RASSEGNA STAMPA SU VINO, BIRRA E ALTRI ALCOLICI
A cura di Roberto Argenta, Guido Dellagiacoma, Alessandro Sbarbada
GAMBERO ROSSO
In Trentino è rivoluzione nelle feste di paese: via birra e vino dai nomi
degli eventi per arginare labuso di alcol
a cura di Carlotta Sanviti
La proposta dellassessora delle Valli Giudicarie divide i Comuni: stop ai
superalcolici nelle sagre e nomi delle feste senza riferimenti allalcol, ma
non tutti sono daccordo
«Divertirsi con stile» è la nuova parola dordine in Trentino, ma senza
birra e vino. La proposta di Romina Parolari, assessora della Comunità delle
Valli Giudicarie, sta sollevando un polverone: evitare che le feste di paese
abbiano nel nome riferimenti allalcol e bandire i superalcolici dagli
eventi patrocinati. È un piano ambizioso per contrastare labuso di alcol
tra i giovani, accolto da 19 Comuni e respinto da altri sette, divisi tra
chi vede liniziativa come un passo necessario e chi la ritiene poco
praticabile.
La cultura dellalcol nelle feste di paese
Lidea della Comunità delle Valli Giudicarie, riporta il Corriere del
Trentino, nasce da unesigenza che è ormai sotto gli occhi di tutti: labuso
di alcol tra i giovani è in crescita, e i dati del Centro Alcologia
dellAzienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Tione parlano di un
problema «allarmante». Le linee guida inserite nel progetto Divertirsi con
stile puntano a sradicare questa errata cultura dellalcol radicata anche
nelle feste locali, proponendo, tra le altre cose, che eventi e
manifestazioni evitino termini come birra o vino nei loro nomi. È un
cambiamento non solo formale ma di prospettiva, come sottolinea lassessora
Parolari: eliminare i riferimenti diretti allalcol dai nomi dovrebbe
aiutare a costruire un nuovo immaginario per le feste, spostando il focus
dallalcol al divertimento sano. Ma non finisce qui. Le linee guida mirano
anche a impedire la somministrazione di superalcolici durante le
manifestazioni di paese e a ridurre il rischio di gare che abbiano come tema
la resistenza al bere, spesso considerate una pericolosa legittimazione
dellabuso di alcol. Al loro posto, Parolari auspica serate in cui il
protagonista sia il cocktail analcolico, proposto con colori e slogan
accattivanti per attrarre un pubblico giovane. Lidea è quella di creare
almeno una giornata alcol-free nelle manifestazioni che durano più giorni,
per incoraggiare un divertimento più responsabile. (*)
La reazione dei Comuni
Liniziativa, accolta con favore da 19 Comuni delle Valli Giudicarie, non ha
però convinto tutti. Tra chi si oppone vi sono sette Comuni, tra cui
Bocenago, Carisolo, Comano, Dorsino, Fiavè, San Lorenzo e Stenico. Il
sindaco di Carisolo, Arturo Povinelli, ha spiegato sul Corriere che il
consiglio comunale ha bocciato la proposta con una votazione combattuta: tre
favorevoli, tre contrari e quattro astenuti. Secondo Povinelli, lintenzione
di contrastare lalcolismo è condivisa da tutti, ma «le linee guida sono
difficili da applicare», con alcune norme considerate ridondanti, poiché
richiamano leggi già esistenti. Di diverso avviso il sindaco di Pinzolo,
Michele Cereghini, che ha abbracciato liniziativa rinominando levento
legato alle giovenche da Giovenche beer festival a Giovenche musical
festival. Un segnale concreto di come la proposta di Parolari possa essere
tradotta in pratica senza snaturare levento, ma con un approccio più
consapevole sui messaggi veicolati.
