Alcologiarassegna stampa vino birra e altri alcolici del 22.4.25

22 Aprile 2025
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RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA SU VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
A cura di Alessandro Sbarbada, Guido Dellagiacoma, Roberto Argenta

EFANEWS – EUROPEAN FOOD AGENCY
Alcolismo: il maggior numero di vittime è tra i giovani

*Istituto Superiore di Sanità denuncia il ritardo dell’Italia nel
trattamento e nella prevenzione *In occasione dell’Alcohol Prevention Day,
l’Istituto Superiore di Sanità ha messo nuovamente in guardia sulle
“abitudini rischiose e dannose che hanno fatto breccia e dilagano in
milioni di consumatori e in strati sempre più ampi di fasce vulnerabili di
popolazione”. In altre parole, la piaga dell’alcolismo rimane diffusa nel
mondo e, in particolare in Italia, manca una vera cultura della
prevenzione. Ad affermarlo, è l’Osservatorio Nazionale Alcol dell’Istituto
Superiore di Sanità (Ona-Iss), che ha rilanciato una serie di dati
aggiornati sul fenomeno.
Secondo l’Oms, nel mondo, 2,6 milioni di decessi sono annualmente
attribuibili al consumo di alcol, di cui 2 milioni tra gli uomini e 0,6
milioni tra le donne. Le persone di età più giovane (20-39 anni) sono
colpite in modo sproporzionato dal consumo di alcol: la percentuale più
alta (13%) di decessi attribuibili all’alcol è verificata da anni,
costantemente in questa fascia d’età. I più recenti dati disponibili sul
consumo globale di alcol mostrano che circa 400 milioni di persone di età
pari o superiore a 15 anni soffrono di disturbi legati all’abuso di alcol e
circa 209 milioni soffrono di dipendenza da alcol.
Nonostante un costante aumento nel numero di nazioni che sviluppano
politiche nazionali sull’alcol, numerose sono le segnalazioni di continue
interferenze da parte dell’industria dell’alcol nello sviluppo di queste
politiche. “I minori, i giovani, le donne e gli anziani rappresentano i
target di popolazione più preoccupanti per consumi a rischio. Lo screening
precoce sarebbe determinante come l’intervento breve di counselling
motivazionale secondo il modello Ipib promosso dall’Iss e dal Ministero
della Salute”, commenta Emanuele Scafato, direttore dell’Ona-Iss.
“L’accesso al trattamento per le persone con consumo dannoso di alcol e
disturbi da uso di alcol (Dua) rimane molto basso con solo 64.856
alcoldipendenti in carico ai servizi del Ssn rispetto ai 780.000 in
necessità di trattamento”, continua Scafato.
Nel complesso, la percentuale di persone con disturbi da consumo di alcol
in contatto con i servizi di trattamento varia da meno dell’1% a non più
del 14% in tutti i Paesi in cui questi dati sono disponibili. In Italia
solo il 7% dei pazienti in necessità di trattamento è preso in carico dai
servizi territoriali. “L’Italia non ha raggiunto gli obiettivi volti a
raggiungere una riduzione del consumo pro-capite di alcol, del consumo
eccessivo episodico, del consumo dannoso di alcol e della mortalità, target
previsti dal Piano d’azione globale sull’alcol dell’Oma, dall’Agenda 2030
delle Nazioni Unite per gli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable
Development Goals, SDGs) e dal Piano globale di contrasto delle malattie
non trasmissibili (NCDs) dell’Oms”, conclude Scafato, “il nostro Paese è in
ritardo e in controtendenza rispetto ai risultati attesi e con incrementi
dei consumi e dei consumatori dannosi con contestuale significativo ricorso
a prestazioni sanitarie che non testimoniano la riduzione della morbilità
causata dall’uso delle bevande alcoliche e della mortalità prevalente
legata principalmente a oltre 10.000 casi di cancro evitabili e causati dal
consumo anche moderato di alcol (tra i quali principalmente cancro del seno
nelle donne, del colon-retto negli uomini). Per raggiungere obiettivi
significativi di salute pubblica sono necessarie un’azione concertata da
parte dei Paesi e un’efficace governance globale”.
Secondo l’Ona-Iss, “le politiche e gli interventi pubblici volti a
prevenire e ridurre i danni correlati all’alcol dovrebbero essere guidati e
formulati da interessi di salute pubblica e basati su chiari obiettivi di
salute pubblica e sulle migliori prove disponibili”.

