Alcologiarassegna stampa vino birra e altri alcolici del 10.11.24

10 Novembre 2024
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RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA SU VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
A cura di Alessandro Sbarbada, Guido Dellagiacoma, Roberto Argenta

ILFATTOVESUVIANO

Movida selvaggia, il sindaco vesuviano limita la vendita di alcolici

Da Redazione – 09/11/2024

Allarme movida: il sindaco Luigi Mennella ha firmato un’ordinanza che
continue apposite misure di sicurezza urbana, in riferimento anche alle
normative che a livello nazionale già regolamentano tale materia. Tutto
parte dalla considerazione che “prevalentemente nelle ore serali e
notturne, esiste la necessità di un opportuno equilibrio tra i contrapposti
interessi di frequentatori e residenti, mediante una regolamentazione delle
diverse problematiche connesse al fenomeno della ‘movida’, ivi incluso la
disciplina in materia di impatto acustico da parte dei pubblici esercizi”.

Stando a quanto contenuto nel dispositivo adottato dall’ente e firmato
anche dal dirigente della polizia municipale Gennaro Russo, nel corso del
tempo sono giunte “numerose segnalazioni di cittadini residenti nelle
adiacenze dei locali pubblici, che reclamano condizioni di vivibilità sia
riguardo al decoro urbano che al rispetto dei limiti delle emissioni
sonore, a tutela della quiete e salute pubblica” nelle quali sono
evidenziati “problemi di sicurezza urbana e ordine pubblico, cagionati o
aggravati dall’abuso di sostanze alcoliche da parte di avventori,
registrandosi episodi di violenza, che hanno destato allarme sociale,
comprovati dagli esiti delle azioni delle forze di polizia sempre più
frequentemente chiamate ad intervenire per la repressione di attività
illecite e di disturbo alla quiete pubblica”.

Per l’amministrazione “se da un lato, occorre favorire l’ordinato
svolgimento delle attività di divertimento e di aggregazione sociale, come
pure le iniziative economiche di settore, dall’altro non si deve trascurare
il dovere di assicurare la qualità della vita urbana, le esigenze di igiene
e la quiete pubblica, quali diritti individuali e di interesse collettivo”.

Inoltre è evidenziato che “tali assembramenti, in più occasioni, sono
degenerati in atti di violenza tra singoli o in risse tra gruppi di
soggetti, alcuni dei quali caratterizzati da particolare efferatezza, che
hanno costituito grave pericolo che ha minacciato l’incolumità pubblica e
la sicurezza urbana”, in considerazione che “tali atteggiamenti sono
amplificati dal consumo incontrollato di alcolici e superalcolici
soventemente acquistati al di fuori delle attività di pubblico esercizio
(comunque tenute per legge ad esercitare un controllo sulle
somministrazioni effettuate) presso le attività commerciali che esercitano
su area pubblica, attività di vicinato e attività di vendita mediante
distributori automatici”.

Sulla scorta di questo, il primo cittadino con la sua ordinanza impone “a
tutti i soggetti fisici e giuridici che esercitano la vendita di bevande di
qualsiasi tipo su aree pubbliche a mezzo auto, negozio e/o similare, agli
esercizi di vicinato, ivi compreso quelli che si avvalgono di distributori
automatici in qualunque modo funzionanti, di sospendere la vendita di
alcolici e superalcolici e di bibite analcoliche in contenitore di vetro o
lattine (i distributori automatici di tali prodotti dovranno essere
disattivati); fanno eccezione le farmacie e parafarmacie, che possono
continuare la vendita di bevande, alimenti liquidi o preparati medici in
contenitori di vetro e/o lattina”.

E ancora: “Ai proprietari, gestori e dipendenti dei pubblici esercizi,
laboratori artigianali alimentari con annessa attività di vendita, il
divieto assoluto di somministrare, vendere, anche nella forma dell’asporto,
bevande in contenitori o bottiglie di vetro e lattine, precisando che il
predetto divieto non opera nel caso in cui la somministrazione e la
conseguente consumazione avvengano all’interno dei locali e/o pertinenze
esterne autorizzate, purché la mescita avvenga all’interno dell’area
delimitata e con modalità tali da non vanificare il divieto di vendita e/o
consumo da asporto”.

