RASSEGNA STAMPA SU VINO, BIRRA E ALTRI ALCOLICI
A cura di Roberto Argenta, Guido Dellagiacoma, Alessandro Sbarbada
EUNEWS
Vino, la Commissione non esclude lindicazione in etichetta dei rischi di
cancro
Il responsabile per la Salute, Oliver Varhelyi, conferma la raccolta dati
per “eventuali future politiche in materia” di messaggi sulle bottiglie
di Emanuele Bonini
Bruxelles Vino nocivo per la salute, possibile causa di cancro e quindi da
evitare o bere con moderazione. Avvertenze che potrebbero apparire sulle
bottiglie di uno dei prodotti simbolo del made in Italy, per un lavoro
della Commissione sulletichetta delle bevande alcoliche che non si arresta.
Nessuna certezza, ma allo stesso tempo neppure nessuna esclusione.
Attivismo e attività dellesecutivo comunitario mettono in fibrillazione gli
europarlamentari della Lega, che con tanto di interrogazione chiedono conto
delle ipotesi a cui ragiona il team von der Leyen, dando seguito ad una
battaglia iniziata la scorsa legislatura. Il documento interno legato al
piano europeo per la lotta al cancro fatto circolare il 4 febbraio scorso,
lamentano, prevede una serie di proposte per la riduzione del consumo di
alcol, e dunque di vino, tra cui lincremento della tassazione delle
bevande alcoliche e lintroduzione di avvertenze sanitarie sulle etichette.
Il commissario per la Salute, Olivér Varhelyi, non smentisce. Per ciò che
riguarda etichette ed etichettatura del vino, il riesame del piano per la
lotta al cancro prevede proposte sulle avvertenze sanitarie e aggiunge
inoltre che per qualsiasi misura di questo tipo sarebbero necessari
elementi solidi, premette il commissario. In tal senso attualmente la
Commissione sta concentrando i suoi sforzi sulla raccolta di dati a sostegno
di eventuali future politiche in materia.
Dunque niente è deciso, né in un senso né nellaltro. Lesecutivo
comunitario potrebbe chiedere ai produttori di vino, inclusi quelli italiani
che detengono tanti marchi di qualità, di avvertire sui rischi del prodotto
per la bevanda con particolare riferimento al cancro. Potrebbe anche non
farlo. Tutto dipenderà dai risultati prodotti e raccolti.
LARENA di Verona
intervista al bartender
«Una scelta più healthy senza rinunciare al gusto»: a Vinitaly il boom della
mixology zero alcol
Elisa Pasetto
Andrea Cason di Bartenders Group è fondatore della Bartenders Academy
Italia: «Sono i giovani a chiederci analcolici più evoluti di quelli fatti a
base solo di sciroppi e succhi di frutta»
Che sia una questione di salute e benessere, di curiosità o di semplice
tendenza, sempre più consumatori scelgono bevande senza alcol. Un trend in
forte crescita, quello del vino analcolico e della mixology zeroalcol, che a
Vinitaly 2025 raddoppia addirittura gli espositori.
“Sicuramente di tratta di uno dei principali trend”, spiega Andrea Cason di
Bartenders Group: c’è molta richiesta da parte delle nuove generazioni,
sicuramente attente all’aspetto healty oltre che per un cambio generazionale
di vedute. Senza però rinunciare alla qualità e al piacere del palato”.
E pensare che non si tratta di una tendenza propriamente recente: già nel
1862 Jerry Thomas, barista statunitense pioniere nella divulgazione dei
cocktail, inserisce tra le sue ricette anche alcune di cocktail analcolici.
Ma è negli anni Settanta e Ottanta che diventa comune il “mocktail”,
abbreviazione inglese delle parole mock e cocktail, ovvero finti
cocktail: bevande analcoliche che negli ultimi anni sono diventate così
popolari. Finché nel 2010 un’azienda estera sviluppa un prodotto dealcolato
per la mixology lo vende a uno dei principali grossisti.
Anche a Verona vino e miscelazione sono un connubio immancabile. E i
cocktail bar dove fare miscelazione con vino e senza vino sono in aumento.
