sedia a rotelle, che si è
presentata a uno sportello della Rete: era terrorizzata dopo il rientro in
casa del figlio adulto dimesso da una comunità e che iniziava ad avere nei
suoi confronti atteggiamenti violenti. Un fenomeno che va tenuto sotto
controllo. E non è facile”.

ANSA TERRA & GUSTO

Consumi di birra non più stagionali, conforta e dà relax in inverno (*)

AssoBirra, 29% degli italiani la bevono anche inverno

La destagionalizzazione del consumo della birra in Italia è evidenziata da
una ricerca del Centro Informazione Birra (Cib) di Assobirra: quasi il 30%
degli italiani trova la birra particolarmente appagante nei momenti di relax
casalingo, accanto a bevande calde come tè e cioccolata.

Una birra dunque per tutte le stagioni che trova spazio persino sulla tavola
del Natale sia come ingrediente che negli abbinamenti gourmet, sottolinea
Rocco Pozzulo, presidente della Federazione Italiana Cuochi. La birra,
secondo gli analisti, si afferma in quanto un lusso accessibile che grazie
alla sua versatilità esalta non solo i momenti di condivisione, ma anche la
cucina italiana. Sono queste alcune delle evidenze emerse dall’ultima
indagine condotta da Bva Doxa per il Centro Informazione Birra (Cib) di
AssoBirra, la fotografia periodica sul mondo birrario italiano attraverso lo
sguardo dei consumatori.

Il 90% degli intervistati dichiara di consumare regolarmente bevande calde o
fredde durante i propri soft pleasure. Tra le preferenze spiccano tisane
(64%), cioccolata calda (63%) e tè (62%), ma tra le bevande moderatamente
alcoliche la birra si distingue come protagonista, scelta da circa la metà
degli intervistati (48%), superando anche il vino (46%). Quasi 1 italiano su
3 (29%) trova la birra particolarmente appagante nei momenti di relax
casalingo, anche grazie al suo basso tenore alcolico. Tra le generazioni,
Millennials e Gen X (48% complessivamente) associano la birra a momenti di
relax e convivialità. La Gen Z, invece, la interpreta in chiave più dinamica
e ne apprezza la versatilità (39%), percependola come una bevanda ideale per
arricchire attività creative come cucinare, decorare per le feste o
organizzare serate di intrattenimento.

“La birra è un pilastro della tradizione alimentare italiana, in grado di
adattarsi a ogni stagione e occasione,” sottolinea Andrea Bagnolini,
Direttore Generale di AssoBirra. Inoltre, evidenzia Bagnolini, “il crescente
interesse per il food pairing evidenzia consumatori sempre più consapevoli,
che la vedono non solo come una bevanda, ma come un mezzo per esplorare
sapori e creare connessioni autentiche”. Tra i cibi più scelti dai
consumatori per accompagnare la birra emergono i salumi (51%) insieme con le
focacce (51%), seguite da tartine o bruschette (47%) e formaggi stagionati o
freschi (41%).

(*) Nota: chissà se, tra i protagonisti degli episodi di cronaca nera
descritti oggi in rassegna, qualcuno aveva bevuto birra per trovare conforto
e relax.

CRONACAFLEGREA

Si ubriaca durante la partita di calcetto del figlio, poi incendia auto di
moglie e suocera

GIUGLIANO – Incendia l’auto della moglie e quella della suocera e, nella
fuga, perde il cellulare. E’ stato arrestato per maltrattamenti in famiglia
e danneggiamento seguito da incendio un 37enne di Giugliano in Campania. I
carabinieri della locale sezione radiomobile hanno recuperato il telefono
già durante lo spegnimento del rogo e analizzato i messaggi inviati il
giorno stesso alla moglie. Tante le minacce di morte. Secondo quanto
ricostruito dai militari grazie anche alle testimonianze della vittima e dei
suoi familiari, l’uomo, insieme a moglie e figli, avrebbe assistito ad una
partita di calcetto del bambino più grande. Durante il match avrebbe alzato
il gomito e, prima di riprendere la strada di casa, alcuni conoscenti lo
avrebbero convinto a far guidare la moglie. Nel tragitto avrebbe insultato,
minacciato la donna e poi stretto forte il suo polso. Tutto davanti ai figli
di 3 e 8 anni. Temendo di essere aggredita, la donna ha lasciato il marito a
casa ed è fuggita altrove. Il 37enne, intanto, avrebbe dato fuoco alle due
auto, allontanandosi fino a far perdere le sue tracce. I carabinieri, dopo
aver ricostruito l’intera serata, hanno rintracciato il 37enne e lo hanno
arrestato. Dalla denuncia della vittima, sono emersi anni di vessazioni. È
ora in carcere, in attesa di giudizio.

