Alcologiarassegna stampa su vino, birra e altri alcolici del 17 gennaio 2025

17 Gennaio 2025
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RASSEGNA STAMPA SU VINO, BIRRA E ALTRI ALCOLICI

A cura di Roberto Argenta, Guido Dellagiacoma, Alessandro Sbarbada

RAINEWS

L’omicidio di Trapani

Si costituisce dopo accoltellamento mortale, il presunto omicida spiega:
“Non ricordo, ero ubriaco”

Si consegna in Questura addossandosi la responsabilità del delitto di
Liborio Como, ucciso ad Erice-Casa Santa all’esterno di un locale. Il
presunto assassino è un pluripregiudicato di 39 anni. Non ha spiegato perché
ha colpito a morte la vittima

Ernesto Oliva

Agli investigatori della Squadra Mobile non ha saputo spiegare il movente
del delitto, compiuto – a suo dire – mentre era in stato di ubriachezza.

Rimane dunque incerto il motivo dell’uccisione del 53enne Liborio Como,
colpito ieri sera a morte in strada – ad Erice-Casa Santa – forse con un
cacciavite.

Il presunto assassino è un pluripregiudicato trapanese di 39 anni; l’uomo si
era costituito in mattinata in Questura.

RIMINI TODAY

“Codice della strada non ti temiamo”.

Vignaioli e ristoratori in campo: kit in regalo ai locali per garantire la
sicurezza

I soci della Strada dei vini e dei sapori dei colli di Rimini scendono in
campo: “Regaliamo alcol test gratuiti ai ristoranti del borgo, sfruttabili
da chi consumerà vino del territorio”

“Codice della strada non ti temiamo”. È il messaggio che i soci della Strada
dei vini e dei sapori dei colli di Rimini vogliono far arrivare alle
persone. Alle quali spiegano che non è necessario rinunciare ai piaceri
della buona tavola per ottenere il lasciapassare ai controlli sull’eccesso
di alcol.

Durante la conferenza stampa tenutasi oggi, venerdì 17 gennaio, presso la
trattoria La Marianna, gli intenti sono stati dichiarati: i soci intendono
fornire ai ristoranti del borgo, incominciando in occasione del Sigep, un
alcol test gratuito a chi consumerà vino del territorio.

Presenti Nicolò Bianchini, vicepresidente della Strada dei vini e dei
sapori, Enrico Santini per la tenuta Santini, Enrica Mancini in
rappresentanza dei ristoranti del borgo, infine Riccardo Cantelli
dell’omonima farmacia.

“I limiti del bere non sono cambiati – ha tenuto a puntualizzare Bianchini
-. Si sono inasprite le sanzioni, ma poco importa, perché l’importante è la
sicurezza di tutti noi. Abbiamo provato in diretta che due calici di vino
sono compatibili con la nuova e vecchia normativa se bevuti a tavola
cenando. La Strada finanzierà una fornitura di kit ai ristoranti riminesi
per aumentare la sicurezza. La buona pratica dei ristoranti di fornire la
bottiglia tappata da portarsi a casa è un ulteriore elemento di
consapevolezza”.

“Il kit alcol test è semplice, facile da usare e pratico – gli ha fatto eco
Cantelli -. Risolta velocemente anche la difficoltà di approvvigionamento,
ora sono facilmente disponibili. Assumere due bicchieri a pasto,
inframmezzare l’uso del vino con acqua, bere mentre si pasteggia, diluire i
tempi di assunzione, aiutano a mitigare l’effetto dell’alcol. Attenzione,
però, al binomio farmaci-vino, perché senza saperlo si rischia di avere
effetti moltiplicanti.”

“Come sempre, Rimini si dimostra capace di interpretare la realtà in
movimento – conclude Santini -. Abbiamo voluto dimostrare che la viticoltura
è capace di affrontare positivamente una situazione spinosa. Per questo
motivo, tenuta Santini ha già provveduto a fornire 200 kit ai ristoranti del
borgo con l’auspicio che questa prova diventi continuativa”.

