Alcologiarassegna stampa vino birra e altri alcolici del 5.4.25

5 Aprile 2025
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RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA SU VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
A cura di Alessandro Sbarbada, Guido Dellagiacoma, Roberto Argenta

ILMERIDIANO
Trieste: sensibilizzazione e prevenzione sull’abuso di alcol
05 Aprile 2025
La Polizia Locale del Comune di Trieste era presente nel pomeriggio di
venerdì 4 aprile dalle 16 alle 20 in Largo Bonifacio a Trieste con due
Agenti del Reparto Motorizzato e uno del Nucleo Polizia Commerciale presso
il Gazebo punto d’incontro e sensibilizzazione sui temi alcol-correlati
allestito in occasione del Mese della prevenzione alcologica.
Anche quest’anno infatti l’Area delle Dipendenze del Dipartimento
Dipendenze e Salute Mentale di ASUGI, con la partecipazione di realtà del
terzo settore e altri soggetti che operano sul territorio, per tutto il
mese di aprile propone una serie di appuntamenti volti a sensibilizzare la
popolazione sulle tematiche legate all’assunzione di sostanze alcoliche.
L’evento di oggi, svolto in collaborazione con la Polizia Locale del Comune
di Trieste, era aperto a tutti con lo scopo di promuovere informazioni e
buone pratiche per prevenire comportamenti a rischio legati al consumo di
alcolici.
La Polizia Locale era a disposizione del pubblico per illustrare il
funzionamento di strumenti come l’etilometro, il pre-test o l’alcoltest e
di altri supporti operativi utilizzati nei controlli stradali, permettendo
di effettuare simulazioni di guida alterata su un tappeto-percorso con
l’ausilio di speciali occhiali e con un simulatore di guida.
“Come Amministrazione comunale – ha riferito il Comune di Trieste – siamo
felici di partecipare a questo evento con la Polizia Locale, collaborando
con ASUGI per informare sui rischi legati al consumo di alcol, in
particolare per quanto riguarda la sicurezza stradale. Sensibilizzare la
cittadinanza sulle tematiche legate all’assunzione di sostanze alcoliche è
infatti l’obiettivo di questo evento, che trova il Comune di Trieste a
fianco dell’Area delle Dipendenze del Dipartimento Dipendenze e Salute
Mentale di ASUGI. La Polizia Locale è da sempre attenta e particolarmente
impegnata su questi temi ed è già presente ogni anno in tutte le scuole
della città per parlare agli studenti di educazione e sicurezza stradale.
L’evento odierno permette di intercettare anche un pubblico adulto, per
parlare di prevenzione e per renderlo consapevole dei rischi, legati
all’abuso di sostanze alcoliche, per la salute quanto per la sicurezza alla
guida”.
Il consumo di alcol rappresenta un importante problema di salute pubblica,
implicato in Europa nel 4% di tutte le morti e nel 5% di anni persi per
disabilità e il cui costo sociale e sanitario per l’Italia è stato stimato
in 25 miliardi di euro/anno.
L’alcol ha proprietà tossiche, cancerogene, può causare alterazione
comportamentali e dipendenza; anche modeste quantità possono essere
correlate a sviluppo di malattie o problematiche relazionali e sociali. Non
esistendo una soglia sicura di assunzione di sostanze alcoliche, molti
Paesi europei, al fine di promuovere la salute pubblica, hanno validato e
condiviso negli anni delle linee guida per un consumo a basso rischio.
I dati del 2022-23 relativi al consumo di alcol in Friuli Venezia Giulia
dello studio PASSI rilevano che il 29% della popolazione adulta presenta un
consumo a rischio, perché beve alcolici con modalità binge (consumo di
numerose unità alcoliche in un’unica occasione), beve al di fuori dei pasti
e ha un consumo abituale elevato.

*La manifestazione è promossa dall’Area delle Dipendenze del Dipartimento
Dipendenze e Salute Mentale di ASUGI con la collaborazione di: * Polizia
locale del Comune di Trieste;
Progetto Area Giovani del Comune di Trieste;
Mediateca La Cappella Underground;
Cooperativa Duemilauno Agenzia sociale;
La Quercia società cooperativa sociale;
Progetto Overnight;
Progetto Afrodite.

*Con le associazioni: * A.C.A.T.;
As.Tr.A.;
Hyperion;
Alcolisti Anonimi.