ILQUOTIDIANODITALIA
Allarme Alcol Giovani: l’Omceo Roma in Prima Linea per la Prevenzione

*L’Ordine dei Medici-chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Roma
(Omceo Roma) lancia un grido d’allarme sulla preoccupante diffusione del
consumo di alcol tra i giovani in Italia. *Un dato allarmante, evidenziato
dal presidente Antonio Magi durante l’Alcohol Prevention Day, rivela che
ben sette giovani su dieci fanno uso di alcol, una tendenza che espone le
nuove generazioni a gravi rischi per la salute a breve e lungo termine. Di
fronte a questa emergenza, l’Omceo Roma si impegna in prima linea nella
prevenzione delle dipendenze, dall’alcol al fumo, alla cannabis e ad altre
droghe, con l’obiettivo di proteggere la salute dei più giovani e rendere
sostenibile il Servizio Sanitario Nazionale.

*L’Allarme del Presidente Magi: “Prevenire Oggi per Evitare Costi Sanitari
Futuri Legati all’Alcol” *Il presidente Antonio Magi ha sottolineato con
forza l’importanza cruciale della prevenzione come strumento fondamentale
per la sostenibilità del sistema sanitario. “Ritengo questo convegno
estremamente importante, proprio perché l’Ordine dei Medici di Roma è
impegnato in prima linea nella prevenzione, oggi il solo modo per rendere
sostenibile il Servizio sanitario nazionale. Se riusciamo a prevenire stili
di vita, modalità di comportamento, in particolar modo dei più giovani, in
futuro sicuramente avremo una minore spesa sanitaria legata alle patologie
che, in questo caso, possono essere correlate all’uso dell’alcol, vera e
propria causa di alcune gravi patologie come i tumori e le cardiopatie”.
Le parole del presidente Magi evidenziano una visione lungimirante, che
riconosce come investire oggi nella prevenzione del consumo di alcol tra i
giovani significhi tutelare la loro salute futura e, al contempo,
alleggerire la pressione sul sistema sanitario nazionale. Il dato di sette
giovani su dieci che consumano alcol, spesso in età precoce, non è solo una
statistica preoccupante, ma un segnale di un problema sociale e culturale
profondo che necessita di interventi mirati e urgenti.

*L’Impegno dell’Omceo Roma: La Commissione Dipendenze in Azione Contro
l’Abuso di Alcol *L’Omceo Roma, attraverso la sua Commissione per le
Dipendenze, sta attivamente lavorando su diversi fronti per contrastare il
fenomeno dell’abuso di alcol tra i giovani. “Tramite la sua Commissione per
le Dipendenze- evidenzia inoltre il numero uno dell’Omceo della Capitale-
l’Ordine dei Medici sta lavorando molto, sia per quanto riguarda l’alcol,
sia per tutte le altre dipendenze giovanili”. Questo impegno testimonia la
consapevolezza dell’Ordine del ruolo cruciale che i medici possono e devono
svolgere nell’educazione e nella sensibilizzazione dei giovani sui rischi
connessi al consumo di alcol.
Il lavoro della Commissione non si limita alla mera informazione, ma mira a
sviluppare strategie di prevenzione efficaci e a fornire supporto ai
giovani che si trovano già in situazioni di dipendenza. L’approccio
multidisciplinare è fondamentale per affrontare un problema complesso come
l’uso di alcol tra i giovani, che spesso affonda le radici in dinamiche
sociali, familiari e psicologiche intricate.

