RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA SU VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
A cura di Alessandro Sbarbada, Guido Dellagiacoma, Roberto Argenta
ILFATTOQUOTIDIANO
“Mio figlio è morto in un’incidente stradale per colpa dell’alcol. Poco
prima aveva avuto un presentimento”: la storia di mamma Sonia commuove Tu
sì que vales. Maria De Filippi la invita ad Amici
*Tra una esibizione e un momento di puro show, durante il talent di Maria
De Filippi si è aperta una parentesi inaspettata e molto potente, complice
la storia raccontata dalla mamma di Nicola Comati*
*di Francesco Canino*
27 Ottobre 2024
“Sono qui per raccontarvi una storia, la storia mia e di mio figlio
Nicolas: lui non la può raccontare perché è mancato in un incedente
stradale il 25 novembre del 2018”. È cominciato così il racconto di *Sonia
Mezzadri a Tu si que vales,* nella puntata di sabato 26 ottobre. Tra una
esibizione e un momento di puro show, durante il talent di *Maria De
Filippi* si è aperta una parentesi inaspettata e molto potente, complice la
storia raccontata dalla mamma di *Nicola Comati*, morto giovanissimo a
causa di un *incidente stradale provocato dall’alcol*. “Era un sabato sera
come tanti, quella sera doveva *festeggiare il compleanno del suo migliore
amico*, quindi erano molto carichi ma *non sono mai arrivati in discoteca*”,
ha raccontato la donna. A tre chilometri da casa, il ragazzo che guidava la
macchina ha perso il controllo e si è schiantato contro *un* palo. “*Nicola
è morto sul colpo*”, ha spiegato mentre la giuria dello show di Canale 5
già cedeva alla commozione.
Poi il racconto è diventato ancora più profondo e intenso: “Tempo prima,
una sera prima di cena, arrivò in casa e *mi fece fare una promessa molto
grande*. Lui era sempre in macchina per lavoro io sempre in apprensione. Mi
disse: ‘*Mamma mi devi promettere che se mi succede qualcosa e mi trovi
vegetale in un letto devi staccare la spina e donare i miei organi.* Quella
persona vivrà grazie a me. *E poi mi devi promettere che devi continuare a
vivere*’. Io non volevo promettere, ma l’ho fatto”.
Dopo l’incidente, *Nicolas era già in condizioni irreversibili*, i suoi
organi erano compromessi e dunque la donna non ha potuto mantenere la
promessa. “In quel momento mi sono trovata persa. E allora *il 25 dicembre,
per me non era Natale*, mi sono tenuta vicino la sedia vuota di mio figlio
e in quel momento è come lui se mi avesse detto: *puoi fare di più.* E ho
aperto un’associazione a suo nome, l’Associazione Nicola Comati”. Da quel
momento Sonia Mezzadri ha iniziato a fare progetti sul territorio e ad
andare nelle scuole superiori per parlare con i ragazzi e raccontare la
storia di Nicolas. “Se anche solo a uno di loro entro nel cuore, *quando
andranno in macchina e magari saranno brilli, faranno guidare un’altra
persona.* Se salvo anche solo una vita di questi ragazzi, salvo tanti
organi e sento di avere mantenuto la promessa a mio figlio. Ho scoperto
dopo la sua morte che il suo stato su Whatsapp era: *‘Il nostro tempo è
troppo breve per essere sprecato*’ e questo lo ricordo a tutti, a tutti i
ragazzi. *Vivetela intensamente la vita,* Nicolas me l’ha insegnato e io
vivo intensamente come se non ci fosse un domani”. Un messaggio di grande
speranza, che ha commosso tutto lo studio (e non solo). *A quel punto Maria
De Filippi è intervenuta e, a sorpresa, ha invitato la donna ad Amici*:
“Penso che tuo figlio sia fiero di te. Sicuramente sì. Penso che quando
esci da quelle scuole a qualcuno è entrato il messaggio e hai vinto la tua
sfida. Hai tanta forza tu. *Se vorrai venire ad Amici, io ne sarei
lietissima”.*
POLIZIA DI STATO
NOTIFICATO PROVVEDIMENTO DI SOSPENSIONE EX ART. 100 TULPS PER 10 GIORNI A
UN LOCALE IN VARESE
Venerdì 25 ottobre, gli agenti della Polizia di Stato di Varese hanno
notificato al titolare del locale del centro di Varese, il provvedimento
con il quale il Questore ha disposto la chiusura dell’esercizio pubblico
per 10 giorni.
