Alcologiarassegna stampa vino birra e altri alcolici del 28.3.25

28 Marzo 2025
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RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA SU VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
A cura di Alessandro Sbarbada, Guido Dellagiacoma, Roberto Argenta

IL RESTO DEL CARLINO
’Bere responsabile’, istruzioni per l’uso

*Dibattito sul tema della sicurezza stradale organizzato da Confcommercio.
Alcol test della polizia locale *28 mar 2025
REDAZIONE ANCONA
Il nome dell’iniziativa dice già tutto: “Bere responsabilmente – Scelte che
fanno la differenza”. Obiettivo, sensibilizzare la comunità sull’importanza
di un consumo consapevole e moderato di alcolici, mettendo particolare
attenzione ai rischi per la salute e alla sicurezza stradale. L’iniziativa
è stata organizzata da Confcommercio Imprese per l’Italia Spezia e Fipe
Confcommercio, con il patrocinio del Comune di Spezia, Asl 5 e Camera di
Commercio Riviere di Liguria, in collaborazione con Aci (Automobile Club
Italia) e Ais (Associazione Italiana Sommelier). Grazie al contributo di
esperti del settore, è stata promossa una cultura del ’bere responsabile’,
coinvolgendo cittadini, esercenti e istituzioni.
All’evento hanno preso parte il vice presidente vicario di Confcommercio
Cesare Arioli, il vicario Prefetto Francesco Paolo Ramunni, il segretario
generale della Camera di Commercio Riviere di Liguria Marco Casarino, il
Direttore del dipartimento di Tossicologia “Levante Ligure” Asl 5 Paolo
Bucchioni. Tra i relatori Diego Sommovigo (presidente Fipe Confcommercio
Spezia), Giulia Rebecca Giuliani (responsabile ufficio legale Fipe
Confcommercio Spezia), Paolo Franceschini (dirigente Biologo di
Tossicologia Asl5), Giulio Guerri (assessore alla Sicurezza del Comune
della Spezia), Alessandro Beverini, (presidente Aci Spezia), Alex Molinari,
vice presidente Ais e rappresentanti della Polizia stradale. Martina
Riolino (direttivo nazionale Fipe Confcommercio) ha moderato l’incontro. *”Un
evento necessario per fare chiarezza sulla confusione che spesso circonda
il tema del consumo di alcol e della guida – ha dichiarato il vice
presidente vicario di Confcommercio Cesare Arioli *– Si tende a equiparare
chi guida in stato di ebbrezza a chi, invece, beve in modo responsabile. È
fondamentale distinguere tra chi consuma alcol con moderazione e nel
rispetto delle norme e chi invece mette in pericolo sé stesso e gli altri”.
Diego Sommovigo, Presidente Fipe Confcommercio La Spezia, ha ricordato come
già nel 2020 fosse stata realizzata la guida “Bere Consapevole”, nata dalla
collaborazione tra Fipe Confcommercio e Federvini. “La guida analizzava il
fenomeno del consumo di alcol sia dal punto di vista degli esercenti che da
quello dei consumatori – ha spiegato – Il concetto di consapevolezza è
strettamente legato alla responsabilità di tutti gli attori coinvolti:
esercenti, produttori e associazioni di settore. Solo attraverso un impegno
congiunto si può diffondere una cultura del bere informata e rispettosa,
valorizzando al contempo i prodotti di qualità.
*La giornata si è conclusa con una cena al ristorante Luna Blu,* realtà
inclusiva scelta per sostenere la sua missione sociale. I relatori, insieme
ai rappresentanti di Confcommercio e Fipe Confcommercio, hanno condiviso
una serata all’insegna del bere responsabile. Grazie all’intervento
dell’assessore Guerri, una pattuglia della Polizia locale è arrivata al
termine della cena per effettuare l’alcol test su chi desiderava sottoporsi
volontariamente alla prova. “Tutti i presenti sono risultati ampiamente al
di sotto della soglia consentita – ha commentato Roberto Martini, direttore
di Confcommercio La Spezia – Questo dimostra che è possibile trascorrere
una serata piacevole, gustando buon cibo e un paio di bicchieri di vino,
senza compromettere la sicurezza. L’importante è non esagerare e abbinare
sempre il bere al cibo”.

