Alcologiarassegna stampa vino birra e altri alcolici del 25.4.25

25 Aprile 2025
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RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA SU VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
A cura di Alessandro Sbarbada, Guido Dellagiacoma, Roberto Argenta

UPDAY
32enne ubriaco travolge e uccide due giovani di 17 e 18 anni

*Era ricoverata dal giorno di Pasqua. Constatata la morte cerebrale.
redazione con Agi *25 aprile 2025 · Non ce l’ha fatta Alisea Montanaro, la
18enne ricoverata dal giorno di Pasqua in prognosi riservata all’ospedale
di Potenza, dopo essere rimasta coinvolta in un incidente stradale in cui
ha perso la vita Vito Casalaspro, 17 anni, del posto. I medici, nel
pomeriggio di ieri, ne hanno constatato la morte cerebrale. I due
viaggiavano su una motocicletta scontratasi – in via Magenta – con una
Lancia Musa guidata da un 32enne del posto, risultato positivo ai test su
alcool e droga, è ancora ai domiciliari con l’accusa di omicidio stradale.
Sul fatto indagano i carabinieri

*(Fonte Agi) *IL MITTE
Rapporto sulle dipendenze 2025: emergenza alcol e fumo in Germania
La Germania ha un problema di alcolismo – fra le altre cose. A rivelarlo è
il Rapporto sulle dipendenze 2025, secondo il quale, sul territorio
tedesco, si registra un consumo eccessivo di alcol da parte di almeno un
quinto della popolazione. Il documento evidenzia una situazione allarmante
con milioni di persone, in tutta la Germania, che soffrono di dipendenze e
migliaia di decessi annuali legati all’alcol e anche al fumo.

*In Germania ogni anno oltre 47.000 morti a causa dell’alcol e 99.000 a
causa del fumo *I dati più recenti, presentati da Christina Rummel,
direttrice generale del Centro tedesco per le dipendenze (DHS), rivelano
che il fumo causa circa 99.000 morti all’anno mentre l’alcol circa 47.500.
Le stime indicano che oltre il 20% della popolazione consuma regolarmente
alcolici a livelli rischiosi o patologici. Circa il 9% dei tedeschi tra i
18 e i 64 anni abusa di alcol o ne è dipendente.
I ricercatori che hanno effettuato lo studio hanno sottolineato, in
successive dichiarazioni alla stampa, che l’alcol è una citotossina dannosa
in qualunque quantità e che, sebbene l’astinenza totale sia la pratica
migliore, qualsiasi riduzione del consumo ha comunque effetti positivi.
Inoltre, hanno criticato la quasi totale assenza di restrizioni sulla
pubblicità dell’alcol in Germania.
Il numero di morti annuali dovute all’alcol, circa 45.000, è rimasto
relativamente stabile negli ultimi anni. I decessi sono legati in parte al
fatto che il consumo cronico aumenta il rischio di diverse patologie, tra
cui alcuni tipi di cancro, problemi cardiaci e cirrosi epatica, e in parte
agli incidenti stradali e ai reati violenti commessi in stato di ebbrezza.
In questi casi, ai decessi si sommano altre conseguenze negative tanto dal
punto di vista della salute quanto da quello sociale e della sicurezza.

*L’alcol è più economico in Germania che nel resto d’Europa *Inoltre, negli
ultimi 20 anni, i prezzi delle bevande alcoliche in Germania sono cresciuti
molto meno rispetto a quelli degli alimenti: al momento, la Germania
risulta essere il paese europeo dove l’alcol è più economico.

*Sempre più giovani tedeschi fanno un uso patologico dei media digitali *Il
DHS segnala gravi conseguenze: oltre ai numerosi decessi e malattie,
l’alcol genera costi economici per circa 57 miliardi di euro annui, senza
contare la sofferenza nell’ambiente sociale delle persone coinvolte.
Secondo gli autori dello studio, esistono contromisure efficaci che non
vengono però implementate. Si richiede un aumento della prevenzione,
maggiori investimenti nel supporto alle dipendenze e un incremento delle
accise sugli alcolici – che garantirebbero anche maggiori entrate fiscali
allo Stato.
Un modello elaborato dai ricercatori mostra che un aumento medio del 5% sui
prezzi degli alcolici ridurrebbe il consumo pro capite del 2,2%, evitando
850 decessi annui e generando 1,4 miliardi di euro di tasse aggiuntive.