*Collaborazione Istituzionale: Un Fronte Comune Contro i Rischi dell’Alcol
tra i Giovani *L’Omceo Roma non agisce da solo in questa importante
battaglia. Il presidente Magi sottolinea la stretta collaborazione con
istituzioni di rilievo come la Presidenza del Consiglio dei Ministri. “È un
lavoro importante- sottolinea il presidente dell’Ordine dei
Medici-chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Roma- che stiamo
portando avanti insieme alla Presidenza del Consiglio dei ministri,
sperando di arrivare ai più giovani anche tramite la scuola e far
comprendere loro quali siano i rischi che corrono a causa dell’uso di
queste sostanze. L’Ordine dei Medici è dunque impegnato in prima linea, sia
con l’Istituto Superiore di Sanità che con il Ministero della Salute e la
Presidenza del Consiglio nella lotta alle dipendenze”.
Questa sinergia tra l’Ordine dei Medici e le istituzioni governative
rappresenta un passo fondamentale per raggiungere efficacemente i giovani,
sfruttando canali privilegiati come la scuola per veicolare messaggi di
prevenzione chiari e incisivi sui pericoli dell’alcol. L’obiettivo è quello
di instillare nei ragazzi una maggiore consapevolezza dei danni che l’alcol
può causare alla loro salute fisica e mentale, promuovendo scelte più
responsabili e stili di vita sani.

*Formazione Medica Continua: Arricchire le Competenze dei Medici sulla
Prevenzione dell’Alcol Giovanile *Per rendere ancora più efficaci gli
interventi di prevenzione da parte dei medici, è essenziale investire nella
loro formazione continua. Alfredo Cuffari, medico di medicina generale e
componente del Gruppo di lavoro prevenzione danni da alcool nei giovani
dell’Ordine, evidenzia questa necessità. “Per rendere più consapevoli gli
interventi di prevenzione da parte dei medici- aggiunge Alfredo Cuffari- è
necessario arricchire la formazione e le competenze su specifici argomenti.
Ancora di più sulle dipendenze e sui problemi legati al consumo di alcol,
perché proprio quello legato al consumo di alcol è un mondo in cui vi sono
antiche credenze e antichi retaggi e non vi è forse una chiara percezione
del rischio delle potenziali conseguenze negative”.
La formazione mirata dei medici permette loro di acquisire strumenti e
conoscenze aggiornate sulle dinamiche del consumo di alcol tra i giovani,
sulle strategie di prevenzione più efficaci e su come intercettare
precocemente eventuali segnali di disagio o dipendenza. Abbattere le
“antiche credenze e antichi retaggi” sul consumo di alcol è fondamentale
per promuovere una cultura della consapevolezza del rischio, soprattutto
tra i professionisti sanitari che sono chiamati a educare e consigliare i
giovani e le loro famiglie.

*“Non Esiste un Consumo Sicuro”: Il Messaggio Chiave sulla Prevenzione
dell’Alcol *Un messaggio cruciale che emerge con forza dalle parole di
Alfredo Cuffari è l’assoluta necessità di sfatare il mito del “consumo
moderato” o “sicuro” di alcol, soprattutto per i giovani il cui organismo è
ancora in fase di sviluppo e quindi più vulnerabile agli effetti tossici
dell’etanolo. “Un elemento da sottolineare- precisa Cuffari- è che non
esiste un consumo sicuro, non esiste un rischio zero: l’atteggiamento
migliore da diffondere è dunque che se non si vogliono avere rischi, il
consumo di alcolici deve essere zero”. (*)
Questo messaggio chiaro e inequivocabile mira a responsabilizzare i giovani
e a fornire loro una bussola sicura per orientarsi in un contesto sociale
in cui il consumo di alcol è spesso normalizzato e persino incoraggiato.
Sottolineare che l’unica vera prevenzione è l’astensione totale dall’alcol
è un passo fondamentale per proteggere la salute delle nuove generazioni e
prevenire le gravi conseguenze a cui l’abuso di alcol può portare.

