Alcologiarassegna stampa su vino, birra e altri alcolici del 13 aprile 2025

13 Aprile 2025
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RASSEGNA STAMPA SU VINO, BIRRA E ALTRI ALCOLICI

A cura di Roberto Argenta, Guido Dellagiacoma, Alessandro Sbarbada

BERGAMO NEWS

L’intervista

L’allarme di Garattini: “Perché l’alcol è dannoso per tutti, soprattutto per
i giovani”

Il presidente e fondatore dell’Istituto Mario Negri: “Per la prima volta al
Vinitaly si trova vino dealcolato”

di Paolo Ghisleni

www.bergamonews.it/2025/04/13/lallarme-di-garattini-perche-lalcol-e-
dannoso-per-tutti-soprattutto-per-i-giovani/794939/

Aumenta il consumo di alcol fra giovani e giovanissimi, con le ragazze che
bevono più dei ragazzi. È emerso da uno studio condotto dal sistema di
sorveglianza Hbsc (Health behaviour in school-aged children) e dalla Regione
Lazio sulle abitudini e la salute negli individui di età compresa dagli 11
ai 17 anni.

In più occasioni il professor Silvio Garattini, presidente e fondatore
dell’Istituto Mario Negri, ha sottolineato l’importanza di prestare
attenzione allo stile di vita, mettendo in guardia sui rischi derivanti in
modo particolare dal fumo e dall’alcol: lo abbiamo intervistato chiedendogli
un parere sui dati raccolti da questa ricerca.

Quali sono gli effetti dell’alcol sul nostro organismo?

Sappiamo chiaramente gli effetti che l’alcol ha sulla nostra salute. Lo ha
affermato l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che già da un paio d’anni
ha dichiarato che l’alcol contenuto nella birra, nel vino e nelle varie
bevande alcoliche come la grappa, il whisky e altre ancora è cancerogeno.
Significa che è una fonte di tumori, come la sigaretta. Per questo motivo,
da molte parti, è stato chiesto che si crei un’attenzione nei confronti di
questo problema: abbiamo in qualche modo cercato di contenere l’uso delle
sigarette, per esempio scrivendo sui pacchetti che il fumo può danneggiare
la salute, mentre sulle bevande alcoliche non viene specificato. Dobbiamo
andare in Nuova Zelanda per trovare un Paese in cui quando si compra una
bottiglia di vino su quest’ultima è indicato che può essere dannoso per la
salute. È una proposta che era stata fatta anche dall’Irlanda, ma è stata
bocciata dall’Unione Europea.

Come mai?

Sulla decisione hanno inciso gli interessi economici. La proposta è stata
bocciata perché attorno all’alcol c’è un grande mercato. In Italia, per
esempio, muove decine di miliardi di euro e il nostro Paese ha anche
parecchie esportazioni. Ma l’alcol, oltre a essere cancerogeno, è un fattore
di rischio per tante altre malattie, perché danneggia molto il fegato e il
cervello. Basta pensare che diminuisce l’attenzione, come dimostra il fatto
che la maggior parte degli incidenti automobilistici è dovuta a persone che
hanno bevuto. Anche parecchi incidenti occupazionali dipendono dall’aver
ecceduto con l’alcol. E per i giovani è ancor più pericoloso.

Ci spieghi

Vediamo tutti i giorni che nelle apericene e più in generale nelle
situazioni di movida se ne fa buon uso. Si inizia presto, adesso addirittura
a 12 anni, e le donne bevono più degli uomini, ma l’alcol è un fattore di
rischio molto importante per il tumore al seno. In questo modo si aumentano
moltissimo i rischi.

Che cosa si può fare?

È necessario che si facciano almeno delle azioni di informazione, invece sta
accadendo l’opposto. Si organizzano i festival del vino, mentre nessuno si
sognerebbe di proporre iniziative simili dedicate alle sigarette. Queste
ultime non si possono propagandare, mentre i prodotti alcolici sì: usiamo
trattamenti differenti per situazioni che alla fine comportano lo stesso
tipo di patologie.

