RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA SU VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
A cura di Alessandro Sbarbada, Guido Dellagiacoma, Roberto Argenta
GIORNALEADIGE
Alcol e carne aumentano il rischio di cancro del colon. I latticini lo
diminuiscono
12 Gen 2025
Il consumo di alcol pare che aumenti il rischio di cancro del colon-retto,
mentre quello dei latticini pare che protegga. E’ la conclusione cui è
giunta una ricerca dell’Università di Oxford e pubblicato su Nature
Communications.
Sono stati esaminati i dati di più di mezzo milione di donne britanniche di
mezza età sulla dieta ed è risultato che chi consuma alcol, carni rosse e
carni lavorate ha un rischio maggiore di cancro del colon.
Alcol: 2 drink al giorno, ovvero 20 grammi, aumentano il rischio del 15%.
Una fetta di pancetta, pari a 30 grammi di carne, lo aumenta dell’8%.
*I latticini proteggono dal cancro del colon*
Al contrario i cibi contenenti calcio, come latte e formaggi, avrebbero
un’azione protettiva dato che legano gli acidi biliari. Bere un bicchiere
di latte al giorno, pari a 300 grammi di calcio, riduce il rischio del 17%.
Che si riduce fino al 40% per 200 grammi in alcuni individui con varianti
genetiche.
Analoga funzione hanno i cereali e la frutta. Mangiare ogni giorno mezza
fetta di pane integrale, pari a 20 grammi di cereali integrali riduce il
rischio del 10%. Una mela al giorno, 5 grammi, dell’8%. 200 grammi di
frutta del 10%. Anche le verdure riducono il rischio del 12%, specie quelle
a foglia verde che contengono folato. E mangiando un’arancia al giorno, che
contiene 100 milligrammi di vitamina C, si abbassa del 10% il rischio di
sviluppare il cancro del colon-retto.
Alcol e carne aumentano il rischio di cancro del colon
Rimane fondamentale il ruolo della prevenzione e in particolare la ricerca
del sangue occulto nelle feci che è uno screening di massa che ha portato a
ottimi risultati nella prevenzione di quello che è uno dei tumori più
diffusi del genere umano.
CASTEDDUONLINE
Cagliari, il nuovo codice della strada manda in crisi i ristoranti: “Qui
non beve più nessuno”
*Con l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, lo scorso 14
Dicembre, le normative sulla circolazione e la sicurezza stradale stanno
influenzando non solo gli automobilisti, ma anche le attività economiche,
tra cui i ristoratori. Le modifiche introdotte, volte a migliorare la
sicurezza sulle strade e a favorire una mobilità più sostenibile, hanno
inevitabilmente colpito chi opera nel settore della ristorazione*
*di Carolina Mocci*
12 Gennaio 2025
*Il nuovo Codice della Strada impone lo stop al consumo di alcol per i
conducenti: per gli operatori della ristorazione è già aria di crisi*
Con l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, lo scorso 14
Dicembre, le normative sulla circolazione e la sicurezza stradale stanno
influenzando non solo gli automobilisti, ma anche le attività economiche,
tra cui i ristoratori. Le modifiche introdotte, volte a migliorare la
sicurezza sulle strade e a favorire una mobilità più sostenibile, hanno
inevitabilmente colpito chi opera nel settore della ristorazione. Il nuovo
Codice della Strada, introdurrebbe un divieto assoluto di consumo di alcol
per chi si mette alla guida, poichè come si legge, chi guida con un tasso
alcolemico superiore a 0,5 g/l ma non superiore a 0,8 g/l viene già
considerato in stato di ebbrezza lieve, punita con sanzioni che vanno dagli
800 fino ai 3000 euro. (*)
L’obiettivo principale della norma è ridurre il numero di incidenti
stradali legati all’abuso di alcol, tuttavia le implicazioni per i
ristoratori non possono essere trascurate, con conseguenze drastiche sui
consumi. Non sarà quindi più consentito mettersi alla guida dopo aver
consumato qualsiasi quantità di bevanda alcolica, indipendentemente dal
livello di tolleranza individuale. Potenziamento dei posti di blocco e
multe più aspre per chi viola il divieto, sospensione della patente e, nel
peggiore dei casi, l’obbligo di frequenza a programmi di recupero. Misura,
che pur giustificata dall’esigenza di tutelare la sicurezza stradale,
rischia di avere un impatto significativo sui ristoranti, soprattutto
quelli che basano gran parte della vendita su vini, birre e cocktail. Il
primo effetto evidente è il notevole calo delle vendite di bevande
alcoliche, specialmente durante il consumo dei pasti: diversi i clienti
disposti a rinunciare all’ordinazione di vino o cocktail per paura della
nuova normativa vigente.
