RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA SU VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
A cura di Alessandro Sbarbada, Guido Dellagiacoma, Roberto Argenta
GAZZETTA DELLO SPORT
Quanto alcol si può bere e quanto influisce sulla salute? Ecco le linee
guida degli esperti
*L’alcol è una sostanza psicotropa e un agente cancerogeno di tipo 1:
quanto se ne può bere per non danneggiare la salute?*
Anna Castiglioni
26 febbraio
Il tema dell’alcol è, per l’opinione pubblica, sempre spinoso. In gioco ci
sono molti fattori: la questione economica, quella culturale e legata alla
tradizione e la parte della convivialità, tema che per gli italiani è quasi
intoccabile. Tuttavia, dal lato scientifico, ci sono pochi dubbi: *l’assunzione
dell’alcol dovrebbe essere pari a zero o avvenire il meno possibile.* Ogni
tipo di alcol, che si tratti di una birra dalla gradazione bassa o di un
superalcolico, *è una sostanza psicotropa che, se assunta a dosi elevate,
può portare alla dipendenza.* Oltretutto è anche un agente cancerogeno di
tipo 1, rientra cioè tra quelle sostanze per cui, sulla base della
classificazione della IARC, esistono sufficienti prove scientifiche della
loro capacità di causare tumori.
*Il rischio legato all’assunzione di alcol *
Le ultime linee guida del CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e
l’analisi dell’economia agraria) riportate dal Ministero della Salute “non
usano più termini come “consumo moderato”, “consumo consapevole” o simili,
che potrebbero indurre il consumatore in una certa indulgenza nel bere
alcolici. Non è possibile, infatti, identificare livelli di consumo che non
comportino alcun rischio per la salute”. Insomma, *il “rischio zero” non
esiste, in fatto di consumo di alcol,* anche se si è reso necessario
definire alcuni parametri che permettono una valutazione del rischio
connesso all’assunzione di bevande alcoliche.
*Le nuove indicazioni italiane definiscono a basso rischio un consumo di:*
2 unità alcoliche al giorno per gli uomini;
1 unità alcolica al giorno per le donne;
1 unità alcolica al giorno per le persone con più di 65 anni e zero unità
di alcol sotto i 18 anni.
Una unità alcolica corrisponde a 12 grammi di alcol puro ed equivale a un
bicchiere di vino (125 ml a 12°), una lattina di birra (330 ml a 4,5°), un
aperitivo (80 ml a 38°) e un bicchierino di superalcolico (40 ml a 40°). *Ogni
unità alcolica consumata apporta mediamente 70 kcal*, prive di qualsiasi
contenuto nutritivo se non il potere calorico. Oltre alle quantità assunte,*
è importante considerare la modalità di assunzione delle bevande alcoliche*,
che contribuisce a innalzare i rischi per la salute e i rischi sociali:
bere lontano dai pasti o bere quantità di alcol eccessive in una singola
occasione; consumo in occasioni o contesti che possono esporre a
particolari rischi, quali la guida o il lavoro; la capacità di smaltire
l’alcol rispetto al genere e all’età della persona. Ci sono poi delle
categorie e delle condizioni per cui l’assunzione di alcol raccomandata è
pari a zero: le donne in gravidanza (rischi per il nascituro, sindrome
feto-alcolica) e i ragazzi minorenni (la legge 8 novembre 2012 n. 189 ne
vieta anche la vendita e la somministrazione).