ILQUOTIDIANO
TRENTO
La confessione di Bojan, poi rimesso in libertà: «Ho ucciso papà per
difendere mamma. I coltelli? Li avevo nascosti»

*Il diciannovenne ha ucciso il padre Simeun, 46 anni. La vittima si stava
avventando sulla compagna che aveva minacciato di morte *sabato 5 Aprile,
2025

*di Benedetta Centin *La preoccupazione che il padre potesse concretizzare
le sempre più pressanti minacce di morte nei confronti della madre era
tanta per Bojan Panic, studente di 19 anni del liceo Galilei di Bolzano. E
infatti giovedì si era anche premurato di nascondere da ogni angolo di casa
qualunque oggetto potesse essere usato come potenziale arma. E pure quel
coltellino a serramanico del papà muratore. Quella lama che ieri notte il
ragazzo ha usato contro il genitore che, *ancora una volta ubriaco* e
dall’atteggiamento aggressivo, si stava avventando sulla compagna, a letto
a riposare. Bojan l’ha colpito alle spalle. Una, più coltellate. Fino ad
ucciderlo. Trasferito in carcere a Trento, accusato di omicidio volontario,
ieri sera è stato rimesso in libertà su disposizione della Procura che ha
motivato con la mancanza di esigenze cautelari e con i riscontri ottenuti
dalle indagini. «Volevo solo difendere mia madre, temevo per lei, che mio
padre potesse ucciderla come minacciato» avrebbe spiegato il 19enne agli
inquirenti. Il delitto si è consumato attorno alle 1.30 in un appartamento
di via Frecce Tricolori a Mezzolombardo, dove la famiglia di bosniaci si
era trasferita a giugno 2024. Lì dove i carabinieri hanno effettuato
accertamenti e rilievi scientifici per ore ed ore, nella giornata di ieri.

*La ricostruzione *Ha ucciso con diverse coltellate alla schiena il padre
violento che era solito maltrattare la madre e che nelle ore precedenti
l’aveva terrorizzata con esplicite minacce di morte via messaggio. E che
aveva infierito ancora con continue offese e urla una volta rincasato a
tarda sera. Del tutto ubriaco. «Ho ferito e colpito mio padre» ha detto,
convinto di averlo solo ferito, lo studente al telefono con il 112 ieri
notte. Sotto i suoi occhi il padre Simeun, 46 anni, riverso a terra, nel
sangue, in camera da letto, mentre la madre tentava il massaggio cardiaco.
Presente anche il figlio minore di 17 anni, il primo a chiamare il numero
di emergenza. «Volevo solo difendere mamma» spiegherà il ragazzo nel corso
dell’interrogatorio che si è svolto in caserma a partire dalle 5.30 circa
di ieri, davanti alla pm Patrizia Foiera e ai carabinieri che procedono
nelle indagini. «Era ancora visibilmente sotto choc, molto provato» le
parole della sua avvocata, Veronica Manca. Nelle risposte fornite agli
inquirenti, ricostruendo i fatti, non senza pause e occhi lucidi, sarebbe
emersa tutta l’esasperazione e la paura che si respirava in casa. Ancora
più opprimente nelle ultime ore.
Il giovane ha raccontato di come giovedì avesse fatto sparire quel
coltellino a serramanico che il padre teneva in casa, per evitare che lo
usasse una volta tornato. Il timore del primogenito era tanto anche per il
fatto che il genitore tardava, e questo faceva già supporre che sarebbe
rincasato del tutto sbronzo, come capitava sempre più spesso. Ed è proprio
quel coltello «sequestrato» che il 19enne ha usato per infierire sul
46enne, che nemmeno gli operatori sanitari arrivati con l’ambulanza a
sirene spiegate sono riusciti a salvare. Il medico lo ha poi dichiarato
morto e per Bojan Panic è scattata l’accusa di omicidio, di cui risponde
ora ma in stato di libertà. Dal carcere di Spini il suo pensiero fisso era
a mamma e fratello minore, che in serata ha raggiunto. «Voglio sapere come
stanno» ha detto all’avvocata che ieri pomeriggio gli aveva fatto visita.