*Tabagismo: cresce il consumo di sigarette elettroniche *Il Rapporto
affronta anche il problema del tabagismo: oltre il 30% della popolazione
adulta ha fumato lo scorso anno, con percentuali inferiori tra i minori di
18 anni e i giovani adulti. La direttrice del DHS ritiene che “le cifre
sono troppo alte e il problema non viene affrontato a sufficienza”.
*I costi economici del tabagismo sono stimati in 97 miliardi di euro annui.
*Mentre le sigarette tradizionali sono considerate “obsolete” dai giovani,
fra le nuove tendenze che preoccupano maggiormente ci sono i prodotti
correlati alla nicotina come sigarette elettroniche e dispositivi che
riscaldano tabacco senza bruciarlo, utilizzati dal 3,2% delle persone sopra
i 14 anni nel 2024.
Il DHS ha inoltre censito le altre dipendenze, identificando circa otto
milioni di persone, in Germania, che abusano o sono dipendenti da almeno
una sostanza. Si segnalano in particolare la diffusione nelle città di
cocaina crack e anche di potenti oppioidi sintetici come il fentanyl,
sostanza molto più potente dell’eroina, che negli USA è già diventata
un’emergenza sociale che causa centinaia di migliaia di morti all’anno.
Il DHS chiede che “le questioni relative alle dipendenze e alle droghe
siano in cima alla lista delle priorità della politica sanitaria” e che il
nuovo governo federale affronti con determinazione queste sfide.

IL RESTO DEL CARLINO
Regole ferree in tutta la zona. Stop agli alcolici alle 20
*L’ordinanza firmata dal primo cittadino prevede la chiusura dei locali
alle 20,30 nell’area che comprende Pratello, piazza San Francesco, piazza
Malpighi e via San Felice.*25 apr 2025 – Occhi puntati sulla festa del
Pratello. E il sindaco Matteo Lepore, per evitare disordini, ha firmato
l’ordinanza che contiene le misure per garantire la sicurezza urbana in
occasione della manifestazione ‘Pratello R’esiste 2025’, in programma dalle
10 alle 20.30. Nell’area che comprende via del Pratello, piazza San
Francesco, piazza Malpighi (lato civici dispari), piazza di porta
Sant’Isaia, via Sant’Isaia, via San Felice, i pubblici esercizi e i circoli
privati dovranno smettere di somministrare bevande alle 20 e chiudere alle
20.30.
L’ordinanza, inoltre, vieta in tutta l’area interessata dalla
manifestazione, l’allestimento di punti di somministrazione di bevande
all’esterno delle attività, esclusi quelli autorizzati all’interno della
manifestazione ’Pratello R’Esiste’. In tutta la zona è vietata, inoltre, la
vendita per asporto, anche da distributori automatici, di bevande alcoliche
in lattine e contenitori di vetro, dalle 7 di oggi alle 6.30 di domani.
In piazza San Francesco e nell’area della manifestazione in via del
Pratello e vie limitrofe è vietato l’accesso con bevande in contenitori di
vetro o lattina; l’abbandono di qualsiasi contenitore e rifiuti vari;
l’ingresso con qualsiasi strumento musicale e apparecchi di riproduzione
musicale o destinati alla diffusione di suoni; l’accesso con spray
urticanti. Non sarà possibile accedere e stazionare nella parte pedonale di
Piazza San Francesco, dalle 10 di oggi alle 6.30 di domani, se non per
accedere alla Basilica e ai giardini di piazza San Francesco.
Il giardino Otello Bignami, ospiterà attività per famiglie e bambini
gestite dagli organizzatori fino alla chiusura, comunque non oltre le 13 di
oggi. La gestione di Piazza San Francesco, a cura del Comune, con la
presenza di polizia locale, street tutor e ausiliari di prossimità, prevede
postazioni di controllo ai 3 punti di accesso per il rispetto
dell’ordinanza, 12 bagni chimici, quindi 6 in più rispetto al 2023 (mentre
lungo via del Pratello i bagni chimici aumentano a 30, 5 in più rispetto al
2023) e un presidio di soccorso del 118 con operatori mobili e un mezzo di
Hera, per distribuire acqua potabile gratuita. Tre ambulanze sono previste
in via Calari, lungo via Pietralata e nel tratto carrabile in prossimità di
piazza san Francesco.

SICILIATV
Ha venduto alcolici a minori di 16 anni: denunciato titolare locale della
movida
25/04/2025

*Nino Ravanà *Sorpreso a vendere alcolici a due giovanissimi minori di 16
anni. E’ successo nuovamente lungo la via Atenea ad Agrigento nei luoghi
della cosiddetta movida. A “pizzicare” l’esercente sono stati i militari
della Guardia di finanza.
Dal controllo è emerso che i ragazzi non avevano ancora compiuto 16 anni e
il titolare dell’attività lavorativa gli aveva venduto le bevande senza
fare i prescritti controlli sui documenti personali.
A carico del proprietario del locale è scattata la denuncia, in stato di
libertà, alla Procura della Repubblica di Agrigento, per l’ipotesi di reato
di somministrazione di bevande alcoliche a minori o infermi di mente.
Nelle settimane scorse, polizia e finanzieri avevano sanzionato e
denunciato altri titolari di locali e attività commerciali per vendita di
bevande alcoliche a minori.

