Alcologiarassegna stampa vino birra e altri alcolici del 23.3.23

23 Marzo 2023
https://www.nuovoparadigma.it/wp-content/uploads/2020/01/rassegna-stampa.jpg

RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA SU VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
A cura di Alessandro Sbarbada, Guido Dellagiacoma, Roberto Argenta

UNIVERSOMAMMA

Alcol in gravidanza, quello che non vi hanno mai detto davvero: le reali
conseguenze

*Durante la gravidanza, si dovrebbe stare attente a diversi alimenti e
bevande. Per quanto riguarda l’alcol, ecco tutto quello che si deve sapere*

*Giulia Belotti*

I nove mesi di gravidanza, se fisiologica e quindi in assenza di
particolari problematiche, possono essere vissuti con normalità e
spontaneità. L’attività fisica controllata è consigliata, poiché può
aiutare non solo a sostenere il peso della pancia ma anche a sviluppare la
muscolatura che servirà in fase di travaglio. Anche a tavola si può stare
serene, non esagerando e adottando un’alimentazione sana: all’alcol, però,
si deve fare attenzione.

*Cosa succede se bevi alcol in gravidanza*

Sono ormai tanti anni che l’Organizzazione Mondiale della Sanità informa le
donne in merito ai potenziali rischi legati al consumo di alcol durante la
gravidanza. Nonostante si tratti solo di nove mesi, più eventualmente
quelli dell’allattamento, sono però ancora molte le donne che non seguono
il consiglio e si concedono una birra o un calice di vino. Ecco cosa
rischiano.

*Alcol in gravidanza: i rischi sono reali (e potenzialmente gravissimi)*

Solo qualche anno fa, l’Italia ha vinto un riconoscimento come migliore
studio nell’ambito del congresso annuale sulle problematiche legate
all’esposizione fetale all’alcol. La scienza, infatti, continua a studiare
il fenomeno e a parlarne poiché, nonostante la conclamata pericolosità,
sono ancora molte le donne che assumono alcol in gravidanza.

Le donne che assumono alcol in gravidanza espongono i propri figli a delle
conseguenze molto gravi, che possono essere neurologiche o strutturali.
Secondo dati del Ministero della Sanità, nel mondo ben 1 donna su 10 fa uso
di alcol durante la gestazione. I danni sono riconducibili nella maggior
parte dei casi alla sindrome fetoalcolica e a disturbi appartenenti allo
spettro dei disordini fetoalcolici.

L’alcol, infatti, attraversa la placenta e viene quindi a contatto con il
bambino. Questo può comportare, oltre l’aborto spontaneo, anche
problematiche nel suo sviluppo. A livello cerebrale e del sistema nervoso
centrale possono verificarsi danni anche irreversibili come ritardi nello
sviluppo, disabilità comportamentali e neuro-cognitivi o anche
malformazioni congenite: essendo una sostanza tossica, nuoce sia alla mamma
che al feto ed è particolarmente dannoso durante le prime settimane e
nell’ultimo trimestre di gravidanza.

La sindrome fetoalcolica, che è la conseguenza più diffusa, è la prima
causa conosciuta di ritardo mentale nel bambino e nell’adulto. L’unico ed
efficace modo per evitarla è quella di astenersi completamente
dall’assunzione di bevande alcoliche lungo i nove mesi e, se consigliato
dal medico soprattutto durante l’allattamento, anche oltre.

CONFAGRICOLTURA

Vino e salute, lo “strappo” irlandese

22 marzo 2023

Di Gabriella Bechi

Il 21 giugno 2022 l’Irlanda ha notificato alla Commissione europea
l’intenzione di adottare una legislazione sull’etichettatura delle bevande
alcoliche nell’ambito del sistema informativo sui regolamenti tecnici
(TRIS) e delle informazioni sugli alimenti per processi di notifica ai
consumatori (FIC). In particolare, la bozza di regolamento prevede che
tutte le bevande alcoliche vendute in Irlanda portino due avvertenze
sanitarie: “Esiste un legame diretto tra alcol e tumori mortali” e “Bere
alcol provoca malattie del fegato”. La norma, a fine dicembre 2022, si è
smarcata dal periodo di moratoria senza riscontrare opposizioni dall’organo
esecutivo europeo, nonostante i pareri contrari di Italia, Francia, Spagna
e di altri sei Paesi della Ue. Un atteggiamento, quello della Commissione,
che lascia perplessi, dal momento che la stessa aveva già anticipato nel
2021 la decisione di rivedere la politica di promozione delle bevande
alcoliche e l’intenzione di proporre un’indicazione obbligatoria delle
avvertenze sanitarie in etichetta entro la fine del 2023 nel quadro del
corpus di lavori già in corso nell’ambito del Piano europeo contro il
cancro. Su quest’ultima questione nel febbraio 2022 l’Europarlamento si è
spaccato, raggiungendo un faticoso compromesso, dicendo sì a maggiori
informazioni sulle bottiglie, ma senza riferimenti ad avvertenze sanitarie.