Uno dei settori ad essere messo maggiormente in crisi è la ristorazione
gastronomica, vale a dire tutti quei ristoranti che fanno abbinamento tra
cibo e bevande, in particolare il vino, rischiando di subire un
contraccolpo maggiore rispetto ad altri, mentre per quanto riguarda le
cantine e i produttori di vino locali, questi potrebbero subire una
diminuzione di visibilità sul mercato. Il divieto di consumo di alcolici
per i conducenti, benchè rappresenti una svolta importante per la sicurezza
stradale, ancora una volta, pone i ristoratori di fronte all’ennesima sfida
di crisi del settore.
(*) Nota: la campagna allarmistica di ristoratori e produttori di vino sta
facendo un grande favore al Codice della Strada.
LIVINGCESENATICO
Codice della Strada: alcol in picchiata a Cesenatico
*By Anna Budini 12 Gennaio 2025*
Effetto del nuovo Codice della Strada. C’è chi pasteggia con acqua e chi
ordina solo le mezzine, due calici di vino o la birra piccola. E chi
sceglie il delivering alcolico. Poi ci sono i titolari dei pub che puntano
sugli analcolici alla frutta, la Coca Cola e birra no alcol. Sono questi
alcuni degli effetti dopo l’entrata in vigore (lo scorso 14 dicembre) della
riforma del Codice della Strada, voluta dal Ministro Matteo Salvini, che
sancisce regole ferree, anche se, l’inasprimento delle sanzioni non
modifica i valori consentiti per il consumo di alcol. Ma a Cesenatico qual
è la tendenza dei clienti? E come si è trasformata la serata nei bar e nei
pub, anche durante le feste? “Non avrei mai pensato… ma ho dovuto
rifornirmi di birra analcolica – spiega il titolare de L’infame Bistrot in
via Carlo Armellini – Sicuramente prepariamo più analcolici e c’è chi
sceglie l’acqua per pasteggiare”. “Da anni proponiamo cocktail analcolici e
va bene così. Siamo noi che dobbiamo adattarci alle regole e non fare
sempre polemiche – continua il titolare del Mapicò in via Giordano Bruno –
In tutto il mondo chi si mette alla guida, non beve, non ci trovo nulla di
sbagliato”. “In queste feste abbiamo visto la differenza, dopo mezzanotte
c’è il deserto e in tanti acquistano l’alcol al supermercato e lo bevono a
casa – spiegano i titolari del Primafila in via Baldini – C’è tanta paura e
in più nessuno accetta lo shortino che offriamo. Si preparano tanti
analcolici alla frutta, poi chiedono Coca Cola. Ho un amico ristoratore e
mi ha raccontato che mentre prima si serviva la bottiglia di vino, adesso
con due calici la serata è finita”. Analoga situazione vissuta dietro il
bancone del Maraffa di via Marino Moretti. “Sono aumentate del 50% le
vendite di birre piccole. Anche se c’è il terrore nel bere alcol. Abbiamo
venduto molte brûlé alla mela analcolico e in generale è in picchiata l’uso
delle bevande alcoliche sul posto mentre è un aumento nelle consegne a
domicilio. Oltre al cibo ora l’asporto funziona anche per le bevande
analcoliche”. Il nuovo codice della strada si fa già sentire. Solo in un
periodo di tempo più lungo si potrà capire se ha dato gli effetti sperati.