Non si sarebbe portati a pensare che l’alcol abbia questi effetti,
considerando che di solito se ne beve un paio di bicchieri

Si parla di cancerogenesi. Non c’è una soglia oltre la quale il consumo è
sconsigliato, è una fonte di rischio. Statisticamente parlando, chi beve
poco ha meno probabilità di sviluppare un tumore rispetto a chi beve tanto.
La singola persona può essere più o meno fortunata ma l’impatto è questo.

Perché una persona è più esposta ai rischi rispetto ad altre?

Una persona può avere già vari fattori di rischio e l’alcol ne aggiunge
altri, oppure può esserci chi nel tempo ne tollera meglio piccole quantità,
ma gli effetti non cambiano. Bisogna mettersi in testa che l’alcol è
cancerogeno: per fortuna ora esistono le birre dealcolate e per la prima
volta al Vinitaly a Verona c’è un’azienda che produce vini dealcolati. È una
buona notizia, perché cominciano a esserci industrie che realizzano questi
prodotti in modo che se ne possano avere senza alcol, ossia senza la
presenza di fattori cancerogeni.

Per concludere, come si può capire se si è più esposti ai rischi derivanti
dall’alcol?

Dipende dal singolo individuo, ma la logica più chiara è che tanto più si
beve quanto più si ha la possibilità di avere le conseguenze. È
imprevedibile, come per le sigarette affermare chi avrà un tumore e chi no.
A incidere sono tanti fattori che possono accelerare o ridurre la
cancerogenicità delle sigarette, dell’alcol o di qualsiasi altra cosa.
Sicuramente non bere alcolici e non fumare è il miglior comportamento per
non avere danni.

TREVISO TODAY

Minorenne ubriaca ha un malore, gli amici la filmano con il cellulare

Il fatto è accaduto ieri 12 aprile in via Risorgimento a Treviso. La
giovanissima, che ha 15anni ed è residente a Quarto d’Altino, si è sentita
male dopo aver bevuto parecchio. I ragazzi che erano con lei, invece di
chiamare i soccorsi, hanno ripreso la scena con i telefonini e si sono
scagliati contro i passanti che hanno allertato il 118

Una “libagione” di alcolici, poi si sente male e cade a terra. Gli amici
però, invece di chiamare soccorso, hanno ripreso la scena continuando a
ridere e scherzare. Ci hanno pensato le cassiere di un supermercato e alcuni
passanti a contattare il 118 ma i coetanei della minorenne, una ragazzina di
soli 15 anni residente a Quarto d’Altino, li hanno coperti di insulti.

La scena è avvenuta ieri, sabato 12 aprile, in via Risorgimento, a due passi
dal supermercato Conad. La ragazzina è stata portata all’ospedale Ca’
Foncello dove è stata ricoverata per fortuna in condizioni non gravi. «Erano
in tanti e parevano parecchio agitati. Erano su di giri. Sono uscito dal
locale ma ho visto che erano arrivate sia l’ambulanza che la polizia. A quel
punto non mi sono più preoccupato. Avevo appeno aperto e c’erano già i primi
clienti» ha spiegato il titolare dell’Helmut pub che ha assistito alla
scena.

«Siamo uscite a vedere cosa era successo – spiega una cassiera del
supermercato – abbiamo visto una ragazzina a terra, ma i suoi amici erano
davvero maleducati e offensivi. Siamo tornati dentro e abbiamo chiamato i
soccorsi che sono intervenuti subito». Un’altra testimone racconta che i
giovanissimi, tutti coetanei della 15enne, «filmavano la scena e non
chiamavano i soccorsi. Poi, dopo 45 minuti è arrivata la polizia e
l’ambulanza. Sono cose che non si possono vedere. Una ragazzina così giovane
stare male perché ha bevuto troppo. E poi mi chiedo da chi ha comperato gli
alcolici? Chi glieli ha venduti?»

IERIOGGIDOMANI

Alcohol Prevention Day all’Asl TO5: sensibilizzazione sui rischi derivanti
dall’abuso di alcol

L’alcol è causa, nel mondo, di 3,3 milioni di morti all’anno. Il consumo
di bevande alcoliche è complessivamente responsabile di mortalità prematura,
disabilità e insorgenza di oltre 230 patologie che costano alla società
almeno 17 milioni di anni di vita persi. Incidenti, malattie cardiovascolari
e cancro sono le tre categorie che contribuiscono per oltre il 90 % alla
mortalità attribuibile direttamente o indirettamente al consumo di alcol.