*Maltrattamenti mai denunciati *Le mura domestiche avrebbero nascosto uno
spaccato di vessazioni e maltrattamenti che duravano da anni, da quando
Bojan era bambino, ma che la donna, Milka, 40 anni, non ha mai denunciato.
Solo confessato ad alcuni parenti e amiche. Troppa la paura di procedere,
di denunciare appunto, come avrebbe confessato lei stessa ieri ai
carabinieri, confermando tra l’altro in toto la versione dei fatti fornita
dal primogenito. E cioè di quelle minacce del marito che proseguivano da
giorni, prima velate, nelle ultime ore sempre più spudorate, di farle del
male; dell’atteggiamento sempre più possessivo dell’uomo, che pretendeva di
controllarla su tutto in modo ossessivo, a partire dai suoi contatti; di
quel vizio di bere che ormai aveva preso il sopravvento, e di quell’incubo
in cui era stata ingurgitata.

*L’aggressione in camera *Il muratore, giovedì, era rientrato a casa
attorno alle 23. In balia dei fumi dell’alcol, urlando e offendendo di
continuo la donna, innescando con lei una furiosa discussione, dandole
della poco di buono. Simeun aveva continuato a sgolarsi bottiglie di vino,
birra e grappa anche nelle ore successive. Almeno quattro quelle rinvenute
vuote dai carabinieri nell’appartamento, finito sotto sequestro. La donna,
vista la situazione, si era spostata nella camera da letto dei ragazzi, e
si era coricata nel letto del più grande che, in grande apprensione per
lei, temendo che il padre potesse concretizzare quelle sue terribili
minacce, non l’ha mai lasciata sola. «Mi ero addormentata, poi ho sentito
mio marito arrivare nella penombra urlando, insultandomi e pretendendo il
mio cellulare» avrebbe riferito la 40enne. In quel momento Bojan Panic è
saltato giù dal letto in cui si era stretto con il fratello minore e ha
colpito il padre che si stava avventando sulla madre. E lo ha accoltellato.
Alle spalle. Più e più volte. Quante sarà l’autopsia che verrà svolta
lunedì a chiarirlo. «Ho avvertito dei rumori, schiamazzi, urla, poi
all’improvviso la situazione si è placata» ha riferito il vicino di casa.
Un silenzio. Di morte.

OTTOPAGINE
Avellino, alcol a minorenni: il Questore chiude bar in centro

*Il provvedimento del questore: chiusura per 20 giorni , la nota stampa
Simonetta Ieppariello *sabato 5 aprile 2025
*Avellino*.
“Il Questore della provincia di Avellino ha emesso un provvedimento, ai
sensi all’art. 100 TULPS, nei confronti di un’attività commerciale presente
all’interno del territorio cittadino, notificato in data 04.04.2025 e con
decorrenza odierna, dai poliziotti della Squadra di Polizia Amministrativa
della Questura di Avellino. Con tale atto è stata disposta la sospensione
delle attività esercitate all’interno del locale commerciale per un periodo
di venti giorni, a tutela di beni di valore primario, quali l’ordine e la
sicurezza pubblica, la salvaguardia dei minori e dei soggetti più deboli.
La misura è stata adottata su proposta avanzata dal Comando Provinciale dei
Carabinieri di Avellino, a seguito di somministrazione di bevande
alcooliche a minori di anni 14, avvenuta in data 08.03.2025, tale da
cagionare il ricovero di una ragazza di* 13 anni*. (*)
Il provvedimento del Questore di Avellino ha finalità preventiva,
considerato che il titolare di un esercizio pubblico deve sempre mantenere
una condotta irreprensibile, in virtù della fiducia che la collettività
ripone in chi esercita un’attività sottoposta ad una pubblica
autorizzazione, poiché diretta ad esercitare un’impresa tesa ad offrire
servizi ad un pubblico indiscriminato composto spesso soprattutto da
giovani, anche minori degli anni 18”. Questo il contenuto della nota
diramata a mezzo stampa dalla Questura di Avellino.

(*) Nota: la vendita di alcolici a minorenni è tanto più grave quanto più bassa
è l’età del cliente. La sanzione dovrebbe essere commisurata alla gravità
del reato, ad esempio: sospensione della licenza fino al compimento della
maggiore età del minore.