Romina Parolari, lungi dal farsi scoraggiare dalle resistenze, ha invitato i
Comuni contrari a partecipare a serate di sensibilizzazione dove verranno
presentati esempi di come, in modo non accusatorio, certi manifesti e
messaggi rischino di essere letti dai giovani come un incoraggiamento
allabuso di alcol. È una questione di responsabilità e consapevolezza, come
spiega lassessora: «Non vogliamo demonizzare il divertimento, ma nemmeno
possiamo permetterci di incentivare il consumo di alcol. Abbiamo già chiesto
ai Comuni di non autorizzare la vendita di superalcolici nelle feste da loro
patrocinate. Ora, vogliamo andare oltre».
Abuso di alcol tra i giovani
A motivare liniziativa sono i dati preoccupanti registrati dallospedale di
Tione, in provincia di Trento. Secondo il Centro Alcologia, il fenomeno
dellabuso di alcol tra i giovani in Trentino è in crescita e sempre più
precoce, con giovani che iniziano a bere in età adolescenziale. Parolari
insiste sullurgenza della questione: «Non possiamo ignorare che questi
ragazzi saranno adulti con problemi se non cambiamo rotta». La proposta di
modificare i nomi delle feste e di eliminare i superalcolici rappresenta una
risposta preventiva, un modo per smontare quellassociazione automatica tra
festa e alcol che rischia di diventare una norma sociale. Che il consumo di
alcol tra i giovani sia una questione delicata non è in discussione. Ma la
strada per portare avanti il cambiamento non sarà semplice. La Comunità
delle Valli Giudicarie ha anche attivato un tavolo di lavoro con
rappresentanti del sociale, referenti del centro alcologico e forze
dellordine per valutare le strategie di intervento e promuovere una
collaborazione attiva tra Comuni e istituzioni. Tuttavia, alcuni
amministratori locali rimangono scettici sul reale impatto che una misura
del genere potrebbe avere. Cè chi teme che si tratti di una soluzione più
simbolica che effettiva, e chi considera che il problema dellalcolismo
giovanile debba essere affrontato anche a livello educativo e familiare.
Cambiamento culturale o intervento restrittivo?
La proposta dellassessora Parolari porta con sé una domanda: è possibile
cambiare unabitudine culturale così radicata solo cambiando i nomi e
limitando la somministrazione di alcol? Lidea di fondo è chiara e mira a
sensibilizzare, a partire dalle feste di paese, alla responsabilità verso i
giovani e il loro futuro. Ma resta da vedere se, oltre alle etichette e ai
divieti, la comunità sarà disposta a ripensare il proprio modo di vivere
questi eventi tradizionali e a riconoscere che il divertimento può essere
anche senza eccessi. La partita rimane aperta, e se i Comuni trentini
decideranno di seguire lesempio di Pinzolo e delle altre 18 municipalità
aderenti, potrà essere un primo passo verso un cambiamento di mentalità. Un
cambiamento che, pur partendo dai piccoli paesi, guarda al futuro delle
nuove generazioni e punta a costruire una società più consapevole e
responsabile.
(*) Nota: il problema è culturale, la radice profonda delle sofferenze
alcolcorrelate è la cultura che associa il bere vino, birra e altri alcolici
a divertimento e convivialità.
Liniziativa trentina coglie il punto, lo coglie magistralmente, alla
perfezione, e va sostenuta e rilanciata.
Lintroduzione di una giornata analcolica nelle feste che durano più giorni,
poi, è il valore aggiunto: da un lato si contrasta laccostamente tra
festeggiamento e alcolico già dal nome della manifestazione, dallaltro si
fa provare lalternativa, così magari ci si accorge che senza alcolici ci si
diverte anche di più.