*Indagine tra i Medici: Comprendere Opinioni e Necessità per Interventi
Mirati sulla Prevenzione dell’Alcol Giovanile *Per rendere gli interventi
di prevenzione dell’alcol giovanile ancora più mirati ed efficaci, l’Omceo
Roma ha intrapreso un’importante iniziativa di ascolto e analisi delle
opinioni, conoscenze e attitudini dei propri iscritti. “Agli iscritti sarà
somministrato un questionario che va a indagare opinioni, conoscenze e
attitudini dei professionisti sanitari sui disturbi da uso di alcol.
L’obiettivo è quello di capire quali possano essere le necessità di
formazione e intervento da parte dell’Ordine e di altre istituzioni”.

Questo approccio proattivo dimostra la volontà dell’Omceo Roma di basare le
proprie strategie di prevenzione su dati concreti e sulle reali esigenze
dei medici che operano quotidianamente a contatto con i giovani e le loro
problematiche legate al consumo di alcol. Comprendere il livello di
consapevolezza dei medici sui rischi dell’alcol per i giovani e
identificare eventuali lacune formative è essenziale per sviluppare
programmi di aggiornamento efficaci e per fornire loro gli strumenti
necessari per affrontare adeguatamente la questione.

*Dieci Anni Dopo: Valutare l’Evoluzione della Consapevolezza sui Rischi
dell’Alcol Giovanile *L’iniziativa di somministrare un questionario ai
medici non è una novità per l’Omceo Roma. Alfredo Cuffari ricorda una
precedente indagine condotta dieci anni fa. “Già dieci anni fa- ricorda il
medico di medicina generale- l’Ordine aveva proposto un questionario
analogo a un gruppo selezionato di iscritti, ovvero mmg, pediatri, medici
dei consultori, neuropsichiatri infantili e ginecologi. Adesso il
questionario sarà esteso a tutta la platea dei medici iscritti all’Ordine e
si cercherà di vedere se in questi dieci anni consapevolezza e conoscenze
siano cambiate e in quale misura”.
Confrontare i risultati del nuovo questionario con quelli di dieci anni fa
permetterà di valutare l’evoluzione della consapevolezza e delle conoscenze
dei medici sui rischi del consumo di alcol tra i giovani. Questo confronto
fornirà indicazioni preziose sull’efficacia delle iniziative di prevenzione
intraprese nel corso degli anni e sulle aree in cui è necessario
intensificare gli sforzi per proteggere la salute delle nuove generazioni
dai pericoli. L’impegno dell’Omceo Roma rappresenta un faro nella lotta
contro la diffusione dell’alcol tra i giovani, con la speranza di costruire
un futuro più sano e consapevole per le nuove generazioni italiane.

(*) Nota: sia pure nella difficoltà e complessità del loro ruolo, se i
medici acquisissero il concetto di dose sicura di alcolici = zero,
sarebbero un formidabile canale di comunicazione.

FARMACIANEWS
Alcol: i consumatori a rischio in Italia e il ruolo sempre più decisivo dei
farmacisti

*Stabili i consumatori a rischio legati all’uso di alcohol nel 2023, pari a
circa 8 milioni. A preoccupare sono i consumi nelle fasce più vulnerabili:
donne, minori e anziani. È la fotografia scattata dall’Istituto Superiore
di Sanità, Ona-Iss. Fondamentale il ruolo di MMG e farmacisti nella
sensibilizzazione dei rischi alcol-correlati e nell’intercettazione dei
consumatori dannosi per la propria salute. *
*Elena D’Alessandri *22 aprile 2025
Nel corso del 2023 circa 8 milioni di soggetti di età superiore a 11 anni
ha bevuto quantità di alcol tali da esporre la propria salute a rischio: 4
milioni e 130 mila i binge drinker, 780 mila i consumatori dannosi che
necessitano di un trattamento clinico, di cui però appena l’8,1% è
intercettato dal SSN e in cura.
È questa la fotografia scattata dall’Osservatorio Nazionale Alcohol
dell’Istituto Superiore di Sanità, i cui dati sono stati presentati nel
corso di un workshop annuale ospitato presso l’Istituto in occasione
dell’Alcohol Prevention Day 2025 (16 aprile).
*L’anno nero 2023: consumi e mortalità alcohol correlata in aumento*
L’anno in oggetto ha disatteso completamente le aspettative relative a una
riduzione dei consumi a rischio. Il binge drinking è rimasto diffuso tra
tutti i target, anziani compresi, che rappresentano peraltro il target con
il maggior numero di consumatori dannosi non intercettati dal SSN.
A preoccupare i consumi fuori pasto in aumento tra le donne (+23,9%), di
cui 1,2 milioni bevono per ubriacarsi. A crescere anche la mortalità
alcol-correlata, registrata in particolare per le classi di età produttive
per entrambi i sessi, accrescendo così il gap con il raggiungimento degli
Obiettivi di Salute Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