WINENEWS
SCIENZA
L’alcol, con moderazione, è sinonimo di condivisione: lo dimostrerebbero
(anche) gli scimpanzé

*La scoperta, ritenuta interessante per la nostra storia evolutiva, è stata
effettuata da un team di ricerca guidato dall’Università di Exeter *Cantanhez,
24 Aprile 2025
Ovviamente non li troveremo in enoteca a brindare con noi, ma la notizia
appare sicuramente curiosa e potrebbe rinnovare lo storico legame esistente
tra bere alcolici, ovviamente da consumare con moderazione e parsimonia, e
condivisione. Per la prima volta, degli scimpanzé selvatici sono stati
ripresi mentre mangiavano e condividevano frutta contenente alcol. Lo
riporta, dalla Gran Bretagna, il sito dell’Università di Exeter,
aggiungendo che un team di ricerca, guidato proprio dall’Università di
Exeter, ha installato delle telecamere nel Parco Nazionale di Cantanhez, in
Guinea-Bissau. Da qui la scoperta sicuramente interessante e che solleva
interrogativi sul motivo per cui gli scimpanzé cerchino deliberatamente
’alcol.
“Per gli esseri umani, sappiamo che bere alcol porta al rilascio di
dopamina ed endorfine, con conseguenti sensazioni di felicità e
rilassamento”, ha affermato Anna Bowland del Centro per l’Ecologia e la
Conservazione del Penryn Campus di Exeter, in Cornovaglia, “sappiamo anche
che condividere l’alcol, anche attraverso tradizioni come i banchetti,
aiuta a formare e rafforzare i legami sociali. Quindi, ora che sappiamo che
gli scimpanzé selvatici mangiano e condividono frutta etanolica, la domanda
è: potrebbero ottenere benefici simili?”.
Dalle telecamere sono stati filmati gli scimpanzé mentre condividevano
frutta fermentata in 10 diverse occasioni. La frutta condivisa è stata
analizzata per il contenuto alcolico e il livello più alto riscontrato era
pari allo 0,61% di Abv (Alcohol By Volume). Il 60-85% della dieta degli
scimpanzé è costituito da frutta, i ricercatori sottolineano comunque che è
improbabile che gli scimpanzé si “ubriachino”, poiché questo hiaramente non
migliorerebbe le loro possibilità di sopravvivenza.
“Gli scimpanzé non condividono il cibo in continuazione, quindi questo
comportamento con la frutta fermentata potrebbe essere importante”, ha
affermato Kimberley Hockings, sempre dell’Università di Exeter. Viene
aggiunto che “dobbiamo scoprire di più sulla loro ricerca deliberata di
frutta etanolica e su come la metabolizzano, ma questo comportamento
potrebbe essere il primo stadio evolutivo del “banchetto”. Se così fosse,
ciò suggerisce che la tradizione umana del banchetto potrebbe avere origini
profonde nella nostra storia evolutiva”. (*)

(*) Nota: le argomentazioni a sostegno del bere moderato, non avendo
sostegno scientifico, vengono prese sempre più lontano. L’evoluzione
premia i comportamenti che meglio si adattano ai cambiamenti e alla
sopravvivenza, è anche per questo che si beve sempre di meno.

LA LEGGE PER TUTTI
Alcol test in ospedale dopo incidente: è obbligatorio l’avvocato?

*Guida in stato d’ebbrezza: se la Polizia chiede l’alcol test in ospedale
(anche su prelievo già fatto), deve avvisarti del diritto all’avvocato. Se
è iniziativa medica, no. *24 Aprile 2025

*Autore: Angelo Greco *Un incidente stradale può avere serie conseguenze
legali se si sospetta che uno dei conducenti fosse sotto l’effetto di
alcol. Quando il conducente viene ricoverato al pronto soccorso, spesso
vengono effettuati prelievi di sangue per ragioni mediche; ma questi
campioni possono anche essere utilizzati per determinare il tasso
alcolemico e fondare un’accusa di guida in stato d’ebbrezza. Tuttavia,
l’utilizzabilità di tali risultati in un processo penale non è automatica e
scontata: essa dipende dal rispetto di precise garanzie procedurali. Una
questione fondamentale, spesso affrontata dalla Corte di Cassazione,
riguarda il diritto all’assistenza legale durante gli accertamenti ematici.
Ci si chiede, in particolare, se per l’alcol test in ospedale dopo
incidente è l’obbligatorio l’avvocato.
Una sentenza (n. 13595, pubblicata l’8 aprile 2025 dalla Quarta Sezione
penale) distingue i casi in cui l’avviso al conducente sulla facoltà di
farsi assistere da un difensore è obbligatorio da quelli in cui non lo è.