UMBRIAON

Terni, alcol al volante. Il ristorante: «Consumi a picco e clienti
spaventati: li riportiamo a casa noi. Gratis»

I Ribelli di Campagna, in Valnerina, lancia l’operazione ‘cena sicura’. «Con
il nuovo Codice della Strada altro calo degli affari. Servono idee»

di Fabio Toni

Parte a Terni l’operazione ‘cena sicura’: così un ristorante della
Valnerina, di fronte al calo degli affari registrato nelle ultime settimane,
ha deciso di andare incontro alla clientela sempre più intimorita dal pugno
duro deciso nel nuovo Codice della Strada contro chi consuma alcol, anche in
piccole quantità, e poi si mette al volante.

Da venerdì 17 gennaio i Ribelli di Campagna, in strada di Valnerina, metterà
infatti a disposizione un servizio navetta gratuito – a cena, anche il
sabato – ai clienti che ne faranno richiesta e che vogliono così evitare di
incorrere nei controlli delle forze dell’ordine, con il rischio di vedere
anche sospesa la propria patente.

Una decisione presa dopo il calo di «presenze e consumi» registrato nel
locale dopo l’inasprimento delle sanzioni, ma lamentato da molti altri
operatori del settore in tutta Italia. «Per Capodanno abbiamo avuto 28
disdette, di amari e limoncelli non se ne vendono più e anche il consumo di
vino è limitato, ormai non più di un calice a persona» spiega Michele Lo
Iacono, titolare del ristorante.

«Noi però, che non siamo in centro città, vogliamo continuare a lavorare –
prosegue -. Così il venerdì e il sabato sera, con le nostre due auto
aziendali, forniremo il servizio navetta ai clienti che ce lo chiederanno,
prendendoli e riportandoli direttamente nelle loro abitazioni. Al momento
non abbiamo ancora ricevuto richieste, vediamo come andrà, ma da febbraio
siamo pronti anche a noleggiare un pulmino, se sarà necessario».

A detta di Lo Iacono «già gli aumenti dei prezzi negli ultimi tempi» avevano
inciso sugli affari, ora a dare un ulteriore colpo «è un po’ di fobia che si
è creata per queste sanzioni». «Anche i fornitori, che hanno il polso della
situazione, ci confermano che le nuove norme hanno inciso sui consumi,
soprattutto a cena. E’ una bolla – conclude il ristoratore – che forse
passerà, intanto noi cerchiamo di lavorare come possiamo».

CORRIERE ADRIATICO

Bevono alcol contaminato: 30 morti e 83 ricoveri in Turchia, avvelenati dal
metanolo nelle bottiglie illegali

E sono in totale 83 le persone che nei giorni scorsi sono state ricoverate
in ospedale a causa di avvelenamento

Il bilancio delle vittime per avere consumato alcol adulterato a Istanbul è
salito a 30, dopo che ieri era stata annunciata la morte di 19 persone in 48
ore. Lo riferisce la tv di Stato Trt, aggiungendo che sono in totale 83 le
persone che nei giorni scorsi sono state ricoverate in ospedale a causa di
avvelenamento da metanolo presente in bevande alcoliche prodotte
illegalmente.

Mentre 4 persone sono state dimesse e 30 hanno perso la vita, 49 sono ancora
ricoverate in ospedale, tra cui 31 in terapia intensiva.

Lo scorso anno, 48 persone sono morte e 110 sono state ricoverate in
ospedale per avvelenamento dopo avere consumato alcolici adulterati mentre
il prefetto di Istanbul, Davut Gul, ha annunciato che «le licenze di 63
attività che vendono alcolici contraffatti sono state revocate e i negozi
sono stati chiusi».

Cosa è successo

La produzione e la vendita di alcol sono legali in Turchia ma il settore è
sottoposto a una forte tassazione e il costo degli alcolici è generalmente
molto più alto rispetto ai Paesi europei. Questa situazione ha provocato un
aumento della produzione di alcolici a livello privato e nel 2024 le forze
dell’ordine hanno sequestrato circa 300 tonnellate di alcol contraffatto o
di contrabbando, secondo quanto riporta Anadolu.