WINENEWS
Trentino, via le parole vino e birra dalle feste di paese per
contrastare il consumo di alcol
La proposta della Comunità delle Valli Giudicarie accolta da 19 Comuni e
respinta da 7. Esortato il divieto di somministrazione dei superalcolici
Né vino, né birra. Le feste di paese in Trentino non potranno contenere le
due bevande nei nomi degli eventi. È quanto contenuto in una delle linee
guida volute da Romina Parolari, assessore della Comunità delle Valli
Giudicarie, per contrastare il consumo di alcol tra i più giovani. Non si
tratta di un divieto per quanto riguarda la somministrazione, ma di un
invito a non promuovere lalcol come lelemento fondante dellevento (*), e
i motivi del provvedimento non sono neanche da ricercare in seguito a fatti
di malamovida o decoro urbano, ma sono più legati a fini salutisti e
sociali. Non tutti i Comuni hanno, però, ben accolto la misura: sui 19 che
fanno parte della Comunità, alcuni hanno modificato il nome della festa
paesana – è il caso di Pinzolo che ha scelto di chiamare la serata finale
(svoltasi il 7 settembre) della feste delle legata giovenche Giovenche
musical festival, anziché Giovenche beer festival – mentre 7 (Bocenago,
Carisolo, Comano, Dorsino, Fiavè, San Lorenzo e Stenico) hanno già fatto
sapere che non seguiranno linvito in quanto difficilmente applicabile,
oltre al fatto che alcune linee guida si richiamano a obblighi già
esistenti.
Le proposte rientrano nel più ampio programma Divertirsi con Stile e hanno
lo scopo di incentivare una modalità di eventi che non siano solo
allinsegna del consumo di bevande alcoliche. Così figura anche linvito a
non promuovere eventi che usino immagini accattivanti sul consumo di alcol
e gare che prevedano come premi prodotti alcolici o che siano basate sulla
quantità di alcol che uno riesce a ingerire, tacciate di sembrare
legittimazioni al consumo. Il divieto di somministrazione è stato
proposto, invece, per i superalcolici: la Comunità esorta i suoi Comuni a
non autorizzarne la vendita, promuovendo altresì cocktail e bevande
analcoliche usando immagini e parole brillanti e impegnandosi, in caso di
eventi spalmati su più giorni, a creare almeno una giornata alcol free.
Lidea nasce dalla constatazione che il consumo di alcol sarebbe sempre più
diffuso tra i giovani: i dati rilevati dal Centro Alcologia dellAzienda
Provinciale per Servizi Sanitari di Tione di Trento hanno mostrato una
situazione allarmante riguardo ai giovani che abusano dellalcol
evidenziando come si cominci a bere sempre prima, spiega Parolari
aggiungendo che cè anche lintenzione di raggiungere gli esercenti anche
se il nostro focus è centrato sullorganizzazione delle feste, perché sul
privato abbiamo meno potere dintervento. È stato così convocato un tavolo
di lavoro dalla Comunità di Valle che ha voluto la presenza di due
rappresentanti con delega al sociale per ogni ambito delle Valli, referenti
del Servizio sociale, del Centro Alcologia e delle Forze dellordine.
(*) Nota: Non si tratta di un divieto per quanto riguarda la
somministrazione, ma di un invito a non promuovere lalcol come lelemento
fondante dellevento. Questo è il messaggio, ed è inattaccabile, come
dimostrano gli articoli di Gambero Rosso e Winenews, agenzie che non sono
proprio emanazione del mondo dei club hudoliniani.
WEBMARTE.TV
Priolo | Aggredisce la moglie sotto effetto di alcol e davanti alla figlia
Responsabile un quarantacinquenne che, al termine delle incombenze di legge
e su disposizione dellAutorità Giudiziaria competente, è stato tratto in
arresto e posto ai domiciliari.
Agenti del Commissariato di P.S. di Priolo Gargallo hanno arrestato un uomo
di 45 anni per il reato di maltrattamenti in famiglia.
Da circa un anno, luomo aveva assunto una condotta aggressiva e possessiva
nei confronti della moglie maltrattandola con reiterate aggressioni fisiche
e verbali, spesso sotto leffetto dellalcol e alla presenza della figlia
minore.
Stanca di questi maltrattamenti fisici, verbali e psicologici, la donna
interrompeva la relazione con il marito che, non rassegnandosi alla
decisione della donna, iniziava condotte persecutorie e gravemente
minacciose.
In ultimo, nella mattinata di giovedì scorso, gli agenti di una volante del
Commissariato di Priolo bloccavano luomo sotto casa dellex moglie mentre,
con fare minaccioso, inveiva contro la stessa.