In occasione del 18 aprile, Alcohol Prevention Day, Gli operatori del
servizio Dipendenze dell’Asl TO5, saranno presenti nei prossimi giorni dalle
9.30 alle 12.30 nei tre presidi ospedalieri e nel Distretto Sanitario di
Nichelino, per sensibilizzare la popolazione sui rischi a breve e lungo
termine conseguenti all’abuso di alcol e distribuire materiale informativo:

Le giornate sono le seguenti: Ospedale Santa Croce di Moncalieri: 15 aprile;
Ospedale Maggiore di Chieri 18 aprile; ospedale San Lorenzo di Carmagnola 23
aprile; Distretto sanitario Nichelino: 23 aprile.

Il progetto è parte integrante delle attività promosse dal Dipartimento di
Prevenzione dell’Asl TO5 nell’ambito del Piano Locale della Prevenzione, in
particolare del programma PP4 Dipendenze e della S.C. Ser.D. del
Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze.

ILPESCARA.IT

Open day dedicato alla prevenzione alcolica nel SerD della Asl

L’appuntamento organizzato dalla Asl è in programma martedì 15 aprile

Il mese di aprile è dedicato alla prevenzione delle problematiche
alcol-correlate e per l’occasione il servizio dipendenze (SerD) della Asl di
Pescara organizza un open day.

L’appuntamento è previsto martedì 15 aprile, dalle ore 15 alle 18, nella
sede di via Monte Faito (accesso dal parcheggio visitatori).

L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività promosse a livello
internazionale dall’organizzazione mondiale della sanità (Oms) e a livello
nazionale dall’istituto superiore di sanità (Iss), con l’obiettivo di
sensibilizzare la cittadinanza sugli effetti negativi del consumo di alcol e
sull’importanza di adottare stili di vita sani.

Durante l’open day, gli operatori sanitari del SerD offriranno spazi di
ascolto, consulenze gratuite, momenti informativi e attività di screening,
per approfondire tematiche legate alla prevenzione, alla diagnosi precoce e
al trattamento delle problematiche legate all’alcol. Sarà anche l’occasione
per presentare il progetto regionale di prevenzione, con un focus
particolare sull’impatto dell’alcol sulla salute pubblica e sulla qualità
della vita.

L’evento è rivolto a tutta la popolazione e rappresenta un’occasione
preziosa per conoscere più da vicino i servizi offerti, ricevere
informazioni scientificamente fondate e riflettere su un tema spesso
sottovalutato ma di grande rilevanza sanitaria e sociale. Il servizio di
Alcologia opera in stretta collaborazione con i seguenti gruppi di
auto-mutuo-aiuto sul territorio: Aa (alcolisti anonimi); Al- Anon (familiari
degli alcolisti); Coda (co-dipendenti anonimi); Cat (club alcolisti in
trattamento); Na (narcotici anonimi).

LACNEWS

In crescita l’abuso di alcol tra i giovani, l’esperta: «La prima causa di
morte sono gli incidenti causati dallo stato di ebbrezza»

Parla Elena Succurro, professore associato di Medicina Interna
all’Università Magna Graecia di Catanzaro: «Il disagio giovanile è un
fenomeno che riguarda non solo i ragazzi, ma l’ambiente sociale e culturale
in cui crescono»

L. F.

Elena Succurro è professore associato di Medicina Interna all’Università
Magna Graecia di Catanzaro. Direttrice della Scuola di Specializzazione in
Medicina e Cure palliative della stessa Università. Consigliere nazionale
della società italiana di diabetologia. Componente del Gruppo Terza Missione
UMG. Con la professoressa Succurro parliamo di disagio nel mondo giovanile.
In un’epoca in cui sembra prevalere perfino la violenza.

Lei da un osservatorio privilegiato ci può aiutare a capire cosa sta
succedendo, considerato anche il fatto che è a contatto quotidianamente con
il mondo dei giovani studenti universitari.

