RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA SU VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
A cura di Alessandro Sbarbada, Guido Dellagiacoma, Roberto Argenta
IL RESTO DEL CARLINO
Serve maggiore informazione”
*”Sono favorevole alle nuove sanzioni previste dal codice della strada. Un
maggiore attenzione verso chi abusa dell’alcol è necessaria, si…*
22 dic 2024
Mara Caselli è d’accordo con le nuove imposizioni e ritiene che servirebbe
una maggiore informazione
“Sono favorevole alle nuove sanzioni previste dal codice della strada. Un
maggiore attenzione verso chi abusa dell’alcol è necessaria, si tratta di
una violazione che negli anni è sempre stata al centro degli incidenti.
Importante sarebbe una maggiore informazione sui rischi che si corre. Le
prossime festività presumibilmente potrebbero portare le persone a bere un
po’ di più. L’accortezza sarà di fare guidare chi non beve. Occorre
responsabilità da parte di chi si mette alla guida in quanto è per la
propria sicurezza e per quella degli altri. Le sanzioni sono giuste ed
anche la sospensione della patente in alcuni casi”.
*”Strade, attenti alle condizioni”*
Ilario Arlotti si sofferma sul fatto che andrebbero rivisti anche i limiti
di velocità in alcuni tratti di strada
“E’ giusto sanzionare chi beve e poi si mette al volante di un’auto,
consapevole che rischia non solo per le multe, ma anche per la propria
incolumità e quella di altri. Si tratta di sanzioni già esistenti da anni e
previste nei casi di ebbrezza, solo che ora sono state inasprite
maggiormente, fatto positivo e mi trova favorevole. Dopo sarebbe da fare
una valutazione più allargata su strade dove alcuni limiti di velocità
andrebbero rivisti. Così si rischiano anche meno incidenti. L’attenzione
dovrebbe essere allargata anche ad altri aspetti. Ritengo comunque giusto e
sono favorevole a quanto previsto dal nuovo codice della strada”.
SAREMONEWS
Nuovo Codice della Strada, ansia tra i ristoratori. Di Baldassare:
“Possibile calo nei consumi di alcol, ma fondamentale rispettare le regole”
*Il presidente di Confcommercio Sanremo ha analizzato la situazione,
evidenziando sia le nuove abitudini che potrebbero svilupparsi tra i
consumatori*
L’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada ha spinto i ristoratori a
riflettere su cambiamenti e possibili impatti economici. Anche in Riviera
dei Fiori, come nel resto d’Italia, i primi giorni dopo l’introduzione
delle nuove norme hanno visto emergere un mix di scetticismo e
preoccupazione, accompagnato da timori di un crollo netto nei consumi di
alcolici e superalcolici.
Questa ansia, alimentata dal possibile impatto sulle abitudini dei
consumatori, ha portato a un acceso dibattito tra gli addetti ai lavori.
Andrea Di Baldassare, presidente di Confcommercio Sanremo, ha analizzato la
situazione, sottolineando come l’adozione di nuove abitudini, pur
rappresentando una sfida, possa essere affrontata con responsabilità e
capacità di adattamento alle normative.
“Si arriverà a utilizzare molto di più i mezzi pubblici oppure a uscire in
compagnia con qualcuno che, a turno, non beve e guida per tutti. Questo,
secondo me, diventerà un nuovo uso e costume,” spiega Di Baldassare, che si
dice fiducioso nell’intelligenza delle giovani generazioni. “Nel nostro
territorio, come Sanremo e la provincia di Imperia, dove tutto è
concentrato in spazi piccoli, c’è già l’abitudine di muoversi a piedi e
quindi partiamo avvantaggiati. Sicuramente, sarà diverso per le attività
che si trovano nell’entroterra”.
