RASSEGNA STAMPA SU VINO, BIRRA E ALTRI ALCOLICI
A cura di Roberto Argenta, Guido Dellagiacoma, Alessandro Sbarbada
ASAPS ASSOCIAZIONE LORENZO GUARNIERI (*) (**)
(*) Nota, dalla pagina facebook di Stefano Guarnieri:
La guida in stato di ebrezza come quella sotto leffetto di stupefacenti è
uno dei fattori causali più importanti, insieme alla velocità, degli scontri
stradali con feriti gravi e morti.
In Italia purtroppo Istat-ACI non include nelle analisi delle cause degli
scontri i dati relativi alle circostanze legate allo stato psicofisico. Si
giustifica dicendo che la fornitura allIstat di tale informazione da parte
degli organi di rilevazione appare ad oggi ancora non completamente
esaustiva. Lo stato che si auto-giustifica nella sua negligenza.
Abbiamo i dati di Polizia Stradale e Carabinieri che indicano un 10% di
presenza di guida in stato di ebrezza negli scontri rilevati con feriti
rappresentando così sicuramente una causa fra le prime tre. Data la pochezza
dellanalisi statistica fornita da Istat-ACI è impossibile capire quanto
questa sia una causa importante nei casi di scontri mortali o con feriti
gravi. Uno studio datato dellIstituto Superiore della Sanità indica una
percentuale del 30/35% di guida in stato di ebrezza nel caso di scontri
mortali.
Nonostante questi numeri di questa causa si parla molto poco e si controlla
molto poco. Sarà perché siamo uno dei più grandi produttori di vino nel
mondo?
Anche se personalmente penso che le bevande alcoliche tutte (vino, birra,
superalcolici) siano una grande disgrazia per la nostra salute, non voglio
fare il moralista. Ognuno è libero di trattarsi come crede. Diventa un tema
di sicurezza pubblica quando guidi perché può accadere, ed è accaduto più
volte, che uccidi il figlio la figlia, il marito la moglie, il fratello la
sorella, la mamma il babbo, di qualcuno. E allora il tuo bere e guidare
diventa un problema anche mio e molto serio. Lalcol passivo uccide come e
forse di più del fumo passivo. Chissà perché siamo riusciti a ribellarci al
secondo e non riusciamo ancora a dire a chi ci sta vicino di non guidare
dopo aver bevuto!.
(**) Nota: è scritto “alcol”, ma si legge vino, birra e altri alcolici.
Non bere vino prima di guidare.
Non bere birra prima di guidare.
Non bere alcun alcolico prima di guidare.
CORRIERE DELLA SERA
Miriam Ciobanu travolta e uccisa a 22 anni, il giovane ubriaco che guidava a
160 all’ora condannato a 3 anni e 2 mesi
di Denis Barea
La notte del 31 ottobre 2022 la giovane, 22 anni, era in mezzo alla strada
quando fu investita. Alessandro Giovanardi, 25 anni, guidava ubriaco e sotto
effetto di droghe a quasi cento chilometri oltre il limite di 60 all’ora
Tre anni e 2 mesi. Il tribunale di Treviso ha chiuso così il primo grado per
Alessandro Giovanardi, 25 anni, residente a San Zenone degli Ezzelini
(Treviso), accusato di aver travolto e ucciso la 22enne Miriam Ciobanu,
originaria di Tolmezzo ma residente con i genitori a Fonte. Secondo le
accuse Giovanardi, a bordo della sua Audi, ha investito la giovane la notte
di Halloween mentre sfrecciava a 158 chilometri orari ed era sotto leffetto
di cannabinoidi e alcol. Miriam era stata investita e uccisa lungo via
Vittorio Veneto, a Paderno di Pieve del Grappa.
L’incidente
Lei aveva deciso di fare la strada a piedi, verso Fonte, dopo aver litigato
con il suo fidanzato con cui aveva trascorso la serata in una pizzeria della
zona. LAudi con alla guida Giovanardi lavrebbe centrata quando la 22enne
si trovava, per ragioni che non sono state chiarite, al centro della strada.
Nellimpatto, che è stato violentissimo, la parte anteriore e il parabrezza
della vettura sono andati semidistrutti e la ragazza è finita a diversi
metri di distanza.
Cento chilometri oltre il limite
Secondo i rilievi delle forze dellordine limputato (difeso dagli avvocati
Luca Milano e Greta Gusi, mentre le parti civili erano assistite
dallavvocato Enrico Genovese) avrebbe viaggiato a quasi cento chilometri
oltre il limite di velocità che in quel tratto di strada è fissato a 60
chilometri allora.