«Se parliamo di disagio sinceramente non credo che ci sia una stagione più
violenta rispetto a un’altra. Cambiano le dinamiche, gli strumenti della
comunicazione, non i motivi. Certo, viviamo nell’epoca dello stare insieme
virtuale; ci si conosce su internet, si fanno affari su internet, ci si
accapiglia su internet. La violenza è prima di tutto scritta e verbale, poi
magari si passa alle vie di fatto. Ma il disagio giovanile è un fenomeno che
riguarda non solo i ragazzi, ma l’ambiente sociale e culturale in cui
crescono. La famiglia rappresenta la base primaria per lo sviluppo emotivo e
psicologico dei giovani. È il primo ambiente in cui i ragazzi apprendono
modelli di comportamento, rispetto, regole sociali e relazioni
interpersonali. La scuola, insieme alla famiglia, è uno dei luoghi in cui i
nostri ragazzi trascorrono gran parte del loro tempo».

Grande quindi la responsabilità degli educatori.

«La scuola, l’università, dovrebbero non solo fornire una solida educazione
accademica, ma anche essere in grado di rispondere ai bisogni emotivi dei
ragazzi. La scuola ha il compito di educare i giovani non solo alle materie
tradizionali, ma anche a temi come la gestione delle emozioni, la
comunicazione, la risoluzione dei conflitti, l’autocontrollo. Ci sono poi le
attività sportive che sono tra le più formative per i giovani, non solo per
il benessere fisico; è anche un modo per educarli a valori importanti che li
accompagneranno per tutta la vita. Attraverso la pratica sportiva, la danza,
la musica, i ragazzi sperimentano la disciplina, la perseveranza, la
gestione delle emozioni e il lavoro di squadra, tutti valori che possono
avere un impatto positivo e che fanno la differenza nelle loro scelte
quotidiane».

In Calabria la situazione non è certamente rassicurante. Di recente a
Crotone è stato organizzato un seminario su alcol e droghe con gli studenti
del Liceo Scientifico.

«Lo scorso anno l’UMG ha aderito con grande entusiasmo all’iniziativa
promossa dal Circolo Velico di Crotone su “Crescere è un’avventura
meravigliosa… conoscere protegge dai pericoli”, un seminario sugli effetti
di alcol e droghe con gli studenti del liceo. È importante promuovere
iniziative di sensibilizzazione sui giovani, al fine di aumentare la loro
consapevolezza. Noi all’UMG lo facciamo sistematicamente, cioè volentieri
accettiamo di intervenire ogni volta che ci viene richiesto di parlare con
le generazioni del futuro trasferendo le nostre ricerche e le nostre
conoscenze. Il senso è quello di aiutarle a capire che è col presente
fattuale che comincia la costruzione del percorso, il viaggio, la propria
missione forse, i loro desideri certamente».

Ai ragazzi avete fatto vedere i video di alcuni famosi personaggi del mondo
dello spettacolo morti prematuramente per abuso di alcol e droghe.

«Presentai i dati sull’uso, o meglio, l’abuso di alcolici e gli effetti
dannosi sul sistema cerebrale, ma anche cardiaco e respiratorio delle
droghe. E per evitare che si distraessero ho fatto sentire loro i successi
di Michael Jackson, Whitney Houston e Amy Winehouse. Artisti enormi, che
avrebbero potuto dare ancora tanto al mondo e che invece si sono spenti per
non aver saputo tenere in equilibrio quantità e qualità della vita. È un
problema serio, l’alcool».

L’alcol è responsabile di tante morti

«Pensi che ogni 12 secondi nel mondo una persona muore per cause legate
all’alcol. E nel 2022, oltre 3 milioni di persone in Italia hanno
sperimentato il “binge drinking”; e tanti, troppi, sono i ragazzi ancora
adolescenti che, in seguito a una intossicazione acuta, rischiano seriamente
la vita».

A livello di salute, cosa dicono le ricerche mediche e cosa viene fuori
dalla vostra esperienza sul campo?

«Che chi dice che un bicchiere di vino al giorno migliora la salute non
conosce i dati, la scienza e le correlazioni scientifiche tra alcool e
malattie. Non sono una ortodossa, e vivo il mio tempo da liberale, ma non
dico che l’alcol fa bene alla salute. L’alcol in sé è una sostanza tossica e
cancerogena. Il danno alla salute è ovviamente proporzionato alle quantità,
e ci sono livelli di consumo che possono essere considerati a basso rischio
per adulti in buona salute. In Italia la prima causa di morte tra i giovani
sono gli incidenti stradali causati da uno stato di ebbrezza dei conducenti.
Inoltre, ci sono correlazioni acclarate tra abuso di alcol e tumori, ma
anche malattie dell’apparato digerente e malattie cardiovascolari».