ILCITTADINO
Monza e Brianza: la dura vita dei locali tra il nuovo codice Salvini e il
costo della vita

*Monzesi e brianzoli si (ri)scoprono morigerati. E sobri. Le nuove norme
del codice della strada fanno paura, ma contano costo della vita e nuove
abitudini. *Niente più ammazzacaffè a fine pasto, ultima birretta al
bancone o bicchiere della staffa al tavolo: monzesi e brianzoli si
(ri)scoprono morigerati. E sobri. Le nuove norme del codice della strada
fanno paura agli automobilisti: la stretta sull’alcol ha portato subito a
una diminuzione dei consumi di vino, birra e superalcolici.

*Monza e Brianza: la dura vita dei locali, parla il ristoratore *«Ormai il
vino si ordina al calice – spiega Vincenzo Butticè titolare, con i fratelli
Antonella e Salvatore, del ristorante Il Moro di Monza – e chi prende
comunque una bottiglia non la finisce al tavolo: preferisce portarla a casa
e berla in tranquillità sul divano. Una contrazione nei consumi noi
l’abbiamo vista subito, ed è stata del 20% circa. Per questo stiamo
inserendo nel menù nuovi cocktail analcolici e anche degustazioni di piatti
accompagnati da un calice di birra. Lo preciso, anche se va da sé: non
siamo contrari all’entrata in vigore di queste nuove norme che, proprio
perché più rigide, possono contribuire a garantire maggiori condizioni di
sicurezza per chi guida, e non solo. Il punto è che il territorio non offre
molte possibilità di spostamento, se non l’utilizzo di mezzi privati. Su
questo aspetto bisognerebbe ragionare e trovare soluzioni, utili
soprattutto per chi viene a Monza da altre zone della provincia».

*Monza e Brianza: la dura vita dei locali, il cambiamento di abitudini *Diego
Mazzucchelli, amministratore unico di Sdm Holding e membro della giunta di
Confcommercio Monza, allarga i contorni della questione: «Sui locali che
fanno ristorazione al momento per noi incide poco, ovviamente pesa di più
sul birrificio, dove abbiamo notato una contrazione dei consumi pari al
10-15%. C’è da dire, però, che ormai da diverso tempo, a prescindere dal
nuovo codice della strada, i più giovani hanno iniziato a stare molto
attenti al consumo di alcolici, e per fortuna. Dopo l’esplosione registrata
al termine della pandemia, quando la voglia di uscire era fortissima, ora
stiamo notando un nuovo cambiamento nelle abitudini dei nostri clienti: si
esce un po’ meno, se c’è una partita in tv si approfitta per guardarla a
casa. C’è, ovviamente, anche meno possibilità di spendere, con il costo
della vita che continua ad aumentare. Lato nostro questo si traduce in
un’ennesima riduzione dei margini di guadagno: non c’è possibilità di
sbagliare, perché non te lo puoi permettere. Così, per garantire comunque
la migliore qualità del servizio, devi stare attento a ogni singolo
elemento: dal costo del personale alla proposta di prodotti stagionali fino
allo spegnere quella lampadina che è inutile che resti accesa».
Per questo motivo è difficile trovare nei menù dei locali della holding –
tra cui il Turné di via Bergamo – «il polpo, il salmone e alcuni tagli di
carne. Spingiamo molto sulla cucina vegetale, ambito in cui di recente
stiamo facendo anche alcune nuove sperimentazioni riguardo le bevande
fermentate, molto particolari dal punto di vista del gusto e naturalmente
analcoliche, più che mai adatte a questi tempi»