Infine, nella giornata di ieri, lAutorità Giudiziaria convalidava
larresto.
Gli investigatori del Commissariato priolese, diretti da Salvatore
Pellegrino, hanno sviluppato le indagini relative ai maltrattamenti subiti
dalla vittima nellarco di poche ore dallintervento della Volante,
riuscendo a mettere al sicuro la donna.
La Polizia di Stato in questa, come in altre circostanze, invita tutte le
vittime di maltrattamenti a denunciare per tempo episodi del genere così dal
bloccare sul nascere gli atteggiamenti pericolosi posti in essere da partner
violenti.
INFO CILENTO
Policastro, investe tre persone sulla SS18: è positiva allalcol test
Uno dei feriti resta ricoverato in gravi condizioni presso l’ospedale “San
Luca” di Vallo della Lucania
Di Maria Emilia Cobucci
Sarebbe risultata con un tasso alcolemico superiore al consentito la donna
che nella notte tra sabato e domenica ha investito tre persone a Policastro
Bussentino, sulla SS18, nei pressi dellimpianto sportivo comunale.
Il sinistro è avvenuto intorno alle 23. Secondo una prima ricostruzione, una
Ford Fiesta condotta da una 46enne di San Giovanni a Piro avrebbe travolto
il pedone che stava camminando sul ciglio della strada. Limpatto è stato
violento: il 56enne è stato sbalzato sullasfalto, riportando gravi traumi
cranici, toracici e unemorragia interna. Altre due persone coinvolte nella
carambola, invece, sono rimaste illese.
Soccorsi e indagini
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile
di Sapri, agli ordini del Luogotenente Pino Bosco e del Maresciallo
Alessandro Ruocco. Dopo le prime cure, il ferito è stato trasportato
durgenza allospedale San Luca di Vallo della Lucania, dove è stato
ricoverato in prognosi riservata. Le sue condizioni sono giudicate molto
gravi.
Nel frattempo, i carabinieri hanno effettuato i rilievi del caso e
sequestrato lauto della 46enne, che è stata sottoposta agli esami
alcolemici e tossicologici (saranno ora necessarie le controanalisi). Le
indagini sono in corso per chiarire la dinamica esatta dellincidente e
accertare eventuali responsabilità. Intanto le è stata ritirata la patente.
Un tratto di strada ad alto rischio
Lincidente di domenica sera riaccende i riflettori sulla pericolosità della
Statale 18 nel tratto del Golfo di Policastro. Negli ultimi anni si sono
verificati numerosi sinistri, spesso causati dalla velocità eccessiva. La
comunità locale chiede da tempo maggiori controlli e interventi per rendere
più sicura questa strada.
MARSICA LIVE
Morte di Mattia Fracassi, arrestato lamico che era alla guida dellauto:
positivo a droga e alcol
di Alessandra Ciciotti
San Benedetto dei Marsi. Erminio Melatti, 31 anni, di San Benedetto, è stato
arrestato con laccusa di omicidio stradale per la morte di Mattia Fracassi.
La notte tra il 22 e il 23 settembre, Melatti si trovava alla guida di una
Volkswagen Golf che è stata coinvolta in un grave incidente, nel quale ha
perso la vita Mattia Fracassi, 22 anni, di San Benedetto dei Marsi.
Secondo laccusa della Procura di Avezzano Melatti si era meso alla guida
ubriaco e drogato. Il 31enne è stato posto agli arresti domiciliari in
esecuzione di un provvedimento richiesto dal Procuratore capo di Avezzano,
Maurizio Cerrato, e autorizzato dal Giudice per le Indagini Preliminari
(GIP) del Tribunale di Avezzano, Daria Lombardi. Secondo le ricostruzioni,
Melatti si trovava alla guida dellauto, i passeggeri erano Mattia Fracassi
e una giovane donna di 20 anni, anche lei di San Benedetto dei Marsi. Giunti
nei pressi della bretella che collega Aielli-Celano alla Piana del Fucino,
al bivio che porta a Cerchio, lauto sarebbe diventata improvvisamente
incontrollabile, sbandando e ribaltandosi fino a schiantarsi lateralmente
contro il guard-rail, senza però impattare con altri veicoli o ostacoli
lungo il tragitto.