“Il silenzio assenso di Bruxelles a Dublino – commenta il presidente della
Federazione nazionale vitivinicola di Confagricoltura, Federico Castellucci
– rappresenta una pericolosa fuga in avanti da parte di un Paese membro,
che contraddice il recente voto dell’Europarlamento in occasione del via
libera al report della Commissione Beca e che crea le premesse perché altri
Paesi possano adottare un’etichetta simile. Iniziative unilaterali da parte
di un Paese membro costituiscono, inoltre, un ostacolo al commercio in
violazione del diritto dell’Ue”. Sarebbe, infatti, vietato ai rivenditori
di altri Paesi immettere sul mercato irlandese prodotti sprovvisti di tali
etichette, a meno che le bevande alcoliche non venissero rietichettate con
le avvertenze per la salute prescritte. Tali restrizioni alle importazioni,
che costituiscono ostacoli agli scambi, sono vietate nel mercato unico.

Nessuno nega che il consumo eccessivo di alcol comporti gravi rischi per la
salute. E molti dei principali produttori di bevande stanno già attuando
politiche di etichettatura in tutta l’Ue per migliorare la trasparenza e la
consapevolezza dei consumatori sui possibili rischi per la salute del
consumo eccessivo di alcol. Tuttavia, la formulazione della bozza di
Regolamento irlandese è imprecisa, sproporzionata e rischia di essere
allarmistica, soprattutto alla luce delle evidenze relative al consumo
moderato e responsabile di alcol. Il governo irlandese non ha finora
prodotto alcuna prova scientifica di un collegamento diretto tra il consumo
non qualificato di alcol e tumori mortali e malattie del fegato, (*) come
suggerito dalla formulazione delle avvertenze sanitarie proposte, che non
riflettono le complessità che sorgono nel considerare i rischi per la
salute dei consumatori di alcol, che variano notevolmente a seconda del
volume e del modello consumato. “Se uno Stato della Ue chiede un’etichetta
particolare – chiarisce Lamberto Frescobaldi presidente di Unione Italiana
Vini e componente della giunta di Confagricoltura – mette in crisi i
fondamenti dell’Unione europea, nata con il Mec nel 1957 e con la libera
circolazione delle merci. Da allora abbiamo avuto prodotti a prezzi
controllati e abbiamo dato a tutti la possibilità di avere una dieta
migliore. Casi come questo smontano l’Unione e fanno un favore a Usa e
Cina. E a chi vuole entrare in questo mercato”.

Intanto, l’incontro tra il ministro dell’Agricoltura, Francesco
Lollobrigida, e il suo omologo irlandese, Charlie McConalogue, ad Agrifish,
non ha fatto registrare nessun passo avanti. L’Irlanda ha reso noto che,
pur non avendo date precise, il governo è al lavoro sul dossier che porterà
avanti l’iter per l’adozione della misura (del resto il problema dell’abuso
di alcolici è molto forte nel Paese anglosassone). Dal canto suo l’Italia
ha annunciato che lavorerà ad un documento comune con Francia, Spagna e
altri Paesi produttori (Portogallo, Grecia e Croazia) per avere una
posizione che informi correttamente i consumatori. Contemporaneamente gli
eurodeputati della Comagri (De Castro, Laureti e Variati) hanno presentato
un’interrogazione urgente alla Commissione Ue. Mentre in Italia, dopo la
dura presa di posizione di tutte le associazioni legate al comparto, si è
espressa anche la Conferenza delle Regioni, mentre la Commissione
Agricoltura della Camera ha approvato la risoluzione dell’on. Carretta, con
la quale il governo si impegna a contrastare le misure assunte
dall’Irlanda. Un’iniziativa apprezzata da tutta la filiera vitivinicola
italiana. D’altra parte, il via libera dell’Unione Europea alle etichette
allarmistiche sul vino non può non essere visto come un attacco diretto
all’Italia, principale produttore ed esportatore mondiale, con oltre 14
miliardi di fatturato di cui più della metà all’estero. È notizia degli
ultimi giorni che l’Irlanda abbia inviato la notifica ufficiale a Ginevra,
nel rispetto delle procedure previste dall’Organizzazione Mondiale del
Commercio.

La battaglia ora si sposta qui e l’Italia dovrà trovare alleati a livello
internazionale, a partire dagli USA.