ANSA
Ue, ‘nuovi nomi per vini analcolici, da alcol free a 0,0%’

*Svelato anche il piano per il vino, più flessibilità ai Paesi *BRUXELLES,
28 marzo 2025
La Commissione europea vuole rendere più “attraenti e familiari” le
denominazioni dei vini a bassa gradazione o analcolici, proponendo termini
come “alcol free”, “0,0%” o “alcol light”.
L’obiettivo è promuovere un segmento in forte crescita e considerato
promettente soprattutto nei mercati del Nord Africa e dei Paesi arabi.
La proposta rientra nel nuovo pacchetto di misure adottato dall’esecutivo
Ue per sostenere il settore vitivinicolo. (*)
Svelate anche le principali misure che la Commissione europea propone di
mettere in campo per alleviare la crisi del settore vitivinicolo in Europa,
stretto tra la riduzione dei consumi e della domanda, la minaccia del
cambiamento climatico che rende ‘fluttuanti’ le produzioni annuali, e i
dazi di Donald Trump.
Prevede più flessibilità ai governi sulle autorizzazioni degli impianti di
vite, misure di controllo della produzione, più coperture finanziarie
dall’Ue contro i rischi climatici e promozione dell’enoturismo. Il
pacchetto presentato da Bruxelles dà seguito alle raccomandazioni del
gruppo di alto livello Ue sul vino lanciato lo scorso anno.

(*) Nota: dopo anni di predominanza nella comunicazione, nelle istituzioni
e a volte nella sanità, ora i produttori di vino giocano in difesa. Questa
volta non potranno arginare i cambiamenti in corso.

GREESTYLE
Codice della strada, scatta nuovo obbligo da luglio: “Costerà 2000 euro”,
batosta per i cittadini

*A partire dal prossimo luglio, l’Italia introdurrà una novità
significativa nel panorama della sicurezza stradale. *Roberto Arciola Marzo
28, 2025
Questo dispositivo, concepito per prevenire la guida in stato di ebbrezza,
rappresenta un passo importante nella lotta contro gli incidenti stradali

Ma come funziona realmente questo sistema e quali sono le implicazioni per
i conducenti?
L’alcolock è, in sostanza, un etilometro installato all’interno di
automobili, autobus e camion. Prima di poter accendere il motore, il
conducente è obbligato a soffiare nel dispositivo. Se il test rileva una
concentrazione di alcol nel respiro, l’auto non si avvia. Questo sistema,
già in uso in numerosi Paesi europei, si rivela particolarmente efficace in
contesti professionali, ad esempio per autisti di scuolabus o mezzi
pesanti, dove la sicurezza deve essere una priorità assoluta.

*Obbligo di installazione per i trasgressori *In Italia, l’obbligo di
installazione dell’alcolock si applicherà a coloro che sono stati
condannati in via definitiva per guida in stato di ebbrezza. Ciò significa
che *chiunque venga sorpreso a guidare con un tasso alcolemico superiore ai
limiti consentiti, dovrà dotarsi di questo dispositivo* per poter
utilizzare nuovamente il proprio veicolo. Questo approccio mira a prevenire
recidive e a garantire un ambiente stradale più sicuro per tutti. (*)

(*) Nota: il titolo fa intendere che l’obbligo di installazione
dell’Alkolock sia per tutti, e nell’articolo che “chiunque venga sorpreso a
guidare con
un tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti, dovrà dotarsi di questo
dispositivo”. Per decenni il consumo di alcolici si è basato su notizie
false, sta avvenendo lo stesso per la riduzione dei consumi.