Inoltre la prova dellalcol test ha dato come risultato 1,33, cioè quasi tre
volte il limite consentito. (*) Gli esami successivi hanno accertato che il
giovane era positivo anche alluso di marijuana. A Giovanardi è stata
riconosciuta lattenuante – temperata dalla contestazione di essersi posto
al volante in condizioni di forte alterazione – per il fatto che Miriam
Ciobanu si trovava appunto al centro della carreggiata. Alle parti civili –
il padre e la sorella della Ciobanu – è stata riconosciuta intanto una
provvisionale rispettivamente di 125 mila euro e 250 mila euro. Gli avvocati
difensori hanno già preannunciato il ricorso in appello.
(*) Nota: non è stato scritto dopo quanto tempo dallimpatto sia stata
rilevata lalcolemia. Nel caso fosse passata più di unora, si potrebbe
pensare che al momento della collisione lalcolemia fosse superiore al
valore 1,50.
SALERNO NOTIZIE
Salerno: alcol ai minorenni, chiuso bar in centro. Il plauso del Codacons
Solo pochi giorni fa lAvv. Matteo Marchetti, il giorno del suo insediamento
alla presidenza del Codacons
Campania, come suo primo atto chiese al Prefetto di Salerno un ulteriore
sforzo ed intervento sulla
gravissima problematica della vendita di alcool ai minori e sul contrasto
annesso.
Allora disse:
Purtroppo con la fine della scuola i ragazzi minorenni decidono di usare e
sempre più spesso di abusare
di alcool, vuoi per emulazione, vuoi per sentirsi più grandi, vuoi spesso
per ignoranza delle conseguenze,
alcool che molto spesso viene somministrato nei locali della movida a
ragazzi a cui o non si chiede il
documento o che presentano documenti falsi. Naturalmente alla problematica
dellalcol è direttamente
legata la sicurezza stradale e molti maggiorenni purtroppo terminata la
serata si mettono alla guida delle
proprie autovetture praticamente ubriachi e lo stesso fanno i minorenni con
i propri motorini e chiese in
tutti i locali della movida, sia a Salerno che in provincia, un intervento
anche con lutilizzo di forze
dellordine in borghese sia allesterno che allinterno dei locali, in modo
da poter limitare al massimo gli
incidenti, nella speranza di annullare tragedie come quelle che purtroppo
ogni anno si verificano e per
rendersene conto basta recarsi al pronto soccorso soprattutto durante il
fine settimana.
Oggi apprendiamo dalla stampa che alcuni ragazzi minorenni sono stati
sorpresi con bevande alcoliche e
che il locale è stato chiuso per 15 giorni.
Laveva vista giusta lAvv. Marchetti, infatti un intervento mirato e
costante può solo produrre effetti
positivi e fungere da deterrente per tutti coloro che non rispettano le
regole e soprattutto mirare alla
protezione della salute di tutti i ragazzi ed in particolar modo di chi
nulla ha a che fare con lalcool, ma che
purtroppo è vittima innocente per labuso di altri e paga molto spesso con
la vita solo perché si trova nel
posto sbagliato al momento sbagliato.
Il Codacons quindi ringrazia il Prefetto e plaude per aver dato seguito al
suo appello e lo invita ad insistere perché solo così si può aver ragione
della stoltezza di chi compra e, soprattutto, di chi vende.
LAvv. Marchetti estende questo monito a tutti i cittadini ma soprattutto ai
genitori: denunciate i reati
commessi quando ne venite a conoscenza. I nostri uffici sono sempre a
disposizione anche solo per un
consiglio al n. 089 252433
TELEFRIULI
Sei ubriaco, non guidare: botte da orbi tra due fratelli
Autore: Alberto Comisso
Momenti di tensioni ieri sera, alle 22.50, tra le vie del Bon e Peschiera a
Udine. Due fratelli stranieri sono venuti alle mani, poi è intervenuto il
padre.
Pare che uno dei due, alterato dai fumi dellalcol, volesse mettersi alla
guida della macchina ma laltro abbia cercato di dissuaderlo. Dalle parole
sono passati alla vie di fatto, tanto che sono volati calci e pugni e uno
sarebbe stato visto dileguarsi con diverse tumefazioni al volto.
A tentare di dividere i due è intervenuto il padre. Sul posto sono poi
giunte le volanti della polizia di stato.