FANPAGE

Lance Armstrong ha sconfitto la dipendenza dall’alcol: “Sei mesi fa ho
sentito una voce dentro”

Storia di Alessio Pediglieri

Lance Armstrong ha annunciato pubblicamente di aver sconfitto un altro
mostro che popolava la sua vita, l’alcol. L’ex campione americano di
ciclismo ha dichiarato di aver raggiunto il traguardo di 12 mesi senza mai
toccare una bottiglia dopo che aveva capito che questa piaga gli stava
rovinando l’esistenza: “Sento dentro sempre la stessa vocina che oggi mi
dice, Lance sono fiero di te”. Di Lance Armstrong si può dire di tutto e il
suo contrario ma all’unanimità è riconosciuto come un uomo che non si è mai
tirato indietro difronte alle battaglie che il destino gli posto sul
cammino. Se la sua storia sportiva è stata indelebilmente macchiata dalla
vergogna del doping, quella privata è di un combattente indomito, in grado
di aver superato e sconfitto uno degli avversari più ostici per chiunque: il
cancro, tornando prepotentemente in sella malgrado il parere contrario dei
medici. Oggi, ha sconfitto un altro demone che lo ha accompagnato per anni
anche dopo il ritiro: l’alcol, riprendendosi la propria vita.

La rinascita di Armstrong: “Un anno fa, oggi ho smesso con l’alcol”

“Quello era allora, questo è ora”, lo slogan scelto dall’ex ciclista
americano Lance Armstrong con cui ha annunciato ciò che indica come la sua
più bella vittoria degli ultimi anni. Sui social, il 53enne texano ha
annunciato la sua definitiva uscita dalla dipendenza dall’alcool, triste
compagno nel post scandalo doping, degli ultimi dieci anni di vita: “Un anno
fa oggi ho deciso che il mio rapporto con l’alcol doveva finire e che non
era più la cosa migliore per me, né il massimo per la mia famiglia, i miei
amici, la mia squadra e la mia comunità”.

“E’ stata la decisione migliore di tutta la mia vita”

L’ex campione di ciclismo che tra il 1999 e il 2005 ha imperversato prima di
venir bannato per doping e avergli tolto tutti i principali successi
sportivi, ha voluto condividere la sua vittoria con i propri fan: “Penso che
tutto nella vita dovrebbe essere visto come una esplosione vincente o una
fuga. Un’attività o una passività, un aspetto positivo o negativo. L’alcool
per me era diventato per me un scarico, una responsabilità e un fattore
negativo. Quella è stata la mia decisione e, oggi, sento che è stata la
migliore decisione che ho preso nella mia vita”. Armstrong ripercorre gli
ultimi tempi, in cui ha silenziosamente lottato per ritornare a prendere il
controllo della propria vita: “Sei mesi fa ho detto di aver sentito una
‘voce interiore’. Un anno dopo questo viaggio, sento ancora quella voce ,
solo che ora dice: “Ciao Lance, sono così orgoglioso di te”, e mi rallegra
la giornata ogni volta che la sento”

“Dite di me tutto quello che volete, ma non sono uno che molla”

Solamente qualche mese prima, sempre via social, ancora Lance Armstrong
aveva anticipato a suo modo la notizia, pubblicando una parte di un podcast
in cui era stato protagonista. Che con il senno del poi è stata la conferma
del suo successo finale dall’uscita dalla dipendenza dall’alcool: “Potete
dire di me quello che volete e chiamarmi come volete, ma non sono uno che
molla. Io non mollo mai”.