LA NUOVA PROVINCIA

Asti, vendono alcol ad un minorenne che si sente male: locale “ammonito” dal
Questore

I titolari sono tenuti anche a segnalare alle forze dell’ordine situazioni
potenzialmente pericolose dentro i loro locali o nelle immediate vicinanze.

Ha bevuto così tanto da sentirsi male. Ma nessuno avrebbe potuto vendergli
dell’alcol visto che era minorenne. Per questo motivo il Questore di Asti ha
notificato un provvedimento di ammonimento al titolare di un locale con
licenza di spettacolo in zona piazza d’Armi frequentato abitualmente da una
giovane clientela.

«La misura è finalizzata a sensibilizzare il titolare circa la necessità di
tenere comportamenti di solerte ed operosa collaborazione con l’Autorità di
Pubblica Sicurezza e le Forze dell’Ordine – si legge in una nota della
Questura – segnalando tempestivamente eventuali situazioni, relative al
proprio esercizio pubblico e alle sue pertinenze, suscettibili di degenerare
in turbative della pubblica incolumità, ovvero allertando prontamente le
Forze di Polizia qualora in presenza di situazioni potenzialmente pericolose
per l’ordine e la sicurezza pubblica».

BARI TODAY

Aggressione nel Policlinico, infermiere colpito con un pugno al volto: in
manette un 36enne

L’episodio sarebbe accaduto ieri sera nel Pronto Soccorso: secondo l’accusa,
l’uomo avrebbe ferito l’operatore sanitario all’altezza dell’occhio
sinistro, provocandogli anche la rottura degli occhiali. Il dg
dell’ospedale, Sanguedolce: “Solidarietà al personale coinvolto”

Avrebbe aggredito un infermiere che lo stava curando nel Pronto Soccorso del
Policlinico, colpendolo con un violento pugno al volto. Un 36enne barese è
stato arrestato dalla Polizia con l’accusa di lesioni personali, aggravate
dall’aver commesso il fatto contro personale esercente una professione
sanitaria nell’esercizio delle sue funzioni.

L’episodio sarebbe accaduto ieri sera: l’uomo, dopo essersi recato presso il
Pronto Soccorso ed aver ricevuto le prime cure del caso, si sarebbe
scagliato contro l’infermiere. Il pugno inferto avrebbe causato,
all’operatore sanitario, la rottura degli occhiali e una ferita all’altezza
dell’occhio sinistro. Secondo quanto riportano le Forze dell’Ordine, il
36enne (con precedenti di Polizia) potrebbe aver agito sotto l’effetto di
sostanze stupefacenti o alcoliche.

L’intervento dei poliziotti della Volante avrebbe consentito di fermare il
36enne che, dopo gli accertamenti, trasportato nel carcere di Bari.

“Un paziente, in evidente stato di alterazione alcolica, ha aggredito prima
verbalmente il personale sanitario in servizio e ha poi sferrato un pugno
contro un infermiere causando traumi anche a una guardia giurata intervenuta
per ristabilire l’ordine – si legge in una nota del Policlinico di Bari – Il
paziente era già stato preso in carico e stava eseguendo la terapia nel
Nucleo di Assistenza Avanzato, quando ha ripreso a insultare il medico in
servizio, ha rimosso l’accesso venoso e si è scagliato contro l’infermiere
intento a medicare l’emorragia, causata dalla stessa rimozione. L’infermiere
ha riportato un trauma oculare e la lacerazione della palpebra dell’occhio
sinistro. Sono poi intervenute le Forze dell’Ordine che hanno ammanettato e
posto in stato di reclusione l’aggressore”.