*Serve implementare prevenzione e attenzione ai giovani *“I consumi di
alcol in Italia evidenziano una situazione consolidata e preoccupante di
tutti gli indicatori monitorati di danno e di rischio, dilagante nelle
fasce più vulnerabili della popolazione: minori, adolescenti, donne e
anziani – ha sostenuto Emanuele Scafato, Direttore dell’Ona-Iss – La
prevenzione nazionale e regionale, la più efficace possibile, è possibile
se si mira ai target principali. È necessario innalzare l’attenzione per i
giovani, i minori in particolare, prevedendo maggiori tutele nei luoghi di
aggregazione e l’educazione alla salute nelle scuole”.
Secondo Scafato, è dimostrato che è efficace investire in prevenzione e
attivare l’intercettazione precoce dei consumatori a rischio, specialmente
con interventi differenziati per donne e anziani, favorendo il counselling
e l’intervento motivazionale. “Occorre assicurare adeguate risorse per le
reti curanti e l’applicazione delle linee guida per i disturbi da uso di
alcol che l’Iss ha reso disponibili alle strutture del SSN per la cura dei
consumatori con danno o alcoldipendenti, pazienti clinici a tutti gli
effetti in necessità di trattamento. Occorre favorire un incremento della
consapevolezza sui rischi derivanti dall’uso di alcohol a sostegno delle
persone, delle famiglie e in osservanza degli obiettivi delle strategie
delle Nazioni Unite, che non abbiamo raggiunto nel 2025, ma in cui siamo
impegnati per il 2030″.
Il ruolo di medici e farmacisti nella sensibilizzazione e
nell’intercettazione precoce
I medici di medicina generale e soprattutto i farmacisti – grazie alla loro
presenza capillare sul territorio e al rapporto di fiducia che li lega ai
loro clienti-pazienti – rappresentano delle vere e proprie sentinelle del
disagio sul territorio, in grado di sensibilizzare la popolazione circa i
rischi legati al consumo di alcohol, intercettando precocemente
comportamenti dannosi e indirizzando i soggetti a rischio verso i percorsi
di presa in carico più adeguati.

IL MESSAGGERO
Narni, “Alcol Prevention Day”, via alla sfida per il miglior cocktail
analcolico
di Francesca Tomassini
lunedì 21 aprile 2025
*NARNI* “Alcol Prevention Day”, via alla sfida per il miglior cocktail
analcolico. Una gara fra i bar di Narni Scalo e quelli di Narni centro per
decretare chi avrà inventato il cocktail più buono. Il vincitore sarà
proclamato il 10 maggio 2025. A decretare la vittoria gli stessi clienti
che potranno lasciare il proprio voto in una cassettina dedicata
posizionata all’interno dei locali. Il premio rientra fra le iniziative
messe in campo dall’Osservatorio Nazionale Alcol dell’Istituto Superiore di
Sanità e dal centro OMS per la ricerca e la Promozione della Salute su
Alcol e Problematiche alcol-correlate, nell’ambito del progetto “Per il
bene Comune”.
Al progetto e agli eventi rivolti alla sensibilizzazione sulla problematica
del consumo di alcol da parte dei giovanissimi, hanno contribuito il comune
di Narni, l’azienda Usl Umbria 2, l’associazione regionale Club Famiglia
Arcat, Banca del tempo, Narni lotta Contro il Cancro, Cesvol e i due
istituti d’istruzione secondaria di secondo grado Gandhi e onnicomprensivo
Narni-Amelia.