GAMBERO ROSSO

“Con le regole Salvini vendere il vino è diventato un’impresa. Servono più
taxi e treni”. L’allarme dei ristoratori delle Langhe

Ad un mese dall’entrata in vigore del Codice della strada di Salvini, il
bilancio degli imprenditori piemontesi è già pesantissimo: i clienti non
vanno oltre un calice. E anche le grandi fiere tremano

Nuovo Codice della strada italiano ed esigenze dell’enoturismo sembrano
proprio non andare d’accordo. Le regole sull’inasprimento delle sanzioni per
guida in stato di ebbrezza (a parità di limiti alcolemici) stanno
spaventando gli utenti nelle occasioni di consumo fuori casa. A soffrire
sono soprattutto gli operatori del settore horeca. Un’altra testimonianza,
tra le tante giunte in questo primo mese del 2025, arriva dalle Langhe,
cuore del turismo piemontese, area vitivinicola patrimonio dell’Unesco,
particolarmente gettonata in autunno-inverno per le eccellenze
enogastronomiche, tra tartufi, agnolotti del plin, vitello tonnato
accompagnati da Dop uniche come Barolo e Barbaresco. Proprio le Langhe
stanno facendo sentire la propria voce, raccolta in un reportage del
quotidiano Domani. I ristoratori lamentano, per la maggior parte, una
sensibile riduzione delle vendite di vino che potrebbe mettere in difficoltà
i bilanci, se il trend non dovesse rientrare rispetto a quanto accade in
questo primo mese di applicazione delle nuove regole.

Le richieste del settore horeca

Dalla Locanda in Cannubi di Barolo alla Trattoria del bollito di Alba,
passando per l’osteria Campamac di Barbaresco, i segnali di un nuovo
atteggiamento dei clienti sono evidenti. Alcuni gestori, come Gianni
Bertolini (Locanda in Cannubi) evidenziano la paura tra gli ospiti, che si
concretizza nell’ordinare appena due calici di vino in un tavolo da due
persone oppure una sola bottiglia in un tavolo da sei a otto persone.

Alfredo Voci (manager di Campamac) guarda oltre e sottolinea la cattiva
informazione a proposito delle nuove regole della legge firmata dal ministro
dei Trasporti: «Il problema non è la legge ma le infrastrutture che vanno
ampliate. Nelle Langhe – dice l’imprenditore piemontese al quotidiano Domani
– non ci possono essere tre taxi, soprattutto dopo questa legge. Quando si
prende un provvedimento, è giusto pensare alle conseguenze e mettere le
persone nelle condizioni di potersi comunque godere la cena o il pranzo».
Come prevedibile, le nuove sanzioni contenute nel Codice della strada hanno
indotto i clienti a privilegiare i vini al calice. Marta Amato, che gestisce
ad Alba il ristorante Museum, parla di impatto non eccessivo sulla vendita
di alcolici rispetto al Natale 2023: «La richiesta di calici è già in
aumento da un po’ di anni» e il ristorante albese consente di fare sia
l’alcol test sia di portare a casa la bottiglia non finita.

Il possibile effetto negativo sui grandi eventi

Le preoccupazioni sono anche sui possibili contraccolpi della nuova legge
Salvini sui grandi eventi nel territorio di Alba. Tra questi c’è Vinum, la
fiera internazionale dei vini del Piemonte, in programma ad aprile e maggio
2025, e il prossimo autunno c’è la seguitissima Fiera del tartufo, tra
ottobre e dicembre. A parlare dalle colonne di Domani è Stefano Mosca,
direttore generale dell’ente fiera che annuncia una lieve modifica degli
orari di Vinum, la possibilità per i partecipanti di farsi dei controlli,
con l’invito a non salire in auto dopo la degustazione. Altro tema è quello
delle infrastrutture: «Se vengono imposte determinate regole, lo Stato deve
offrire alternative». Per la prossima primavera, in occasione di Vinum, la
richiesta è quella di aumentare le corse dei treni: «Solleciteremo quelle
nei giorni festivi – ha sottolineato Mosca – che sono i giorni critici per
l’evento».

WINEANDTHECITY

Il futuro del vino è dealcolato: intervista a Luca Sonn di My Alcol Zero

Pioniere nel settore delle bevande analcoliche, Luca Sonn ci racconta
l’evoluzione del mercato, l’impatto del decreto MASAF e le prospettive per
il vino senza alcol in Italia.