Ai proprietari, gestori e dipendenti dei pubblici esercizi, laboratori
artigianali alimentari con annessa attività di vendita, viene inoltre
infine “di rimuovere i rifiuti provenienti dal proprio esercizio, adiacenti
la propria attività e comunque non oltre i 50 metri di distanza”. Previste
sanzioni che vanno da 25 fino a 500 euro.

Inoltre, per gli esercizi commerciali “l’attività musicale all’aperto, sia
dal vivo che riprodotta, negli spazi sia pubblici che privati, è sottoposta
ai seguenti limiti orari: dal lunedì al giovedì fino a mezzanotte; il
venerdì, sabato e prefestivi, fino all’1 del giorno successivo, comunque
nel rispetto dei valori limite assoluti e differenziali previsti per legge;
la domenica e i festivi infrasettimanali, seguiti da giornate lavorative,
fino alle ore 0.30. Resta vietato ogni tipo di diffusione musicale
all’aperto, con qualsiasi mezzo, in ogni giorno della settimana nella
fascia oraria compresa tra le ore 14 e le ore 17”.

ANSA

Guida sotto effetto di alcol e droga, fugge all’alt e causa incidente

*Durante la fuga si scontra con un’auto e prosegue la sua corsa. Inseguito
e fermato dai carabinieri. Nell’impatto rimasta ferita una donna*

*Roma – *Non si è fermato all’alt dei carabinieri in un posto di controllo
a piazzale Clodio a Roma e si è dato alla fuga a bordo della sua auto, fino
a scontrarsi con un’altra macchina guidata da una donna su via Cassia.
L’uomo, un 26enne russo, è stato fermato dopo un breve inseguimento. La
donna nell’impatto ha riportato solo ferite lievi.

I carabinieri hanno accertato che l’uomo si era messo alla guida sotto
effetto di alcol e droghe. Dai successivi accertamenti sono emersi anche
precedenti a suo carico. Il 36enne è stato denunciato per resistenza a
pubblico ufficiale, guida in stato di ebrezza alcolica e sotto effetto di
sostanze stupefacenti.

NEWSBIELLA

Sandigliano, auto centra due cancelli in piena notte: giovane positivo
all’alcol-test

*Alla guida un vercellese di 22 anni che verrà deferito.*

10 NOVEMBRE – Verrà deferito il vercellese di 22 anni che, intorno alle
4.40 di oggi, 10 novembre, è rimasto coinvolto in un incidente stradale.
Sottoposto agli accertamenti del caso, il giovane è stato trovato positivo
all’alcol-test.

È successo nel comune di Sandigliano. Presenti i Carabinieri per la
raccolta dei rilievi: stando alle prime ricostruzioni, l’auto si sarebbe
scontrata contro due cancelli di altrettante abitazioni.

LA NAZIONE

L’inferno in famiglia, maltratta marito e figlio: donna allontanata da casa

*Per anni la cinquantenne, sotto l’effetto di alcol, ha perseguitato i
familiari. Il coniuge ha fatto denuncia al commissariato e così sono
scattate le indagini*

10 nov 2024

DANIELE BERNARDINI

*Montecatini Terme, *10 novembre 2024 – La malattia dell’alcolismo aveva
scatenato una terribile rabbia dentro di lei, che sempre più spesso
esprimeva attraverso minacce di morte al figlio e al marito. Quest’ultimo
era stato addirittura vittima di due aggressioni fisiche, con referenti di
più giorni. La situazione era ormai fuori controllo, mentre la polizia di
Stato era stata costretta a intervenire più volte. Alla fine, gli agenti
del commissariato di Montecatini hanno eseguito la misura cautelare
dell’allontanamento dall’abitazione dove viveva e del divieto di
avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dal marito e dal figlio,
persone offese. Il provvedimento è stato emesso dal giudice delle indagini
preliminari del tribunale di Pistoia, nei confronti di una donna italiana
di 54 anni, in seguito alle violenze commesse nel corso del tempo ai danni
dei familiari conviventi. La donna, all’inizio, ha rifiutato di indossare
il braccialetto elettronico, spingendo il commissariato a valutare la
richiesta di aggravio della misura. Alla fine, ha deciso di indossare
l’apparecchiatura.