Il provvedimento è scattato a seguito dell’attività istruttoria della
Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura, dalla quale è
emerso che negli ultimi mesi, nel locale in questione, si sono verificate
situazioni a rischio che hanno richiesto ripetuti interventi delle Forze
dell’Ordine impiegate nei servizi di controllo del territorio. Il bar,
infatti, si è spesso rivelato un luogo di ritrovo di avventori ubriachi e
molesti e di persone con precedenti penali, tutti soggetti potenzialmente
pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Da ultimo, nel corso di un controllo effettuato lo scorso 19 ottobre, gli
agenti della Questura hanno accertato che personale dipendente
dell’esercizio pubblico aveva appena somministrato bevande alcoliche a
quattro minorenni (di cui uno addirittura infrasedicenne) senza aver
provveduto a chiedere preventivamente l’età anagrafica degli stessi. Oltre
a ciò, presso il locale è stata documentata la presenza di soggetti con
precedenti penali per violazione delle norme sugli stupefacenti e la
presenza di un soggetto che effettuava vigilanza al locale senza essere
iscritto nell’elenco prefettizio e senza alcun tipo di autorizzazione.
Le risultanze documentate hanno quindi determinato l’applicazione
dell’articolo 100 TULPS, che determina la sospensione della licenza,
costituendo il locale in oggetto una turbativa per l’ordine pubblico, la
serenità e la sicurezza dei cittadini.
TIBURNO
Vende alcol ad un minorenne, mini-market sanzionato
*La Polizia Locale continua la guerra all’alcol nelle ore serali*
*TIVOLI*, 27 Ottobre 2024
Il Comando della Polizia Locale di Tivoli rende noto che negli scorsi
giorni, nel corso dei controlli straordinari serali per la sicurezza
stradale e per la sicurezza urbana, ha accertato la violazione
dell’Ordinanza Sindacale anti-alcol nei confronti di un esercizio
commerciale di vicinato a Tivoli Terme.
Lo stesso è stato sanzionato, oltre che per la violazione dell’Ordinanza,
anche per aver venduto bevande alcoliche ad un minorenne.
PADOVAOGGI
*Attualità*
Niente alcol e musica notturne nelle piazze, Giordani rinnova le ordinanze
antimovida
*Valide ormai da tre anni, ma il sindaco ritiene che i problemi non siano
stati risolti perché continuano ad arrivare denunce ed esposti da parte dei
residenti *
Niente musica e alcol nelle piazze e al Portello anche per il 2025. Il
sindaco Sergio Giordani ha deciso di rinnovare fino al 30 aprile
l’ordinanza in scadenza a fine mese, che prevede lo stop dopo la mezzanotte
e fino alle 6 del mattino della musica: non potranno più essere utilizzati
strumenti musicali di nessun tipo, né dispositivi elettronici o digitali,
microfoni, diffusori o amplificatori bluetooth fino al prossimo 30 aprile.
Giordani ha firmato anche la proroga del provvedimento che vieta la vendita
di alcolici dopo le 20 nei supermercati del centro.
Nei dettagli, si vieta la vendita d’asporto di bevande alcoliche dopo le 20
e fino alle 7 di mattina ai titolari degli esercizi di vicinato di vendita
al dettaglio del settore alimentare, delle attività artigianali alimentari
(pizzerie da asporto, kebab e attività analoghe), degli esercizi pubblici e
dei circoli privati. Oltre che per loro, il divieto vale anche per gli
ambulanti itineranti e per chi gestisce locali di pubblico spettacolo. E’
esclusa però la somministrazione negli esercizi pubblici effettuata al
banco o al tavolo, all’interno dei locali, negli spazi esterni in
concessione e la consegna di bevande alcoliche tramite il servizio di food
delivery, purché effettuata presso la residenza o il domicilio di chi
compra. Si potrà quindi bere all’esterno del locale solamente se seduti ai
tavolini o vicini al locale.
ALTREPAGINE
Corigliano-Rossano: coinvolto in un incidente stradale, assolto dall’accusa
di guidare ubriaco
*«Il fatto non sussiste»: così ha deciso il giudice monocratico del
Tribunale di Castrovillari, che ha mandato assolto il 51enne coriglianese
di Corigliano-Rossano Giovanni Battista Florio. (*) *
*CASTROVILLARI *
*L’uomo era finito a processo per guida in stato d’ebbrezza alcolica.*
Secondo l’accusa sostenuta dal pubblico ministero d’udienza, durante la
notte del 30 agosto 2020, Florio, che alla guida di un’auto era rimasto
coinvolto in un incidente stradale con un altro veicolo in quel di
Corigliano, e, dal momento che aveva un alito fortemente alcolico,
l’equilibrio corporeo precario, l’andatura barcollante, gli occhi lucidi e
pronunciava parole senza senso, era stato sottoposto dai carabinieri
all’alcoltest ed era risultato positivo.