LAPROVINCIAUNICATV
Tenta di corrompere gli agenti, se la cava con una condanna per guida in
stato di ebbrezza

*Fermato in stato di ebbrezza, era accusato prima di aver tentato di
corrompere gli agenti della Polizia stradale offendo loro 500 euro affinché
chiudessero un occhio, poi di averli accusati di aggressione *SONDRIO –
Fermato in stato di ebbrezza, era accusato prima di aver tentato di
corrompere gli agenti della Polizia stradale offendo loro 500 euro affinché
chiudessero un occhio, poi di averli accusati di aggressione. Se l’è cavata
con una condanna a quattro mesi di reclusione e al pagamento di mille euro
di ammenda un 35enne indiano residente nel Sondriese.
L’uomo era accusato di guida in stato di ebbrezza, induzione alla
corruzione e calunnia in riferimento ad un episodio che risale al 29
gennaio del 2022. Per quanto riguarda i soldi offerti a due agenti della
Polstrada, il giudice Fabio Giorgi lo ha assolto perché il fatto non
sussiste. Invece, non ha dovuto rispondere del reato di calunnia perché i
poliziotti non hanno formalizzato la querela nei suoi confronti.
Lo straniero, stando al capo di imputazione, una volta portato in ospedale
per fare il test alcolemico, avrebbe raccontato al medico che lo stava
visitando che gli agenti lo avevano aggredito con violenza. Circostanza
smentita dai testimoni. In ogni caso, i poliziotti hanno deciso di non
querelarlo.

RSI.CH
Alcol al volante, il ministro friburghese Castella ci ricasca

*Il consigliere di Stato, reduce da una serata dedicata ai prodotti del
territorio, guidava con lo 0,6 per mille – Meglio dello 0,82 per mille del
2023 e del 1,24 per mille del 2017 *Di: ATS/Spi
*Svizzera – *Galeotta la promozione dei prodotti agricoli. Per la terza
volta il consigliere di Stato friburghese Didier Castella si è visto
ritirare la patente per guida in stato di ebbrezza. Il 54enne non potrà
guidare per un mese e gli verrà inflitta una multa di 700 franchi.
A riferirlo è l’edizione de La Liberté, che ha visionato il decreto penale
emesso dalla Procura a febbraio. L’infrazione risale al 29 novembre scorso,
quando Castella stava tornando da una serata di “Terroir Friboug” a
Montbovon. Fermato dalla polizia, aveva un tasso dello 0,6 per mille.
Recidivo, il direttore delle Istituzioni, dell’Agricoltura e delle Foreste
nell’ottobre 2023 era stato beccato con lo 0,82 per mille (patente sospesa
3 mesi). Allora tornava da una festa di Agroscope e da un pranzo al
Congresso dei produttori di latte e formaggio a Grangeneuve. Quando non era
ancora in Governo, nel 2017, era stato fermato con l’1,24 per mille a Bulle
(sospensione 3 mesi). “Approfitterò delle vacanze per depositare la
patente”, ha detto.

GAMBEROROSSO

*Notizie Vino *”Chi beve vino moderatamente ha più benefici di chi è
astemio”. In Spagna al via un nuovo maxi studio

*A Roma il meeting su vino e salute organizzato da Wic, Irvas e Wine in
moderation. Obiettivo, dimostrare che il vino è diverso dagli altri
alcolici *27 Mar 2025,
a cura di Gianluca Atzeni
«Consumato in modo corretto e all’interno dei pasti, nell’ambito di una
dieta mediterranea, il vino ha pari dignità di altri cibi come, ad esempio,
frutta, noci o pesche. Un alimento che contiene elementi che contrastano
l’insorgenza di malattie, comprese quelle cardiovascolari e oncologiche.
L’uso di quantità moderate di vino riduce il rischio, ovviamente, rispetto
a chi beve eccessivamente ma anche rispetto agli astemi. Vale a dire che un
individuo che beve vino moderatamente ha maggiori benefici di un astemio. E
questa è un’evidenza scientifica».
Lo ha affermato *Attilio Giacosa, *presidente dell’Istituto per la ricerca
sul vino e la salute (Irvas), esperto di gastroenterologia e docente
all’Università di Pavia, intervenuto a Roma alla conferenza stampa di
presentazione del Lifestyle, Diet, Wine & Health Congress 2025, in
programma il 27 e 28 marzo nella Capitale.