*Alcol e sport, un binomio impossibile *(*)
Con un livello di alcolemia (cioè la concentrazione di alcol nel sangue) di
0.5g/l, che rappresenta il massimo livello consentito dal codice della
strada, ci sono delle conseguenze oggettive per chi si mette alla guida: il
tempo di frenata raddoppia, si riduce il campo visivo, in particolare
quello laterale, e si ha una percezione distorta delle distanze e della
velocità. Se si considera che *gli incidenti causati dall’alcol
rappresentano la prima causa di morte tra i giovani in Italia,* è facile
arrivare alla conclusione che guida e e bevande alcoliche non sono
compatibili. Lo stesso paradigma vale per il binomio alcol e sport.* Una
delle caratteristiche dell’alcol è quella di essere tossico per i
mitocondri, gli organuli cellulari che producono energia.* I mitocondri
sintetizzano l’eme, un complesso chimico presente nell’emoglobina in grado
di legare l’ossigeno. Con l’assunzione di alcol il trasporto di ossigeno ai
tessuti viene quindi seriamente compromesso, il che* influisce
negativamente sulla prestazione sportiva*, specie nelle attività di
resistenza come la corsa ed il ciclismo.
(*) Nota: “alcol e sport, un binomio impossibile”. Molti sponsor non la
pensano così.
LA NAZIONE
Ubriachi scatenano il terrore in strada
*Minuti da far west a Ponsacco venerdì sera: allontanati da un locale
chiamano i rinforzi e scatenano la rissa tra sedie e bottiglie che volano*
*Ponsacco*, 26 febbraio 2023 – Sono arrivati già alticci, secondo quanto è
stato ricostruito. E volevano bere ancora. Sono entrati in un attività
commerciale di via Nazario Sauro molto frequentata da tutti e stimata, dove
si sono accaniti contro il commesso, probabilmente perché – dato il loro
stato – hanno avuto il rifiuto di ricevere ancora qualcosa da bere. Questa
la miccia che ha mandato in frantumi una vetrata, tra lanci di sedie e di
bottiglie prese dal frigorifero. Qualcuno poi si sarebbe messo in mezzo per
allontanarli ed evitare che la cosa degenerasse come, invece, alla fine –
stando ai racconti – sarebbe successo. Infatti sarebbero arrivati altri
rinforzi agli avventori focosi e alla fine il parapiglia avrebbe coinvolto
più di dieci persone. Poi la fuga. Lasciando per terra vetri e sedie rotte
e tantissimi altri danni al locale.
Quanto accaduto è stato al centro dello sfogo di diverse persone sui
social, esasperate per quello che ormai da tempo sta accadendo a Ponsacco.
Sui fatti ha preso la parola “Ponsacco Pacificata”, il comitato guidato da
Samuele Ferretti e Gabriele Gasperini che tanto si dà da fare per portare
all’attenzione delle istituzioni il disagio della popolazione, la paura per
gli episodi che si susseguono e la necessità di trovare una soluzione: “per
fare si che i nonni vadano ai giardini senza timori, che i ragazzini
giochino in strada tranquilli, e che in questo paese torni la normalità”.
Ma ripercorriamo quello che sarebbe accaduto e che, si apprende, è sotto la
lente anche dei carabinieri per ricostruire i fatti che sarebbero stati
causati da stranieri nomadi. “Una volta che sono stati allontanati dal
locale, mi è stato riferito, questi hanno chiamato rinforzi – dice Gabriele
Gasperini –: hanno messo la macchina in mezzo alla strada ed è successo
tutto. Poi è arrivato il proprietario dell’attività e anche lui è stato
aggredito”.
“Questa è diventata la prassi del nostro territorio – aggiunge Gasperini -:
qui non ci sono logiche di destra o di sinistra, Ai ponsacchini interessa
di tornare a vivere con serenità. C’è bisogno di intervenire e subito prima
che succeda qualcosa di più grave”. Sul caso prendere la parola anche il
sindaco Francesca Brogi che non nasconde il problema e sottolinea: “Un
fatto gravissimo che ci lascia esterrefatti. Il Comune ha fatto fin qui
tutto quello che poteva fare, ma c’è bisogno di maggiore presenza dello
Stato e c’è l’urgenza di risolvere il caso di via Rospicciamo. Il Comune
ora ha le risorse per ricollocare le famiglie, ma serve che si proceda con
gli sfratti in maniera spedita”.