*Alcoltest con prelievo di sangue in ospedale dopo incidente stradale: è
valido ai fini legali? *I risultati di un prelievo ematico eseguito in una
struttura sanitaria a seguito di un sinistro stradale possono essere
utilizzati come prova nel procedimento penale per accertare il reato di
guida in stato d’ebbrezza. Tuttavia, la loro validità e, soprattutto, la
loro utilizzabilità nel processo dipendono in modo determinante dal
rispetto delle garanzie difensive assicurate all’indagato al momento
dell’accertamento. Non basta quindi che il test riveli un tasso alcolemico
superiore ai limiti consentiti; è indispensabile che l’acquisizione di quel
dato sia avvenuta nel pieno rispetto delle regole procedurali.

*È necessario che il conducente dia il proprio consenso al prelievo di
sangue? *Ai fini dell’utilizzabilità dei risultati per accertare la guida
in stato d’ebbrezza, non è richiesto il consenso specifico dell’interessato
per il prelievo del campione di sangue. Le necessità legate alle cure
mediche urgenti a seguito di un incidente prevalgono e il personale
sanitario può procedere al prelievo anche senza un consenso esplicito
mirato all’alcol test.
La questione dell’utilizzabilità processuale dei risultati non risiede nel
consenso al prelievo in sé, ma nel rispetto delle garanzie difensive che
scattano a seconda di chi promuove l’accertamento del tasso alcolemico. Ma,
esattamente, qual è allora l’elemento fondamentale che determina se i
risultati dell’alcol test ospedaliero sono utilizzabili in tribunale contro
il conducente? Il fattore chiave, come sottolineato dalla Cassazione nella
sentenza citata, è chiarire chi ha assunto l’iniziativa di richiedere o
effettuare l’accertamento del tasso alcolemico sul campione di sangue del
conducente ricoverato. È essenziale distinguere due ipotesi:
– l’accertamento del tasso alcolemico è stato specificamente richiesto
dalla Polizia Giudiziaria (Carabinieri, Polizia Stradale, ecc.) intervenuta
a seguito dell’incidente;
– l’accertamento del tasso alcolemico è stato deciso e realizzato
autonomamente dal personale medico della struttura sanitaria,
esclusivamente per finalità diagnostiche e terapeutiche, nell’ambito dei
normali protocolli di pronto soccorso.
Dalla risposta a questa domanda dipendono gli obblighi procedurali che la
Polizia Giudiziaria è tenuta ad adempiere e, di conseguenza, la possibilità
di utilizzare o meno i risultati del test come prova nel processo penale.
Nel caso in cui l’iniziativa parta dalla Polizia Giudiziaria, la quale
chiede al personale sanitario di effettuare un accertamento mirato a
determinare il tasso alcolemico del conducente, la polizia ha l’obbligo
tassativo di dare preventivo avviso al conducente (a condizione,
ovviamente, che questi sia cosciente e in grado di comprendere) della
facoltà di farsi assistere da un difensore di fiducia durante l’esecuzione
dell’accertamento. Questo avviso è una garanzia fondamentale prevista dal
combinato disposto degli articoli 356 del Codice di Procedura Penale e 114
delle relative disposizioni di attuazione. La violazione di tale obbligo,
ossia la mancata comunicazione dell’avviso, comporta la nullità
dell’accertamento e rende i relativi risultati completamente inutilizzabili
ai fini della prova del reato di guida in stato d’ebbrezza.
L’obbligo per la Polizia Giudiziaria di dare l’avviso preventivo circa
l’assistenza difensiva sussiste non soltanto quando essa richiede
l’effettuazione di un prelievo ematico ad hoc e finalizzato unicamente
all’alcol test (cioè un prelievo eseguito su richiesta della polizia, al di
fuori degli ordinari protocolli sanitari), ma anche nell’ipotesi in cui la
Polizia richieda che l’accertamento del tasso alcolemico venga svolto
utilizzando un campione di sangue che era già stato prelevato autonomamente
dal personale sanitario per finalità mediche (diagnosi e cura). Anche in
questa seconda situazione, se è la Polizia a “trasformare” quell’atto
medico in un atto di indagine finalizzato alla ricerca della prova del
reato, chiedendo l’analisi specifica del tasso alcolemico, deve
necessariamente attivare la garanzia difensiva dando l’avviso
all’interessato (se cosciente).

GAETA.IT
Uomo ubriaco alla guida passa davanti al comando della polizia locale di
Rezzato a zig zag

Associazione Nuovo Paradigma O.d.V. – C.F. 91071720931

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