*Un grande studio sperimentale in Spagna *Il rapporto vino e salute sarà
tra i temi affrontati dal congresso internazionale, con la scienza che ha
deciso di andare oltre i numerosi studi osservazionali realizzati finora in
tutto il mondo (con esiti contrastanti), anche alla luce delle accese
discussioni su rischi ed effetti dell’alcol. «In Spagna – ha annunciato
Giacosa, fondatore e co-editore nel 1991 dell’European journal of cancer
prevention – sta nascendo uno studio sperimentale, stavolta di tipo
interventistico, che coinvolgerà circa 10mila persone, sono 1.500 quelle
finora reclutate, che saranno seguite per molti anni e studiate nelle loro
abitudini alimentari. La ricerca servirà a dimostrare ancora una volta che
il vino fa bene in chi lo consuma. Questa è una verità scientifica finora
emersa negli studi osservazionali, il problema è che dobbiamo comunicare
meglio le informazioni, dal momento che, ultimamente, il vino è stato
oggetto di affermazioni totalmente prive di fondamento e di senso. Perché
il vero problema, come per tutte le cose, è legato all’abuso».

*I limiti del concetto di “alcol zero” *«Nessuno penserebbe di scrivere su
una forma di Gorgonzola Dop che fa bene o male ma nessuno – ha sottolineato
Giacosa – ne mangerebbe mezzo chilo. Pertanto, lo stesso discorso vale per
il consumo di alcol. Il vino ha caratteristiche positive importanti
rispetto al rischio di determinate patologie e il confronto che sarà fatto
nello studio spagnolo terrà conto di chi lo consuma rispetto a chi non lo
consuma». Per l’esperto, il concetto di “alcol zero” che comincia a essere
propagandato dall’Oms risulta deficitario rispetto a un consumo moderato di
vino. Chiaramente, ha tenuto a sottolineare, nessun medico prescriverà al
cardiopatico di bere vino. «Ma questa paranoia priva di significato sugli
effetti dell’alcol – ha rimarcato Giacosa, che tra 2000 e 2005 è ha diretto
l’unità di Gastroenterologia e nutrizione presso l’Istituto nazionale
ricerche sul cancro di Genova – ha già raggiunto Bruxelles e anche gli
Stati Uniti, dove addirittura accade, all’Università di Harvard, che non si
riescano a ottenere finanziamenti pubblici statali per fare delle ricerche
scientifiche sugli effetti del vino, perché un finanziatore era un
privato». Proprio negli Usa, dove il precedente governo Biden aveva
sollecitato l’uso di alert salutistici nelle etichette dei vini, entro il
2025 si attende la pubblicazione delle nuove linee guida del ministero
della Salute, che dovranno tenere conto anche dei differenti risultati di
un recente studio del Nasem.
Il congresso di Roma (all’Auditorium Antonianum) servirà proprio ad
«affermare che il vino è diverso dagli altri alcolici, soprattutto da un
punto di vista alimentare. Non si capisce come le evidenze scientifiche di
20 anni fa sui vantaggi del vino, confermate da ricerche anche recenti,
sembra che non valgano più. Quindi, così come ci sono voci che hanno
promosso informazioni scorrette – ha concluso il professor Giacosa – sarà
altrettanto importante diffondere informazioni rigorose, chiare e precise».