Oltre ad alcool, droghe, malessere sociale, si registra nei giovani e
perfino giovanissimi anche un notevole disagio mentale. Può avere
influenzato negativamente la pandemia da Covid?

«Beh, è ancora presto per affidare certezza scientifica. Tuttavia, le
giovani generazioni, soprattutto i bambini, hanno avuto ed hanno ancora
enormi problemi relazionali, a cui si aggiungono le piattaforme virtuali che
ti rendono onnipotente ma solo in un mondo in cui vive un solo umano, cioè
te stesso. Ma sono ottimista. La scienza, la filosofia, l’arte, la bellezza
si riprenderanno lo spazio e il potere. Al momento, noi umani restiamo i
migliori, almeno fino a Nettuno».

IL RESTO DEL CARLINO Rimini

Ubriaco in auto a folle velocità nel parco

Contromano sulla Statale e senza patente: rocambolesco inseguimento con la
polizia locale. Arrestato un 62enne

di Lorenzo Muccioli

Ubriaco, con la patente sospesa a tempo indeterminato, guida contromano
sulla Statale, fugge all’alt degli agenti e si lancia a folle velocità sulla
pista ciclabile, sfrecciando come un razzo nel parco Chico Mendes di
Riccione. Notte di follia nelle strade della Perla verde, con gli agenti
della polizia locale che dopo un rocambolesco inseguimento sono riusciti a
bloccare ed arrestare un 62enne che, al volante di una Panda, ha seminato il
panico. Tutto comincia verso le 23 dell’altro ieri, quando una pattuglia, in
servizio sulla Statale, incrocia la vettura del 62enne che procede verso
Pesaro. La Panda invade l’opposta corsia, rischiando quasi di andare a
sbattere frontalmente contro l’auto dei vigili. Gli agenti fanno inversione
e accendono i lampeggianti per intimare all’automobilista di fermarsi.
L’uomo, dal canto suo, anziché rallentare, decide di pigiare
sull’acceleratore a più non posso e svolta in viale Bertinoro, tallonato
dalla pattuglia.

Dà quindi inizio ad una fuga a tutta velocità, tra manovre azzardate, ’stop’
bruciati e sorpassi pericolosissimi. Dopo essere andato a sbattere contro un
cartello stradale in viale Sarsina, e contro un’auto in sosta, rischiando
quasi di ribaltarsi e danneggiando pesantemente la macchina, il 62enne
imbocca viale Romagna e poi viale Bagno di Romagna, entrando con la Panda
nel parco e percorrendo la pista ciclabile ad una velocità folle. Solo per
miracolo (vista anche l’ora tarda) l’auto impazzita non incrocia passanti o
ciclisti, perché le conseguenze in quel caso sarebbero state terribili.
Uscito dal parco, e infilatosi contromano in viale Pavullo, l’automobilista
si dirige verso viale Garibaldi, poi viale Amendola, sempre continuando a
saltare tutti gli ’stop’. Percorse contromano una serie di vie, superato
corso Fratelli Cervi, l’uomo alla fine si trova letteralmente in trappola,
in viale Anzio, con il cofano della macchina bloccato dallo spigolo di un
edificio e la pattuglia della polizia locale giunta rapidamente alle sue
spalle, insieme anche a due auto dei carabinieri.

A quel punto apre la portiera e si fionda fuori dall’abitacolo, tentando la
fuga a piedi, ma viene raggiunto nel giro di pochi secondi, fermato,
immobilizzato e infine dichiarato in arresto. Da accertamenti successivi,
emerge che l’uomo – che non ha con sé la patente, in quanto gli è stata
sospesa a tempo indeterminato – ha alle spalle dei precedenti per guida in
stato di ebbrezza e resistenza. Il suo tasso alcolico risulterà essere
superiore al limite di legge. Ieri, in tribunale, si è celebrato il processo
per direttissima. La difesa ha chiesto il rito abbreviato, la pena stabilita
è di un anno e otto mesi per resistenza e un mese e dieci giorni per guida
in stato di ebbrezza, oltre a 1.600 di multa e la convalida del sequestro
del veicolo. (*)

(*) Nota: a fronte dei precedenti e dei pericoli causati, la pena appare
francamente irrisoria.

