Alcologiarassegna stampa vino birra e altri alcolici del 16.11.24

16 Novembre 2024
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RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA SU VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
A cura di Alessandro Sbarbada, Guido Dellagiacoma, Roberto Argenta

RATIO.IT

No all’indennizzo per infortunio in itinere se in stato di ebbrezza

*La Cassazione conferma la sentenza d’appello di Bologna: nessun
risarcimento per il lavoratore che guidava in stato di ebbrezza, anche se
l’infortunio è avvenuto nel tragitto casa-lavoro.*

Gianluca Pillera

Un lavoratore ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione per ottenere
un risarcimento dall’Inail per un infortunio avvenuto durante il tragitto
tra casa e lavoro, definito in gergo come “in itinere”. L’indennizzo era
stato negato dall’Inail sulla base di un sospetto stato di ebbrezza al
momento dell’incidente, accertato attraverso analisi specifiche. Questo
caso, già valutato in primo e secondo grado rispettivamente dal Tribunale
di Modena e dalla Corte d’Appello di Bologna, è giunto fino alla
Cassazione, che ha rigettato il ricorso, confermando la decisione di non
concedere l’indennizzo.

Alla base della decisione, la valutazione che la guida in stato di ebbrezza
fosse la causa diretta dell’incidente, rendendo quindi non applicabile la
copertura assicurativa per il lavoratore.

Motivi del ricorso e obiezioni sollevate – Il lavoratore ha avanzato 3
motivi di ricorso. Il primo contestava la validità delle analisi ematiche,
considerate poco specifiche, e sosteneva che non esistesse un referto
medico in grado di dimostrare con precisione il livello di ebbrezza. Questo
motivo è stato respinto per la mancanza di dettagli rilevanti.

(…)

QUOTIDIANONAZIONALE

77enne di Nardò accusata di avere provocato un incidente, in stato di
ebbrezza alcolica. Assolta dopo il processo

Di Redazione 15 Novembre 2024

Il giudice ha assolto l’imputata con la formula “perché il fatto non
sussiste”, per l’inutilizzabilità degli accertamenti urgenti sui campioni
ematici

Si conclude con l’assoluzione il processo a carico di una 77enne di Nardò
accusata di aver provocato un incidente stradale, guidando in stato di
ebbrezza alcolica.

Il giudice Luca Scuzzarella, attraverso una sentenza con motivazione
contestuale, ha assolto l’imputata con la formula, “perché il fatto non
sussiste”, per l’inutilizzabilità degli accertamenti urgenti sui campioni
ematici. Quest’ultimi, vennero eseguiti, all’epoca dei fatti, senza dare
avviso alla parte della facoltà di farsi assistere da un difensore di
fiducia.

Il giudice ha dunque accolto la tesi difensiva nel corso del processo a cui
si è arrivati, dopo il decreto di citazione diretta a giudizio, poiché la
difesa, rappresentata dall’avvocato Francesco Risi, si era opposta al
decreto penale di condanna.

Il sinistro stradale si verificò il 26 novembre del 2021 a Nardò. L’anziana
automobilista alla guida della propria autovettura urtò un altro veicolo in
sosta, provocando delle lesioni personali ad un’altra guidatrice che era
appena uscita dall’auto. In base a quanto verificato dagli agenti di
polizia locale, le condizioni psico-fisiche della donna, al momento del
fatto, denotavano un evidente stato di alterazione con chiari sintomi di
stato di ebbrezza alcolemica. La signora venne accompagnata presso
l’ospedale Vito Fazzi di Lecce dove venne effettuato un prelievo ematico.
L’esito evidenziò un tasso pari a 1,9 g/L superiore al limite legale, di
conseguenza la donna venne deferita all’autorità giudiziaria.

Come detto, però, l’imputata è stata assolta a conclusione del processo.

COMUNE DI PORDENONE

Limiti al consumo di bevande alcoliche

*È vietato il consumo di bevande alcoliche nelle aree pubbliche (strade,
piazze, parchi e giardini pubblici) su tutto il territorio comunale, fino
al 28 febbraio 2025. Lo dispone un’ordinanza del vicesindaco.*

L’amministrazione comunale di Pordenone ha stabilito il divieto consumo di
bevande alcoliche di qualsiasi gradazione e in qualsiasi contenitore nelle
aree pubbliche (strade, piazze, parchi e giardini pubblici) ricadenti su
tutto il territorio comunale della città.