Il rappresentante la pubblica accusa gli contestava, ovviamente, d’aver
provocato l’incidente.
Nel processo, il difensore di Florio, l’avvocato Giuseppe Vena, ha
interrogato il carabiniere che aveva operato i rilievi ed effettuato le
indagini del caso, e, in sede d’arringa, ha dimostrato al giudice come
dalla ricostruzione dei fatti era emersa una prova contraddittoria e
dubbiosa su vari aspetti. Da qui l’assoluzione.
(*) Nota: dopo un test con l’etilometro positivo ed altri riscontri è stato
assolto perché “il fatto non sussiste”, non rimane che convincere il
guidatore dell’altro veicolo.
IL MESSAGGERO
Il vino fa bene o fa male? Il dibattito a Manduria nella masseria di Bruno
Vespa (*)
*L’occasione è stata l’inaugurazione della nuova cantina di Vespa
Vignaioli, proprio nel decennale dell’azienda*
*di Carlo Ottaviano*
*MANDURIA. *Domenica 27 Ottobre 2024
Ormai sembra uno scontro tra tifosi, curva Sud contro la Nord. Ma le
polemiche attorno a vino e salute sono tema ben più serio: fa bene o male?
«Il vino fa male alla salute? Questa è una stupidaggine assoluta», aveva
detto un paio di settimane fa Bruno Vespa, in versione produttore di vino,
scatenando la più recente baruffa tra parti avverse. Il punto, però, è che
non si tratta di atto di fede ed ecco allora che lo stesso Vespa ha messo
questa mattina attorno a un tavolo il presidente degli enologi mondiali
Riccardo Cotarella, due scienziati della medicina – il nutrizionista
Giorgio Calabrese (presidente del Comitato nazionale Sicurezza alimentare)
e il cardiochirurgo Massimo Massetti (direttore cardiochirurgia al
Policlinico Gemelli) – e un esperto di comunicazione sulla sanità, Michele
Mirabella che da 28 anni conduce Elisir su Rai3. L’occasione è stata
l’inaugurazione della nuova cantina di Vespa Vignaioli, proprio nel
decennale dell’azienda (34 ettari attorno alla bellissima e antica Masseria
Li Reni in Puglia, una decina di referenze, compreso un vino – Raccontami –
che ha appena conquistato la stella del Gambero Rosso per aver vinto per
dieci anni consecutivi l’ambito riconoscimento dei Tre Bicchieri).
«Una moderata quantità di vino appaga il palato, aiuta la digestione e
favorisce la salute cardio-circolatoria, dicono i medici», afferma
Cotarella, che aggiunge: «Io non sono un medico, mi limito a notare che
statisticamente l’attesa di vita tra chi beve vino non è assolutamente
minore, anzi tutt’altro, rispetto a chi non beve». Ma lui – enologo che
segue un centinaio di cantine in tutti i continenti – porta ovviamente
acqua al suo mulino. Né più, né meno, su posizioni opposte, dei grandi
marchi delle bevande – spesso molto poco naturali – e dei superalcolici,
potentissime nel lavoro di lobby a livello internazionale. Anche a
Bruxelles dove ancora c’è chi tenta di imporre sulle etichette delle
bottiglie indicazioni come quelle sui pacchetti di sigarette: «nuoce
gravemente alla salute». «Per prima cosa – spiega Giorgio Calabrese – va
precisato che il vino non è una bevanda, è un alimento liquido che – non
diversamente, per esempio, dal latte – aiuta l’organismo a ricevere
sostanze nutritive». «A differenza degli alcolici e superalcolici –
aggiunge – il vino contiene l’85-87% di acqua e quindi il 12-15% di materia
alcolica associata a vitamine, minerali e antiossidanti. Consumato ai pasti
e responsabilmente, con moderazione, intelligenza, nonché associato ad uno
stile di vita sano, dunque, ha effetti benefici».
Per l’Italia, che con Francia e Spagna si contende ogni anno il primato
della quantità di vino prodotto, l’esigenza non è quella «di difendere il
vino, ma la verità scientifica sul vino», come precisa Calabrese.
Per esempio, quando si parla di mortalità in genere o causata da diversi
tipi di cancro. «Il consumo moderato di vino – spiega Calabrese – ha
dimostrato i suoi effetti benefici. Il vino d’uva sembra essere la
principale bevanda alcolica che contiene sostanze fenoliche antiossidanti
note per essere capaci di inibire l’ossidazione delle lipoproteine a bassa
densità e influenzare l’emostasi e la carcinogenesi».