Sul fronte economico, il presidente di Confcommercio non nasconde che le
nuove regole potrebbero influire sui consumi: “Ci sarà sicuramente
un’attenzione maggiore da parte del consumatore, e potremmo vedere un calo
nel consumo di vino e superalcolici nei bar e ristoranti. Ma noi
ristoratori dobbiamo rispettare le leggi, e sono certo che i consumatori lo
capiranno”. Di Baldassare, infatti, invita a una gestione equilibrata della
situazione, sottolineando l’importanza di affrontare il tema con rispetto e
responsabilità: “Bisogna operarsi per far sì che le attività possano
continuare a lavorare senza subire gravi danni economici”.
VIRGILIO
Alcol alla guida, il Codice della Strada fa paura: bar e ristoranti in crisi
*I maggiori controlli e le pene più severe in caso di guida in stato di
ebbrezza potrebbero causare una riduzione dei consumi presso bar e
ristoranti?*
*Davide Raia*
22 Dicembre 2024
*Il Codice della Strada danneggia bar e ristoranti?*
Il nuovo Codice della Strada continua a essere uno dei temi “caldi” di
questo periodo. Tutto ruota intorno all’inasprimento delle sanzioni e alle
nuove regole introdotte dalla riforma fortemente sostenuta dal ministro dei
trasporti, Matteo Salvini, con l’obiettivo di massimizzare la sicurezza
stradale. Le questioni sul tavolo sono tante e abbiamo già parlato dei
problemi legati all’applicazione delle norme sui monopattini, su cui, in
futuro, potrebbe esserci la necessità di un nuovo intervento normativo per
rendere effettivamente applicabili le novità introdotte dal Codice.
*L’inasprimento delle sanzioni*
Una delle questioni principali legate alle novità del Codice della Strada
riguarda l’alcol alla guida, con un inasprimento della normativa che punta
a scoraggiare l’utilizzo dell’auto dopo aver bevuto. Si tratta di un tema
rilevante e molti italiani, infatti, si stanno chiedendo anche quanti
bicchieri di vino si possono bere prima per poter mettersi alla guida senza
andare a infrangere le norme previste dal CdS. Il tema non è da
sottovalutare: anche bar e ristoranti potrebbero essere colpiti.
Molti automobilisti potrebbero, infatti, preferire non bere alcol pur di
evitare conseguenze negative in caso di controlli e del superamento del
tasso alcolemico. Anche piccole violazioni, infatti, possono comportare una
sospensione della patente oltre a una multa che può superare i 2.000 euro.
Basta avere un tasso alcolemico pari o superiore a 0,51 grammi per litro
per far scattare le sanzioni. Per i recidivi, inoltre, si applicano le
stesse norme dei neopatentati e, quindi, è richiesto un tasso alcolemico
pari a zero oltre all’installazione dell’alcolock.
*Un problema anche per bar e ristoranti*
Il possibile calo degli incassi per ristoranti e bar a causa delle norme
sull’alcol alla guida previste dal Codice della Strada è uno dei temi più
chiacchierati di questi giorni. Un’indagine di Repubblica a Firenze ha
evidenziato i primi effetti della normativa, con alcuni esercenti che sono
arrivati a parlare di un “impatto devastante” da parte delle nuove norme
soprattutto tra i clienti trentenni.
Esemplificativo è il commento di Matteo Miedico di Osteria Manì che ha
sottolineato: “La gente non beve perché ha paura pazzesca. Chi prima
ordinava un litro, ora ordina un calice. Chi ordinava un calice, non beve
più neppure quello. Per non parlare degli amari“. Il rischio secondo gli
esercenti intervistati (otto in totale) è quello di una riduzione dei
consumi, soprattutto tra i clienti che si recano al ristorante in auto.
Quest’inasprimento delle norme, sostengono diversi intervistati, potrebbe
danneggiare in particolare le strutture che non sono in centro e che non
sono raggiungibili facilmente con i mezzi pubblici.