Fanno eccezione le aree interessate da eventi e manifestazioni regolarmente
autorizzate per la somministrazione di bevande anche alcoliche. Dal divieto
è esclusa inoltre la somministrazione effettuata dagli esercizi pubblici
negli spazi interni e in quelli esterni degli stessi in concessione.

Tali limitazioni sono determinate dalla volontà di prevenire e contrastare
fenomeni di degrado urbano che possono compromettere il vivere sereno e
civile delle persone e minare la percezione di sicurezza della
cittadinanza, derivanti dal consumo di alcol e dall’abbandono di
contenitori in vetro e latta.

Le regole sono stabilite con ordinanza del vicesindaco reggente n. 27 del
14 novembre 2024 (vai al pdf) e restano in vigore fino al 28 febbraio 2025,
su tutto il territorio comunale della città di Pordenone.

LIBERTA’

Diabete e aperitivi: “Attenzione ad alcool, analcolici e stuzzichini”

16 Novembre 2024

Il 14 novembre è stata celebrata la Giornata mondiale del diabete.
Istituita nel 1991 con una data precisa: la nascita del professor Frederick
Banting che, assieme al suo allievo Charles Best, isolò l’insulina nel 1921
cambiando il destino dei malati di diabete e permettendone la sopravvivenza.

Il tema scelto per l’edizione 2024 è “Diabete e benessere”, e in questo
contesto si inserisce l’incontro organizzato dalla Associazione diabetici
Piacenza per parlare di come l’alcool influisce sui pazienti affetti dalla
malattia.

L’attenzione è stata posta sia sulle bevande a base di alcool, ma alche su
quelle analcoliche e sugli stuzzichini.

SCREENING GRATUITI

Lunedì l’azienda Sanitaria in collaborazione con l’associazione organizza
una giornata di screening con visite gratuite su prenotazione, presso la
Casa della Salute e della Comunità piazzale Milano 2, Piacenza, riservata a
chi non ha mai avuto una diagnosi di diabete.

INTERDIPENDENZA

“Ero sotto l’effetto di alcol”: giocatore arrestato ubriaco | Condannato a
due anni per stupro

*Arrivata nelle ultime ore la condanna per un giocatore di alto livello che
è stato condannato a due anni per violenza sessuale, ecco la vicenda*

Il talento non sempre fa rima con cervello. Anche nel mondo del calcio sono
diversi gli episodi di carriere che non sono mai sbocciate a causa di
comportamenti inappropriati fuori e dentro il campo, con poco impegno
dimostrato in allenamento, la scarsa propensione al sacrificio e a
dimostrare attaccamento per la maglia indossata.

La mentalità e l’attitudine fanno la differenza per il definitivo salto di
qualità e il pessimo rapporto con lo spogliatoio e l’allenatore è un
ulteriore fattore che impedisce di diventare il giocatore più
rappresentativo del club.

Trovare una continuità di rendimento rappresenta un altro tema che non
contraddistingue questa tipologia di giocatori che finiscono per entrare in
attrito anche con la tifoseria, in attesa della loro consacrazione.

Uno di questi è stato dichiarato pochi giorni fa colpevole di due pesanti
accuse come quella di guida in stato di ebbrezza e violenza sessuali, fatti
avvenuti nella notte tra il 6 e il 7 settembre, con una breve udienza che
ha avuto già il suo responso.

*La condanna a due anni è arrivata per stupro, ecco di chi si tratta*

Lui è Ben Yedder. Il tribunale penale di Nizza ha condannato a due anni di
reclusione il nazionale francese, ex capitano del Monaco. Il giudice ha
accordato la sospensione condizionale della pena, a una multa di 5.000
euro, a una sospensione della licenza di guida di sei mesi e all’obbligo di
prendersi cura e risarcire la vittima, una donna di 23 anni.

Quattro settimane dopo una breve, ma intensa udienza e una decisione
deliberata martedì, il tribunale penale di Nizza ha dichiarato Wissam Ben
Yedder colpevole delle seguenti accuse: guida in stato di ebbrezza e
violenza sessuale nella notte tra il 6 e il 7 settembre scorso.