LEGGO

Travolta da un ubriaco mentre torna dal lavoro, Ludovica Piscicelli muore a
35 anni in Australia. «Eri la più coraggiosa»

La giovane era a Perth per lavoro

Ludovica Piscicelli aveva appena finito di lavorare quando, mentre era a
bordo della sua auto, un altro veicolo le è piombato contro, facendola
finire in un burrone. All’arrivo dei soccorsi, per la giovane italiana di 35
anni non c’era più nulla da fare. Il terribile incidente è avvenuto
mercoledì 9 aprile vicino Perth, in Australia, dove Ludovica da
Casalbordino, la cittadina in provincia di Chieti di cui era originaria, si
era trasferita per lavoro.

Grazie ai documenti che aveva con sé è stata riconosciuta e l’ambasciata
italiana ha così avvisato la sua famiglia, papà Antinoro, consigliere
comunale di minoranza e segretario del circolo Pd, e mamma Paola. L’uomo
alla guida dell’altra automobile era ubriaco ed è stato arrestato con
l’accusa di omicidio stradale.

Chi era Ludovica

Ludovica, dopo il diploma a Vasto, si era laureata in Biotecnologie
all’università di Bologna e aveva iniziato a lavorare all’estero, in Irlanda
prima e poi in Australia. «Con profondo cordoglio, esprimo la mia più
sincera e sentita partecipazione al lutto del consigliere Antinoro
Piscicelli per la tragica scomparsa della sua giovane figlia Ludovica», ha
scritto il sindaco di Casalbordino Filippo Marinucci su Facebook. «La nostra
comunità cittadina si stringe intorno alla famiglia in questo momento di
immenso dolore. La perdita di una giovane vita è sempre un colpo durissimo.
Riposa in pace, giovane vita strappata troppo presto».

La lettera delle amiche d’infanzia

«Piccola Pisi, cittadina del mondo, qui è il tuo paesello abruzzese che ti
parla», recita l’inizio della straziante lettera scritta dalle amiche
d’infanzia di Ludovica. «Siamo cresciute a giri in bici e Tagadà, a leggere
“Cioè” nella tua piteca e a registrate le compilation per l’Acr.

Siamo cresciute a gite a Mirabilandia e pomeriggi alle dune del nostro mare,
a nocelle e rotolini di cocco. Le nostre menti sono piene di canzoni urlate
in macchina, pianti adolescenziali, racconti dei primi amori, dei “ci
vediamo alla palmetta”, “tranquilla, dormiamo alla casetta”. Sei stata il
nostro piccolo genio, sempre la prima in tutto: a scuola, in bici, in
piscina, sugli sci… Riuscivi a fregare sempre tutti, anche i maschi. Le
prime pazzie le abbiamo fatte insieme (tu le sai) e sono ricordi che nessuno
ci toglierà. Poi siamo cresciute e ognuna di noi ha preso la sua strada, ma
tu hai fatto tutto quello che noi non abbiamo mai avuto il coraggio di fare:
dagli sport più estremi ai viaggi da sola in macchina, tanto bastava il tuo
sorriso per fare amicizia e trovare un alloggio per la sera. Hai visto i
mari più belli del mondo e con le tue foto hai fatto sognare anche noi. La
tua vita in una valigia, ma i tuoi affetti sparsi per il mondo e custoditi
nel tuo cuore immenso. Al prossimo tramonto brinderemo a te (*), come quando
tornavi da un viaggio e ci passavi a prendere. Mi raccomando non sparire,
fatti sentire ogni tanto… noi saremo sempre qui».

(*) Nota: detto con tutto il rispetto per il dolore di queste amiche, a chi
da una vita si impegna per prevenire e contrastare le sofferenze correlate
al bere appare un tragico paradosso questo brindisi alla memoria di una
ragazza uccisa proprio dalla conseguenza di una bevuta.

La nostra cultura alcolica va cambiata alla radice, altrimenti tutto questo
dolore è destinato a rinnovarsi.