“Sono i giovani stessi a chiederci un cambio dei classici cocktail
analcolici: non più solo succo di frutta e sciroppi. Oggi tante aziende
stanno facendo prodotti interessanti, zero alcol ma che diano soddisfazioni
in termini di gusto”, continua Cason.
I più richiesti? “Amari, gin tonic zero, ma anche altri liquori”, risponde
Cason, fondatore della Bartenders Academy Italia, impegnata nel campo della
formazione delle nuove generazioni di bartender. “Sono davvero molti gli
influencer del settore, ma la comunicazione sul tema, proprio perché si
rivolge a un pubblico molto giovane, deve avere come focus nozioni corrette
e affidabili”.
Quale il messaggio che Cason vuole lanciare loro? “Appassionatevi a questo
mestiere, ma fatelo con concretezza e studio”.
RSI.CH
Consumi
Un vino analcolico, grazie!
Debutto questanno a Vinitaly del vino senzalcol, in forte ascesa a livello
globale
Di: Lorenzo Amuso
Mentre puristi e modernisti continuano a dibattere se sia degno della
denominazione di vino, gli ordini ne hanno già decretato il successo su
scala globale. Per il momento, almeno a livello di produzione e vendite,
quello tradizionale resta dominante, ma il vino dealcolato non appare più
come una moda passeggera, bensì una solida realtà, destinata a durare, tra
opportunità commerciale e alternativa salutista. Sfidando tabù e pregiudizi,
dallalto di un mercato che già vale nel mondo 2,5 miliardi di dollari, con
la prospettiva di raddoppiare nei prossimi dieci anni, ad un tasso di
crescita annuo del 10%.
Gusto giovanile
Numeri che smorzano ogni polemica, tanto più che di contro non si attenua la
brusca frenata del vino tradizionale (specialmente ad alta gradazione) tra i
giovani, che preferiscono aperitivi e cocktail. Ma il vino alcol free non è
un prodotto a unica destinazione giovanile: studi di settore indicano una
platea di consumatori potenziali di un milione di non bevitori di alcolici,
e 14 milioni di consumatori di vini. In Germania, il primo mercato
internazionale, i consumi di vino dealcolato nellultimo biennio sono
aumentati del 6% in volume, e del 17 per cento in valore. Negli Stati Uniti,
nello stesso periodo, si è registrato un +16% in volume e oltre il 52% in
valore.
Ragioni di un successo
Al netto degli anni del Covid-19, quando il lockdown aveva spinto a bere di
più, oggi cè una maggiore attenzione alla sostenibilità, al legame con il
territorio, e alla salute, e la preferenza va a vini freschi e leggeri, con
una minore gradazione alcolica, non oltre gli 11-12 gradi. In questo quadro
di netta riduzione della gradazione alcolica, i vini zero alcol incontrano
il favore anche degli astemi, o di chi in un determinato momento per
motivi religiosi, o di salute, o ancora di opportunità, non può assumere
alcol (*). Resta solo da capire fin dove si spingerà la crescita dei vini
dealcolati, alla luce dei suoi costi di produzione, superiori di circa il
30% rispetto ai tradizionali, con inevitabili conseguenze sul prezzo di
vendita.
(*) Nota: meglio di non può assumere, si potrebbe dire sceglie di non
assumere alcol.
KALARITANAMEDIA.IT
Cagliari, alcol a minori nel quartiere Marina: locale chiuso per sette
giorni
La Polizia ha sorpreso ragazzi anche sotto i 14 anni con bevande servite
illegalmente. Intervento del Questore
Somministravano alcolici a minorenni, anche di età inferiore ai 14 anni. È
quanto emerso dai controlli effettuati dalla Polizia di Stato in un locale
del quartiere Marina, nel centro storico di Cagliari.
Lintervento è scattato lo scorso 5 aprile, quando gli agenti hanno sorpreso
un gruppo di giovanissimi con bevande alcoliche appena servite, in evidente
violazione delle norme che tutelano la salute dei minori.
A seguito degli accertamenti, il Questore di Cagliari ha disposto la
chiusura temporanea del locale per sette giorni. Il provvedimento è stato
notificato nella giornata di lunedì 8 aprile.