IL RESTO DEL CARLINO
Picchia la compagna davanti alla figlia
*Era tornato a casa ubriaco, la donna lo aveva ripreso invitandolo a non
farsi vedere in quello stato dai ragazzi*
Quando l’ha visto tornare a casa ubriaco la compagna ha cercato di fargli
capire il suo comportamento poco consono alla situazione, visto che in casa
c’era anche la figlia. Di tutta risposta l’uomo ha avuto una reazione
violenta, dando vita ad un vero e proprio pestaggio sotto gli occhi della
ragazza. Solo il tempestivo intervento della polizia ha evitato il peggio.
Per questo motivo il questore di Fermo, Rosa Romano, ha emesso ieri un
provvedimento di ammonimento per violenza di genere nei confronti del padre
di due ragazze per violenza domestica nei confronti della loro matrigna.
Come ricostruito dagli uomini della squadra volante, intervenuti ieri sera
in un’abitazione di Fermo, a seguito di una segnalazione per una violenta
lite avvenuta alla presenza di una delle figlie, l’ammonito si era reso
poco prima responsabile di un’aggressione ai danni della propria compagna.
La donna gli aveva rimproverato di aver abusato di sostanze alcoliche e da
lì sarebbe scaturito il pestaggio. La lite, come poi accertato dai
poliziotti, non sarebbe stato un episodio isolato, motivo per il quale il
questore ha ritenuto di intervenire in via d’urgenza nei confronti
dell’uomo. Da qui la convocazione in questura, dove personale di polizia
qualificato e specializzato in materia di violenze domestiche ha notificato
al compagno della donna il provvedimento che rappresenta una sorta di
avvertimento a cambiare atteggiamento nei confronti della vittima, pena la
possibilità di irrogazione di misure di prevenzione ancora più incisive.
“La misura dell’ammonimento – spiega Romano – rappresenta, tra le misure di
prevenzione adottabili dal questore, la prima forma di intervento atta a
scongiurare quelle gravi forma di violenza domestica, ovvero violenza
fisica, psicologica o economica, che si verificano in ambiente familiare o
in ambito di rapporti di coppia, con i propri coniugi o partner attuali o
passati, prima che le stesse assurgano a fatti più gravi”.
Una misura che, nel contempo, e ancora in un’ottica preventiva, è stata
abbinata ad un altro dispositivo. All’uomo, infatti, sono stati illustrati
i percorsi da seguire presso le strutture specializzate della provincia in
materia di gestione dei soggetti maltrattanti, dove poter intraprendere
un’attività di riconsiderazione dei propri comportamenti. Proseguono
purtroppo gli episodi di violenza che vedono vittime le donne nonostante le
campagne di sensibilizzazione e di informazione, infatti in Italia i dati
Istat mostrano che il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria
vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale.
Fabio Castori
BRESCIATODAY
Nottata di festa, ma ingurgita troppo alcol: ragazza finisce in ospedale
*È stata soccorsa da un’ambulanza*
Nottata da dimenticare per una ragazza, finita in ospedale dopo l’allarme
lanciato al 112 verso le 22.20 di ieri, sabato 25 febbraio.
A causa del troppo alcol ingerito, una 27enne è collassata in via Zappa a
Brescia, nei pressi del parco “Peppino Impastato”, rendendo necessario
l’intervento di un’ambulanza.
Sul posto un’èquipe medica di volontari del 118, poi costretti a caricarla
sulla barella, in quanto – al limite del coma etilico – non si reggeva in
piedi e necessitava una terapia a base di flebo; è stata quindi condotta
all’istituto clinico “Città di Brescia” per ricevere le cure del caso.
Le sue condizioni non destano preoccupazione: resta un’esperienza da
ricordare, affinché non si ripeta, e il grande spavento fatto passare ad
amici e familiari.
IL GAZZETTINO
Brutale aggressione a un turista ubriaco: resiste e finisce in canale
salvando il Rolex
Domenica 26 Febbraio 2023 di Monica Andolfatto
*VENEZIA* – Stava tentando di rientrare in hotel dopo aver esagerato con
l’alcol ingurgitato passando di bar in bar. E magari proprio perché
palesemente ubriaco è stato adocchiato da un gruppo di nordafricani che
hanno tentato di rapinarlo brutalmente del Rolex esibito al polso: valore
cinquemila euro. È successo poco prima delle due nella notte fra giovedì e
venerdì in Strada Nova, zona Santa Fosca.