TVIWEB
BASSO VICENTINO
Ubriaco al lavoro litiga con i colleghi e aggredisce i carabinieri:
arrestato
Nella notte del 4 luglio 2024, i Carabinieri della Stazione di Campiglia Dei
Berici, insieme ai colleghi delle Stazioni di Sossano e Noventa Vicentina,
hanno arrestato in flagranza di reato T.A., un 45enne italiano residente a
Montebelluna (VI) con precedenti di polizia, per resistenza, violenza e
minaccia a pubblico ufficiale.
La sera precedente, T.A., un operaio trasfertista, si trovava a Campiglia
Dei Berici per motivi di lavoro e, dopo aver abusato di alcol, ha ingaggiato
una lite con alcuni colleghi allinterno della struttura ricettiva in cui
alloggiava. Il proprietario dellalbergo ha quindi allertato il 112.
Due pattuglie sono state inviate sul posto e, constatando lo stato di
alterazione del soggetto, hanno richiesto lintervento del 118. T.A. ha
manifestato molta aggressività verso i militari e le altre persone presenti,
rifiutando le cure del personale sanitario intervenuto. È stato quindi
condotto presso la Stazione dei Carabinieri di Campiglia Dei Berici, dove ha
continuato a mantenere un comportamento aggressivo e minaccioso. I militari
hanno proceduto al suo arresto in flagranza di reato.
Questa mattina, presso il Tribunale di Vicenza, larresto è stato
convalidato e a T.A. è stata applicata la misura cautelare dellobbligo di
presentazione alla polizia giudiziaria ogni tre settimane.
TODAY
Ubriaco fradicio, devasta l’ospedale e la caserma: pugni e testate contro
muri e porte
La denuncia del sindacato Nsc dei carabinieri: “È stata messa a repentaglio
la sicurezza dei militari”
Ubriaco e fuori di sé, prima ha danneggiato il pronto soccorso
dell’ospedale, poi la caserma dei carabinieri di Desenzano del Garda,
popoloso comune in provincia di Brescia. Una vera e propria “mina vagante”
impossibile da calmare, se non ricorrendo – e per ben due volte – all’uso
degli specifici medicinali. L’episodio risale ai giorni scorsi ed è stato
reso noto dalla segreteria provinciale del sindacato Nsc dei carabinieri.
Protagonista della vicenda è un giovane turista in stato di alterazione
psicofisica, dovuta all’abuso di alcol. Tutto è cominciato al pronto
soccorso dell’ospedale, dove il ragazzo è stato portato proprio a causa
dell’elevato tasso etilico. I carabinieri del nucleo radiomobile di
Desenzano sono intervenuti d’urgenza per tentare di fermare il turista che
“aveva commesso ingenti danni all’interno del centro ospedaliero, turbando
il regolare funzionamento del reparto e rendendo difficoltose le attività di
soccorso pubblico”, si legge nella nota del sindacato.
Una volta sedato, il giovane è stato accompagnato in caserma per essere
denunciato. Ma anche lì avrebbe dato di matto, rendendosi protagonista di
azioni di autolesionismo e sferrando pugni e testate contro le pareti e una
porta. Così i militari hanno composto il numero unico per le emergenze e
richiesto l’intervento di un medico che lo sedasse nuovamente. “Dopo circa
mezz’ora dalla richiesta, è giunta un’ambulanza – si legge ancora nel
comunicato – ma solo a seguito di insistenze da parte dell’equipaggio dei
soccorritori, nonché dei militari operanti – era già trascorsa un’ora e
mezza circa dalla prima chiamata – è intervenuto anche un medico che ha
somministrato al fermato, in preda all’esagitazione, un’ulteriore dose di
sedativo, procedendo al trasporto e al ricovero in ospedale”. Un tempo
troppo lungo per il sindacato, che denuncia: “L’agenzia regionale di
emergenza urgenza ha notevolmente ritardato l’intervento medico, mettendo a
repentaglio la sicurezza dei militari dell’Arma, della caserma e dello
stesso fermato”.
La segreteria provinciale Nsc di Brescia, si legge ancora nel comunicato,
“sollecita la creazione di protocolli condivisi che lascino poco spazio a
interpretazioni personali da parte di chi è chiamato a decidere se inviare o
meno un’automedica, in modo tale da garantire la dovuta collaborazione
interistituzionale con le forze di polizia. Occorre evitare che fatti come
quello descritto possano generare ben più gravi conseguenze ed esporre a
rischio gli operatori in uniforme e i sanitari stessi”.