*L’impatto sul calo dei consumi*
L’impatto sul lungo periodo, al netto degli allarmismi degli esercenti,
andrà valutato con attenzione. Il calo dei consumi, in questo momento,
potrebbe essere legato solo a un impatto mediatico delle novità del Codice
della Strada. Per gli automobilisti, in ogni caso, è chiaro che c’è la
necessità di prestare la massima attenzione al consumo di alcol prima di
mettersi alla guida. Per evitare conseguenze in caso di controlli ma,
soprattutto, per massimizzare la sicurezza dei propri spostamenti, chi
guida dovrebbe ridurre al minimo o (meglio ancora) azzerare completamente
l’assunzione di alcol. (*)
(*) Nota: la consapevolezza dei rischi degli alcolici alla guida non passa
solamente dal possesso di informazioni, ma anche, se non soprattutto,
attraverso una percezione emotiva – fatta di suggestioni e messaggi
nascosti, (non necessariamente veritieri) mediati dalla cultura, dai mezzi
di comunicazione e dal passaparola -. Non è un processo veloce, ma può
procedere a salti e manifestarsi quasi inaspettatamente. È accaduto così
anche per le leggi sul fumo, dopo anni di tentativi inefficaci e disattesi,
l’ultima legge del 2003 è stata accettata ed ha cambiato radicalmente la
percezione del fumo. Accadrà così anche per gli alcolici alla guida, e
potremmo non esserne molto lontani.
METROPOLISWEB
Castellammare. Brindisi selvaggi, vietata la vendita di alcolici alle
vigilie di Natale e Capodanno
22 dicembre 2024
*Castellammare*. La corsa di bar e locali ad arruolare deejay e casse dalle
quali far rimbombare musica alla vigilia di Natale è già cominciata. Sono
tanti quelli che si stanno attrezzando per il classico struscio stabiese,
che ogni anno vede le piazze e le strade riempirsi di persone e giovani che
si scambiano gli auguri prima di sedersi a tavola per il cenone. Una
tradizione, ormai. Che spinge anche il Comune ad attrezzarsi per la
chiudere le strade al traffico, prevedendo una maxi isola pedonale nel
centro cittadino. Già da qualche anno, però, lo struscio divide gli
stabiesi, perché se è vero che da un lato è bello vedere la città in festa,
dall’altro bisogna constatare che si verificano eccessi anche pericolosi
per certi versi. Non sono mancati, negli ultimi anni, giovani finiti in
coma etilico e tanti costretti a ricorrere alle cure del pronto soccorso
dell’ospedale San Leonardo, perché avevano alzato troppo il gomito. Così,
come accade ogni anno, l’amministrazione comunale prova a limitare questo
fenomeno, imponendo restrizioni alle attività commerciali rispetto alla
vendita di alcolici. Sia per la vigilia di Natale che di Capodanno (in
questo caso fino alle 8 del 1 gennaio) i negozi non potranno vendere
bevande alcoliche da asporto. Per chi non dovesse rispettare l’ordinanza
sindacale sono previste pesanti sanzioni, che possono portare fino alla
chiusura temporanea dell’attività commerciale. (*)
(*) Nota: queste limitazioni alla vendita di alcolici sono poco più che
simboliche. Ma rispetto a qualche anno fa, in cui negli stessi orari si
derogava alle restrizioni, è un passo avanti.
L’ARENA
Anziana investita a Montorio, l’autista era ubriaco e con due precedenti
per guida in stato di ebbrezza (*)
*L’investitore aveva un tasso alcolemico superiore all’1.80 grammi alcol
per litro di sangue, quindi risponderà di omicidio stradale aggravato da
fuga e guida in stato d’ebbrezza*
*Alessandra Vaccari*
22 dicembre 2024
*La tragedia in piazza Buccari, a Montorio*
Una triste statistica in costante incremento. È stata una settimana tragica
per i pedoni. Due quelli investiti ieri, anziani feriti per fortuna non in
modo grave. Un’altra donna uccisa giovedì, la settimana prima un altro
decesso. Ed è soltanto di ieri la notizia che il suo investitore
dell’anziana di Montorio era ubriaco.
Gli utenti che tecnicamente vengono definiti vulnerabili, hanno avuto la
parte predominante nelle cronache di questi giorni. Colpa di automobilisti
che vanno forte, sono distratti anche in condizioni meteo sfavorevoli, che
si ostinano a non rallentare in prossimità di strisce pedonali anche se ben
evidenziate, in rialzo, come nel caso della signora di Montorio.