Sul luogo dellincidente sono intervenuti immediatamente i soccorritori del
118, i Vigili del Fuoco di Avezzano ei Carabinieri di Celano. I tre giovani
sono stati trasferiti durgenza allospedale di Avezzano, ma per Mattia
Fracassi non cè stato nulla da fare: il ragazzo è deceduto poco dopo
larrivo in ospedale. Melatti ha riportato gravi ferite ed è rimasto
recuperato per giorni, mentre la giovane ventenne ha subito lesioni meno
gravi, ma è stata comunque trattenuta dai medici per accertamenti. Il 31enne
è difeso dallavvocato Valentina Calvarese mentre i familiari di Mattia
Fracassi sono assistiti dagli avvocati Berardino Terra e Paolo Di Cesare.
LA STAMPA
Nel Cusio motociclista denunciato con un tasso di alcol cinque volte oltre
il limite
Complessivamente sono otto le persone denunciate dai carabinieri del comando
provinciale di Verbania
Otto persone sono state denunciate nel ponte di Ognissanti dai carabinieri
del comando provinciale di Verbania perché trovate ubriache al volante. Tre
sono invece stati trovati in possesso di droga per uso personale.
Un motociclista, residente nel Novarese, è stato denunciato perché durante
il controllato nella zona del Cusio è stato trovato in sella alla molo con
un tasso alcolemico pari a 2,69 g/l, ben cinque volte sopra il limite
massimo consentito.
Unautomobilista in Ossola invece è stata sorpresa alla guida della sua auto
con un tasso alcolemico pari a 2,59 g/l, anche per lei è scattata la
denuncia con il ritiro della patente e il
sequestro del veicolo.
Scappano dopo un furto e speronano lauto dei vigili: tre arresti dei
carabinieri di Gravellona
Altri cinque automobilisti sono stati denunciati perché trovati alla guida
delle proprie auto con
un tasso alcolemico compreso tra lo 0,80 e 1,5, facendo scattare anche per
loro la denuncia e il ritiro della patente.
Un altro uomo fermato durate i controlli si è rifiutato di sottoporsi alla
prova per verificare se fosse alla guida in stato di alterazione per
lassunzione di sostanze stupefacenti e durante le fasi del controllo è
stato trovato con 0,40 grammi di cocaina. Anche per lui è scattata la
denuncia con il ritiro della patente di guida per il rifiuto.
IL RESTO DEL CARLINO Ancona
Risse in piazza del Papa. Scazzottate e alcol ai minorenni. Pub (ri)chiuso
per sette giorni
Davanti al locale due sabati fa laggressione a un gruppo di ragazzi
egiziani da parte di alcuni marocchini e tunisini. La polizia ha accertato
che venivano serviti drink anche agli under 18.
Risse e alcol servito a minorenni, sospensione bis dellattività per un
locale di piazza del Plebiscito. Sugli scudi la violenza giovanile delle
bande a cui la polizia sta cercando di porre un argine. La misura è stata
decisa dalla squadra amministrativa e di sicurezza della Divisione Pas della
questura dorica dopo le aggressioni delle scorse settimane allesterno del
locale. I sigilli nei confronti dellattività commerciale sono stati
applicati lo scorso fine settimana e la durata della sanzione è di sette
giorni per il pub in piazza del Plebiscito. Il locale è stato infatti teatro
di aggressioni e ha continuato a fornire alcolici a minorenni.
Salgono così a 11 i provvedimenti di chiusura di esercizi pubblici eseguiti
da parte dellAutorità Provinciale di Pubblica Sicurezza, al fine di
prevenire pericoli per lordine e la sicurezza pubblica. Personale della
questura è stato impegnato, due sabati fa, sempre in piazza del Plebiscito e
proprio davanti al pub, per unaggressione avvenuta poco dopo la mezzanotte.