La protagonista di questa storia è una persona all’apparenza tranquilla,
che rischia di passare inosservata fuori di casa. Eppure la malattia
alcolica l’ha ridotta in terribili condizioni, facendo peggiorare sempre di
più la dipendenza dalla sostanza. Ormai non riusciva a restare senza bere
che per pochi attimi, avendo fatto degli alcolici la sua ragione di vita.
Le botte al marito, gli insulti irripetibili rivolti anche al figlio e le
minacce di morte ripetute ai due congiunti: la situazione era ormai
ingestibile e rischiava di volgere al peggio. La misura cautelare è stata
emessa in seguito alla trasmissione da parte degli investigatori del
commissariato di Montecatini alla procura della comunicazione di una
notizia di reato, redatta in seguito alla denuncia-querela sporta dal
marito italiano della donna. Il documento fa riferimento ai numerosi
interventi operati dal personale delle volanti e della squadra di polizia
giudiziaria nell’abitazione della famiglia.

RSI

In autostrada a 265 km/h e sotto l’effetto dell’alcool

*Un 31enne è stato arrestato dalla polizia zurighese dopo essere stato
beccato a una velocità da brivido*

*SVIZZERA*

Una serata di controlli probabilmente come poche altre anche per la polizia

Un automobilista svizzero di 31 anni è stato arrestato nella notte tra
venerdì e sabato dopo essere stato beccato a sfrecciare sull’autostrada
A15, nei pressi di Uster (ZH), all’incredibile velocità di 265 km/h, ben
145 km/h oltre il limite. Il conducente era anche sotto l’effetto
dell’alcol.

Stando a un comunicato della polizia zurighese, il fatto è avvenuto verso
le 3.30. Insieme all’uomo, sono state fermate pure due persone che si
trovavano con lui, per gli accertamenti di rito.

Allo spericolato guidatore è stata ritirata la patente e la procura ha
aperto un procedimento penale nei suoi confronti.

TAG24

In netto aumento in Umbria nel 2024 la produzione di vino e mosto, +30%

*Mario Farneti*

La produzione di vino e mosto in Umbria ha registrato un incremento
significativo nel 2024, con un aumento del 30% rispetto all’anno
precedente. Secondo le stime fornite da Assoenologi, Ismea e Unione
Italiana Vini (UIV), la produzione ha raggiunto i 365mila ettolitri, un
risultato che riporta la viticoltura umbra ai volumi di un tempo, dopo il
calo dell’anno scorso dovuto all’attacco della peronospora. Quest’aumento è
notevolmente superiore alla media nazionale, che si attesta intorno al
7,1%, e colloca l’Umbria al terzo posto tra le regioni italiane per
incremento percentuale, dietro solo a Molise e Abruzzo.

Il 2023 è stato un anno particolarmente difficile per la viticoltura umbra
e italiana in generale. La peronospora, una malattia fungina devastante per
le viti, ha colpito gran parte del raccolto, causando una riduzione
significativa dei volumi di produzione. Nel 2023, l’Umbria aveva registrato
una produzione di 273mila ettolitri, un dato che evidenziava le difficoltà
e le perdite subite dai produttori. Con l’aumento del 30% registrato
quest’anno, si segnala non solo un ritorno ai livelli pre-crisi ma un passo
avanti, riportando fiducia e ottimismo tra i viticoltori locali.

Se in Umbria la crescita è stata del 30%, la media nazionale del +7,1%
suggerisce che non tutte le regioni abbiano beneficiato allo stesso modo
della ripresa produttiva. Il Molise e l’Abruzzo hanno raggiunto incrementi
del 100% e dell’85% rispettivamente, mentre la Toscana, il Lazio, la
Campania e la Basilicata hanno fatto registrare un incremento del 30%, in
linea con quello umbro.

*Aumento di produzione di vino e mosto ha restituito vitalità a un settore
che sembrava compromesso*

Questo aumento della produzione di vino e mosto ha restituito una vitalità
al settore che sembrava compromessa dopo un’annata complicata,
sottolineando come il 2024 sia stato un anno favorevole per il clima e le
condizioni colturali nella regione.

Nonostante il netto aumento della produzione, l’Umbria si trova a dover
fronteggiare un calo dei prezzi del vino e delle uve, con una media del
-26,4% e punte che superano il -30%. Questo calo rappresenta una sfida
significativa per i produttori, i quali vedono aumentare i volumi ma
diminuiscono i ricavi. Le ragioni alla base di questa flessione sono
molteplici: da un lato, l’aumento dell’offerta ha inevitabilmente ridotto
il prezzo di mercato; dall’altro, il calo del consumo di vino, una tendenza
ormai consolidata da anni, ha avuto un impatto diretto sulla domanda e
quindi sui prezzi.