*Gli esiti delle analisi*
Sono appunto arrivati gli esiti delle analisi tossicologiche
dell’automobilista di nazionalità moldava che ha travolto e ucciso
l’anziana Rosa Lucia Venturini a Montorio. E per i familiari della donna a
dolore si aggiunge rabbia.
*Revoca patente*
Aveva un tasso alcolemico superiore all’1.80 grammi alcol per litro di
sangue, quindi l’automobilista risponderà di omicidio stradale aggravato da
fuga e guida in stato d’ebbrezza. Lui che sulle spalle ha altre due denunce
analoghe, per aver guidato ubriaco.
*Ed il codice della strada dice che «per il conducente di veicolo a motore
che si dà alla fuga e reo di omicidio stradale, in stato di ebbrezza
alcolica con alcolemia superiore a 1,5 gr/l è prevista la reclusione da 8 a
12 anni e la revoca patente di guida».* (**) Nel caso di Montorio il
conducente dopo l’incidente ha rallentato, quindi è scappato, rifugiandosi
in un bar per poi far capolino mentre la polizia locale effettuava i
rilievi, ma era stato riconosciuto dal postino che poco prima aveva visto
l’incidente e fotografato la targa dell’auto. Quindi gli agenti lo avevano
identificato e portato al comando. Ora dovrà affrontare il processo.
*Via Unità d’Italia*
Erano le 9.50 di ieri mattina invece, quando in via Unità d’Italia,
all’altezza del civico 197, una coppia di anziani, 89 ed 84 anni, sono
stati investiti da una Fiat Panda in transito che non ha dato loro la
precedenza. I due anziani sono finiti a terra, ma sono sempre rimasti
coscienti. I primi a soccorrerli sono stati i vigili del fuoco che stavano
rientrano in caserma dopo un intervento.
Sul posto il Suem 118 ha inviato due ambulanze e l’auto medica. I due
pazienti sono stati portati in ospedale in codice giallo. Sul posto una
pattuglia del Nucleo infortunistica della polizia locale per stabilire
l’esatta dinamica del sinistro. Il conducente dell’auto è indagato per
lesioni, in attesa delle analisi tossicologiche previste da legge in caso
di infortunio con feriti. Soltanto due settimane fa, in Borgo Venezia via
Bonfadio era stato travolto ed ucciso da un anziano, il professor Luigi
Carbone, 53 anni, vicepreside del Marconi.
*189 pedoni investiti, sette morti*
«I pedoni investiti a Verona da inizio anno sono 189, sette sono morti,
altri sono rimasti con lesioni permanenti, moltissimi feriti con prognosi
lunghe. Un triste bollettino che non è più accettabile anche per i costi
sociali. Occorre rispetto, prudenza, riduzione della velocità e meno
schizofrenia al volante davanti ad un attraversamento pedonale. Il duplice
investimento di ieri è avvenuto in pieno giorno e con il sole», ha
commentato il comandante della polizia locale Luigi Altamura.
Dai primi accertamenti medici i due anziani non sarebbero in pericolo di
vita.
(*) Nota: con le nuove norme del Codice della Strada forse questo omicidio
sarebbe stato evitato.
(**) Nota: in teoria.
PALERMOTODAY
Incidente a Bagheria, ubriaco al volante abbatte un palo ed entra nel
magazzino di un bar
*È successo nella notte in via Ignazio Lanza di Trabia. Alla guida del
mezzo, una Volkswagen Golf, un ventinovenne che poi si è rifiutato di
sottoporsi all’alcol test accettando la denuncia e il massimo della
sanzione prevista*
Ubriaco al volante si schianta contro il magazzino di un bar. Un incidente
si è verificato la scorsa notte, intorno alle 3, in via Ignazio Lanza di
Trabia, a Bagheria. Protagonisti un ragazzo di 29 anni alla guida di una
Volkswagen Golf e un amico, seduto di fianco a lui. Entrambi, nonostante il
violento impatto, sono usciti pressoché illesi dall’abitacolo. Sul posto
sono intervenuti i sanitari del 118 e gli agenti di polizia.