*La ricostruzione dell’accaduto nelle dichiarazioni del colpevole*

Il giocatore ha dichiarato: “Ho bevuto e bevuto per due,tre giorni. Non
ricordo cosa sia successo. A causa dell’alcool ho problemi di memoria. Non
ero me stesso, so che è brutto, ma ero sotto l’effetto dell’alcool.

L’ammissione è arrivata: “Ho difficoltà a fidarmi delle persone perché in
passato sono stato tradito in parecchie storie. E così mi sono rifugiato da
solo nell’alcol, ma mi rendo conto che è stato l’errore peggiore della mia
vita“.

GAZZETTA DI MODENA

Castelnuovo, ubriachi si avventano sui passanti: botte a ragazzini e a un
90enne

*I due aggressori hanno percosso e gettato a terra l’anziano e due
dodicenni*

di Manuel Marinelli

*CASTELNUOVO.* Erano ubriachi o sotto effetto di sostanze stupefacenti. E
così, senza apparenti motivi, si sono scagliati su un gruppo di passanti a
Castelnuovo, tra cui c’erano anche due dodicenni, un anziano
ultranovantenne e un disabile, picchiandoli violentemente. Protagonista di
questa vicenda sono un 35enne di origine spagnola e un 50enne, entrambi
difesi dall’avvocato Miras Athanassios. Ieri mattina in tribunale a Modena
si sarebbe dovuta tenere l’udienza preliminare per disporre l’eventuale
rinvio a giudizio. Che però è stata rinviata a causa di problemi con le
notifiche.

*Cosa è successo*

Riavvolgiamo il nastro della vicenda. I fatti risalgono a circa due anni
fa, quando i due, in evidente stato di alterazione – questa è la
ricostruzione dell’accusa –, avrebbero aggredito ben 7 persone: tra di loro
c’erano anche alcuni minorenni, 12enni al momento dell’aggressione, e un
uomo di 90 anni. Quest’ultimo sarebbe stato percosso e spintonato fino a
cadere per terra. I due malintenzionati gli avrebbero anche sputato sul
volto.

*La rissa*

I minori sono invece stati colpiti da schiaffi e pugni. Uno di loro, mentre
tentava di fuggire in sella alla bicicletta, sarebbe poi stato afferrato e
buttato a terra. Ma non solo: tra le persone aggredite c’erano anche altri
uomini, tra cui una persona disabile. Un 40enne è stato preso a calci e
pugni e ha rimediato tre costole incrinate e 40 giorni di prognosi. Oltre
alla frattura del gomito. Il motivo dell’aggressione? Secondo le
ricostruzioni non ci sarebbe un vero e proprio evento scatenante. I due,
probabilmente sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti, erano in
evidente stato di alterazione e si sarebbero poi avventati su alcuni
passanti a Castelnuovo.

*L’udienza*

Come detto, ieri si sarebbe dovuta tenere l’udienza preliminare per
disporre l’eventuale rinvio a giudizio. Ma il tutto è stato rinviato
prossimamente, anche se ancora non è stata scelta una nuova data, per
problemi con le notifiche. Il trentacinquenne spagnolo è al momento
irrintracciabile, mentre il 50enne si trova in carcere per altri motivi

IL CITTADINO

Ubriaco alla guida cerca di seminare i vigili rischiando più volte di
schiantarsi

*L’uomo, un 40enne marocchino, è stato fermato nel pomeriggio a Bellaria,
aveva nel sangue livelli di alcol tre volte superiori al consentito*

*PESCHIERA*

Ubriaco alla guida di un’auto tenta di seminare la pattuglia della polizia
locale, rischiando più volte l’incidente. La fuga di A. A., 40enne
marocchino, è finita nel pomeriggio a Bellaria. È stato denunciato per
guida in stato di ebbrezza (con livelli di alcol nel sangue di tre volte
superiori al consentito) e per guida pericolosa (dalla zona produttiva di
via Di Vittorio alla Paullese). L’auto, che apparteneva a un’altra persona,
è stata riaffidata al legittimo proprietario.

IL GIORNALE

Pisa, aggredito in ospedale da uno sconosciuto. L’anziano muore dopo 10
giorni di agonia

*Il pensionato di 79 anni era nella sala d’aspetto del pronto soccorso dove
aveva accompagnato la moglie quando è stato fatto cadere da uno straniero
sotto effetto di alcol*

Roberta Damiata 15 Novembre 2024

Dieci giorni di agonia e poi Giorgio Tani, il pensionato di 79 anni di San
Giuliano Terme (Pisa), è morto dopo essere stato aggredito con violenza da
uno sconosciuto il 5 novembre, mentre si trovava nella sala d’aspetto
dell’ospedale di Pisa dove insieme al figlio aveva accompagnato la moglie
invalida al cento per cento.