Lepisodio ha riacceso lattenzione sul fenomeno della somministrazione
illegale di alcol a minorenni, particolarmente diffuso nei luoghi della
movida. Le autorità ribadiscono la necessità di rispettare le normative
vigenti, sottolineando il ruolo cruciale dei gestori nel prevenire
situazioni pericolose per la salute dei più giovani.
YOUTUBE
Vini senza alcol? Ecco i pareri dal Vinitaly di Verona
VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=tCbB10lgv4A
PRIMABIELLA
Nella notte
Notte movimentata in super: giovane ubriaco aggredisce i militari
Ubriaco, si era addormentato nella sua auto al bordo della strada.
All’arrivo dei carabinieri si è dimostrato aggressivo.
Erano circa le 2 di notte quando una segnalazione ha allertato le forze
dellordine riguardo unautovettura ferma in modo pericoloso lungo la
superstrada, in direzione Nord, nei pressi delluscita per Chiavazza. Il
mezzo, bloccato a bordo strada, destava sospetti per le sue condizioni e la
posizione potenzialmente rischiosa per la circolazione.
Allinterno un giovane in stato di incoscienza
Giunti sul posto, gli operanti hanno individuato un ragazzo all’interno del
veicolo. Si tratta di un giovane classe 2005 di Mottalciata. Al momento del
controllo, il ragazzo stava dormendo profondamente ed era chiaramente sotto
leffetto dellalcol. Dopo aver tentato un primo approccio per svegliarlo e
verificare le sue condizioni, i militari sono stati aggrediti dal giovane,
che ha reagito in modo violento.
Richiesto l’intervento del 118 e del carro attrezzi
Vista la situazione, le forze dellordine hanno richiesto lintervento di
unambulanza del 118 per trasportare il ragazzo allospedale per
accertamenti. Contemporaneamente è stato contattato un carro attrezzi per
rimuovere lautovettura dalla carreggiata, ormai diventata un pericolo per
il traffico.
Sul posto restano i Carabinieri di Vigliano
A gestire il post-intervento sono rimasti i Carabinieri della stazione di
Vigliano, che hanno atteso larrivo del carro attrezzi per il recupero del
mezzo. Il ragazzo, intanto, è stato trasportato in ospedale e sarà
denunciato in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza. A questa si
aggiunge laccusa di resistenza a pubblico ufficiale, vista laggressione ai
danni dei militari.
TARGATOCN
Ubriaco, provoca un incidente e scappa senza pneumatico: nei guai 60enne di
Bra
Fermato a Bra con la vettura incidentata, da controlli è risultato avere un
tasso alcolemico tre volte sopra il limite
Dopo aver provocato un incidente nel territorio del comune di La Morra, si o
dato alla fuga verso Bra a bordo della sua Suzuki, sebbene la vettura fosse
priva di un pneumatico. Il veicolo è stato quindi intercettato da un
equipaggio della Polizia Locale che ha provveduto a fermarlo e identificare
il conducente.
Dagli accertamenti compiuti dagli agenti, è emerso che il conducente, un
sessantenne braidese, era in stato di ebbrezza con un tasso alcolico oltre 3
volte superiore a quello consentito.
È quindi scattato limmediato ritiro della patente di guida e il deferimento
alla Procura della Repubblica di Asti per i reati di guida sotto l’effetto
delle sostanze alcoliche e per aver provocato un incidente stradale in stato
di ebbrezza. Inoltre dovrà rispondere della violazione amministrativa della
fuga a seguito di incidente stradale.
LA NAZIONE
Picchia la compagna con un tubo: arrestato
di Matteo Alfieri
Lha picchiata selvaggiamente con un tubo di ferro. Completamente ubriaco,
lha colpita sulle gambe, sui glutei e al volto mentre lei era sul divano
della loro casa. Sono stati i vicini a dare lallarme al 112 chiedendo
lintervento di una pattuglia. Sentivano le grida provenire
dallappartamento dove abita la coppia, insieme allanziana madre di lei. La
donna, trentenne di origini russe, si era rifugiata a casa dei vicini per
aspettare che arrivassero i soccorsi. I carabinieri invece, una volta
entrati nellappartamento, avevano trovato luomo, un ucraino di 35 anni, in
preda ai fumi dellalcol. La donna aveva il volto coperto di sangue.