Anche il cuore riceve benefici contributi da un uso moderato del vino. Ne è
convinto Massimo Massetti, direttore di cardiochirurgia al Gemelli di Roma.
«Ci sono degli effetti positivi, per non dire curativi, biologici che
agiscono su vari metabolismi con riflessi sull’apparato cardiovascolare.
Per esempio, un consumo moderato di vino favorisce la lotta
all’ipertensione, dilatando i vasi sanguigni, riducendo il colesterolo che
è uno degli elementi che interviene nella progressione delle malattie più
diffuse che sono quelle che causano l’infarto e l’ictus». Esistono anche
effetti positivi collaterali, non biologici. «Non sottovalutiamo – afferma
ancora Massetti – gli aspetti relazionali e ambientali. Perché oggi
sappiamo che le malattie cardiovascolari si sviluppano con maggiore
frequenza nelle persone che vivono condizioni di difficoltà sociali,
relazionali. Sono malattie molto frequenti nei pazienti depressi, ansiosi,
stressati. Ecco, il vino in questo contesto ha una funzione benefica perché
favorisce le relazioni positive e ambientale e così influisce sul benessere
complessivo del cuore e dell’organismo».
Moderazione, comunque, è la parola d’ordine. «Dobbiamo bere
consapevolmente, con un approccio culturale», afferma Cotarella. «Piuttosto
– si augura – dovremmo saziarci di cultura, di storia del vino, del sapere
chi l’ha prodotto e dove, come valorizzarlo accanto a un cibo o a un altro.
E’ questione di educazione». Tema che non riguarda solo il nettare di
Bacco, ma tutta l’alimentazione. «Con un gruppo di scienziati – annuncia
Calabrese – abbiamo redatto lo schema di una legge che ci piacerebbe
venisse adottata dal legislatore, finalizzata a introdurre una nuova
materia a scuola: l’educazione alimentare, la cultura del cibo».
(*) Nota: dopo aver fatto una trasmissione sull’aborto con sette ospiti,
tutti maschi, Bruno Vespa ha organizzato un convegno su “vino e salute”
nella sua tenuta vinicola, ospitando solamente persone da sempre schierate
a favore del vino. Se non altro dobbiamo riconoscergli una certa coerenza.
ADNKRONOS
“La madre surrogata ha bevuto alcol, abbiamo abortito”: la storia dagli Usa
25 Ottobre 2024
(Adnkronos) – Una coppia non riesce ad avere figli, si rivolge ad
un’agenzia per ricorrere alla maternità surrogata. Marito e moglie scoprono
che la madre surrogata ha consumato alcol, violando l’accordo, e decidono
di abortire. E’ la vicenda che il Mail Online racconta in un articolo, che
fa riferimento all’esperienza di una coppia statunitense. Marty e Melinda
Rangers, poco più che 40enni e facoltosi, si sono trasferiti ai Caraibi e,
vista l’impossibilità di avere un figlio, si sono rivolti ad un’agenzia con
base in California. Sono stati messi in contatto con una giovane donna che
“sembrava affidabile sulla carta”. La coppia e la donna hanno affrontato un
percorso psicologico e una serie di esami medici. Quindi, l’iter è stato
avviato con l’impianto di un embrione nell’utero della giovane. La coppia
ha pagato in totale circa 100mila dollari: 30mila all’agenzia, 65mila alla
madre surrogata, 5mila in spese legali. Le parti hanno firmato un contratto
“di circa 40 pagine -ha spiegato la coppia- con tutti questi paragrafi
relativi a questioni a cui non si penserebbe mai. Droga e alcol sono
assolutamente proibiti durante la gravidanza, così come sono proibiti
viaggi all’estero. I voli interni sono possibili solo con un’autorizzazione
del medico. La madre surrogata non può lasciare lo stato nell’ultimo
trimestre di gestazione e non può avere un nuovo partner sessuale senza
approvazione” dei futuri genitori del bambino. I signori Rangers hanno
avuto contatti regolari con la madre surrogata fino a quando, dopo 3 mesi e
mezzo dall’inizio della gravidanza, la signora Melina ha scoperto qualcosa
navigando sul profilo Instagram della giovane, immortalata in un video
mentre beveva uno shot di tequila: “E’ stato uno shock per noi e quando
l’abbiamo affrontata ci ha detto che stava bevendo acqua, ma qualcosa non
ci ha convinto. Dopo molte riflessioni, abbiamo deciso che la soluzione
migliore fosse interrompere la gravidanza a 20 settimane”. La madre
surrogata, raccontano i coniugi, non ha fatto opposizione: ha abortito e ha
ricevuto un indennizzo. I signori Rangers non hanno rinunciato all’idea di
avere un figlio e si sono rivolti quindi ad un’altra agenzia, con regole
ancora più rigide. L’iter è ripartito e la seconda madre surrogata, che ha
contratto il covid al sesto mese dopo aver rifiutato il vaccino, ha dato
alla luce una bambina con un parto cesareo. La coppia non si è fermata: con
lo stesso metodo, due anni dopo, ha avuto un bambino. Le spese, tra le due
gravidanze, hanno raggiunto i 300mila dollari. “La maternità surrogata non
è alla portata di tutti”, hanno concluso.