*I fatti*

Tani dopo averla lasciata al Pronto Soccorso, nell’attesa che venisse presa
in carico, attendeva nella sala d’aspetto. A lui si è avvicinato un giovane
dall’accento straniero sotto l’effetto di alcol che lo ha aggredito senza
alcuna ragione facendolo cadere a terra.

L’uomo non si è più rialzato dopo aver violentemente sbattuto la testa sul
pavimento. Una caduta che gli ha provocato un grave trauma cranico, tanto
che fin da subito le condizioni dell’uomo sono apparse gravi.

Il 79enne subito ricoverato nel reparto di neurochirurgia, non ha mai
ripreso conoscenza nonostante i tentativi e l’operazione per ridurre
l’emorragia, ed è morto dopo 10 giorni di agonia. Il suo corpo ora si trova
nel reparto di medicina legale dove verrà eseguita l’autopsia.

*L’aggressore*

L’aggressore è stato poi identificato come un rumeno di 47 anni con
precedenti. Era stato accompagnato al pronto soccorso dal personale del 118
perché in forte stato di agitazione e sotto effetto di alcol. Mentre era in
attesa ha visto il marito della paziente e senza nessun tipo di motivo si è
scagliato contro l’uomo gettandolo violentemente a terra davanti agli occhi
terrorizzati dei presenti e dandosi poi alla fuga.

Per fortuna grazie ai filmati delle telecamere dell’ospedale il giorno
successivo è stato individuato, arrestato e tradotto nel carcere Don Bosco
di Pisa, dalla Polizia con l’accusa di lesioni gravissime. Dopo la morte
dell’anziano, potrebbe cambiare il capo di imputazione in omicidio
volontario e preterintenzionale.

*Le polemiche*

Quello dell’anziano è l’ennesimo caso di aggressione in ospedale che ha
acceso nuovamente il dibattito su questa emergenza. Tutto questo accaduto
dopo che il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica — che si è svolto
in Prefettura a Pisa – aveva stipulato un protocollo per la sicurezza nelle
strutture sanitarie che prevedeva l’attivazione di sorveglianza privata e
l’installazione di pulsanti elettronici per la richiesta di interventi alle
forze dell’ordine in caso di necessità.

*I precedenti*

Neppure tre giorni dopo all’aggressione al pensionato, un uomo, in stato di
alterazione psicofisica, ha aggredito a calci i vigilantes del Cisanello di
Pisa; l’uomo, arrestato dalla Polizia è stato poi rilasciato, dopo la
convalida, dal Tribunale.

Due anni fa nello stesso ospedale venne uccisa Barbara Capovani aggredita
all’esterno del Servizio psichiatrico diagnosi e cura dell’ospedale e poi
morta in seguito alle gravi ferite riportate.

MSN.COM

Ubriaca barcolla sul ponte. Soccorsa dai carabinieri

Camminava barcollando e si sporgeva pericolosamente dalla barriera del
guard rail una donna, soccorsa dai carabinieri di Civitanova. Era
evidentemente in pericolo quando è stata raggiunta dalla pattuglia del
Nucleo radiomobile ieri verso le 13. Era stata notata da alcuni
automobilisti sul ponte del Chienti. L’equipaggio dell’Arma, allertato
dalla centrale operativa, è intervenuto sul posto e i militari sono
riusciti a mettere in sicurezza la donna, scongiurando ulteriori situazioni
di rischio. Si trattava di una nigeriana di 41 anni, senza fissa dimora, in
uno stato di alterazione psichica dovuta agli alcolici. Con un’ambulanza
del 118 è stata portata all’ospedale di Civitanova.

VENETOTODAY

Viola il divieto di avvicinamento presentandosi ubriaco sotto casa dell’ex

PRIMAMANTOVA

Ubriaco e molesto in un bar di Mantova, 41enne si denuda davanti ai
Carabinieri e oppone …

Associazione Nuovo Paradigma O.d.V. – C.F. 91071720931

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