“Quanto avvenuto è inaccettabile e rappresenta un attacco non solo al
singolo operatore sanitario, ma all’intero sistema sanitario che ogni giorno
opera per garantire cura e assistenza ai cittadini. Non possiamo permettere
che episodi di violenza di questo tipo mettano a rischio la sicurezza di chi
lavora con dedizione e professionalità, sempre più in condizioni di grande
pressione. Esprimo piena solidarietà al personale coinvolto – dichiara il
direttore generale del Policlinico di Bari, Antonio Sanguedolce – Nel pronto
soccorso del Policlinico di Bari è attivo da tempo grazie a una innovazione
proposta da Vito Procacci, l’infermiere di processo, questo ha contribuito a
ridurre la conflittualità. È inoltre attivo l’impianto di videosorveglianza,
utile per l’attuazione della recente norma che introduce l’arresto in
differita. Occorre continuare a lavorare sul fronte della prevenzione ma è
utile che si sappia che, come in questo caso, chiunque aggredisca un
operatore sanitario va incontro a denuncia e alle altre forme di detenzione
previste dalla legge”.

“Bisogna rafforzare le misure di sicurezza a beneficio degli operatori e
degli stessi pazienti – afferma il presidente dell’Ordine delle Professioni
Infermieristiche di Bari, Saverio Andreula – e non bastano più telecamere e
meno operatori per risolvere l’annoso problema di sicurezza nei presidi
sanitari pugliesi”. L’organismo di categoria ha espresso solidarietà nei
confronti del collega vittima della violenza.

“Condanniamo con fermezza l’aggressione – sottolinea Andreula – e confidiamo
nella giustizia affinché sia fatta piena luce su quanto accaduto e venga
assicurata la massima tutela per il collega coinvolto. L’Ordine delle
professioni infermieristiche rinnova il suo appello ai vertici aziendali e
alle istituzioni competenti affinché vengano adottate misure concrete ed
efficaci per garantire migliori condizioni di sicurezza a tutti gli
operatori sanitari, con particolare attenzione a coloro che operano in prima
linea nell’assistenza infermieristica”.

BRESCIA OGGI

IN VALTROMPIA

L’alcol, le droghe e le sigarette: focus allarmante sui giovani

Fabio Zizzo

Il quadro che è emerso da uno studio biennale parla di consumi diffusi e di
riferimenti mancanti se il problema degenera

I ragazzi di 14 e 15 anni iniziano a bere qualche bicchiere o a tenere una
sigaretta tra le labbra per sentirsi più grandi e considerano solo le
«canne» come pericolose. Tra gli studenti con qualche anno in più, consumare
alcol è normale tutti i fine settimana, un terzo del totale fuma hashish o
cannabis nelle stesse occasioni e tabacco tutti i giorni. I motivi? Piacere
e divertimento, ma quando riconoscono l’eccesso non sanno a chi chiedere
aiuto ed escludono gli insegnanti.

È il quadro emerso in Valtrompia, calato in un contesto sociale
indifferente, nelle difficoltà di comunicazione in famiglia e tra
giovanissimi che cercano di imitare gli adulti e ragazzi in preda alla
solitudine. È emerso dai questionari sottoposti agli studenti delle scuole
medie e superiori della valle nell’ambito del progetto «Be Smart – Giovani
stupefacenti, scelte intelligenti» presentati ieri nell’Istituto «Primo
Levi» di Sarezzo in occasione di un convegno dedicato alla prevenzione delle
dipendenze tra gli adolescenti.

Il progetto è stato finanziato dal ministero della Salute e realizzato dalle
cooperative Gaia e Il Calabrone e dal consorzio Gli Acrobati coinvolgendo in
due anni – da marzo 2022 allo scorso giugno – tremila studenti, 300 famiglie
e 135 insegnanti. Sono stati attivati tre sportelli d’ascolto nelle
superiori, laboratori sulle competenze, percorsi di prevenzione, eventi e il
profilo Instagram «Be Smart Valtrompia». Ne hanno parlato la psicologa Luisa
Zani di Gaia, la responsabile delle politiche giovanili per la valle
Francesca Stefana, la vicepreside del Primo Levi Barbara Gallinetti e la
pedagogista Sara Rossi.