Dal 2010 al 2024, il consumo di vino in Italia è sceso in modo netto.
Secondo le stime, il consumo pro capite si è più che dimezzato, passando da
21,76 litri per persona a soli 10,3 litri. Questo trend riflette un
cambiamento nelle abitudini dei consumatori italiani, che tendono a ridurre
il consumo di alcolici e a preferire bevande diverse dal vino. Di
conseguenza, anche in un anno di produzione eccellente, il mercato del vino
si trova a fare i conti con una domanda in calo, che inevitabilmente ha
contribuito alla diminuzione dei prezzi.

*La Borsa Merci di Perugia ha mostrato l’andamento reale del mercato*

La Borsa Merci di Perugia, gestita dalla Camera di Commercio dell’Umbria,
ha fornito un’analisi dei prezzi delle uve per la produzione di vini DOC e
DOCG. A differenza di molte altre borse merci italiane, che prendono in
considerazione i prezzi delle contrattazioni tra grossisti, quella di
Perugia fornisce i prezzi pagati effettivamente ai produttori, franco
consegna ai centri di raccolta. Questo dettaglio è particolarmente
rilevante per comprendere l’andamento reale del mercato, in quanto riflette
il valore percepito dai produttori locali, che spesso si trovano a dover
affrontare costi di produzione elevati rispetto a quanto riescono a
ottenere dalle vendite.

Il calo dei prezzi ha messo in difficoltà molti produttori umbri, che,
nonostante l’aumento della produzione di vino e mosto, si trovano a dover
affrontare margini di profitto ridotti. I costi di produzione, infatti, non
sono diminuiti, e anzi, per molti aspetti, sono aumentati a causa
dell’inflazione sui costi energetici e sui materiali necessari alla
coltivazione e alla vinificazione. L’aumento dei costi dei fertilizzanti,
del carburante e del lavoro pesa dunque sui bilanci dei viticoltori,
riducendo la redditività anche in un’annata produttiva favorevole.

In questo contesto, i piccoli produttori sono spesso i più colpiti, poiché
non hanno la stessa capacità delle grandi aziende di gestire la riduzione
dei prezzi. Per loro, diventa fondamentale poter contare su interventi di
supporto o incentivi regionali e statali, che potrebbero aiutare a
compensare le perdite derivanti dai prezzi più bassi e a promuovere un
accesso più diretto ai mercati di vendita, riducendo l’intermediazione.

*Nuova opportunità di mercato l’ampia diversificazione dei prodotti*

Di fronte a queste sfide, molti produttori umbri stanno puntando sulla
qualità dei loro prodotti per distinguersi sul mercato e ottenere un prezzo
più elevato. La produzione di vini di qualità superiore, certificati e ben
posizionati, rappresenta infatti un’opportunità per mitigare il calo dei
consumi e rispondere alla crescente richiesta di prodotti di alta gamma sia
in Italia sia all’estero. La valorizzazione delle uve locali e delle
tecniche di vinificazione tradizionali, unitamente alla promozione del
territorio umbro come area di eccellenza vitivinicola, sono strategie che
potrebbero aiutare il settore a superare il momento difficile.

La diversificazione dei prodotti, come la produzione di vini biologici o a
basso contenuto di alcol, può rappresentare un’ulteriore opportunità. Il
mercato internazionale mostra una crescente sensibilità verso prodotti
sostenibili e rispettosi dell’ambiente, un trend che i produttori umbri
possono sfruttare per posizionarsi in segmenti di nicchia e trovare nuove
opportunità di crescita.

*Dopo aumento di vino e mosto, importante la promozione del territorio e
delle sue peculiarità*

Un altro aspetto importante per sostenere il settore vitivinicolo in Umbria
è la promozione del territorio e delle sue peculiarità enogastronomiche. Il
turismo enologico ha dimostrato di essere un potente strumento di
promozione per i vini umbri, attirando visitatori e potenziali acquirenti
direttamente nelle cantine e nelle aziende agricole locali. La regione, con
le sue colline verdi e i suoi borghi storici, rappresenta una destinazione
ideale per il turismo enogastronomico, e la sua valorizzazione può aiutare
a sostenere le vendite e a costruire una clientela fedele.

Le iniziative di promozione, come degustazioni, eventi dedicati e percorsi
enoturistici, possono offrire ai visitatori l’opportunità di scoprire e
apprezzare i vini umbri, contribuendo così a rafforzare la reputazione
della regione come area di eccellenza vinicola.

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