In quelloccasione tre giovani di origine egiziana erano stati aggrediti da
un altro nucleo di ragazzi di origine tunisina e marocchina. La
ricostruzione completa di quella aggressione, per individuare ogni singola
responsabilità, è ancora in corso, ma gli investigatori non escludono che
levento sia da ricollegare alleccessiva assunzione di alcolici,
soprattutto da parte di minorenni. Per questo nei giorni scorsi sono stati
predisposti specifici controlli amministrativi per verificare il rispetto
della normativa che vieta la somministrazione di sostanze alcoliche a
minori.
In particolare lo scorso 26 ottobre personale della divisione polizia
amministrativa ha accertato che il titolare del locale dove si era
verificata laggressione aveva somministrato bevande alcooliche a due minori
e gli ha contestato una doppia violazione. Due sanzioni amministrative che
prevedono il pagamento della somma complessive di 700 euro per aver omesso
di chiedere agli avventori un documento di identità, come prescrive la
normativa, nonostante fosse evidente che non fossero maggiorenni. Ma non
basta già nellottobre dello scorso anno, lo stesso titolare del pub dove è
avvenuta laggressione, si era reso responsabile di analoga situazione,
sempre per aver consentito la somministrazione di alcolici a due
quattordicenni, senza avere chiesto loro di esibire un documento di
identità. In quel caso il questore di Ancona, gli aveva sospeso la licenza
per 5 giorni.
LA REPUBBLICA
Alcol, lo sport aiuta a uscire dalla dipendenza. L’effetto reset su corpo e
cervello
di Donatella Zorzetto
Studio cinese: il movimento aiuta a ridurre la quantità di alcol e migliora
forma fisica, frequenza cardiaca a riposo, depressione, ansia e stress
Chi beve, e lo fa da alcolista, non percepisce i propri limiti e il proprio
corpo. Spesso non beve alcol, lo ingoia. Questa è una delle barriere più
difficili da superare per chi vive questo stato. Tra le diverse chiavi da
usare per aprire la porta che induce un alcolista a buttare la bottiglia
nella spazzatura e a ritrovare la propria libertà, cè lattività fisica: lo
sport. Non è importante che lo si faccia in modo agonistico, basta
unattività moderata, ma non occasionale. Lo testimonia uno studio cinese
randomizzato pubblicato sulla rivista scientifica Plos One che sostiene e
supporta sì un dato assodato, ma va più in là: Oltre a ridurre la
dipendenza dall’alcol – attesta -, l’esercizio fisico può anche migliorare
la salute mentale e fisica degli alcolisti”.
Parola chiave: recuperare
Una parte del recupero della propria identità scollegata dallalcol è
imparare a vivere una vita normale e sana, stabilire pratiche e routine
sicure su cose come mangiare, dormire, fare esercizio fisico e rilassarsi.
Concentrarsi sulla propria salute è anche una buona strategia da utilizzare
durante il recupero per ridurre le possibilità di ricaduta. Non solo, una
buona salute fisica spesso porta a una migliore salute mentale, ma lo
sviluppo di pratiche di vita sane richiede tempo, che in precedenza veniva
speso consumando e bevendo.
Dopo mesi, e talvolta anni di dipendenza attiva, entrare in fase di recupero
può improvvisamente produrre un effetto reset, farci sentire come se
avessimo un sacco di tempo libero. Come riempirlo? Gli hobby salutari sono
un buon modo per sfruttarlo, possono essere un’utile distrazione dai
pensieri eccessivi e pure un modo per incontrare nuovi amici. In questo
contesto si affaccia lesercizio fisico, importante per la buona salute. Ha
molti benefici comprovati: lattività fisica regolare abbassa la pressione
sanguigna, riduce lansia e la depressione, migliora la qualità del sonno,
può rafforzare il sistema immunitario e aiutare a combattere le infezioni.
