RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA SU VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
A cura di Alessandro Sbarbada, Guido Dellagiacoma, Roberto Argenta
LANUOVAFERRARA
*La novità *Modena, è boom di alcol test fai da te. L’Ausl: «Non sempre
affidabili»
*Esistono due tipi di test: salivari e a fiato L’esperto dell’azienda
sanitaria: «I risultati sono facilmente condizionabili» di Manuel Marinelli
*14 marzo 2025
*MODENA*. Al supermercato, in farmacia oppure online su centinaia di siti
diversi. I test fai da te per verificare la quantità di alcol presente nel
proprio corpo dopo aver bevuto si trovano ormai dappertutto, complice
l’entrata in vigore, lo scorso dicembre, del nuovo Codice della Strada
voluto in primis dal leader della Lega Matteo Salvini.
Ma sono davvero così affidabili? E quindi in grado di farci guidare
tranquilli dopo aver bevuto qualche bicchiere a tavola? La risposta è…
dipende.
«Per quanto riguarda l’alcol esistono due tipi di test fai da te, quelli
salivari e quelli che analizzano la quantità di alcol presente nel respiro.
L’estrema precisione sulla quantità è davvero difficile da raggiungere per
un test del genere, perciò è sempre bene fare attenzione: vanno presi con
le pinze – spiega il dottor Tommaso Fasano, direttore della Struttura
complessa di Medicina di laboratorio dell’Ausl di Modena – Ogni esame è
soggetto a diverse variabili che possono alterare i risultati. Per avere
certezza dell’affidabilità di questi test bisognerebbe fare alcune prove
confrontando quello che si vede dallo strumento con l’esame del sangue,
così da sapere se la quantità rilevata corrisponde effettivamente all’alcol
presente nel sangue».
Insomma, tante sono le variabili che influiscono, motivo per cui non è così
semplice ottenere un dato certo e affidabile al 100 per cento: «Tutti gli
esami sono gravati da variabili preanalitiche: ad esempio bisogna vedere se
l’espirazione è sufficientemente lunga quando si soffia. Inoltre, alcune
sostanze possono interferire, ad esempio il collutorio. Però lì deve essere
il produttore del test a evidenziare le interferenze. Ma anche l’acqua o
l’assunzione di altre bevande può inficiare – prosegue il dottor Fasano –
Parliamo comunque di strumenti che hanno un marchio certificato similare a
quello del laboratorio, vengono venduti con quello scopo e sono in grado di
identificare la presenza di alcol, non è che non funzionano. Se il soggetto
segue scrupolosamente le indicazioni e non assume interferenti il valore di
alcolemia può essere affidabile. Però è molto facile, se uno ha anche solo
una minima alterazione, che non vengano seguite correttamente le
procedure». Per quanto riguarda le sostanze stupefacenti, il discorso si
complica ulteriormente: «In questo caso i farmaci possono incidere
parecchio. Bisogna testare in laboratorio per essere certi. Gli
antistaminici? Da quanto mi risulta non influiscono. Diciamo che ogni test
dovrebbe aver indicato eventuali interferenze. Diventano come dispositivi
medici e quindi ne vanno riportati limiti e interferenze. Ricordo che non
basta la positività al test in strada, poi segue sempre la conferma in
laboratorio che ha molta più affidabilità e lì si va a prendere campioni di
urine, sangue o capelli. La novità, ora, è che anche il pregresso utilizzo
di droga documentabile costituisce reato. In ogni caso, se le persone si
pongono il problema del loro stato di alterazione alla guida è un fatto
positivo: ci saranno meno multe e soprattutto meno incidenti» conclude
Fasano.