L’automobilista, alla luce della dinamica e delle sue condizioni, è stato
invitato a sottoporsi all’alcol test ma si è rifiutato accettando il
massimo delle sanzioni previste.
Secondo una prima ricostruzione il ventinovenne stava percorrendo via
Girgenti. Arrivato alla fine della strada avrebbe avuto due opzioni:
svoltare a destra o a sinistra. E invece ha tirato dritto, abbattendo un
palo dell’illuminazione e finendo con la Golf dentro un deposito del bar
Garden di via Ignazio Lanza di Trabia. Un miracolo che in quel punto non ci
fosse nessuno o non passassero altre auto. I residenti, sentendo lo
schianto, hanno lanciato l’allarme al 118 ma i due amici, seppur scossi
dopo l’accaduto, sono riusciti a divincolarsi dagli airbag e ad uscire
dalla macchina.
Gli agenti del commissariato di Bagheria intervenuti hanno effettuato i
rilievi e identificato i due giovani che, dopo i primi soccorsi prestati
dal 118, hanno rifiutato il trasporto in ospedale. La Golf è stata
sequestrata e portata con un mezzo soccorso stradale in un deposito
giudiziario dove resterà in attesa di ulteriori disposizioni da parte delle
autorità. Oltre alla decurtazione di 10 punti dalla patente, secondo il
nuovo codice della strada, l’automobilista rischia la sospensione della
patente fino a 2 anni, l’arresto dai 6 mesi a un anno e una multa fino a 6
mila euro.
Da una settimana è entrato in vigore il nuovo codice della strada e tra
Palermo e provincia, come nel resto d’Italia, sono stati intensificati i
controlli da parte delle forze dell’ordine. Nel capoluogo, durante i giorni
scorsi, la polizia municipale ha fatto un bilancio dei primi accertamenti
su strada: su 46 automobilisti ne sono stati tre trovati tre in stato di
ebbrezza e in due casi si è proceduto con il ritiro della patente. Pugno
duro anche contro i cattivi comportamenti in relazione ai monopattini: su
200 mezzi fermati, perlopiù noleggiati con i servizi di sharing, ne sono
stati sanzionati quaranta.
Il comandante della polizia municipale di Palermo, Angelo Colucciello, ha
espresso “ottimismo sul trend in calo delle infrazioni: dopo appena tre
giorni dall’entrata in vigore molti utenti adesso fanno un uso corretto del
casco leggero utilizzabile per i monopattini, confermando l’efficacia dei
servizi a tutela della incolumità pubblica” e ribadisce che “obiettivo
degli operatori non è multare e fare cassa, ma salvaguardare la salute e il
rispetto delle leggi. I controlli straordinari a Palermo sull’uso di
alcool, stupefacenti e velocità continueranno per fino al 31 dicembre”, ha
concluso il comandante.
ILFATTOVESUVIANO
Ubriaco alla Stazione Centrale minaccia tutti con un bastone
*Luca Vitale*
Momenti di tensione a Napoli, nei pressi della stazione ferroviaria in
piazza Garibaldi, dove un uomo di 29 anni, di origini nigeriane, ha
seminato il panico tra i passanti. Brandendo un bastone di legno, l’uomo,
che appariva in stato di alterazione presumibilmente dovuto all’alcol, ha
iniziato a minacciare i pedoni presenti nella zona.
*L’Intervento dei Carabinieri*
I carabinieri della stazione di Borgoloreto sono intervenuti per cercare di
calmare la situazione, ma l’uomo ha reagito in modo violento, scagliandosi
contro i militari. Durante il controllo, il 29enne ha opposto una forte
resistenza, colpendo entrambi i carabinieri.
Nonostante l’aggressione, i due militari sono riusciti a immobilizzarlo,
ponendo fine alla minaccia.