Con il decreto MASAF firmato lo scorso 18 dicembre dal ministro Francesco
Lollobrigida, l’Italia supera un tabù storico: via libera alla produzione di
vino dealcolato. Per la prima volta, bevande con gradazione alcolica
inferiore a 0,5 gradi potranno essere definite “vino dealcolato”. La
decisione risponde a una crescente domanda di alternative low-alcohol,
spinta da giovani consumatori, nuove normative stradali e una maggiore
consapevolezza verso stili di vita sani. In questo contesto, Luca Sonn,
classe ‘90, fondatore di My Alcol Zero, realtà specializzata nella
realizzazione di prodotti customizzati, export, vendita diretta e consulenza
dei vini dealcolati, ha anticipato i tempi e oggi è uno dei protagonisti di
questa rivoluzione. In questa intervista, ci racconta com’è nato il suo
progetto, le sfide iniziali e le opportunità future di un mercato in piena
espansione.

Chi è Luca Sonn e qual è stata l’intuizione che ha portato alla nascita del
progetto My Alcol Zero?

Sono nato a Trento e cresciuto in un piccolo paese. La mia prima esperienza
con il vino dealcolato risale al 2015, quando, durante un pranzo di
famiglia, mio cognato Michele Tait, pioniere e primo produttore italiano di
queste bevande dal 2012, portò una bottiglia di alternativa 0.0. L’idea mi
affascinò immediatamente, nonostante le critiche sul sapore.

Dopo aver lavorato per anni come agente di commercio, decisi di cambiare
direzione. Nel frattempo, mi dedicai brevemente al cinema, realizzando
alcuni progetti audiovisivi, ma la mancanza di stabilità economica mi spinse
a seguire la visione di mio cognato. Senza conoscenze di marketing né
esperienza nell’e-commerce, totalmente da autodidatta avviai My Alcol Zero
da zero. Nonostante le difficoltà iniziali – il primo ordine arrivò solo
dopo nove mesi e dovetti persino rimborsarlo per problemi di disponibilità –
da quel momento il progetto iniziò a crescere.

Nel 2019, anno in cui nasce My Alcol Zero, l’interesse verso le bevande
analcoliche era decisamente poco rilevante. Oggi è un argomento di forte
attualità, possiamo dire che sei stato un pioniere del settore o forse un
visionario: ti aspettavi questo cambio di rotta?

Quando ho iniziato, ero convinto che il futuro del vino includesse anche il
segmento analcolico. Certo, essere pionieri significa sempre correre un
rischio, ma ho creduto nel progetto. Come tutte le persone che vanno
controcorrente, sono stato deriso e criticato da molti. Non mi aspettavo che
il mercato evolvesse così rapidamente, ma sono contento di aver contribuito
a questo cambiamento.

Il 20 dicembre scorso, in Italia, è stato approvato il decreto che consente
la produzione di vini dealcolati, mentre il nuovo codice della strada sta
facendo crollare il consumo di vino nei ristoranti: come My Alcol Zero state
registrando un incremento delle vendite? Puoi azzardare una previsione per
il 2025?

Sì, abbiamo visto un incremento delle vendite. Rispetto a dicembre 2023, nel
2024 abbiamo visto un incremento nelle vendite del 10%, mentre in tutto
l’anno la crescita è stata complessivamente del 33%. Questi cambiamenti
normativi e sociali stanno spingendo sempre più persone verso il vino
analcolico e per il 2025, prevedo un’ulteriore e costante crescita del
settore e un’espansione della nostra clientela, soprattutto tra i
consumatori più giovani e nei ristoranti, che iniziano a considerare
seriamente i vini dealcolati nelle loro offerte. Dai ristoranti stiamo
ricevendo sempre più richieste, c’è maggiore interesse e voglia di cogliere
le opportunità.

Il cliente tipo di My Alcol Zero? Età, provenienza

Il nostro cliente tipo ha un’età compresa tra i 30 e i 50 anni, vive spesso
in città e conduce uno stile di vita attivo e consapevole. Sono persone
attente alla qualità e alla salute, che non vogliono rinunciare al piacere
di bere qualcosa di analcolico che si abbini meglio rispetto a una cola,
aranciata o alla semplice acqua.