Fuori dalle dipendenze con il movimento
Alcuni studi dimostrano che lattività fisica può migliorare la salute
generale del cervello, ridurre leccessivo aumento di peso, il rischio di
cancro e di morte prematura. La raccomandazione dei sanitari è quella di
svolgere almeno 150 minuti di attività aerobica di intensità moderata alla
settimana: basta una passeggiata di mezz’ora cinque giorni alla settimana.
Quando parliamo di attività aerobica ci riferiamo a unattività che fa
battere il cuore più velocemente e respirare più pesantemente. Può essere il
nuoto, la corsa o il jogging. O ancora il ciclismo, possono essere lezioni
di aerobica o una camminata veloce. Cosa che diventa ancora più importante
per chi ha trascorso anni abusando di alcol (o droghe). Non solo per la
salute fisica. Gli studi dimostrano che le persone in recupero dalla
dipendenza che fanno esercizio fisico regolarmente hanno tassi di successo
più elevati nel vivere una vita sobria. Il modo più semplice, ed economico
di muoversi? Iniziare a camminare. Se non si è abituati all’attività fisica,
basta incominciare a farlo per 10 minuti al giorno e poi aumentare
lentamente fino alla quantità settimanale consigliata. Oppure, se non si ha
molto tempo a disposizione, basta una passeggiata di 5-10 minuti più volte
durante la giornata.
Lo studio cinese
Tutto questo è confermato da una meta analisi realizzata da un gruppo di
ricercatori della Xinjiang Normal University. Gli scienziati hanno accertato
che per i pazienti con disturbo da uso di alcol, l’esercizio fisico non
solo riduce la dipendenza, ma migliora anche la salute mentale e fisica. A
tale proposito, il team ha riunito e rianalizzato i risultati di 17
precedenti studi “gold standard”: interventi di esercizio fisico per
alcolisti su un totale di 1.905 pazienti con disturbi da consumo di alcol.
In particolare, le attività motorie prese in esame dallesperimento
riguardavano esercizio aerobico (camminata lenta, attività fisica, jogging,
nuoto, ecc.), esercizio di resistenza, yoga ed esercizio combinato (aerobico
e di resistenza , yoga e Pilates e aerobico e basket).
L’intensità degli esercizi praticati è stata divisa in tre livelli di
intensità, alta, media e bassa; ognuno per una durata che variava da 15 a 75
minuti, con l’attenzione principale sull’intervallo di 30-60 minuti. E
ancora: il periodo di intervento era compreso da 3 a 24 settimane, con
l’attenzione principale su 12 settimane. Il risultato è stato eloquente:
Fare movimento ha aiutato i pazienti a ridurre la quantità di alcol che
bevevano ogni giorno – hanno spiegato i ricercatori -. Inoltre, ha
migliorato i punteggi in un test progettato per misurare la dipendenza da
alcol (il test di identificazione dei disturbi da uso di alcol, o Audit).
Infine, l’esercizio fisico sembra avere anche un effetto positivo sulla
salute fisica e mentale dei pazienti. Inclusi i livelli di forma fisica,
frequenza cardiaca a riposo, depressione, ansia e livelli di stress.
Scafato: Non basta una passeggiata per uscire dallalcolismo
“Non è cosa nuova che lo sport aiuti chi ha dipendenza dallalcol. Ma
bisogna chiarire come. È la premessa che fa Emanuele Scafato, direttore del
centro Oms per la ricerca e la promozione della salute sull’alcol e le
problematiche alcol-correlate, direttore dell’Osservatorio nazionale alcol,
Centro nazionale dipendenze e doping dell’Istituto Superiore di Sanità e
vice-presidente della Federazione europea delle società scientifiche sulle
dipendenze (Eufas). “Si beve perché non cè controllo – dice -. Il bere è
legato al piacere, che a sua volta è legato allo sviluppo di endorfine nel
cervello.