PADOVAOGGI
*Attualità*
«Crolla il consumo di alcolici? Idea taxi a prezzi accessibili»
*La proposta è stata lanciata da Lorenzo Innocenti, già candidato sindaco
con la civica TornaPadova, oggi membro di Forza Italia. Secondo il politico
«Tale mezzo è ideale per incentivare abitudini virtuose quali non guidare
se si è bevuto anche solo un bicchiere» L’idea è nata dopo i dati divulgati
da Appe *
Le restrizioni per scongiurare gravi incidenti stradali è l’argomento più
chiacchierato delle ultime settimane. Riguardo ai dati forniti dall’Appe
sul calo del 15% del consumo di alcolici a Padova, a seguito
dell’introduzione del nuovo codice della strada, è intervenuto Lorenzo
Innocenti, già candidato sindaco con la civica TornaPadova, oggi membro di
Forza Italia. Lorenzo Innocenti ha dichiarato: «Sono personalmente molto
favorevole alle norme restrittive imposte dal nuovo codice della strada. La
nostra provincia ha vissuto tante tragedie ultimamente, con la perdita di
troppe persone, tantissimi giovani, per incidenti stradali, dunque ben
venga una maggiore attenzione. Va del resto considerato che il consumo
responsabile di vino, spritz e quant’altro, fa parte di una sfera di
convivialità propria della nostra tradizione mediterranea, in generale, e
veneta, in particolare.* Il vino è presente anche nei Vangeli, come simbolo
essenziale di gioia e fraternità, dunque non può, né deve essere
demonizzato.* (*) Va però trovato un equilibrio e credo che, traducendo
questo pensiero in atti politici, la nostra città dovrebbe puntare molto di
più sui taxi».
La riflessione di Innocenti è proseguita: «I taxi sono un mezzo pubblico
come gli autobus e il fatto che il mercato li porti ad avere prezzi di
corsa alle volte inaccessibili per i cittadini dovrebbe essere oggetto di
intervento da parte dell’amministrazione. Non certo imponendo tetti alle
tariffe, ma stimolandone l’utilizzo attraverso convenzioni ed agevolazioni
per particolari categorie, come del resto era stato provato a fare, direi
con successo, non troppi anni fa. In tale maniera si renderebbe molto più
appetibile il messaggio che chi beve non guida. Le risorse comunali sono
ristrette in questa fase, ma credo che investire sulla sicurezza delle
strade sia prioritario e faccia del resto risparmiare molti soldi pubblici
per altre vie, dalla sanità ai servizi sociali. Del resto, la stessa Appe
potrebbe essere coinvolta dal Comune, per coordinare una rete di bar e
ristoranti che contribuiscano in piccola parte all’iniziativa, su base
volontaria.* Un piccolo investimento che verrebbe del resto immediatamente
ripagato, a questi soggetti privati, dal diretto aumento delle consumazioni
dei propri clienti. *(**) In una città come Padova, con troppi pochi
abitanti per far funzionare efficacemente un sistema di car sharing su
vasta scala – ha concluso Innocenti – i taxi restano il mezzo migliore per
razionalizzare gli spostamenti, visitare quartieri spesso quasi
inaccessibili come il centro storico e incentivare abitudini virtuose come,
appunto, il fatto di non guidare se si è bevuto anche solo un bicchiere».
(*) Nota: non si può non riconoscere che al tempo dei Vangeli c’era molto
meno traffico.
Quando finalmente sta per passare l’idea di non bere prima di guidare,
politici, giornalisti ed esperti vari sostengono i produttori per portare
avanti l’idea di non guidare dopo aver bevuto. L’oggetto del loro interesse
è il bere alcolici, non la sicurezza stradale.
(**) Nota: se il progetto per sostenere i consumi di alcolici dovrà
avvalersi della collaborazione dei tassisti, possiamo stare tranquilli.