*Le Accuse e l’Arresto*
Il 29enne è stato tratto in arresto con le seguenti accuse:
Resistenza a pubblico ufficiale
Lesioni aggravate a pubblico ufficiale
Rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità
Violazione delle norme sull’immigrazione, essendo irregolare sul territorio
italiano
La Situazione in Piazza Garibaldi
Piazza Garibaldi, una delle zone più frequentate di Napoli, è spesso teatro
di episodi di degrado e tensioni. Questo evento riaccende il dibattito
sulla necessità di maggiori controlli e interventi per garantire la
sicurezza dei cittadini e dei viaggiatori.
*Conseguenze Legali*
L’uomo è attualmente in custodia e sarà sottoposto a processo. Dovrà
rispondere delle accuse mosse nei suoi confronti, con pene che potrebbero
includere il carcere e, in caso di condanna, l’espulsione dal territorio
italiano.
INTERDIPENDENZA
“Ho giocato la partita con l’alcol in corpo” | Carriera distrutta dal bere:
la stella della Premier ammette tutto
*I suoi problemi con l’alcolismo si notavano anche sul terreno di gioco, la
confessione di un top player della Premier League: Paul McGrath -*
Dicembre 22, 2024
*Eduardo Giometti*
Negli anni ’90 la Premier League era ancora un passo indietro rispetto alla
Serie A, nonostante il fascino della competizione, gli stadi pieni e i
molti derby previsti in calendario. I top player europei ambivano a giocare
in Italia, mentre in Inghilterra il calcio era più fisico. Non mancavano i
giocatori dotati di talento che sono rimasti nella memoria dei tifosi,
anche a distanza di anni.
Uno di questi si è tolto una grande soddisfazione 30 anni fa nel vincere la
Coppa di Lega contro la sua ex squadra, il Manchester United, ricevendo
anche i complimenti di sir Alex Ferguson al momento della premiazione.
Difensore di nazionale irlandese, a quasi 35 anni ha già subito diverse
operazioni alle ginocchia ma ha dato il massimo per guidare la sua Aston
Villa ad alzare uno storico trofeo.
Una carriera condizionata da una storia personale dolorosa, con
l’affidamento pochi giorni dopo la nascita a una nuova famiglia, finchè, a
5 anni, è spedito in un orfanotrofio di Dublino perché i genitori adottivi
lo ritengono troppo vivace. Il colore della pelle non aiuta l’integrazione,
con il difensore vittima di razzismo in più occasioni.
*Scendeva in campo con la puzza di alcol*
Dopo aver iniziato la scuola dell’obbligo inizia a praticare sport,
innamorandosi del calcio, e viene notato da Billy Behan, scout dei Red
Devils. Debutta nel campionato nazionale con il St. Patrick’s Athletic,
viene eletto miglior calciatore dell’anno e il Manchester decide di
metterlo sotto contratto.
Nel 1985 il Manchester United vince la FA CUP ed è eletto Man of the Match.
Nonostante il talento fuori dal comune, la sua carriera non decollerà mai a
causa dell’alcolismo, come sua stessa ammissione: “Ho giocato parecchie
partite con ancora un sacco d’alcol nel corpo. Ci sono state delle
occasioni in cui mi vergognavo ad avvicinarmi troppo al mio avversario
diretto dal timore che sentisse la mia puzza d’alcol“.
*Costretto dalla vita a rifugiarsi nell’alcolismo*
L’alcol era un rimedio contro la solitudine: “Sono sempre stato
timidissimo. Essendo cresciuto in un orfanotrofio ti convinci che per
evitare guai devi diventare quasi trasparente, non far accorgere al mondo
che esisti. Ho fatto così tutta la vita e quando non potevo proprio
nascondermi chiedevo all’alcol di darmi una mano ad affrontare la vita”.
Non riusciva più a farne a meno: “Ho bevuto il mio primo bicchiere che
avevo già 18 anni. Immediatamente dopo mi sono sentito a mio agio come mai
prima in vita mia. Mi accorgevo che con qualche bicchiere in corpo ero in
grado anch’io di stare in mezzo agli altri e di comunicare“