Una aggressione in piena regola, avvenuta sotto gli occhi di un testimone
che non ha perso tempo e ha telefonato al 113 dando l’allarme. Più o meno
otto contro uno. Quest’ultimo è risultato essere un turista tedesco di
trent’anni che però non si è dato per vinto, forse proprio perché in forte
stato di ebbrezza, non rendendosi conto di quello che poteva capitargli, ha
reagito in maniera energica tanto da sorprendere gli sconosciuti. In
particolare con un paio di loro ha ingaggiato una violentissima
colluttazione, calci, pugni, morsi, finché è finito in acqua. Non è chiaro
se spinto, se scivolato, oppure se si è gettato in maniera volontaria per
sfuggire al branco. E per così dire è stata la sua salvezza. Gli otto sono
scappati mentre il trentenne, che ha comunque rischiato di annegare, è
stato aiutato a uscire dal canale dagli agenti che nel frattempo erano
arrivati sul posto. Il turista, seppur contuso e infreddolito, ha rifiutato
le cure mediche chiedendo solo di essere accompagnato in albergo.
VIRTU’QUOTIDIANE
ETICHETTE SUL VINO, L’ESPERTO: ALCOL CANCEROGENO MA NEL CASO DEL VINO CONTA
LA QUANTITÀ
25 Febbraio 2023 – di Marcella Pace
*PESCARA* – Continua a suscitare critiche il via libera dato dall’Unione
Europea all’Irlanda all’apposizione di un’etichetta sulle bottiglie di vino
riportanti avvertenza come “il consumo di alcol provoca malattie del
fegato” e “alcol e tumori mortali sono direttamente collegati”. Italia,
Francia, Spagna e altri sei Stati Ue avevano dato pareri contrari, e negli
ultimi giorni la polemica è tornata alle stelle dopo le affermazioni della
scienziata Antonella Viola, che ha definito “giustissima” la scelta di
equiparare alcol e sigarette e di inserire sull’etichetta delle bevande
alcoliche avvertimenti sui danni alla salute.
Non si sbilancia, al contrario, Antonello Paparella, professore di
Microbiologia degli alimenti nel dipartimento di Bioscienze e Tecnologie
Agroalimentari e Ambientali dell’Università di Teramo, ed esperto in
sicurezza alimentare, secondo cui sull’opportunità o meno di paragonare
alcol e sigarette, debbano “esprimersi le autorità sanitarie” e per il
quale vanno fatti opportuni distinguo.
“Occorre che ci sia una valutazione attenta – afferma a Virtù Quotidiane –
. Se la letteratura scientifica da un lato ha documentato gli effetti
positivi sulla salute per via della presenza di composti antiossidanti
naturali nel vino rosso, d’altro canto è anche vero che l’Agenzia
internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) da tempo ha inserito
l’alcol come agente cancerogeno di tipo 1, cioè più grave. Inoltre, l’alcol
agisce sulle funzioni psichiche, è associato a numerose malattie ed è il
terzo fattore di rischio per i decessi in Europa, dopo tabacco e
ipertensione”.
Secondo l’esperto, va fatta una valutazione bilanciata degli effetti nocivi
e benefici di queste sostanze. Quello che fa realmente la differenza per
Paparella, “è che nell’alimentazione, ciò che fa il veleno è la quantità.
Il consumo smodato di alcol non fa sicuramente bene alla salute. Per altri
agenti cancerogeni che sono nella lista dello Iarc, ad esempio il fumo di
sigaretta, non potremmo mai dire che una modica quantità faccia bene. (*) Nel
caso del vino, che non è solo alcol ma contiene anche sostanze che possono
incidere positivamente sulla salute, occorre porsi il problema della
quantità, ma definire la quantità corretta compete alle autorità sanitarie”.