IL RESTO DEL CARLINO
Norme anti alcol severe. Ristorante propone la navetta: “Altrimenti il vino
non si vende”
*L’Osteria del Ferrovecchio ha appena lanciato l’iniziativa, non gratuita
“ma a prezzo modico”. La titolare: “Per evitare le sanzioni, andiamo a
prendere i clienti e poi li riportiamo indietro”.*
Vino rosso o bianco? Per molti, ora, la scelta è solo tra acqua naturale o
frizzante. Il nuovo codice della strada, che inasprisce le sanzioni per gli
automobilisti trovati oltre i limiti di legge previsti per il consumo di
alcol, spaventa i ristoratori. Lo conferma Alda Gega, titolare dell’Osteria
del Ferrovecchio di piazza Alighieri che, però, dopo un periodo di
assestamento, ha trovato una soluzione per ovviare a questo problema che,
da gennaio, da quando sono entrate in vigore le nuove norme, è diventato
molto concreto. “A inizio anno abbiamo visto un forte calo del consumo di
vino. Nonostante i limiti siano di fatto rimasti gli stessi di prima, le
multe sono più severe e c’è la paura che i controlli da parte delle forze
dell’ordine siano più massicci”.
La conseguenza è quella che molti preferiscono optare per gli analcolici.
“Se si deve pensare che per un bicchiere di vino si rischia di perdere la
patente, è normale che ci si rinunci, e questo è un problema sia per noi
che per i nostri clienti – spiega –. Noi, infatti, a fine mese vediamo un
calo significativo del fatturato, ma al contempo chi viene a cena non è del
tutto soddisfatto dell’esperienza: quando si esce si ha piacere di bere
serenamente un po’ di vino che, tra l’altro, ben si accompagna alle nostre
pietanze che sono a base principalmente di carne”. La situazione, quindi,
“in un primo momento ci ha preoccupato”- Ma come spesso capita è nei
momenti di difficoltà che vengono le idee più originali, ovvero: “Ci siamo
accordati col proprietario di una navetta privata e abbiamo deciso di
offrire ai clienti questa possibilità”.
Il servizio non è gratuito, ma “ha un prezzo calmierato, decisamente
abbordabile”. La navetta dispone di nove posti ed è pronta a viaggiare per
tutta la città: “Può passare a prendere a casa o in un luogo concordato e
poi, a fine cena, riporta a destinazione. Al momento abbiamo previsto
spostamenti dentro il perimetro di Forlì, ma possiamo anche pensare di
allontanarci di più, naturalmente col conseguente aumento di spesa”. Il
servizio è appena stato inaugurato e ancora la navetta non ha effettuato
corse: “Stiamo diffondendo la notizia ai nostri clienti che sembrano
apprezzare l’idea. Siamo convinti che piacerà, soprattutto alle tavolate un
po’ più numerose che potranno trascorrere una serata piacevole senza
preoccupazioni”.
SICILIAREPORTER
Canicattì, bar vende alcol a un minorenne la notte di Capodanno: scatta la
multa da 334 euro
Di Redazione Giornalistica
12 Gennaio 2025
La vendita di alcol a un minorenne, avvenuta durante la notte di Capodanno,
non è sfuggita all’attenzione dei poliziotti del locale commissariato.
In un contesto festivo con migliaia di persone in strada, gli agenti hanno
accertato che il giovane cliente aveva meno di 18 anni (ma più di 14).
A finire nei guai è stato il titolare del bar, situato nel centro della
città, al quale è stata elevata una sanzione amministrativa di 334 euro.
*Il quadro normativo*
La disciplina vigente in materia stabilisce che la somministrazione di
alcol a un minorenne comporta:
Una denuncia penale se il ragazzo o la ragazza ha meno di 14 anni;
Una sanzione amministrativa compresa tra i 250 e i 1.000 euro se il
consumatore ha meno di 18 anni.
Nel caso specifico, poiché il minore aveva più di 14 anni, i poliziotti
hanno proceduto con la sanzione prevista di 334 euro.
*Fenomeno diffuso*
Episodi di questo genere non riguardano solo Canicattì, ma si verificano in
vari centri della provincia di Agrigento e altrove, soprattutto nei luoghi
di movida.