TELENORD

*Cronaca *Savona, beccato per due volte ubriaco alla guida: auto confiscata
e messa all’asta

*Doppia denuncia per un 35enne dell’entroterra savonese *di F.S.
Ven 04 Aprile 2025
Colpevole e recidivo di guida in stato di ebbrezza. Un ragazzo di 35 anni
residente nell’entroterra di Savona è stato controllato dai carabinieri due
volte a distanza di pochi giorni mentre era alla guida della propria auto,
risultando in entrambi i casi positivo all’alcoltest. L’uomo è stato
denunciato e il veicolo, sebbene di proprietà di terzi, è stato confiscato
e potrà essere venduto all’asta poiché circolante nonostante il fermo
amministrativo.
*Prima volta…* – I carabinieri della compagnia di Cairo Montenotte lo
hanno fermato la prima volta a inizio aprile alle due di notte ad Altare,
la seconda un pomeriggio di pochi giorni dopo a Carcare. Nella prima
circostanza è stato sorpreso a guidare con un tasso alcolemico superiore a
1,5 grammi per litro, motivo per il quale oltre alla denuncia e alla multa
gli è stata ritirata la patente e la vettura è stata sottoposta a fermo
amministrativo.
*… e poi di nuovo* – Durante il secondo controllo l’irriducibile della
guida in stato di ebbrezza dopo essere risultato positivo al pretest con
precursore, ha creduto di poter evitare nuove sanzioni rifiutandosi di
sottoporsi all’alcoltest con etilometro
*Sanzioni* – L’uomo, che si trovava alla guida nonostante la patente
ritirata e per di più di un veicolo sottoposto a fermo, oltre che
sprovvisto di copertura assicurativa, è incappato nelle sanzioni più gravi
previste per guida in stato di ebbrezza che si applicano proprio in caso di
rifiuto, oltre che in una nuova denuncia.

TERNOTODAY
Ventenne ubriaca al volante, perde il controllo dell’auto e va a sbattere
contro altre auto in sosta

*L’incidente a Orvieto, la ragazza è stata denunciata dai carabinieri:
aveva un tasso alcolico quasi quattro volte superiore ai limiti di legge *I
carabinieri dell’aliquota radiomobile della compagnia di Orvieto hanno
denunciato per guida in stato di ebbrezza una 20enne neopatentata. La
giovane, nella notte tra venerdì e sabato scorsi, mentre si trovava alla
guida di un’utilitaria, ha perso il controllo della vettura in località
Segheria ed è andata a sbattere contro alcune auto in sosta. Rimasta illesa
e sottoposta ad accertamenti sulle condizioni psico-fisiche, la ragazza è
risultata aver un tasso alcolemico pari a quasi 4 volte il limite di legge.
Nei suoi confronti, i militari hanno proceduto anche al ritiro della
patente di guida e al fermo amministrativo del veicolo di proprietà del
padre della giovane. La legge prevede che i neopatentati debbano avere un
tasso alcolemico sempre pari a zero. Secondo la normativa vigente, infatti,
nei primi tre anni dal conseguimento della patente B e fino al compimento
dei 21 anni, non possono mai guidare dopo aver bevuto alcolici.

CHIAMAMICITTA’
Rimini, sorvegliato speciale non rispetta gli obblighi e si ubriaca:
arrestato

*Denunciato dalla Polizia due volte nella stessa mattinata, aveva anche il
divieto di frequentare locali pubblici *5 Aprile 2025
A Rimini nella tarda mattinata di giovedì 3 aprile, la Polizia di Stato ha
arrestato un uomo, cittadino italiano, per il reato di inottemperanza alla
misura della Sorveglianza Speciale.
L’episodio è avvenuto intorno alle 12.20, quando una volante della
Questura, durante un controllo presso un esercizio commerciale in via di
Mezzo, ha identificato un soggetto in evidente stato di alterazione dovuta
all’assunzione di alcol. Gli agenti hanno riconosciuto l’uomo come lo
stesso che era stato denunciato poche ore prima, sempre in stato di libertà.
Accompagnato in Questura per accertamenti, è emerso che l’uomo era
sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale e che
stava violando gli obblighi imposti, tra cui il divieto di accesso a locali
pubblici sull’intero territorio della provincia di Rimini.
Considerata la reiterazione del comportamento illecito e l’effettiva
pericolosità sociale del soggetto, aggravata dal fatto che si era già reso
protagonista di un altro reato poche ore prima, gli agenti hanno proceduto
con l’arresto. L’uomo è stato inoltre denunciato in stato di libertà per la
violazione del divieto di accesso ai locali pubblici.

Associazione Nuovo Paradigma O.d.V. – C.F. 91071720931

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