LA NAZIONE
Bere responsabilmente. Incontro organizzato da Confcommercio
GIULIA TONELLI
15 mar 2025
Confcommercio ha organizzato, nella propria sede, un evento in programma
martedì 25 marzo, dalle 16.30 alle 18.30, dal titolo ‘Bevi
Responsabilmente’. Patrocinato da Asl 5, Comune della Spezia, Camera di
Commercio, Ais e Aci, ha come obiettivo quello di sensibilizzare sull’uso
moderato e responsabile degli alcolici. Attraverso gli interventi dei
relatori si forniranno informazioni utili sulla sicurezza stradale, la
salute e le buone pratiche nel consumo di alcol. Saranno presenti anche i
titolari dei pubblici esercizi. Inoltre alla sera, in programma dalle 20,
si svolgerà una cena alla Luna Blu, in via Fontevivo 127/A, a cui
parteciperà anche una pattuglia della polizia locale spezzina che
sottoporrà, chi lo desidererà, all’alcol test. Ulteriori informazioni sono
disponibili contattando comunicazioni@confcommerciolaspezia.it o i numeri
0187 5985214 e 340 2965145. (*)
(*) Nota: lo scopo di questi incontri è insegnare a bere il più possibile
senza incorrere nelle sanzioni del Codice della Strada. Altro che bere
responsabilmente. Spiace vedere il patrocinio dell’ASL e la partecipazione
della Polizia Locale.
COMUNE DI ROMA
Riparte la campagna per la buonamovida
Riparte la campagna di comunicazione per la “Buonamovida” promossa da Roma
Capitale e basata su “Frank”, un personaggio a fumetti ideato da due
studentesse della NABA, vincitrici del concorso “Socially Correct”,
promosso dall’associazione Paolo Ettorre con la collaborazione di Saatchi &
Saatchi.
Un primo lancio della campagna è andato on air a fine luglio. Dal 10 marzo
in poi Roma Capitale rilancia il messaggio sui social istituzionali e
tramite affissioni. La campagna viene ora rafforzata con il *”Drunk Friend
Rescue Kit”*, uno strumento che servirà per dare una mano all’amico o
all’amica che ha esagerato col bere.
*Il kit, del tutto gratuito e da usare all’occorrenza, verrà distribuito in
26 bar e locali di Roma con un target di clienti dai 18-30 anni ed è
composto da una sacca di tessuto facilmente riconoscibile, che comprende
tutto ciò di cui c’è bisogno per salvare la serata. Il nostro amico Frank
troverà un sacchetto per vomitare, un pacchetto di fazzoletti, un
braccialetto e una penna per scrivere informazioni utili come numeri di
emergenza e una maglietta speciale. *L’obiettivo della campagna “Frank,
l’amic* che ti rovina la serata” è responsabilizzare chi ha alzato il
gomito e trasmettere il messaggio di una movida “sana”, basata sul concetto
di divertimento con consapevolezza.
Parallelamente, Roma Capitale vuole disincentivare la “malamovida”, quel
fenomeno che danneggia chi si vuole divertire ed esaspera tanti cittadini e
che spesso è causata da chi si ritrova, ubriaco, ad adottare atteggiamenti
molesti, irrispettosi e talvolta violenti.
Che fare se ha esagerato con l’alcol? Fallo sedere, dagli da bere acqua,
stagli vicino e non permettergli di mettersi alla guida. Piccoli
accorgimenti per limitare eventuali esagerazioni o danni. (*)
La campagna ha coinvolto anche Zero, media partner che ha curato la
distribuzione dei kit con specifiche attività di promozione e ha sostenuto
la comunicazione social, rilanciando i contenuti della campagna e
ingaggiando l’influencer @leonardobocci_
(*) Nota: il messaggio trasmesso da questa iniziativa è molto semplice:
cercate di limitare i danni perché per divertirsi non ci sono alternative
agli
alcolici.
CIVONLINE
*Il caso *«Serve uno stop al consumo di alcol all’aperto»
*«Troppi episodi di bivacco, consumo di alcolici, aggregazione deviante». I
rappresentanti dei comitati cittadini chiedono che lo stop sia disciplinato
nel regolamento di polizia urbana *15 marzo, 2025
CIVITAVECCHIA – Chiedono che il divieto di consumo d’alcol all’aperto sia
disciplinato e inserito nel regolamento della polizia urbana. Per questo
Massimo D’Alessio, Monia Mustica e Michele Ranucci, referenti del controllo
di vicinato e dei Comitati cittadini per la riqualificazione e la sicurezza
di Viterbo, residenti nelle zone di viale Trento, via Garbini, via
dell’Orologio Vecchio e limitrofe, San Faustino piazza della Rocca e piazza
del Sacrario, scrivono alla sindaca Frontini e per conoscenza al prefetto e
al questore . “Il consumo di bevande alcoliche in area pubblica, al di
fuori dei locali autorizzati – dicono – è un fenomeno che, soprattutto in
alcune zone della città, crea situazioni di degrado urbano, rischio di
marginalità sociale, disagio sociale, alta criticità sociale, insicurezza
urbana e degrado igienico-sanitario. In particolare, nelle vie sopra
citate, si verificano episodi di bivacco e consumo di alcolici,
aggregazione deviante, abbandono di bottiglie di vetro, schiamazzi e
comportamenti incivili, che compromettono la vivibilità dei quartieri e la
qualità della vita dei residenti e dei cittadini”. I tre formatari
sottolineano “che tale comportamento, in prossimità di istituti scolastici
pubblici e privati di ogni genere e grado, rappresenta un esempio deviante
per i nostri giovani”. Da qui la richiesta di “valutare l’opportunità di
inserire nel nuovo regolamento di polizia urbana un articolo specifico che
vieti il consumo di bevande alcoliche in area pubblica, sul modello di
quanto già in vigore in diverse altre città italiane”.