Sebbene molti esercenti rispettino rigorosamente la normativa, non mancano
i casi in cui si “chiude un occhio”, consentendo l’acquisto di alcolici a
ragazzi non ancora maggiorenni.
*Sicurezza e controlli*
Le forze dell’ordine raccomandano la massima attenzione, invitando i
titolari di bar e locali notturni a verificare sempre l’età dei clienti,
specialmente in occasione di eventi e festività in cui l’affluenza è
particolarmente elevata.
L’obiettivo è tutelare i più giovani, prevenendo abusi alcolici e
contrastando comportamenti potenzialmente pericolosi per la salute e
l’ordine pubblico.
ETRURIANEWS
Viterbo – Il “famoso avvocato” ubriaco, primo multato col nuovo Codice
della strada, ha riavuto la patente
*Il legale ha presentato ricorso al Giudice di pace: “Ho avuto un attacco
di dissenteria”*
12 Gennaio 2025
*VITERBO *– “Ho avuto un attacco di dissenteria”. È questa la
giustificazione che il “famoso legale”, primo multato con il nuovo Codice
della strada, ha fornito al Giudice di pace.
Il ricorso, presentato nei giorni scorsi, è stato accolto e l’automobilista
viterbese ha riottenuto la patente che inizialmente gli era stata sospesa
per quattro anni.
L’episodio si è verificato a Viterbo il 14 dicembre all’indomani
dell’entrata in vigore del nuovo Codice della strada.
L’uomo è stato trovato dalla polizia in viale Trento mentre dormiva con
l’auto ferma e il motore acceso.
Gli agenti hanno cercato di svegliarlo e lui, una volta attivo, ha
effettuato una retromarcia improvvisa tamponando la volante. Dopo essere
sceso dal mezzo ha affermato di essere un famoso avvocato viterbese. (*)
Nei minuti successivi è sopraggiunta un’auto a forte velocità che,
nonostante le segnalazioni luminose, ha investito le due volanti della
polizia. Per fortuna non c’era nessun agente a bordo.
Entrambi i conducenti avevano un tasso alcolometrico superiore al 2%.
(*) Nota: siamo alle solite: alcolemia 2%, manovra avventata che causa
incidente, per il giudice tutto ok.
ANCONATODAY
Fermati per ubriachezza, prendono a calci gli agenti: giovane coppia
arrestata
*L’intervento delle forze dell’ordine dopo la segnalazione dei due intenti
a suonare insistentemente il campanello di una abitazione insultando il
proprietario (a loro sconosciuto), quindi l’aggressione ai poliziotti in
Questura*
*ANCONA* – Li hanno fermati durante la notte in piazza del Papa mentre, in
preda ai fumi dell’alcol, erano intenti a suonare insistentemente il
campanello di una abitazione mentre urlavano ed offendevano il proprietario
(a loro sconosciuto) di un appartamento. La polizia ha successivamente
proceduto all’arresto di un ragazzo ed una ragazza (entrambi italiani, lei
di circa 30 anni, lui di circa 28 anni) per i reati di resistenza e
oltraggio a pubblico ufficiale, lesioni personali e sanzionati per
ubriachezza manifesta.
L’arresto è avvenuto questa mattina a seguito dell’intervento degli agenti
avvenuto durante la notte quando, nei pressi della piazza, erano stati
segnalati due soggetti molesti. All’arrivo dei poliziotti i due giovani
hanno iniziato a proferire frasi offensive verso i poliziotti che, dopo
l’identificazione, li hanno portati in Questura. Giunti negli uffici, i due
hanno iniziato a comportarsi in maniera aggressiva nei confronti degli
agenti, manifestando insofferenza ai controlli ed arrivando a colpirli con
alcuni calci. In considerazione del loro stato di alterazione dovuto
all’abuso di alcol è stato anche richiesto l’intervento del personale
sanitario. Tuttavia, una volta giunti in ospedale, i due si sono rifiutati
di sottoporsi ai controlli sanitari. Riportati in Questura, su disposizione
dell’autorità giudiziaria, la coppia è stata arrestata e sottoposta alla
misura della detenzione domiciliare in attesa dell’udienza di convalida.