In Italia le richieste dall’e-commerce arrivano in particolare dalle grandi
città, Milano e Roma in primis, seguite da Torino. All’estero, invece, dagli
Stati Uniti, dove il mercato del vino dealcolato è più vivace. Ci sono
negozi specifici di bevande zero alcol dove mediamente si spende di più per
una bottiglia di vino dealcolato, anche 35 dollari.

E per finire un consiglio: tre etichette zero alcol da non perdere
disponibili su My Alcol Zero

Certo! Tre etichette che consiglio assolutamente sono:

Mood: un vino rosso Supertuscan vellutato e perfetto per una cena speciale.

Prima Pavé Rosé: uno spumante rosato elegante, ideale per aperitivi e piatti
di pesce.

Winot Bianco: fresco e fruttato, ottimo per accompagnare piatti leggeri o un
pranzo all’aperto.

CASCINA NOTIZIE

Ubriaco nel negozio, aggredisce i Carabinieri: arrestato

L’uomo, con precedenti, aveva aggredito verbalmente la ex compagna

Nel pomeriggio di giovedì 16 gennaio, i Carabinieri di Migliarino hanno
arrestato un uomo, disoccupato, già noto alle forze dell’ordine per numerosi
precedenti, con l’accusa di resistenza, violenza e minacce a Pubblico
ufficiale.

L’intervento era stato richiesto da un esercizio pubblico di Calci, dove
l’uomo, in evidente stato di ebbrezza, stava disturbando clienti e
personale. Tra i comportamenti segnalati, il soggetto ha versato vino su
giornali e riviste in vendita, provocando tensione nel locale.

Giunti sul posto, i militari hanno allontanato l’uomo, che stava usando toni
aggressivi nei confronti della ex compagna. Tuttavia, durante l’intervento,
l’uomo ha opposto resistenza, divincolandosi e colpendo i carabinieri al
volto e a una mano.

Arrestato e trattenuto presso la camera di sicurezza del Comando di Pisa, il
rito direttissimo di questa mattina ha convalidato l’arresto e disposto gli
arresti domiciliari per l’uomo.

STUDIO93

Dottoressa aggredita da un paziente ubriaco al pronto soccorso dell’ospedale
di Frascati. La solidarietà della Asl e del Sindaco.

Dottoressa aggredita da un paziente ubriaco al pronto soccorso dell’ospedale
di Frascati. La solidarietà della Asl Roma6 e del Sindaco, Francesca
Sbardella, per quanto accaduto un paio di notti fa al “San Sebastiano”. La
dottoressa Sabina Guarino – aggredita e ferita al volto da un paziente che
ha dato in escandescenza in sala d’attesa – ha comunque terminato il suo
turno di lavoro. “Solidarietà e gratitudine per il suo senso del dovere” ha
commentato il Direttore Sanitario della Asl Roma6, Vincenzo Carlo La Regina.

“Esprimo la mia più sincera ammirazione e gratitudine alla dottoressa Sabina
Guarino – ha proseguito La Regina – per il grande senso di comunità e del
dovere dimostrato. Nonostante l’aggressione subita e le ferite riportate, ha
portato a termine il suo turno di servizio, garantendo assistenza ai
pazienti. Un esempio encomiabile di dedizione professionale”.

La Sindaca di Frascati, Francesca Sbardella, ha espresso la più ferma
condanna per l’aggressione subita dalla dottoressa.

“Esprimo, a nome mio e di tutta l’Amministrazione Comunale, la più ferma
condanna per l’aggressione subita dalla dottoressa in servizio presso
l’ospedale San Sebastiano di Frascati, – scrive in un post sui social –
vittima di un atto inaccettabile di violenza nello svolgimento del suo
prezioso lavoro al servizio della nostra comunità. A lei, e a tutto il
personale sanitario che opera quotidianamente con dedizione, professionalità
e senso del dovere, va la mia solidarietà e vicinanza.

Associazione Nuovo Paradigma O.d.V. – C.F. 91071720931

Associazione Nuovo Paradigma O.N.L.U.S. – C.F. 91071720931