VERONASERA
Risse e abuso di alcol anche tra i minori di 16 anni: chiuso per 15 giorni
il Nuovo Club
*Sin dall’apertura della discoteca, sarebbero state numerose le
segnalazioni alle forze dell’ordine, per i disordini ed il consumo di
alcolici, e frequenti gli interventi del personale sanitario per le ferite
riportate dai giovanissimi protagonisti delle liti Forze dell’ordine
pongono i sigilli sulla discoteca di Nogara *Nella mattinata di venerdì, la
polizia di Stato di Verona ha dato esecuzione al provvedimento del questore
di Verona che ha disposto la sospensione, per la durata di 15 giorni,
dell’autorizzazione alla somministrazione al pubblico di alimenti e bevande
al titolare del Nuovo Club di Nogara.
Dagli uffici di lungadige Galtarossa spiegano che la chiusura temporanea
della discoteca si è resa necessaria alla luce dei ripetuti controlli
effettuati dalle forze dell’ordine, spesso chiamate ad intervenire per
sedare risse tra giovanissimi che, a causa dell’abuso di alcolici, creavano
disordini sia dentro che fuori dal locale, talvolta servendosi anche di
cocci di vetro per aggredirsi tra loro. Numerose le segnalazioni raccolte
dalle forze dell’ordine sin dalla data di apertura della discoteca,
nell’ottobre dello scorso anno, e frequenti gli interventi del personale
sanitario per le ferite riportate dai protagonisti delle liti, che
avrebbero dunque fatto emergere un quadro rilevante sotto il profilo
dell’ordine e della sicurezza pubblica.
A tutto questo si sono sommate le insistenti segnalazioni da parte della
cittadinanza, preoccupata per la somministrazione di alcolici all’interno
del locale a minorenni: dato questo che, spiegano dalla polizia di Stato, è
stato accertato nel corso di un servizio effettuato dalle forze dell’ordine
in borghese, la scorsa domenica. Dal controllo sarebbe emerso non solo che
gli alcolici venivano somministrati a minori di 16 anni, ma anche che
mancava qualsiasi tipo di verifica, da parte del personale del locale,
sull’età dei soggetti che lo richiedevano, come invece è previsto dalla
legge.
In virtù del pericolo attuale per l’ordine e la sicurezza pubblica, emerso
dai dati raccolti negli ultimi mesi, e in considerazione del diffuso senso
di insicurezza e di allarme sociale insorto a causa dei continui disordini
registrati, su proposta del Comando carabinieri della stazione di Nogara,
il questore ha ordinato la sospensione della licenza della discoteca:
provvedimento che, se non rispettato, comporterà l’immediato sgombero dei
locali e la contestuale apposizione dei sigilli, oltre alla sanzione
prevista per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità.
TELEISCHIA
NAPOLI. CENTRO STORICO: BAR CHIUSO PER SOMMINISTRAZIONE DI ALCOLICI A MINORI
16 3 2025 – Il Questore di Napoli ha disposto la chiusura per 15 giorni di
un bar del centro storico. Lo scorso 11 gennaio, il titolare era stato
sorpreso a servire alcolici a una minore di 16 anni senza richiedere un
documento di riconoscimento. Il provvedimento mira a garantire la sicurezza
pubblica e prevenire ulteriori violazioni.