(*) Nota: è già discutibile che le politiche sanitarie debbano essere
condizionate dagli interessi dei produttori, veder negare concetti base da
cui muove la richiesta di mettere in etichetta avvertenze sanitarie rende
ancora più difficile la collaborazione.

IL GIORNALE

Italia-Inghilterra, vietata la vendita di alcolici per tutto il giorno

22 Marzo 2023

*Per la partita valida per le qualificazioni ad Euro 2024 previsto un
massiccio spiegamento di forze dell’ordine. L’Italia torna a giocare a
Napoli dopo 10 anni*

Gabriele Laganà

Napoli si prepara ad ospitare una nuova gara internazionale. Questa volta,
però, la partita che si giocherà domani sera alle 20.45 allo stadio “Diego
Armando Maradona” riguarda le nazionali. L’Italia scenderà in campo contro
l’Inghilterra in un match valido per le qualificazioni ad Euro 2024.

Una sfida importante da un punto di vista strettamente calcistico e carica
di tensioni sul fronte dell’ordine pubblico. A Napoli, ferita dalle
violenze avvenute la scorsa settimana in occasione della partita di
Champions League tra la squadra di Spalletti e l’Eintracht Francoforte, è
previsto l’arrivo di circa 2500 tifosi inglesi. La Questura del capoluogo
campano è già al lavoro per garantire uno svolgersi sereno dell’evento
sportivo e ha concordato con il Viminale l’invio di ulteriori uomini delle
forze dell’ordine con l’obiettivo di monitorare la situazione e intervenire
in caso di problemi.

Nel frattempo il sindaco Gaetano Manfredi ha emanato un’ordinanza che
vieta, dalle ore 7 a mezzanotte del 23 marzo, la vendita di alcolici
all’interno dello stadio e nelle strade e piazze del quartiere Fuorigrotta
a ridosso dell’impianto sportivo. (*) L’ordinanza stabilisce anche che
dalle ore 12 di giovedì fino a cessate esigenze di venerdì 24 marzo è
previsto il divieto di “vendita di bevande in bottiglie, lattine,
contenitori di vetro, plastica rigida, tetrapak, o qualsiasi altro
materiale, consentendone la commercializzazione solo in bicchieri di
plastica leggera o carta nonché il divieto di vendita e somministrazione di
bevande alcoliche e superalcoliche, a titolo oneroso, presso tutti gli
esercizi pubblici e commerciali” situati nelle aree del centro, adiacenti
la Stazione Marittima, l’aeroporto di Capodichino e la stazione Fs di
Napoli Centrale.

In occasione della partita, per garantire il deflusso dallo stadio e
consentire ai tifosi di tornare a casa, la Linea 2 della metropolitana ha
predisposto delle corse straordinarie che partiranno alle 23.10 di giovedì.

Il clima di tensione ha già provocato un primo effetto. Come riporta La
Gazzetta dello Sport, una partita tra tifosi di Italia e Inghilterra
prevista a Napoli proprio giovedì, sarà cancellata per motivi di sicurezza.
Gli organizzatori, secondo quanto riferisce il quotidiano britannico Times,
hanno ricevuto “minacce credibili di violenza” da parte di un gruppo di fan
locali.

“Ho ricevuto una mail minacciosa e piuttosto sinistra che diceva di venire
da un gruppo di ultras del Napoli, in cui si diceva di stare attento perché
60 tifosi sarebbero venuti all’incontro per farci del male. Ho passato
l’email alla mia controparte alla Figc con cui stavo organizzando l’evento
e chiesto di verificare con la polizia locale se era credibile. La
risposta, dopo le verifiche, è stata che erano molto preoccupati e che la
consideravano una minaccia molto credibile”, ha raccontato Garford Beck,
uno degli organizzatori dell’evento, al Times. “È un peccato – ha
aggiunto-, perché oltre alle implicazioni finanziare di organizzare un
evento simile non vedevamo l’ora di giocare e prenderci qualche birra coi
nostri amici italiani”.

(*) Nota: l’inutilità un provvedimento di questo tipo è così evidente che
anche chi l’ha emanato non può non esserne consapevole.

L’ARENA

Ubriaco al volante abbatte un semaforo e si schianta sulle auto in sosta

*Ritirata la patente a un cinquantenne con un tasso alcolemico cinque volte
oltre il consentito*

Un cinquantenne ubriaco al volante, con un tasso alcolemico oltre cinque
volte il consentito, è andato a sbattere questa mattina (20 marzo) contro
due auto parcheggiate dopo aver superato, indenne, un incrocio molto
trafficato e dopo aver abbattuto una palina semaforica.