Arrivata al Pronto soccorso, dove hanno firmato una prognosi di 15 giorni,
ha raccontato quello che era accaduto. La donna stava dormendo sul divano
quando è stata aggredita.
Su ordine del giudice per le indagini preliminari Giuseppe Coniglio, il
trentacinquenne è stato arrestato. Durante linterrogatorio, lucraino,
accusato di lesioni, ha spiegato di non essersi reso conto della violenza
perché era ubriaco. Il giudice ha disposto lallontanamento dalla casa
familiare con il braccialetto elettronico. Ha acconsentito a seguire un
percorso di recupero per uomini maltrattanti.
AREZZO NOTIZIE
Ubriaca dà calci e manate ai poliziotti. Arriva il provvedimento del
questore
L’episodio è di qualche settimana fa: la 40enne ha dato in escandescenze
all’interno della questura
Era stata arrestata poco meno di un mese fa, lo scorso 11 marzo, con le
accuse di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Una donna di
quarant’anni, italiana, era finita in manette dopo aver dato in
escandescenze nei locali della questura di Arezzo. L’arresto era stato
operato dopo che la donna aveva colpito ripetutamente gli agenti che avevano
provato a calmarla. Era arrivata negli uffici di Polizia in maniera
autonoma, forse per chiedere aiuto. Oggi Maria Luisa Di Lorenzo, questore di
Arezzo, ha emesso nei confronti dalla 40enne un avviso orale “per aver
opposto resistenza e cagionato lesioni a quattro poliziotti intervenuti,
peraltro, in sua difesa”.
L’episodio risale a martedì 11 marzo. La donna si trovava nei locali di via
Lippi, di sera, e avrebbe iniziato a dare in escandescenze, apparentemente
senza alcuna ragione specifica. Secondo quanto ricostruito, la signora
sarebbe risultata però fortemente alterata dall’assunzione di alcol. Erano
le 20,30 circa quando gli agenti erano quindi intervenuti per placare la
donna, ma per tutta risposta, questa avrebbe iniziato a dimenarsi
violentemente, colpendo con manate e calci i poliziotti. Ne sarebbe nata una
colluttazione, al termine della quale la quarantenne era stata arrestata con
le accuse di resistenza e lesioni. Gli agenti, nella circostanza, erano
rimasti lievemente feriti ed erano ricorsi alle cure mediche (5 i giorni di
prognosi a testa).
Le conseguenze
Oltre all’arresto, per la donna, già nota alle forze dell’ordine, è oggi
arrivato quindi l’avviso orale attraverso il quale, come spiegano dalla
questura, le è stato intimato di “mantenere una condotta rispettosa delle
norme, evitando in futuro di assumere comportamenti devianti pena
lapplicazione di misure più afflittive”.
IL GIORNALE
“I video mostrano che la ragazza era consenziente”
Nelle riprese sui telefonini si vede che la giovane è capace di intendere:
era lucida anche se ubriaca
Cristina Bassi Luca Fazzo
«Potrebbe ben verificarsi l’ipotesi della consumazione di atti sessuali
consenzienti da parte di un soggetto sovraeccitato per assunzione di
sostanze, che a causa della commistione delle sostanze assunte e della sua
fragilità psicologica produca una rimozione degli stessi».
È questo uno dei passaggi chiave della richiesta di archiviazione avanzata
dalla Procura di Milano dell’accusa di stupro mossa a Leonardo La Russa e a
Tommy Gilardoni da G., la ex compagna di scuola del figlio del presidente
del Senato. Per la Procura guidata da Marcello Viola non ci sono prove che
al momento dei rapporti sessuali con i due, nella abitazione della famiglia
La Russa, la ragazza non fosse lucida e d’accordo. Solo successivamente,
avrebbe «rielaborato» il suo vissuto, convincendosi sinceramente di essere
stata stuprata.