CENTROPAGINA
Civitanova, ubriaca al volante: si schianta contro uno stabilimento balneare
È quanto accaduto laltra notte, poco prima delle 4, sul lungomare nord di
Civitanova, allaltezza dello chalet e ristorante San Marco
Di Chiara Marinelli
CIVITANOVA MARCHE Ubriaca al volante si schianta con lauto contro uno
stabilimento balneare sul lungomare nord, dopo aver perso il controllo
dellauto e avere invaso la pista ciclopedonale.
È quanto accaduto laltra notte, poco prima delle 4, sul lungomare nord di
Civitanova, allaltezza dello chalet e ristorante San Marco. Unauto,
condotta da una ragazza di 24 anni, si è schiantata contro la recinzione
esterna in legno della struttura, andando a colpire anche una colonnina del
gas e danneggiando le tubature. Sul posto sono intervenuti i vigili del
fuoco e i carabinieri.
La giovane è rimasta praticamente illesa, ma sono stati tanti i danni alla
struttura del lungomare nord. Allertato subito dai carabinieri anche il
proprietario. La ragazza al volante è risultata positiva al test
delletilometro.
IL MESSAGGERO
Perugia, caos al parco di Sant’Anna: «Urla, alcol e botti fino a notte
fonda». Cittadini esasperati chiamano le forze dell’ordine
di Riccardo Gasperini
PERUGIA – Notti estive «da incubo». Almeno così le descrive chi abita
attorno al parco di Sant’Anna dove, come un anno fa, i residenti sono ancora
ostaggio delle serate allinsegna delleccesso. Quello di gruppetti di
ragazzini terribili che fino alle 4 di mattina urlano, sporcano e tirano
pure botti. La situazione appare molto pesante, tant’è che ieri notte sono
partite ancora una volta chiamate alle forze dellordine. E questa mattina,
dopo che gli addetti alla pulizia del parco e gli stessi residenti si sono
trovati di fronte ad un mare di bottiglie, scarti di cibo e quant’altro,
molte segnalazioni sono arrivate anche all’associazione di quartiere
Filosofi
Amo, che raccoglie il grido di preoccupazione dei cittadini per
lennesima volta. Perché, come detto, quella dei giovanissimi che minano la
quiete pubblica e il decoro in quella zona, non è cosa nuova.
LO SCENARIO
Già tempo fa, in occasione di altre notti da bollino rosso, si era messa in
moto sinergia fra cittadini, associazioni, amministrazione e forze
dellordine. Chi abita in zona racconta anche che era stato creato un gruppo
WhatsApp per segnalare puntualmente ogni problematica, mettendo al corrente
tutte le parti in causa. Ma se nellimmediato qualcosa di buono ne era
uscito, la situazione generale del parco pare proprio essere tornata ai
livelli di allarme. Anzi, ben oltre, stando almeno a quando accaduto la
scorsa notte.
BOTTI E URLA
Vari residenti, come raccontato al Messaggero, hanno composto il numero di
emergenza chiedendo lintervento delle forze dellordine. Le varie
segnalazioni sono scattate dopo sono stati sentiti scoppiare vari fuochi
dartificio, forse petardi o simili, che hanno creato non solo rumore ma
anche una vistosa nuvola di fumo nellarea del parco, zona campetti. Vista
la situazione, che si è verificata dopo schiamazzi e altri rumori molesti, i
cittadini hanno chiesto aiuto.
RABBIA E PAURA
Nel tempo cè chi ha provato a chiedere silenzio e pulizia, ma secondo
quanto filtra cè anche timore ad affrontare la situazione.
Per questo partono nuovi appelli a istituzioni e forze dellordine, oltre
che segnalazioni fatte dai cittadini allassociazione di zona, che è pronta
a mobilitarsi. «Non finisce qua, vediamo di percorrere tutte le vie sia
legali che sociali per contrastare questo fenomeno». Insomma, contro gli
incivili i residenti sono pronti a mobilitarsi per evitare un ulteriore
degenerare della situazione. Lappello principale è quello a controlli
costanti (ieri di notte sono intervenuti i carabinieri, al mattino ha
verificato la situazione la polizia locale), utilizzando anche la rete di
telecamere presenti nella zona. Cè anche chi rilancia una proposta emersa
già durante la precedente ondata di episodi molesti. «Perché non staccare le
luci durante la notte? Almeno si mettono in difficoltà». Proposte a parte.
allo stato attuale di certo cè che i residenti si dicono esasperati perché
«non si riesce a dormire». Diventa difficile se non impossibile mantenere
decoro anche da parte degli addetti alla gestione del parco, sempre più in
difficoltà di fronte a una situazione oltre i limiti, con tavolini ridotti a
discarica e rifiuti sparsi in tutto il parco.