Poi entra nel merito: “Per provare gli stessi livelli di piacere, la volta
successiva si dovrà bere di più. Sennò in astinenza sorgono problemi di
compulsività. Come fare per attenuare le crisi? Si dirotta questa
aggressività verso attività che possano liberare endorfine, come lesercizio
fisico, appunto. Ma, avverte Scafato, non è che basti una passeggiata per
uscire dallalcolismo, perché limpulso a bere è molto forte.
Come si calcola la dipendenza alcolica
La domanda a questo punto viene naturale: come si calcola la dipendenza
alcolica? Non esiste una quantità di alcol che renda dipendenti, esiste una
suscettibilità delle persone a diventarlo precisa Scafato . La
dipendenza non è legata alla quantità, ma allincapacità di controllo. Ad
esempio, gli adolescenti sviluppano il controllo a 25 anni. Chiariamo una
cosa: normalmente ragioniamo in maniera emotiva, con la parte temporale, ai
lati del cervello. Per cui, quando gli adolescenti assumono alcol, visto che
ciò interferisce con lo sviluppo della loro corteccia prefrontale, non
ancora formata del tutto, avranno una modalità cognitiva cristallizzata, con
reazioni incontrollate e aggressive. Capisce che dire a un ragazzo bevi
responsabilmente è ininfluente perché non ha ancora capacità di controllo
conclude Scafato -. E in quel caso si abbassa ancora di più la percezione
del rischio.
Feder: Con lo sport chi beve incontra i suoi limiti
La conferma che lo sport può allontanare gli alcolici arriva anche da
unaltra persona che tutti i giorni ha a che fare con alcolisti e con chi
abusa di droghe. Simone Feder, psicologo specializzato nella cura delle
dipendenze, spiega: Lo sport, e lesercizio fisico in generale, aiuta a
fare fatica, cosa che facilita lapprendimento anche in altri ambiti. Quando
un ragazzo fa la giusta fatica, in sede di verifica con lo psicologo,
risulta più efficace e riesce ad entrare nel problema. I giovani che escono
dalle comunità o entrano nei percorsi terapeutici, più vengono incanalati e
più sanno gestire le proprie forze, i propri limiti.
Noi educatori, nelle case di comunità che frequentiamo, ad esempio
promuoviamo la arrampicata. E funziona – prosegue Feder -. Lo sport mette in
circolo sostanze positive prodotte dal nostro cervello, ma nel contempo fa
capire il senso del limite del nostro corpo. Oggi i giovani non bevono, ma
ingoiano, saltano il processo del gustare le cose. Fare fatica, attraverso
lattività fisica, aiuta a percepire proprio questo, il percorso che stiamo
facendo per uscire da una dipendenza e a capire come non andare oltre. Se
lo sport aiuta a superare la dipendenza? Diciamo che è un facilitatore
conclude Feder -. Permette di lavorare su cose importanti di sè, cioè a
riconoscere perché si è dipendenti dallalcol o da altre sostanze.
RAINEWS
Ubriaco aggredisce poliziotti, arrestato un 35enne
I due operatori di Polizia che hanno riportato ferite giudicate guaribili in
3 e 5 giorni
La Polizia di Stato di Genova ha arrestato un cittadino marocchino di 35
anni per minaccia, resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale. Gli
agenti, con lausilio di una pattuglia della Guardia di Finanza, sono
intervenuti dopo che luomo, in evidente stato di ebbrezza, si è posizionato
davanti ad un bar della piazza, in prossimità del Consolato Turco,
ingaggiando un alterco con i militari dellEsercito Italiano preposti al
presidio, che lo avevano invitato ad allontanarsi. Alla richiesta di fornire
un documento didentità, l’uomo ha mostrato subito un atteggiamento
violento, colpendo i due operatori di Polizia che hanno riportato ferite
giudicate guaribili in 3 e 5 giorni. Luomo ha mantenuto lo stesso
comportamento anche nei locali della Questura, minacciando verbalmente gli
agenti presenti e insultandoli. Nella tasca dei suoi pantaloni è stato
rinvenuto un coltellino e per questo è stato anche denunciato per il reato
di porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere, oltreché sanzionato
amministrativamente per ubriachezza.