È successo alle Golosine, tra via Roveggia e via Tevere, poco dopo le 10,
sotto agli occhi delle telecamere di video sorveglianza del Comune di
Verona

Solo per fortuna l’uomo, in stato di semi incoscienza e con un tasso pari a
3,12 gr/l di alcol nel sangue, non ha investito dei pedoni. Secondo infatti
la Tabella descrittiva dei principali sintomi correlati ai diversi livelli
di concentrazione alcolemica, divulgata dal ministero per un simile valore
di alcol in corpo si può arrivare a uno «stato di incoscienza,
allucinazioni, cessazione dei riflessi, incontinenza, vomito, coma con
possibilità di morte da soffocamento da vomito».

Gli agenti della polizia Locale intervenuti hanno ritirato la patente al
cinquantenne romeno e lo hanno segnalato alla Procura per l’ipotesi più
grave della guida in stato d’ebbrezza.

*Tredici incidenti nel fine settimana*

Ma questo è solo l’ultimo di tredici incidenti rilevati nel fine settimana
dalla Polizia Locale con altrettante persone che hanno avuto bisogno di
cure mediche. Tra questi, tre scontri sono stati provocati da automobilisti
ubriachi.

Durante i controlli tra sabato e domenica sono state inoltre recuperate due
autovetture che risultavano rubate e 10 sono state sequestrate perché prive
di assicurazione.

FANPAGE

Ubriaco parcheggia l’auto in mezzo alla strada e si addormenta: i passanti
chiamano i soccorsi

*Un uomo ubriaco era convinto di essere alla guida di un furgone e di
essere in un parcheggio prima di addormentarsi in auto: era invece alla
guida dell’auto di un amico e ha spento il motore in mezzo alla strada.*

A cura di Giorgia Venturini

Un uomo, completamente ubriaco, è stato trovato privo di sensi e accasciato
sul volante dell’auto di un amico che stava guidando. Aveva fermato la
macchina in mezzo alla strada, pensando di essere in un parcheggio e di
essere alla guida di un furgone. Una volta spento il motore si è
addormentato sul volante. Ad allertare i carabinieri sono stati gli altri
automobilisti e passanti, preoccupati che l’uomo avesse avuto un malore.
Sul posto, l’auto era in via Fratelli Bandiera a Seregno, sono subito corsi
i carabinieri e i paramedici del 118.

*L’uomo è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza*

Militari e soccorritori hanno aperto l’auto e trovato l’uomo che dormiva
con in mezzo alle gambe una bottiglia di birra. È stato subito svegliato e
invitato a scendere dall’auto: l’uomo non riusciva a reggersi in piedi per
il troppo alcol ingerito. Ai carabinieri della Compagnia di Seregno ha
subito precisato che credeva di essere alla guida di un furgone e non
nell’aiuto di un suo amico. L’uomo è stato identificato in un 38enne
peruviano residente nel Torinese. Si è rifiutato di sottoporsi all’alcol
test: per lui è scattata ugualmente una denuncia per guida in stato
d’ebbrezza.

BRESCIATODAY

Auto si ribalta e provoca un incidente: era ubriaco 4 volte oltre il limite

*Denunciato per guida in stato di ebbrezza*

L’auto si ribalta e coinvolge un’altra vettura: il conducente era ubriaco
alla guida quattro volte oltre il limite di legge. E’ successo domenica
pomeriggio in Viale Venezia a Brescia: l’allarme è scattato poco prima
delle 16.30 all’incrocio con Via Antonio Bazzini. Una Lancia Musa, guidata
da un 37enne, avrebbe preso la curva un po’ “larga”, ribaltandosi su di un
fianco non prima di aver colpito un’altra Lancia Musa, a bordo due donne.

Ubriaco 4 volte oltre il limite

Vista la dinamica rocambolesca, i soccorsi sono intervenuti in codice
rosso: a seguito dei primi accertamenti l’emergenza per fortuna si è
ridimensionata. L’unico ferito è l’uomo alla guida del veicolo ribaltatosi:
trasferito in ospedale per gli accertamenti di rito, si sarebbe rifiutato
di effettuare l’alcol test e avrebbe pure provato a scappare.

E’ stato però subito raggiunto dagli agenti della Polizia Locale cittadina:
finalmente sottoposto al test, è risultato positivo con un tasso alcolemico
di oltre 2 grammi per litro di sangue, come detto quattro volte il limite
di legge (che è 0,5 g/l). La vettura è stata sequestrata, la patente
ritirata, lui denunciato per guida in stato di ebbrezza.

Associazione Nuovo Paradigma O.d.V. – C.F. 91071720931

Associazione Nuovo Paradigma O.N.L.U.S. – C.F. 91071720931