LASICILIA

*L’omicidio *Nicolas ucciso senza un perché, fermato il 22enne accusato di
avere sferrato la coltellata mortale (*)

*La rissa nella notte di Pasqua a Francofonte finita in tragedia. Al vaglio
dei carabinieri il movente *Di Redazione |
22 Aprile 2025
Carabinieri del comando provinciale di Siracusa hanno fermato un 22enne
ritenuto il presunto omicida di Nicolas Lucifora, il 17enne ucciso con una
coltellata sabato sera, nella notte di Pasqua in una via del cuore della
movida di Francofonte. Le indagini, coordinate dalla procura arestusa,
hanno fatto luce sulla dinamica del delitto attraverso l’analisi dei
filmati di videosorveglianza, le testimonianze e il sopralluogo sul luogo
dell’omicidio.
Militari dell’Arma hanno rinvenuto e sequestrato il coltello a scatto con
cui è stato ferito e ucciso il 17enne. Alla base del delitto, commesso la
notte tra il 19 e il 20 aprile scorsi, secondo una ipotesi investigativa,
ci sarebbe una lite per futili motivi, insieme all’abuso di alcool che
avrebbe alterato le condizioni psicofisiche di vittima e aggressore.
Il 17enne è stato ferito mortalmente con una coltellata giunta
probabilmente al termine di una rissa scoppiata per strada. La vittima è
caduta a terra in una pozza di sangue e nonostante il rapido intervento dei
soccorsi per lui non c’è stato alcunché da fare. I militari dell’Arma hanno
interrogato diverse persone che erano presenti in strada al momento della
lite. In particolare, gli investigatori hanno raccolto la testimonianza del
ventiduenne con il quale la vittima avrebbe avuto il litigio e che è
accusato di aver sferrato la coltellata mortale.

(*) Nota: se non si considerano gli alcolici la concausa di un delitto non
c’è nessuna speranza che a qualcuno venga in mente di porre dei limiti alla
loro disponibilità.

ALESSANDRIATODAY
Ubriachi importunano i passanti lungo le vie del centro e aggrediscono i
Carabinieri intervenuti: un arresto e una denuncia a piede libero.
Apr 22, 2025
*ìAlessandria* – Un arresto e una denuncia in stato di libertà per rifiuto
di fornire le proprie generalità e resistenza a Pubblico Ufficiale: questo
è l’epilogo della vicenda che ha visto un 54enne e un 48enne , entrambi
ubriachi, nullafacenti e pluripregiudicati, segnalati dai passanti
importunati lungo Corso Roma, dove urinavano sui muri.
La pattuglia dei Carabinieri di Alessandria Cristo, intervenuta sul posto,
è stata aggredita dal 54enne , andato in escandescenza alla richiesta di
fornire le proprie generalità. Con l’ausilio di una seconda pattuglia
proveniente dalla Stazione di Castellazzo Bormida, l’uomo è stato condotto
in caserma, dove ha persistito nell’aggredire e offendere i Carabinieri .
Arrestato per resistenza a Pubblico Ufficiale, è stato processato con rito
direttissimo e condotto in carcere .
Denunciato invece per rifiuto di fornire le proprie generalità, il 48enne
in sua compagnia.

IL PORTALE DEGLI ITALIANI A TENERIFE
Spagna: Approvata in Parlamento la Riduzione del Limite Legale di Alcol
alla Guida

RADIO RCS SICILIA
Caltanissetta, ubriaca minaccia personale del pronto soccorso: intervengono
i carabinieri

IL CENTRO
Ubriaco disturba la processione a Sant’Omero: momenti di tensione,
interviene la polizia locale

ZAZOOM
36enne ubriaco minaccia di bruciare un centro emergenza freddo a Bolzano
botte da orbi …

LA STAMPA
Nudo al mercato di piazza Benefica molesta e insulta passanti e clienti

Associazione Nuovo Paradigma O.d.V. – C.F. 91071720931

Associazione Nuovo Paradigma O.N.L.U.S. – C.F. 91071720931