*Il meeting di Roma *Il meeting, alla sua seconda edizione, è promosso da
Wine information council (Wic), Irvas (Istituto per la ricerca sul vino e
la salute) e da Wine in moderation (Wim), ed è un appuntamento di
riferimento per la comunità scientifica internazionale. Dopo quello di
Toledo del 2023, esperti e studiosi si confronteranno sulle connessioni tra
alimentazione, stile di vita e prevenzione delle principali patologie
croniche della nostra epoca, tra cui obesità, malattie cardiovascolari,
diabete e tumori. Al centro del dibattito, l’importanza della nutrizione
nella prevenzione delle malattie, con un’attenzione particolare agli
effetti della dieta (in primis quella mediterranea) sulla longevità e sulla
salute metabolica. Si parlerà anche di corretta metodologia della ricerca
scientifica e interpretazione dei risultati finali.

*Il nodo della comunicazione *Compito del Lifestyle, Diet, Wine & Health
Congress 2025 sarà quello di concentrarsi anche su una buona comunicazione
delle evidenze scientifiche. Come, ad esempio, nello stretto rapporto tra
alimentazione, attività fisica (dalla camminata di almeno 30 minuti alla
corsa su strada) e sonno. «Non bisogna mai porre l’attenzione su un unico
elemento estrapolandolo dal contesto generale, per poi arrivare a sostenere
l’opposto. Le malattie sono multifattoriali. Lo stress ossidativo – ha
avvertito il professor Giuseppe Poli (Università di Torino) – è un fenomeno
biochimico, un equilibrio tra elementi ossidanti e anti-ossidanti. Con
l’età prevalgono questi ultimi, i quali favoriscono gli stati infiammatori.
E occorre combatterli, in maniera integrata, per evitare sia il rischio sia
lo sviluppo e la progressione di malattie».

*Un vino “socialmente sostenibile” *E se il vino è un alleato della salute
il compito di comunicarlo al meglio spetta anche ad associazioni come Wine
in moderation. Il presidente Sandro Sartor si affida alla scienza per
realizzare gli obiettivi dell’associazione: «A questa chiediamo di dirci
quando il vino fa male, per poter essere in grado di fare formazione
nell’ambito dei parametri e delle conoscenze scientifiche. Non siamo né
negazionisti né complottisti. E non siamo contrari a dire che l’abuso fa
male, così come in altre circostanze. Ascoltiamo la scienza per organizzare
la nostra formazione e l’educazione per poter costruire una cultura del
vino. E se i cittadini lo sapranno consumare responsabilmente allora sarà
un vino socialmente sostenibile».
Cosa significa consumo moderato? «Basta fare riferimento alle tabelle del
Ministero della Salute sui tassi alcolemici che sono pubblicate e note da
tempo, con distinzioni in base all’età, al genere, al peso». Infine, per
fare una buona comunicazione su questi temi, e in particolare attraverso il
vino, «bisogna prendersi un po’ di spazio in più rispetto a quello di
semplice etichetta in una bottiglia. I produttori di vino, in questo caso,
ora hanno a disposizione un Qr code, che fornisce informazioni complete e
complesse. Sappiamo bene che trovare una via rapida per parlare di salute è
difficile. Ma bisogna saper parlare di cultura della moderazione. E la
prima cosa da fare – ha concluso Sartor – è dire basta alla ricerca dei
buoni o dei cattivi».

MESSINATODAY
Minaccia e poi aggredisce la moglie in preda all’alcool

IL PICCOLO
Guidano ubriachi e vanno a sbattere: denunciati due automobilisti

PADOVAOGGI
Allontanati quattro ubriachi dal giardino della biblioteca: disturbavano
bambini e utenti

IL RESTO DEL CARLINO
Ubriachi e molesti. Due nei guai

TV PRATO
Molesta alcune donne e si picchia con i gestori di un locale, arrestato

GAZZETTINO ONLINE
Ubriaco piomba a casa dell’ex e la aggredisce: arrestato 47enne

CORRIERE DI VITERBO
Ubriaco aggredisce poliziotti e sanitari del 118 e finisce a processo

Associazione Nuovo Paradigma O.d.V. – C.F. 91071720931

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