«I più vulnerabili sono nella fascia 13-23 anni perché è l’età
dell’adolescenza – ha sottolineato Edoardo Polidori, medico specializzato in
medicina preventiva – è l’età dell’evoluzione, della curiosità e del
divertimento, tutti ci sono passati. Non dobbiamo affrontare l’uso delle
droghe, ma la possibile caduta nella dipendenza. Non dobbiamo solo proibire,
ma stimolare la curiosità dei ragazzi verso la prevenzione». Per questo da
gennaio l’iniziativa continuerà con il progetto «QB – Quando basta», per
coinvolgere anche i luoghi di divertimento frequentati dai ragazzi e le
biblioteche. La prossima sfida? La dipendenza da cellulari e psicofarmaci.

BEREILVINO.IT

Vini senza alcol: Federvini plaude all’impegno del Governo a creare
condizioni chiare per la produzione

Di Fabio Italiano

Federvini accoglie con soddisfazione (*) l’esito dell’incontro avvenuto oggi
tra le Associazioni di rappresentanza del settore vitivinicolo italiano e il
Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, nel corso del quale è
stato presentato il decreto ministeriale per la produzione di vino senza
alcol o parzialmente dealcolato in Italia.

La nuova misura – attesa dai produttori italiani interessati allo sviluppo
di questa nuova tipologia di prodotti – permetterà di superare l’attuale
assetto normativo che rendeva di fatto impossibile produrre sul territorio
nazionale un vino anche solo parzialmente dealcolato, obbligando di
conseguenza i produttori interessati a recarsi all’estero per poter
investire su questo nuovo e crescente segmento di consumo.

“Il decreto, frutto di una proficua riflessione convergente tra le diverse
componenti della filiera e il Ministero – ha dichiarato Piero
Mastroberardino, Vice Presidente di Federvini – da un lato punta a
ristabilire condizioni di parità competitiva con gli altri Paesi produttori,
per altro verso ha lo scopo di integrare, non sostituire, le tipologie di
prodotto che rappresentano gli output della filiera nazionale, che deve
proseguire l’opera di consolidamento del proprio ruolo guida nella crescita
di valore e nel contempo sostenere il potenziale produttivo e il rapporto
con i mercati”

Federvini evidenzia l’importanza di regole chiare e orientate
all’efficienza, evitando vincoli operativi che potrebbero ostacolare
l’efficacia e la competitività delle nostre imprese.

“Sarà fondamentale – ha aggiunto Piero Mastroberardino – che questi nuovi
vini preservino un solido legame con la materia prima agricola, guidando i
consumatori alla continua scoperta della ricchezza della nostra produzione
vitivinicola”.

Con questa misura, il Ministero conferma il suo impegno nel supportare
l’innovazione del settore vitivinicolo, sostenendo la leadership italiana
sui mercati internazionali.

(*) Nota: produttori di vino che chiedono al Governo una legge per poter
produrre vino senza alcolo e, quando la ottengono, festeggiano. Una
situazione che, fino a 11 anni fa, nessuno in Italia avrebbe potuto
immaginare.

10 anni fa invece sì, qualche migliaio di persone lo potevano presagire,
avendo letto, sul piccolo libro pubblicato da Alessandro Sbarbada e Enrico
Baraldi “Bianco e rosso al verde – La rivoluzione del vino”. che questa era
la direzione che stavano prendendo, in Italia, la cultura e il commercio,
del vino.