GIORNALEMOTORI
Passeggeri tutti astemi, UFFICIALE: Alcol in auto addio, nemmeno il
passeggero può bere | Se l’etilometro è positivo scattano multe horror
*In molti paesi del mondo, ci sono leggi che regolano il consumo di alcol
da parte dei passeggeri a bordo di un veicolo, per garantire la sicurezza
stradale e prevenire comportamenti rischiosi.*
Queste normative variano da nazione a nazione e, in alcuni casi, possono
essere molto severe, vietando non solo il consumo di alcol da parte del
conducente, ma anche quello dei passeggeri.
Vediamo alcuni esempi di paesi in cui ai passeggeri è vietato bere alcol in
auto. Negli Stati Uniti, la maggior parte degli stati ha delle leggi sulle
“open containers” (contenitori aperti). Queste leggi vietano la presenza di
bevande alcoliche aperte all’interno del veicolo, anche se solo i
passeggeri stanno bevendo.
Alcuni stati permettono ai passeggeri di consumare alcol in determinate
circostanze, come ad esempio su veicoli a noleggio con autista (ad esempio
limousine o party bus).
Tuttavia, la maggior parte degli stati applica restrizioni rigide per
prevenire il consumo di alcol sia da parte del conducente che dei
passeggeri in veicoli privati, e le multe possono essere severe.
*Dove – e perché – i passeggeri non possono bere*
Le leggi variano a seconda dello stato o del territorio. In alcuni stati,
come il Nuovo Galles del Sud e il Queensland in Australia è vietato per i
passeggeri consumare alcol all’interno di un veicolo in movimento,
indipendentemente dal fatto che il conducente non stia bevendo. Al
contrario, in altri stati come il Victoria, le leggi sono meno restrittive
per i passeggeri, purché il conducente non sia sotto l’effetto dell’alcol.
Tuttavia, la tendenza generale è verso una stretta regolamentazione del
consumo di alcol in auto, per garantire che l’attenzione del conducente non
venga compromessa dall’ambiente circostante.
In Canada, la legge sulla presenza di contenitori di alcol aperti nei
veicoli è simile a quella degli Stati Uniti. È illegale in quasi tutte le
province consumare alcol all’interno di un veicolo in movimento,
indipendentemente dal fatto che sia il conducente o i passeggeri a farlo.
Le sanzioni possono includere multe elevate, sospensione della patente e,
in casi estremi, la confisca del veicolo. Tuttavia, in alcune province,
come in Quebec, i passeggeri dei taxi o di veicoli noleggiati con
conducente possono consumare alcol.
*Regole rigide: passeggeri all’asciutto, o multe record*
Negli Emirati Arabi Uniti, il consumo di alcol è altamente regolamentato. È
proibito consumare alcolici in pubblico, e ciò si estende anche ai veicoli.
Non solo è illegale per il conducente essere sotto l’influenza dell’alcol,
ma anche i passeggeri non possono consumare bevande alcoliche all’interno
di un veicolo. Le sanzioni per violazione di queste leggi sono estremamente
severe e possono includere multe salate, detenzione e persino l’espulsione
dal paese per gli stranieri.
In Giappone, il consumo di alcol è strettamente regolamentato per i
conducenti, ma anche i passeggeri sono soggetti a restrizioni. Se un
passeggero consuma alcol sapendo che il conducente ha bevuto, entrambi
possono essere penalizzati. Anche se non è espressamente vietato ai
passeggeri di bere, c’è una forte responsabilità condivisa tra conducente e
passeggero per garantire la sicurezza.
CORRIERE ROMAGNA
Ravenna, entra ubriaco in un noto locale con una pistola carica: scatta
l’arresto
SATURNO NOTIZIE
Ubriaco mostra un coltello ai passanti nel centro storico di Sansepolcro