TVIWEB
Veneto – Studente 20enne ubriaco fa un incidente poi chiama i carabinieri:
“Mi hanno rubato la Mini Cooper e si sono schiantati”. Denunciato
REDAZIONE
Un ventenne milanese è stato denunciato per simulazione di reato dopo aver
chiamato il 112, alle 1:30 di notte del 12 marzo, dichiarando di essere
stato aggredito e rapinato della sua Mini Cooper a Legnaro. Il giovane
aveva riferito che i malviventi, dopo averlo picchiato, erano fuggiti, ma
si erano schiantati pochi metri dopo. Tuttavia, le indagini hanno svelato
che l’incidente era stato causato da lui stesso.
Il giovane, uno studente universitario, aveva partecipato a una festa con
amici e, in stato di ebbrezza, aveva danneggiato alcune auto parcheggiate e
abbattuto un palo dell’Enel all’incrocio tra via 2 Giugno e via Forte.
Nell’incidente si era procurato una ferita all’arcata sopraccigliare.
Panico e alcol lo avevano spinto a inventare una storia di rapina, ma la
verità è emersa grazie a testimonianze che confermavano che era stato lui a
causare lo schianto.
I carabinieri, giunti sul posto, hanno trovato il giovane in stato di choc
e, sottoposto a un alcoltest, è risultato positivo con un tasso di 1,4
g/lt. È stato denunciato per guida in stato di ebbrezza, con ritiro della
patente, e per simulazione di reato. Il giorno successivo, il ventenne si è
scusato con i militari, ma le sue giustificazioni non sono bastate ad
evitarne le sanzioni legali.
TREVISOTODAY
Val d’Oca insieme a Bella: una nuova collaborazione nel settore no alcol
*L’azienda di Valdobbiadene sigla una partnership strategica ampliando il
proprio portfolio con bevande non alcoliche di qualità *
*(*) *Val d’Oca, azienda di Valdobbiadene riconosciuta per l’eccellenza
nella produzione di Prosecco Superiore DOCG, annuncia la partnership con
Bella, brand di Mareno di Piave (Treviso) specializzato in bevande non
alcoliche di qualità. Questa collaborazione segna un passo strategico per
Val d’Oca, che amplia la propria offerta per rispondere a un mercato in
continua evoluzione, sempre più attento a proposte innovative nel segmento
no alcol.
L’accordo prevede la distribuzione dei prodotti Bella attraverso la rete
vendita di Val d’Oca, forte di una presenza consolidata sia a livello
nazionale che internazionale. Grazie a questa sinergia Val d’Oca introdurrà
nel proprio portfolio una selezione di bevande rinfrescanti, ideali per chi
cerca alternative prive di alcol senza rinunciare a gusto e qualità.
«Siamo entusiasti della nuova partnership con Bella – dichiara Stefano
Gava, Direttore Generale –. Per noi questa azienda è sinonimo di qualità e
creatività, valori che condividiamo e che ci guidano nella nostra mission
di offrire prodotti eccezionali. In un momento in cui la domanda di bevande
non alcoliche è in forte crescita, siamo pronti a rispondere con soluzioni
che rispettano la nostra attenzione al territorio».
Bella, nota per la selezione accurata degli ingredienti naturali e per il
focus sul benessere del consumatore, arricchirà la gamma Val d’Oca con
bevande fruttate e fresche, perfette per ogni occasione. Le referenze sono
già disponibili nei canali di distribuzione Val d’Oca.
(*) Nota: la vendita di analcolici da parte di aziende vinicole ricorda da
vicino la produzione ed il commercio delle sigarette elettroniche gestiti
dall’industria del tabacco. Così come le sigarette elettroniche
rappresentano spesso una sorta di “ponte” verso quelle tradizionali, il
vino dealcolato avvicina comunque consumatori al mondo del vino.
ABRUZZO WEB
UBRIACO PRENDE A PUGNI IL TITOLARE DI UN LOCALE, SCATTA LA CACCIA ALL’UOMO
VCOAZZURRATV
Autista di bus di linea ubriaco e denunciato ad Omegna
PRIMA LECCO
Esagera con l’alcol, soccorsa una giovane
PALERMOTODAY
Manovre pericolose a tutta velocità, fermato al volante: è ubriaco, scatta
la denuncia
LA PROVINCIA DI CREMONA
Zigzagava sulla strada, fermato: 36enne senza patente rifiuta l’etilometro