CATANIA TODAY

Ubriaco alla guida provoca incidente e aggredisce i vigili intervenuti:
arrestato

E’ quanto accaduto nell’incrocio tra la via Silvio Pellico e la via
Cristaudo, nel territorio della frazione di Lavinaio del comune di Aci
Sant’Antonio, a seguito di un incidente stradale degenerato a causa dello
stato di ebbrezza del conducente di un delle auto

E’ stato un pomeriggio particolarmente animato per un 38enne di Canicattì
(AG), arrestato dai carabinieri della stazione di Aci Sant’Antonio perché
responsabile di lesioni aggravate, resistenza e violenza a pubblico
ufficiale. I fatti, verificatisi all’incrocio tra la via Silvio Pellico e la
via Cristaudo, nel territorio della frazione di Lavinaio del comune di Aci
Sant’Antonio, sono la conseguenza di un incidente stradale, degenerati però
a causa dello stato di ebbrezza del conducente di una delle due autovetture
coinvolte.

In particolare, intorno alle ore 17, i carabinieri sono intervenuti sul
luogo del sinistro stradale, dove tre vigili della polizia locale erano
impegnati nel rilevamento planimetrico, alla presenza del 38enne che, alla
guida di una Wolkswagen T-ROC, aveva urtato una Jeep Renegade la cui
conducente era stata trasportata in ospedale per le cure del caso.

L’alterazione alcolica dell’uomo è stata confermata dai carabinieri che, con
il supporto del nucleo radiomobile di Acireale, lo hanno sottoposto al test
dell’etilometro, rilevando un tasso alcolemico quasi tre volte oltre il
limite consentito. Durante l’attesa del carro attrezzi il fermato ha
iniziato a inveire contro gli agenti della polizia locale, arrivando a
strattonare una vigilessa e il collega intervenuto in sua difesa.

Nel parapiglia però, l’uomo ha colpito il vigile al volto con un pugno e,
proseguendo con accuse infondate verso i presenti di avergli sottratto una
somma di denaro, successivamente trovata dai carabinieri nella tasca dei
suoi pantaloni, ha aggredito anche un ispettore della polizia locale. La
presenza dei carabinieri, che si sono subito interposti per bloccare l’uomo
in stato di alterazione, ha messo fine agli episodi di violenza, che lo
hanno messo in sicurezza per poi arrestarlo. All’esito della celebrazione
del rito direttissimo, l’Autorità giudiziaria ha convalidato l’arresto,
disponendo nei confronti dell’uomo gli arresti domiciliari.

MY-PERSONALTRAINER.IT

Perché i gatti non possono bere alcolici?

Cosa succede se il gatto beve alcol?

Qualora un gatto dovesse assumere alcol, le conseguenze potrebbero essere
serie e gravi. Oltre a provocare danni su fegato, reni e cervello (proprio
come accade agli esseri umani), una piccola dose di bevande alcoliche, non
importa la gradazione, possono causare vomito, diarrea, tremori, coma e, nel
peggiore dei casi, il decesso dell’animale.

Cosa succede se un gatto si ubriaca?

-Sonnolenza;

-Movimenti rallentati;

-Perdita del coordinamento e incapacità di saltare.

Un gatto “ubriaco” rischia la morte. La capacità di tollerare e smaltire il
carico alcolico dipende dall’organismo, e in particolare dall’enzima
“alcol-deidrogenasi” (ADI). Esso è preposto a degradare le cellule di alcol
in sostanze che non hanno il medesimo grave impatto su cervello, fegato e
altri organi.

Questo enzima, pur presente nell’uomo, non compare nel corpo del gatto e di
conseguenza, anche se dovesse bere piccole dosi di acol, potrebbe andare
incontro a gravi intossicazioni che concernono il sistema nervoso centrale.
Si manifesterebbero anche i classici disturbi motori tipici
dell’ubriachezza, con il problema che questo problema impiegherà molto più
tempo a svanire.

Nel caso in cui un gatto assuma alcol, sia per assorbimento tramite pelle
che bevendolo, i veterinari dichiarano che potrebbero verificarsi anche
gravissime alterazioni metaboliche, come dei cali glicemici importanti. Le
drastiche riduzioni dello zucchero nel sangue possono portare alle
convulsioni.

Oltre a vomito, diarrea, tremori e difficoltà a deambulare, una quantità
esigua di alcol può portare al coma e addirittura alla morte. Più l’animale
è piccolo, più la quantità di alcol sufficiente a causare danni è bassa.