A questa convinzione i pm arrivano sulla base delle relazioni di tossicologi
e psicologi, ma decisive (a differenza di quanto si era saputo finora) sono
le immagini dei video trovati sui telefoni di La Russa junior. «Dirimente –
scrivono i pm – è la visione dei filmati estratti dai dispositivi cellulari
degli indagati, brevi ma contemporanei alla consumazione degli atti
sessuali. La visione di queste immagini restituisce l’immagine di una
ragazza in cui non era esclusa la capacità di autodeterminarsi rispetto al
compimento degli stessi». Infatti la ragazza «ha attivamente partecipato
agli stessi atti sessuali, non mostrando problemi di mobilità o
coordinamento (…) in uno dei video registrati accortasi della ripresa
volge lo sguardo verso lo specchio del bagno ammiccando e emettendo dei
suoni a favore della ripresa video». Le riprese dunque «non denotano in
alcun modo quella posizione di asimmetria psicologica o fisica che deve
sussistere perché sia configurabile una delle ipotesi di violenza sessuale».
A queste conclusioni i pm milanesi arrivano anche sulla base delle
consulenze mediche, e arrivano ad «affermare con ragionevole certezza che
l’assunzione di sostanze stupefacenti e alcoliche da parte di G. non abbia
eliso la sua capacità di esprimere un valido consenso agli atti sessuali
compiuti; conseguentemente gli indagati hanno potuto ragionevolmente
rappresentarsi la sussistenza del suo consenso». Anche le testimonianze
delle sue amiche e di altri giovani presenti alla festa hanno contribuito a
descrivere G. come euforica, a volte sovraeccitata, dopo avere assunto
ripetutamente strisce di cocaina, ma non frastornata. Certo, c’è il racconto
di M., che insieme a G. ha consumato cocaina, vino, gin tonic, e ancora
coca. Che l’ha vista baciarsi con La Russa e dire «lo amo». E che a un certo
punto, fuori dalla discoteca, l’ha vista pronunciare parole sconnesse, dire
«facciamoci una botta», correre verso il Duomo. Ma le analisi chimiche
portano i medici a dire che «l’esame tossicologico non ha dimostrato la
sussistenza di una assunzione di sostanze stupefacenti tale da determinare
essa stessa condizioni cliniche di carattere psicopatologico». E i video
«non hanno evidenziato palesi e grossolane alterazioni dello stato di
coscienza e vigilanza, in una persona che al contrario appare inserita in un
contesto relazionale e comportamentale coerente». Conclusione: «Il
comportamento dei due indagati è certamente connotato da una profonda
superficialità e volgarità nella modalità di concepire e trattare una
ragazza, che viene passata da uno all’altro con l’unica preoccupazione di
farle lavare i denti tra i diversi atti sessuali».
Ma «non vi è in atti la prova che gli indagati, pur consapevoli
dell’assunzione di alcuni drink alcolici da parte della ragazza, abbiano
percepito, in modalità esplicita o implicita, la mancanza di una valida
volontà della ragazza nel compiere gli atti sessuali».
PRIMAPAVIA
Vinitaly 2025, Centinaio contro l’etichettatura sanitaria obbligatoria per
il vino: “Un danno”
Il senatore critica la proposta dell’Unione Europea, evidenziando il rischio
di danneggiare il settore vitivinicolo e difende il consumo responsabile con
il motto bere meno, bere meglio
Gian Marco Centinaio al Vinitaly contro l’etichettatura sanitaria
obbligatoria per il vino, evidenzia il rischio di danneggiare il settore
vitivinicolo e difende il consumo responsabile con il motto bere meno, bere
meglio.
Etichettatura sanitaria sui vini
A pochi giorni dalla chiusura del Vinitaly 2025, uno degli eventi più attesi
dell’anno per il mondo del vino, il senatore pavese Gian Marco Centinaio ha
lanciato un grido di allarme riguardo alla proposta dell’Unione Europea di
introdurre avvertenze sanitarie obbligatorie sulle etichette delle bottiglie
di vino. In un intervento a Verona, Centinaio ha definito l’idea di
paragonare una bottiglia di vino a un pacchetto di sigarette un’assurdità,
avvertendo che una simile misura potrebbe avere effetti devastanti
sull’intero comparto vitivinicolo.
Secondo il senatore, che ha sottolineato la durezza del dibattito in corso,
la proposta europea rischia di minare le basi di un settore che, pur
affrontando sfide come i dazi americani, ha sempre visto letichettatura
come uno strumento di comunicazione libera, non di stigmatizzazione.