Secondo Paparella, il tema è anche di portata sociale. “Questa esigenza di
mettere queste indicazioni sulle etichette nasce in un contesto geografico,
l’Irlanda, dove i consumi di alcolici, sono in media più alti di quelli
registrati in Italia, cioè 10.91 litri di alcol puro pro capite all’anno,
contro 7.65 litri in Italia (dati Oms). È evidente che quando il consumo di
alcol diventa problema sociale, e causa conseguenze in termini di pubblica
sicurezza, allora può essere necessario adottare misure draconiane”. (**)
(*) Nota: nel tabacco non c’è solo la nicotina, ma migliaia di altre
sostanze, di cui qualcuna sicuramente positiva per la salute. Qualche
decennio fa questo era l’argomento principale di coloro che sostenevano che
è solo l’eccesso di fumo ad essere rischioso.
(**) Nota: 18 mila morti all’anno non sono sufficienti al il Dr. Paparella
per considerare il consumo di alcolici un problema sociale.
GIORNALEMOTORI
Guida in stato d’ebrezza, c’è un ‘modo’ per non prendere la multa:
incredibile, è tutto vero (*)
*Nelle Marche un giovane palermitano è stato assolto dal reato di guida in
stato di ebbrezza*
Guidare in stato di ebbrezza è un reato grave. Non solo rappresenta una
violazione del Codice della Strada, ma è anche un comportamento
irresponsabile e offensivo nei confronti degli altri.
L’assunzione di alcool provoca una temporanea incapacità di controllare
come da sobri le variabili che entrano in gioco quando stiamo conducendo un
mezzo. Inoltre può provocare effetti non sempre uguali per tutti, né sempre
prevedibili.
L’articolo 186 del Codice della Strada prevede una complessa legislazione
per stabilire le sanzioni in caso di guida in stato di ebbrezza. Se sei
fermato dalla polizia mentre guidi sotto l’effetto dell’alcool rischi di
subire sanzioni severe che possono variare in base alla quantità di alcol
nel sangue e alla gravità della situazione. Scopriamo quali.
*Le sanzioni del Codice della Strada per il reato di guida in stato di
ebbrezza*
Non si considera reato penale la concentrazione di alcool nel sangue
compresa nella fascia tra 0,51 e 0,8 grammi per litro. Se incorri in un
controllo e l’etilometro rileva un valore compreso in questo intervallo non
ci saranno conseguenze penali. La sanzione prevista sarà solo
amministrativa e può variare da 532 a 2.127 euro. In compenso è prevista la
sospensione della patente da 3 a 6 mesi. Con questo provvedimento si
renderà obbligatoria la visita presso la commissione medica della propria
provincia (per un numero di volte stabilito a discrezione degli
specialisti), con la decurtazione di 10 punti dalla patente. Questo è
quello che succede nel migliore dei casi.
Passiamo al peggiore. Se la prova del tasso alcolemico rivela un valore tra
0,8 e 1,5 grammi per litro di sangue, affronterai conseguenze penali. Sarai
punito con un’ammenda da 800 a 3.200 euro e con l’arresto fino a 6 mesi. E
se superi la soglia di 1,5 grammi, le conseguenze saranno ancora più serie,
con una sanzione da 1.500 a 6.000 euro e un arresto da 6 mesi a un anno.
*Quando è l’etilometro a essere sballato*
Una storia risalente al 2017 mette in luce come a volte sia possibile
eludere l’analisi dell’alcool test. Protagonista un 23enne palermitano che
ha vissuto *un vero e proprio calvario giudiziario **(**) *per una denuncia
di guida in stato d’ebbrezza, ma grazie alla mancanza di controlli sulla
corretta funzionalità dell’etilometro è stato assolto in tribunale. La
vicenda ha destato molte perplessità: non era stato dimostrato infatti che
lo strumento fosse stato controllato e tarato di recente, ma solo così si
sarebbe potuto dimostrare con certezza la colpevolezza del giovane alla
guida della sua Fiat Punto quella notte.