BRESCIAOGGI

Rezzato, ferma l’auto al centro della strada e si addormenta sul volante
completamente ubriaco

Denunciato dalla Locale e veicolo sequestrato

Si ferma con l’auto in mezzo alla strada, su via Treponti a Rezzato, e,
completamente ubriaco si addormenta sul volante. È accaduto nella notte di
venerdì 11 aprile quando la polizia Locale di Rezzato è stata allertata da
un cittadino che aveva notato “un automobilista con il capo riverso sul
volante”. Presumendo si trattasse di un malore, gli agenti sono intervenuti
immediatamente sul posto.

Una volta arrivati in via Treponti la scoperta: l’uomo era completamente
ubriaco e non riuscendo più a guidare aveva deciso di fermarsi in mezzo alla
strada e di addormentarsi. Svegliato dalla Locale, “oltre a pronunciare
frasi sconnesse e a camminare dondolando” si è rifiutato di sottoporsi
all’alcoltest: denunciato e veicolo sequestrato.

PERUGIA TODAY

Città di Castello

Guida ubriaco e provoca incidente: condannato, ma il giudice “dimentica” la
revoca della patente

La Cassazione rimedia all’errore e dispone subito la sanzione accessoria e
toglie la patente all’automobilista

di Umberto Maiorca

Condannato a un anno e quattro mesi di reclusione per lesioni personali
gravi a seguito di un incidente stradale, ma il giudice “dimentica” la
revoca della patente come sanzione accessoria. E deve intervenire la
Cassazione per ricordare che la legge lo impone.

Il caso

L’imputato, un tifernate di 60 anni, è stato condannato dal Tribunale di
Perugia, con sentenza di patteggiamento alla pena di 1 anno e 4 mesi di
reclusione, per aver provocato un incidente, da ubriaco, con conseguenti
lesioni personali all’altro automobilista. Sentenza appellata, però, dal
Procuratore generale presso la Corte d’appello di Perugia per violazione di
legge “in ordine alla mancata applicazione della sanzione amministrativa
accessoria della revoca della patente di guida”, espressamente prevista dal
codice della strada in quanto non può far parte dell’accordo fra le parti,
costituendo un “evidente errore di diritto” la “mancata applicazione della
sanzione accessoria”.

La norma

Per i giudici di Cassazione il ricorso del procuratore è fondato in quanto
la “giurisprudenza di legittimità è assolutamente pacifica nel ritenere che
in caso di reati cosiddetti stradali”, con la sentenza di “patteggiamento il
giudice deve comunque applicare la sanzione amministrativa accessoria” delle
revoca della patente. Nel caso in esame “il giudice ha omesso di applicare
la sanzione accessoria che, nel caso di specie, consiste nella revoca della
patente di guida” anche se “si giustifica solo nelle ben circoscritte
ipotesi più gravi sanzionate con la pena rispettivamente più elevata come
fattispecie aggravate dal secondo e dal terzo comma” delle disposizioni che
regolano la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti.

Essendo proprio questa la condizione, quindi, ne consegue l’annullamento
senza rinvio del provvedimento impugnato limitatamente alla sanzione
accessoria, con disposizione della revoca della patente.

GAZZETTINO DEL CHIANTI

GREVE IN CHIANTI

Turista svizzero (ubriaco) entra con l’auto dentro piazza Bucciarelli a
Panzano: patente ritirata

È successo nella notte. L’uomo ha invaso la parte interna della piazza,
scontrandosi con un albero e finendo quasi dentro alla vasca al centro

PANZANO (GREVE IN CHIANTI) – La vasca al centro del giardino in piazza
Bucciarelli, a Panzano in Chianti, nella notte scorsa ha rischiato di essere
invasa da… un’auto.

Il mezzo condotto da un turista svizzero infatti, poi risultato in stato
d’ebbrezza, ha invaso il centro della piazza panzanese.

Impattando con un albero (abbattendolo) e andando a finire quasi dentro alla
vasca (danneggiandone l’esterno).

Sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo radiomobile di Figline.

Che hanno provveduto al sequestro del mezzo, al ritiro della patente e alla
denuncia dell’uomo.

Associazione Nuovo Paradigma O.d.V. – C.F. 91071720931

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