“Il vino non è come le sigarette”
“Il vino non è come le sigarette, non ci sono evidenze scientifiche che
giustifichino una simile etichettatura”, ha dichiarato Centinaio,
aggiungendo che bloccare la comunicazione e la promozione di un prodotto
simbolo del nostro paese equivarrebbe a mettere in ginocchio l’intero
settore.
Rischi per la salute legati al consumo di alcol
L’allarme lanciato dal senatore arriva mentre l’Organizzazione Mondiale
della Sanità (Oms) continua a sostenere la necessità di etichettature che
sensibilizzino il pubblico sui rischi per la salute legati al consumo di
alcol. Secondo il rapporto 2024 dell’Oms, infatti, oltre il 5% dei decessi
nell’Unione Europea sarebbe attribuibile all’alcol, con tumori come il
cancro al colon-retto tra le principali cause. Il 39% degli intervistati non
sapeva che esistesse un legame tra alcol e questo tipo di cancro, mentre
solo il 15% era consapevole del rischio per il cancro al seno.
“Bere meno, bere meglio”
In risposta, Centinaio ha ribadito la necessità di una “comunicazione
responsabile”, promuovendo la campagna bere meno, bere meglio, che mira a
sensibilizzare i consumatori senza danneggiare limmagine di un prodotto che
da secoli è parte integrante della nostra cultura.
LIrlanda ha già introdotto etichette sanitarie obbligatorie su tutti gli
alcolici, mentre in Italia alcuni produttori piemontesi hanno deciso
autonomamente di applicarle, in unottica di trasparenza e responsabilità
verso i consumatori. Tuttavia, molte associazioni di categoria, come
Coldiretti, e alcuni esponenti del governo, tra cui il ministro
dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, si sono espressi contro tale
misura, sottolineando l’impatto negativo che avrebbe sul mercato del vino.
INSIDER POST
Consumo quotidiano di alcol: i rischi per la salute che non dovresti
sottovalutare
di Iacopo Conti
Dallimpatto sul fegato ai danni al cervello, ecco cosa succede
allorganismo con lassunzione giornaliera di alcol e perché è importante
limitarne il consumo.
Effetti sul sistema nervoso centrale
Il consumo quotidiano di alcol influisce profondamente sul sistema nervoso
centrale. Sebbene a basse dosi possa generare sensazioni di euforia e
disinibizione, laumento dellassunzione comporta compromissioni motorie,
visive e cognitive. A lungo termine, labuso costante può provocare danni
cerebrali irreversibili, compromettendo memoria, attenzione e capacità di
ragionamento.
Impatto sul fegato
Il fegato è lorgano che più risente del metabolismo dellalcol.
Unassunzione eccessiva e regolare può causare steatosi epatica, epatite
alcolica e, nei casi più gravi, cirrosi fino alla possibile evoluzione in
carcinoma epatico. La salute epatica è dunque fortemente compromessa da
unabitudine spesso sottovalutata.
Rischi cardiovascolari
Contrariamente a miti diffusi, non esistono quantità sicure di alcol per il
cuore. Il consumo regolare di bevande alcoliche può causare ipertensione
arteriosa, aumentare il rischio di ictus e favorire aritmie cardiache. Anche
unassunzione moderata è stata associata a problemi cardiovascolari,
mettendo a rischio la salute del cuore.
Sistema immunitario e tumori
Lalcol compromette il sistema immunitario, rendendo lorganismo più
vulnerabile alle infezioni. Inoltre, lIARC lo classifica come sostanza
cancerogena per luomo. Esistono correlazioni evidenti tra lassunzione
regolare di alcol e laumento del rischio di tumori della bocca, gola,
esofago, fegato e seno.
Effetti sul peso corporeo
Le calorie vuote contenute nellalcol favoriscono laumento di peso. Il
consumo quotidiano di alcolici può contribuire allo sviluppo di sovrappeso,
obesità e diabete di tipo 2, aggravando le condizioni metaboliche
complessive. Lassociazione con uno stile di vita sedentario intensifica i
danni.
Sebbene spesso considerata una pratica sociale innocua, bere alcol ogni
giorno comporta rischi reali per la salute. Le evidenze scientifiche
dimostrano che anche un consumo moderato può essere dannoso. Ridurre o
eliminare lalcol dalla routine quotidiana è una scelta consapevole per
proteggere corpo e mente e promuovere uno stile di vita più sano.