La vicenda ha visto il protagonista contestare la condanna a due mesi di
arresto richiesta dal pubblico ministero. Grazie all’intervento
dell’avvocato difensore, che ha sottolineato la mancanza di documentazione
sui controlli dell’etilometro utilizzato, il giudice ha ritenuto che non ci
fosse la certezza sulla precisione del dispositivo nell’indicazione del
tasso alcolemico. E così, con la formula piena, il palermitano è stato
assolto.
*Luca Papperini*
(*) Nota: esiste ovviamente un altro modo per non prendere la multa per
guida in stato di ebbrezza, ma il giornale – specializzato in guida e
motori – non ne accenna.
(**) Nota: se non cambia la cultura che considera il bere alcolici un
diritto naturale inviolabile, il controllo dell’alcolemia verrà sempre
visto come una fastidiosa persecuzione.
ILFATTOQUOTIDIANO
Milano, donna ubriaca tira la coda del cavallo della Polizia e grida: “Non
si tiene così”. Denunciata
*La 51enne ha poi strattonato il cavallo per la briglia, rischiando di far
cadere il poliziotto, e ha urlato: “Non si tiene così, con il morso in
bocca”*
di F. Q. | 26 Febbraio 2023
In evidente stato di ubriachezza, una donna si è avvicinata ad uno dei
poliziotti a cavallo che vigilano sulla folla in piazza Duomo, a Milano, e
ha tirato la coda dell’animale. L’episodio è avvenuto giovedì pomeriggio in
corso Vittorio Emanuele, davanti all’incredulità dei passanti. Secondo
quanto ricostruito, come da consuetudine, una pattuglia della polizia a
cavallo stava presidiando la zona del centro: in quel momento gli agenti
erano fermi sul posto quando ad un certo punto una donna senza fissa dimora
si è avvicinata e ha tirato la coda di uno dei due cavalli, Diodoro.
Fortunatamente, l’animale – addestrato ed abituato a situazioni di stress –
non ha reagito.
Il poliziotto ha immediatamente invitato la donna ad allontanarsi ma la
51enne ha continuato. Ha girato attorno al cavallo e lo ha strattonato per
la briglia, rischiando di far cadere il poliziotto, quindi ha urlato: “Non
si tiene così il cavallo, con il morso in bocca”. Spazientito l’agente ha
chiesto rinforzi e così la donna è stata bloccata e portata poi in
Questura, dove è stata identificata e denunciata sia per resistenza e
oltraggio a pubblico ufficiale che per ubriachezza molesta.
QUOTIDIANONAZIONALE
Rissa prima in aereo e poi sulla pista: 4 arrestati e sei feriti.
*Una rissa in aereo poi proseguita anche sulla pista di atterraggio.*
Il tutto è accaduto sul volo LA-135 della Latam diretto a Santiago de Chile
da Antofagasta. Secondo le prime ricostruzioni, un gruppo di 15 persone
visibilmente ubriache è salito a bordo e ha cominciato a disturbare gli
altri passeggeri con insulti e molestie di vario genere. La richiesta delle
hostess di abbandonare l’areo ha fatto salire ulteriormente la tensione
scatenando così una mega-rissa che ha visto coinvolti anche dei membri
dell’aeronautica civile. Nel video diffuso in rete si vede il gruppo di
ubriachi attaccare violentemente alcuni ufficiali con pugni e schiaffi.
La rissa è proseguita anche sulla pista come testimoniano le immagini
registrate da alcuni passeggerei: in 4 sono stati arrestati e il violento
alterco si è concluso con almeno 6 feriti.
PRIMOCANALE
L’elisir di Iole, 100 anni oggi: “Niente alcol e fumo, poca carne”
FIRENZETODAY
Ubriaco avrebbe minacciato la compagna ferendola con un coltello da bistecca
LA PROVINCIA DI BIELLA
Ubriaca per strada in piena notte
CENTROPAGINA
Osimo, ubriaca dà in escandescenze davanti al bar: fermata