Detto ciò, non è mai giustificabile, in nessun caso, la somministrazione di
alcol al gatto.

Come proteggere il gatto dall’alcol?

-Evitare l’accesso alle bevande alcoliche.

-Evitare l’accesso a cibi che contengono alcol, anche se cotti.

-Non disinfettare ferite con l’alcol.

Potrebbe trattarsi di un consiglio in apparenza scontato, ma è sempre una
buona idea tenere le bottiglie d’alcol al di fuori della portata dei gatti,
i quali potrebbero accidentalmente farle cadere e camminare su di esso,
assumendolo per via cutanea. Senza contare il pericolo dei vetri,
naturalmente.

Un altro buon consiglio è quello di non lasciare bicchieri di vino o birra,
o fondi degli stessi, sui tavoli o in luoghi incustoditi. Basta davvero una
piccola distrazione per provocare problemi di salute importanti per un
gatto.

In linea generale il felino ha un olfatto molto sviluppato e dovrebbe essere
in grado di capire da solo quando qualcosa contiene alcol, ed evitarlo di
conseguenza (*). Non è sempre scontato che ciò avvenga: facciamo in modo che
non possa avvicinarsi e, se lo fa, allontaniamolo con un tono di voce
assertivo.

Un altro modo attraverso cui il gatto può assorbire l’alcol è per via
topica, attraverso disinfettanti a base alcolica come per esempio i lavaggi
di alcol denaturato. Evitiamo assolutamente di farlo e, in caso di ferite
aperte, chiamiamo immediatamente il veterinario e facciamoci guidare (almeno
per il primo soccorso) dal professionista, fintanto che non avrà tempo di
riceverci.

Cosa fare se il gatto lecca dell’alcool?

Se notiamo che il gatto sta leccando dell’alcol dobbiamo allontanarlo
immediatamente dallo stesso e valutare con attenzione le sue condizioni.

Oltre a rimuoverlo dalla sua portata, è necessario chiamare il veterinario,
specie se notiamo dei problemi di deambulazione o che il gatto non ha il
solito, regolare comportamento.

Il gatto ha bevuto l’alcol e non mostra sintomi, cosa devo fare?

Se il gatto è entrato in contatto con dell’alcol e ha manifestato sintomi
leggeri, o per qualche disattenzione ce ne si accorge troppo tardi, è
importante comunque portarlo dal veterinario. Qualora il felino non dovesse
morire durante la fase acuta dell’intossicazione, potrebbe in ogni caso
subire danni permanenti a reni e fegato.

Questi danni, oltre a ridurre l’aspettativa di vita dell’animale, possono
richiedere un cambio del regime alimentare. Potrebbero diventare di vitale
importanza acquistare cibo specifico per le vie urinarie, o cibo delicato
per apparati digerenti molto sensibili. Va da sé che il costo
dell’alimentazione quotidiana del felino salirebbe, non di poco, per un
incidente che nella maggior parte dei casi può essere prevenuto.

Cosa può bere il gatto?

Acqua.

Quando si parla di bevande adatte al gatto, si può pensare a tisane o
infusi, ma in linea generale è sempre meglio evitare qualsiasi alternativa a
quella che è semplice acqua fresca, pulita, cambiata ogni giorno. Qualsiasi
drink somministrato al gatto che non sia semplice acqua dovrebbe prima
essere discusso con un professionista veterinario.

In alcuni casi, per esempio, la camomilla (fredda) può avere effetti
rilassanti sul felino. Detto ciò, evitiamo di somministrargliela senza
consulto medico, specie se sappiamo che l’animale è malato o ha già
presentato patologie o intolleranze.

Evitiamo latte, caffè, bevande a base di frutta, frizzanti o zuccherine.

(*) Nota: anche perché la loro naturale percezione non è inquinata da
articoli che spiegano come bere birra conforti e dia relax.

Associazione Nuovo Paradigma O.d.V. – C.F. 91071720931

Associazione Nuovo Paradigma O.N.L.U.S. – C.F. 91071720931